La Terza Guerra Mondiale spiegata ai principianti

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Gaius Baltar
thesaker.is

Alcune persone informate, tra cui pare ci sia anche il Papa, cominciano a sospettare che nel mondo stia succedendo qualcosa di più della semplice guerra in Ucraina. Dicono che la Terza Guerra Mondiale è già iniziata e che d’ora in poi le cose peggioreranno. Questo potrebbe essere difficile da determinare visto che stiamo partecipando agli eventi in corso e non abbiamo il beneficio della prospettiva storica. È assai poco probabile che nel 1939 la gente si rendesse conto di trovarsi di fronte all’inizio di un grande conflitto mondiale, anche se alcuni potrebbero averlo sospettato.

L’attuale situazione globale è per molti versi come un gigantesco puzzle, in cui il pubblico vede solo una piccola parte del quadro completo. La maggior parte non si rende conto che potrebbero esserci altri pezzi e non si pone nemmeno queste semplici domande: perché sta accadendo tutto questo e perché sta accadendo proprio ora?

Le cose sono più complicate di quanto creda la maggior parte delle persone. Quello che vedono è il malvagio stregone Vladimir Saruman Putin che sta invadendo con il suo esercito di orchi un’innocente Ucraina – senza alcun motivo. Si tratta di una visione a dir poco semplicistica, perché nulla accade senza un motivo. Mettiamo le cose in prospettiva e vediamo cosa sta realmente accadendo – e perché il mondo sta impazzendo sotto i nostri occhi. Vediamo in cosa consiste la Terza Guerra Mondiale.

La pentola a pressione

L’Occidente (che qui possiamo definire come gli Stati Uniti, l’Unione Europea e pochi altri) ha mantenuto per decenni la pressione sul mondo intero. Questo vale non solo per i Paesi al di fuori dell’Occidente, ma anche per gli stessi Paesi occidentali che si sono allontanati dai diktat dei governanti occidentali. Questa pressione è stata ampiamente discussa e definita in modi assai diversi, tra cui neocolonialismo, egemonia finanziaria forzata e così via. Ciò che è interessante, soprattutto negli ultimi 20 anni, è quali Paesi hanno subito pressioni e cosa essi non hanno in comune.

Tra i Paesi oggetto di pressioni troviamo Russia, Cina, Cuba, Venezuela, Libia, Siria, Serbia, Thailandia e Iran, solo per citarne alcuni. Si sono aggiunti di recente anche India e Ungheria. Per capire perché sono stati messi sotto pressione, dobbiamo scoprire cosa hanno in comune. Non è facile, visto che, per molti aspetti, sono estremamente diversi. Ci sono democrazie e non democrazie, governi conservatori e comunisti, Paesi cristiani, musulmani e buddisti, e così via. Eppure, molti di loro sono chiaramente alleati. Ci si deve chiedere perché Paesi conservatori e religiosi come la Russia o l’Iran si siano alleati con i comunisti senza Dio di Cuba e Venezuela.

Ciò che accomuna tutti questi Paesi è il desiderio di gestire i propri affari, di essere Paesi indipendenti. Questo è imperdonabile agli occhi dell’Occidente e deve essere affrontato con ogni mezzo necessario, comprese le sanzioni economiche, le rivoluzioni colorate e la vera e propria aggressione militare.

L’Occidente e il suo braccio militare della NATO hanno circondato la Russia con Paesi ostili e basi militari, hanno armato e manipolato l’Ucraina per usarla come un martello contro di essa e hanno utilizzato sanzioni e minacce. La stessa cosa stava e sta accadendo in Asia, dove la Cina è stata circondata con tutti i mezzi a disposizione. Lo stesso vale, in una certa misura, per tutti gli indipendenti citati in precedenza. Negli ultimi 10 anni circa, la pressione sugli indipendenti è aumentata in modo massiccio e ha praticamente raggiunto il culmine nell’anno precedente l’invasione russa dell’Ucraina.

Nell’anno precedente alla guerra in Ucraina, per aumentare la pressione gli Stati Uniti avevano inviato i loro diplomatici in tutto il mondo. Erano come un circo itinerante o una rock band in tournée, ma, invece di intrattenere, minacciavano: comprate questo da noi e fate quello che vi diciamo o ci saranno conseguenze. L’urgenza era assoluta e palpabile, ma poi è arrivata la guerra in Ucraina e la pressione è salita alle stelle. Nel primo mese di guerra, l’intero corpo diplomatico dell’Occidente è stato impegnato a minacciare il “resto del mondo” affinché isolasse la Russia. Questo non ha funzionato e ha provocato il panico nei circoli politici e diplomatici negli Stati Uniti e in Europa.

Tutte queste pressioni nel corso degli anni, e la paura e il panico scatenati dal loro mancato funzionamento, sono chiaramente collegate agli eventi in Ucraina. Fanno parte della stessa “sindrome” e hanno la stessa causa.

La dimensione del debito

Ci sono state molte spiegazioni per quello che sta succedendo e la più comune è la lotta tra due possibili scenari futuri: un mondo multipolare in cui ci sono diversi centri di potere e un mondo unipolare in cui l’Occidente governa il pianeta. Tutto ciò è corretto, ma c’è un’altra ragione che spiega perché questo sta accadendo proprio ora e tutta l’urgenza e il panico in Occidente.

Recentemente il guru tecnologico neozelandese Kim Dotcom ha twittato un articolo sulla situazione del debito negli Stati Uniti. Secondo lui, tutti i debiti e le passività non finanziate degli Stati Uniti superano il valore totale dell’intero Paese, terreni compresi. Questa situazione non è unica per gli Stati Uniti. La maggior parte dei Paesi occidentali ha un debito che può essere ripagato solo vendendo l’intero Paese e tutto ciò che contiene. Inoltre, la maggior parte dei Paesi non occidentali sono sepolti dal debito denominato in dollari e sono praticamente di proprietà degli stessi finanzieri che possiedono l’Occidente.

Negli ultimi decenni, l’economia degli Stati Uniti e dell’Europa è stata falsificata ad un livello che ha dell’incredibile. Noi Occidentali abbiamo vissuto molto al di sopra delle nostre possibilità e le nostre valute sono state massicciamente sopravvalutate. Siamo riusciti a farlo attraverso due meccanismi:

1. Il primo è lo status di riserva del dollaro e lo status di semi-riserva dell’euro, che hanno permesso all’Occidente di esportare denaro digitale e di ricevere beni in cambio. Questo ha dato all’Occidente un enorme potere finanziario e gli ha permesso di funzionare come un parassita dell’economia mondiale. Abbiamo ricevuto molti beni gratis, per usare un eufemismo.

2. Il secondo meccanismo di falsificazione è l’aumento del debito ad un livello tale per cui abbiamo essenzialmente impegnato tutto ciò che possedevamo, comprese le nostre case e le nostre terre, per mantenere il nostro tenore di vita. Una volta sottratto il debito non possediamo più nulla. Il debito è diventato da tempo inservibile – ben oltre la nostra capacità di pagare gli interessi – il che spiega perché i tassi di interesse in Occidente sono vicini allo zero. Qualsiasi aumento renderebbe il debito inservibile e tutti noi andremmo formalmente in bancarotta in un giorno.

In più, in Occidente la falsificazione ha creato valute artificialmente forti, che hanno aumentato il loro potere d’acquisto per i beni prezzati in divise non occidentali. Questi meccanismi hanno anche permesso all’Occidente di gestire economie di servizio gonfie e disfunzionali, in cui le inefficienze sono inimmaginabili. Nelle nostre economie ci sono gruppi giganteschi di persone che non solo non creano valore, ma che lo distruggono sistematicamente. Ciò che mantiene il tenore di vita dell’Occidente è una piccola minoranza di persone produttive, un costante aumento del debito e il parassitismo sul resto del mondo.

Le persone che possiedono tutto questo debito, in realtà, possiedono tutto ciò che noi pensiamo di possedere. A questo punto, noi Occidentali non possediamo nulla, pensiamo solo di possedere qualcosa. Ma chi sono i nostri veri proprietari? Sappiamo più o meno chi sono, perché si riuniscono ogni anno al World Economic Forum di Davos insieme alle élite politiche occidentali, di cui sono anche i proprietari.

È chiaro che i nostri proprietari sono sempre più preoccupati, e le loro preoccupazioni sono aumentate in sincronia con la crescente pressione esercitata dall’Occidente sul resto del mondo, in particolare sugli Indipendenti. Durante l’ultima riunione di Davos, l’atmosfera era, allo stesso tempo, cupa e tesa , proprio come il panico tra le élite politiche occidentali quando avevano visto fallire l’isolamento della Russia.

Cosa sta per accadere

Il panico dei nostri proprietari e dei loro politici è comprensibile perché siamo arrivati al capolinea. Non possiamo più mantenere i nostri standard di vita aumentando il debito e il parassitismo [sul resto del mondo]. Il debito sta superando il limite di ciò che possediamo come garanzia e le nostre valute stanno per diventare prive di valore. Non saremo più in grado di ottenere beni gratuiti dal resto del mondo, né di ripagare il nostro debito, tanto meno pagarne gli interessi. L’intero Occidente sta per andare in bancarotta e il nostro tenore di vita sta per diminuire di una percentuale enorme. Questo è ciò che ha gettato nel panico i nostri proprietari, che vedono solo due scenari possibili:

1. Nel primo scenario la maggior parte dei Paesi dell’Occidente, e tutto e tutti al loro interno, dichiarano bancarotta e cancellano il debito con un diktat – cosa che gli Stati sovrani sono in grado di fare. Questo cancellerebbe anche la ricchezza e il potere politico dei nostri proprietari.

2. Nel secondo scenario, i nostri proprietari rilevano le garanzie durante la bancarotta. Il collaterale siamo noi e tutto ciò che possediamo.

Non ci vuole un genio per capire quale scenario abbiano scelto. Il piano per il secondo scenario è pronto e sta venendo attuato in questo momento. Si chiama “Grande Reset” ed è stato costruito dalle persone che stanno dietro al World Economic Forum. Questo piano non è un segreto e può essere esaminato in una certa misura sul sito web del WEF.

Il Grande Reset è un meccanismo per il sequestro di tutte le garanzie del debito, che include i vostri beni, i beni della vostra città o del vostro comune, i beni del vostro Stato e la maggior parte dei beni aziendali che non sono già in mano ai nostri proprietari.

Questo meccanismo di sequestro dei beni ha diverse componenti, ma le più importanti sono le quattro seguenti:

1. Abolizione della sovranità. Un Paese sovrano (indipendente) è un Paese pericoloso perché può scegliere di non onorare il proprio debito. La diminuzione della sovranità è stata una priorità per i nostri proprietari e sono stati tentati vari schemi come il Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti e il Partenariato trans-pacifico. Lo schema di maggior successo è senza dubbio quello dell’Unione Europea.

2. Il down-tuning dell’economia. L’economia occidentale (e, di fatto, l’economia globale) deve essere ridotta di una percentuale molto significativa. Questa riduzione è necessaria perché l’economia occidentale ora è enormemente sovrastimata e deve essere portata al suo livello reale, che potrebbe essere anche la metà o più di quello attuale. Il lento smantellamento ha anche lo scopo di evitare un crollo improvviso che causerebbe gravi disordini sociali, una minaccia per i nostri proprietari. Una implosione controllata è quindi preferibile ad un crollo incontrollato. Questa implosione controllata sta già avvenendo ed è in corso da tempo. Si possono citare molti esempi di questo smantellamento, tra cui la politica energetica dell’UE e degli Stati Uniti, progettata per sabotare l’economia occidentale, e gli ovvi tentativi di distruzione della domanda durante e dopo l’epidemia, compresi i problemi logistici, piuttosto bizzarri, che erano emersi improvvisamente dal nulla.

3. Accaparramento di beni (non possiederete nulla e sarete “felici”). Tutti i beni che possono essere presi a garanzia del nostro debito privato e collettivo/pubblico verranno acquisiti. Questo è un obiettivo chiaramente dichiarato del Grande Reset, ma è meno chiaro come verrà realizzato. A tal fine sembrerebbe necessario il controllo totale da parte dei governi occidentali (e di tutti i governi). Questa precondizione è più vicina di quanto si possa pensare, perché, a questo punto, la maggior parte dei governi occidentali sembra essere asservita a Davos. Il processo sarà venduto come una ristrutturazione sociale necessaria per far fronte alla crisi economica e al riscaldamento globale e si tradurrà in una massiccia riduzione degli standard di vita per la gente comune, anche se non per le élite.

4. Oppressione. A molte persone questo non piacerà e una rivolta è una risposta probabile, anche se il ridimensionamento dell’economia viene portato avanti in modo graduale. Per evitare che ciò accada, si sta implementando un meccanismo di controllo sociale che cancellerà la libertà personale, la libertà di parola e la privacy. Inoltre, creerà una dipendenza assoluta dell’individuo dallo Stato. Questo dovrà essere fatto prima che la distruzione economica possa essere completata o ci sarà una rivoluzione. In Occidente, questo meccanismo viene già portato avanti con entusiasmo, come può vedere chiunque abbia occhi e orecchie.

Russia, Cina e altri indipendenti

Come si inseriscono in tutto questo la Russia e la Cina e la guerra in Ucraina? Perché tutte le pressioni esercitate dall’Occidente nel corso degli anni e perché tutto questo panico ora? Parte della ragione della pressione sugli indipendenti, in particolare su Russia e Cina, è semplicemente il fatto che hanno resistito all’egemonia occidentale. Questo è sufficiente per entrare nella lista occidentale dei cattivi. Ma perché questa maggiore pressione negli ultimi anni?

Il motivo è che la Russia e la Cina non possono essere sottomesse attraverso la bancarotta e il prelievo dei loro beni. Non hanno grossi debiti in valute occidentali, il che significa che le persone che possiedono l’Occidente attraverso il debito, attualmente non possiedono la Russia e la Cina (come possiedono l’Occidente e il “Terzo Mondo” indebitato) e non possono acquisirle attraverso il debito. L’unico modo per farlo è con il cambio di regime. I loro governi devono essere indeboliti con ogni mezzo, comprese le sanzioni economiche e, se necessario, i mezzi militari – da qui l’uso dell’Ucraina come ariete contro la Russia e di Taiwan contro la Cina.

Sottomettere la Russia e la Cina è una questione esistenziale per i nostri padroni di Davos, perché, quando distruggeranno l’economia occidentale, anche tutto il resto dovrà essere distrutto. Se l’economia occidentale viene abbattuta e un grande blocco economico non partecipa alla caduta, sarà un disastro per l’Occidente. Il nuovo blocco acquisirà un enorme potere economico, e forse una sorta di egemonia unipolare, mentre l’Occidente scenderà in una oscura età feudale e nell’irrilevanza. Perciò, affinché il Grande Reset possa funzionare, il mondo intero deve crollare. Russia e Cina devono essere sottomesse con ogni mezzo, così come l’India e le altre nazioni ostinate.

Questo è ciò che ha portato alla situazione in cui ci troviamo ora e che alimenterà la continuazione della Terza Guerra Mondiale. Le élite proprietarie occidentali vanno in guerra per mantenere la loro ricchezza e il loro potere. Tutti quelli che si oppongono devono essere soggiogati e costretti a seguire l’Occidente nella programmata Grande Età Oscura del Reset.

La ragione dell’attuale panico tra le élite occidentali è che il progetto Ucraina non sta andando come previsto. Invece di svenare la Russia sul campo di battaglia, sono l’Ucraina e l’Occidente a sanguinare. Invece di un crollo dell’economia russa che avrebbe portato alla sostituzione di Putin con un leader compatibile con Davos, è l’economia dell’Occidente a crollare. Invece di isolare la Russia, è l’Occidente ad essere sempre più isolato. Niente sta funzionando e, come se non bastasse, l’Europa ha dato ai Russi i mezzi e i motivi per distruggere l’economia europea, chiudendo in parte la sua industria. Senza risorse russe, non c’è industria europea, e senza industria non ci sono tasse per pagare i sussidi di disoccupazione, le pensioni, i sussidi ai rifugiati e praticamente tutto ciò che tiene insieme le società europee. I Russi hanno ora la capacità di organizzare un crollo incontrollato in Europa, che non è quello che Davos aveva previsto. Un crollo incontrollato potrebbe far rotolare le teste di Davos, letteralmente, e questo sta causando paura e panico negli ambienti dell’élite. L’unica soluzione per loro è andare avanti con la Terza Guerra Mondiale e sperare per il meglio.

Cosa fare

Il Grande Reset dell’economia mondiale è la causa diretta della Terza Guerra Mondiale – ammesso che sia quello che sta accadendo. Cosa si può fare al riguardo? Dall’interno dell’Occidente si può fare ben poco. L’unico modo è quello di eliminare in qualche modo Davos dall’equazione, ma questo molto probabilmente non accadrà per due motivi: il primo è che i grandi ‘resetter’ di Davos sono troppo legati all’economia e alla politica occidentale. Davos è come una piovra, con i suoi tentacoli e le sue ventose all’interno dei circoli elitari, dei media e del governo di ogni Paese. Sono troppo radicati per essere facilmente rimossi. La seconda ragione è che la popolazione occidentale è troppo ignorante ed è stata sottoposta al lavaggio del cervello. Il livello di questo lavaggio è tale che gran parte di loro vuole effettivamente diventare povera – anche se usano la parola “verde” al posto di “povero” perché suona meglio. Tuttavia, ci sono alcune indicazioni secondo cui potrebbero esserci delle divisioni all’interno delle élite occidentali. Alcune di esse, in particolare negli Stati Uniti, potrebbero opporsi al Grande Reset progettato principalmente dall’Europa, ma resta da vedere se questa opposizione sarà reale o efficace.
Tuttavia, al di fuori dell’Occidente, ci sono alcune misure che possono e devono essere prese. Alcune di queste sono drastiche e altre sono in corso di attuazione proprio in questi giorni. Tra queste misure ci sono le seguenti:

1. Gli Indipendenti, guidati da Russia, Cina e India, devono creare un blocco per isolarsi dall’Occidente radioattivo. Questo isolamento non deve essere solo economico, ma anche politico e sociale. I loro sistemi economici devono essere separati dall’Occidente e resi autonomi. Le loro culture e la loro storia devono essere difese dalle influenze e dal revisionismo occidentale. Questo processo sembra essere in corso.

2. Gli indipendenti devono immediatamente bandire nei loro Paesi tutte le istituzioni e le ONG sponsorizzate dall’Occidente, indipendentemente dal fatto che siano sponsorizzate da Stati o individui occidentali. Inoltre, devono bandire tutti i media che ricevono sponsorizzazioni occidentali e privare tutte le scuole e le università della sponsorizzazione e dell’influenza occidentale.

3. Devono abbandonare tutte le istituzioni internazionali, comprese le Nazioni Unite, perché tutti gli organismi internazionali sono controllati dall’Occidente. Devono quindi sostituirli con nuove istituzioni all’interno del loro blocco.

4. Devono, ad un certo punto, dichiarare non grate le valute in dollari e euro. Ciò significa che dovranno dichiarare il default su tutti i debiti denominati in queste valute, ma non su altri debiti. Questo avverrà molto probabilmente in una fase successiva, ma è inevitabile.

In questo modo si creerà una situazione in cui l’Occidente scenderà nelle tenebre senza trascinare gli altri con sé – se riusciremo a sfuggire all’incendio nucleare.

Gaius Baltar

Fonte: thesaker.is
Link: https://thesaker.is/world-war-3-for-dummies/
18.06.2022
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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