La straordinaria analisi della sperimentazione Pfizer del Dr. Robert Malone, quella che lo ha bannato a vita da Twitter

I dati della sperimentazione Pfizer mostrano un rischio AUMENTATO di malattia e morte per i vaccinati.

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La storia in breve

Il dottor Robert Malone dice di essere stato estromesso da Twitter per questa presentazione video di 40 minuti e per il relativo PDF creato dalla Canadian Covid Care Alliance, un’organizzazione di oltre 500 tra medici indipendenti, scienziati e operatori sanitari.

Il video e il PDF sono una ‘full immersion’ nei dati della sperimentazione del vaccino Pfizer [presentata per l’approvazione alla FDA], che mostra in modo conclusivo che esiste un rischio MAGGIORE di malattia e morte per il gruppo vaccinato rispetto al gruppo placebo. Per esempio, si erano verificati 20 morti totali nel gruppo vaccinato contro 14 nel gruppo placebo, con quasi il doppio delle morti per problemi cardiovascolari tra i vaccinati.

Inoltre, Pfizer aveva volutamente rivelato l’identità dei partecipanti alla sperimentazione, aveva testato il vaccino Covid-19 su individui giovani e sani piuttosto che su persone malate e anziane e non aveva utilizzato biomarcatori subclinici, che avrebbero potuto dare preziosi segnali di avvertimento sugli effetti avversi causati dal vaccino.

Pfizer aveva riportato un’efficacia del 95%, lasciando ad intendere una protezione nel 95% dei casi, ma quel 95% si riferiva in realtà alla riduzione del rischio relativo, mentre la riduzione del rischio assoluto era stata solo dello 0,84%. Inoltre, i risultati clinici della sperimentazione Pfizer sono inaffidabili, in quanto l’azienda aveva utilizzato criteri di estrema soggettività, lasciando alla discrezione degli investigatori la decisione di testare o meno i partecipanti per la Covid-19. C’erano stati 3.410 partecipanti che avevano avuto i sintomi della Covid-19 e che non erano stati testati per la malattia.

Pfizer aveva descritto i sintomi di una delle partecipanti alla sperimentazione, una ragazzina di 12 anni paralizzata, costretta a stare su una sedia a rotelle e obbligata ad alimentarsi tramite sondino, come “dolore addominale funzionale.” Un informatore, una direttrice regionale delle sperimentazioni cliniche di Pfizer, aveva riferito alla FDA che Pfizer aveva alterato i dati, rivelando l’identità dei partecipanti e non segnalando i soggetti che avevano avuto sintomi [di Covid], ma né la FDA né Pfizer avevano mai indagato sulla questione.

L’84% degli autori della relazione di Pfizer aveva conflitti di interesse; erano dipendenti Pfizer, possedevano azioni Pfizer, ricevevano sovvenzioni da Pfizer, erano stati assunti come consulenti da Pfizer o avevano in precedenza condotto studi clinici per Pfizer. Per esempio, due degli autori del rapporto Pfizer hanno effettivamente guadagnato 9 miliardi di dollari direttamente dai vaccini Pfizer, in quanto co-fondatori di BioNTech.

La gerarchia dell’evidenza scientifica

Quando si tratta di dimostrare che certe cose sono sicure o dannose, è necessario affidarsi alle prove migliori. Come si può vedere dalla tabella sottostante, uno studio controllato randomizzato è considerato il gold standard o prova di livello 1. Questa è la più alta forma di prova che esista ed è l’unico modo per dimostrare che una cosa è vera. I modelli, di cui abbiamo sentito parlare molto durante la pandemia, sono, in realtà, la forma più bassa di prova, il livello 5 o inferiore, in quanto sono considerati opinione di esperti o speculazioni. La politica dovrebbe sempre essere determinata dal più alto livello di prove disponibili, il livello 1

Riduzione del rischio relativo e riduzione del rischio assoluto

Pfizer aveva dichiarato che il suo vaccino aveva un’efficacia del 95%. Questo fa sembrare che protegga il 95% delle volte, giusto? Ma, in realtà, il significato di quel numero è ben diverso. Quel 95% si riferisce alla riduzione del rischio relativo, ma non dice di quanto il rischio complessivo venga ridotto dalla vaccinazione. Per questo, abbiamo bisogno di  calcolare la riduzione del rischio assoluto. Nello studio Pfizer, 8 delle 18.198 persone a cui era stato somministrato il vaccino avevano sviluppato la COVID-19.
Nel gruppo placebo, non vaccinato, l’avevano contratta 162 persone, il che significa che, anche senza il vaccino, il rischio di contrarre la COVID-19 era estremamente basso, dello 0,88%, rischio che con il vaccino era sceso allo 0,04%. Quindi, il beneficio netto o la riduzione del rischio assoluto che vi offre il vaccino Pfizer è dello 0,84%. Il 95% si riferisce alla differenza relativa tra lo 0,88% (non vaccinati) e lo 0,04% (vaccinati) (0,88 – 0,04). Questo è ciò che significa una riduzione del rischio relativo del 95%. È risaputo che la riduzione del rischio relativo è un dato fuorviante ed è per questo che la FDA raccomanda di usare sempre la riduzione del rischio assoluto, il che porta alla domanda: quante persone avrebbero scelto di farsi iniettare un vaccino COVID-19 se avessero capito che offriva meno dell’1% di beneficio?

Pfizer aveva invalidato lo studio dopo solo due mesi

La sperimentazione comprendeva un gruppo vaccino e un gruppo placebo, con circa 21.000 partecipanti ciascuno, che avevano iniziato il test di fase tre nel luglio del 2020. Lo studio era in cieco, il che significa che i partecipanti non sapevano a quale gruppo appartenessero. Questo studio in cieco avrebbe dovuto andare avanti per tre anni, fino al 2 maggio 2023, e questo avrebbe segnato la fine della fase tre della sperimentazione clinica. Invece, dopo solo due mesi dall’inizio della sperimentazione, Pfizer aveva invalidato il protocollo dello studio. Aveva comunicato a tutti i partecipanti, sia del gruppo placebo che del gruppo vaccino, in quale coorte si trovassero, offrendo ai partecipanti del gruppo placebo la possibilità di passare al gruppo vaccino. La stragrande maggioranza aveva accettato l’offerta di Pfizer, facendosi inoculare ed entrando a far parte del gruppo vaccino, in pratica l’unico rimasto. Quindi, dopo solo due mesi, non esisteva più un gruppo di controllo con cui confrontare il gruppo vaccino e non c’era più modo di valutare la sicurezza o l’efficacia a lungo termine.

Il gruppo vaccino aveva mostrato un elevato rischio di contrarre la malattia

I dati di Pfizer, prima che la sperimentazione fosse invalidata, avevano mostrato un aumento significativo del rischio di malattia per il gruppo vaccino rispetto al gruppo placebo. In realtà, questo dato non lo troverete nel rapporto. Dovrete scavare nell’appendice supplementare per trovarlo. Lì sono elencati anche 5.241 eventi avversi correlati nel gruppo vaccino contro 1.311 eventi avversi correlati nel gruppo placebo. Per quanto riguarda gli eventi avversi gravi [senza ricovero ospedaliero], se n’erano verificati 262 nel gruppo vaccino contro 150 nel gruppo placebo. Gli eventi avversi gravi [con ospedalizzazione] erano stati 127 nel gruppo vaccino contro 116 nel gruppo placebo. In sintesi, per il gruppo vaccino c’era stato un aumento del 300% degli eventi avversi correlati, un aumento del 75% degli eventi avversi gravi e un aumento del 10% degli eventi avversi gravi da ricovero.

Il gruppo vaccino mostrava anche un aumentato rischio di morte

I dati di Pfizer mostrano anche un aumento del rischio di morte per i vaccinati. Prima che lo studio venisse invalidato, c’erano stati 15 morti nel gruppo vaccino contro 14 morti nel gruppo placebo. Successivamente c’erano stati 5 morti in più nel gruppo vaccino, di cui 3 decessi nel gruppo vaccino originale (prima che lo studio fosse invalidato) e 2 nel gruppo placebo originale (diventato poi gruppo vaccino). In sintesi, si erano verificati 20 decessi totali nel gruppo vaccino contro 14 nel gruppo placebo. Tra i vaccinati, 9 decessi erano state attribuiti ad eventi cardiovascolari, mentre nel gruppo placebo solo 4 ad eventi cardiovascolari.

Pfizer non ha seguito i protocolli regolamentari

In circostanze normali, lo sviluppo di un vaccino richiede circa dieci anni. In rare occasioni, i vaccini possono essere sviluppati in soli cinque anni. I vaccini per la Covid-19 sono stati sviluppati in meno di un anno. Al fine di accelerare il processo, i test sugli animali sono stati saltati, le fasi due e tre sono state combinate, l’uso di emergenza è stato autorizzato dopo soli due mesi, la sperimentazione è stata invalidata ed è subito iniziata la distribuzione al pubblico. Nonostante la continua affermazione che i vaccini Covid-19 sono sicuri e non hanno bisogno di essere testati, esistono ancora molte preoccupazioni sulla loro sicurezza e molte incognite sul meccanismo di consegna dell’mRNA.

Demografia fuorviante – Età sbagliata per la popolazione target

La sperimentazione di Pfizer aveva utilizzato un gruppo di persone di età più giovane di quelle che sono più a rischio di Covid-19. L’85% delle persone più a rischio di morte per la Covid-19 ha più di 75 anni, ma solo il 4% dei partecipanti alla sperimentazione clinica di Pfizer aveva più di 75 anni. Pfizer aveva scelto i partecipanti in una fascia demografica più giovane, che avrebbe avuto meno probabilità di avere bisogno di un vaccino, meno probabilità di soffrire di un evento avverso e più probabilità di rispondere al vaccino, perché gli anziani hanno risposte immunitarie relativamente ridotte.

Demografia ingannevole – Testato sui sani, dato ai malati

Anche se il 95% delle persone morte con Covid-19 aveva almeno 1 co-morbidità, con una media di 4 co-morbidità, solo il 21% dei partecipanti alla sperimentazione clinica di Pfizer aveva co-morbidità. Pfizer aveva escluso dalla sperimentazione tutta una serie di condizioni patologiche, tra cui donne in gravidanza o in allattamento, persone con allergie, persone con patologie psichiatriche, persone immunocompromesse, persone con disturbi di sanguinamento, persone che in precedenza erano risultate positive alla Covid-19, persone a cui erano stati prescritti steroidi, ecc. Pertanto, non ci sono dati sulla sicurezza in soggetti con le condizioni di salute che erano state escluse dalla sperimentazione. I vaccini sono stati testati su persone sane e subito dopo somministrati ai membri più fragili della società – gli anziani con comorbidità. Questo non è nè scientifico nè etico.

Gruppi di controllo inadeguati escludono l’immunità naturale

Lo studio clinico di Pfizer aveva preso in considerazione solo due gruppi: i non esposti vaccinati e i non esposti non vaccinati. Lo studio di Pfizer avrebbe dovuto osservare anche altri due gruppi: gli esposti vaccinati e gli esposti non vaccinati. Questi dati avrebbero mostrato se il vaccino è sicuro per le persone con immunità naturale e come i vaccini si rapportano con l’immunità naturale. È significativo che Pfizer non abbia voluto confrontare la sicurezza e l’efficacia dei suoi vaccini con l’immunità naturale.

Una scienza scadente sui dati di sicurezza non ha monitorato i biomarcatori

Lo studio clinico di Pfizer non ha monitorato i biomarcatori e non ha testato gli eventi avversi a livello subclinico (pre-sintomo). Questo è estremamente pericoloso perché i sintomi e le malattie sono tipicamente gli esiti finali di processi che possono richiedere mesi, anni o decenni per emergere. Una scienza della sicurezza di alta qualità avrebbe testato prima e dopo l’inoculazione per: d-dimeri come segnale di una maggiore coagulazione, proteina c-reattiva per una maggiore infiammazione, troponine per danni cardiaci, livelli di ossigeno nel sangue per segni di ipossia, amiloide-beta e tau fosforilata per una maggiore predisposizione alla malattia di Alzheimer, siero HMGB1, CXCL13, e Dickkopf-1 per una maggiore disposizione alla malattia autoimmune, ecc. Pfizer avrebbe dovuto monitorare questi biomarcatori, che sarebbero stati degli indicatori precoci per le malattie causate dai vaccini.

Gli endpoint clinici avrebbero dovuto concentrarsi sulla prevenzione della malattia e della mortalità per tutte le cause

Pfizer ha usato gli endpoint clinici sbagliati, concentrandosi sulla prevenzione della Covid-19 piuttosto che sulla malattia e sulla mortalità per tutte le cause. La malattia e la mortalità per tutte le cause dovrebbero essere gli endpoint clinici, piuttosto che la malattia e la morte con Covid-19 come unica causa, e questo al fine di assicurarsi che i vaccini non causino danni. Questa è una lezione che avevamo appreso decenni fa con gli studi sui farmaci contro il cancro. Per esempio, gli endpoint clinici dei trial sui farmaci oncologici sono stati cambiati da “il farmaco ha ridotto il cancro?” a “malattia e mortalità per tutte le cause,” perché alcuni farmaci non solo eliminavano il cancro, ma anche i pazienti.

I vaccini non sono stati testati per la riduzione della diffusione – I passaporti vaccinali sono ingiustificati

I passaporti vaccinali vengono ora promossi come mezzi per prevenire o ridurre la trasmissione della Covid-19, ma questo risultato non è mai stato studiato negli lavori clinici ed è inappropriato assegnare una capacità del genere a questi vaccini. Non c’è alcuna prova che essi riducano la diffusione della Covid-19 o la sua trasmissione perché questo non è mai stato un end point degli studi clinici.

Fallimento dei test – Test soggettivi

Pfizer ha introdotto un alto livello di soggettività lasciando alla discrezione degli investigatori se testare o meno per la Covid-19 i partecipanti ai trial. Questo significa che la sperimentazione di Pfizer ha mancato completamente le infezioni asintomatiche. Inoltre, questa mancanza di un approccio sistematico e oggettivo ai test rende inaffidabile il risultato della sperimentazione. Tutti i partecipanti allo studio avrebbero dovuto essere regolarmente testati per la Covid-19.

Dati mancanti o persi al follow up e casi sospetti ma non confermati

Pfizer non aveva testato 3.410 casi sospetti sintomatici per la Covid-19 perché la decisione di effettuare i test era stata lasciata allo sperimentatore. Stiamo parlando di 1.594 partecipanti nel gruppo vaccinato e 1.816 nel gruppo placebo. Pfizer aveva anche perso i contatti con 80 partecipanti nel gruppo vaccinato e 86 nel gruppo placebo, il che significa che l’azienda non era stata in grado di confermare se altri 186 partecipanti si fossero ammalati o meno. Il fatto che il numero di soggetti con cui Pfizer aveva perso i contatti e il numero di soggetti sintomatici ma mai testati fossero significativamente più alti dei dati di endpoint dello studio clinico significa che l’intero studio clinico Pfizer è speculativo e inaffidabile.

Lo studio sugli adolescenti dai 12 ai 15 anni – Tanti rischi e zero benefici

Lo studio sugli adolescenti di 12-15 anni era gravemente sottopotenziato e non era in grado di rilevare il rischio di eventi avversi. C’era un gruppo vaccinato di 1.005 ragazzi (0 erano risultati positivi alla Covid-19) e un gruppo placebo di 978 (18 erano risultati positivi alla Covid-19). Pfizer aveva affermato che questi erano ottimi risultati, ma, dal momento che gli adolescenti sono statisticamente a 0% di rischio di morte per la Covid-19 e a rischio molto basso di malattia grave, la vaccinazione è per loro di scarso beneficio e offre solo un alto rischio di eventi avversi, rischi che la sperimentazione di Pfizer non era stata in grado di rilevare perchè non progettata allo scopo. Ma, anche così, tra i 1.005 adolescenti, si era verificato almeno un evento avverso grave: il caso di Maddie de Garay.

Il trial sugli adolescenti dai 12-15 anni non è in grado di segnalare gli eventi avversi gravi

Maddie de Garay è una partecipante di 12 anni allo studio che aveva sviluppato una grave reazione dopo la seconda dose, con un ricovero ospedaliero nelle 24 ore successive. Aveva sviluppato gastroparesi, nausea e vomito, pressione sanguigna irregolare, perdita di memoria, stato confusionario, mal di testa, vertigini, svenimenti, convulsioni, tic verbali e motori, problemi al ciclo mestruale, perdita di sensibilità dalla vita in giù, perdita di controllo dell’intestino e della vescica, e aveva dovuto essere alimentata tramite sondino perché aveva perso la capacità di deglutire. È stata ricoverata molte volte e, negli ultimi 10 mesi, è costretta su una sedia a rotelle ed è sempre alimentata tramite sondino. Nel suo rapporto alla FDA, Pfizer aveva descritto le sue lesioni come “dolore addominale funzionale.” Questo è inconcepibile e, certamente, apre la possibilità che altri eventi avversi siano stati soppressi o travisati.

I bambini dai 5 agli 11 anni rischiano la salute

Per i bambini dai 5 agli 11 anni, queste vaccinazioni sono un rischio inaccettabile. In questa tabella, Pfizer, usa un modello predittivo e riconosce che vaccinarli causerà loro la miocardite, ma sostiene ottimisticamente che ci saranno zero morti per miocardite. Questa è pura speculazione, che utilizza le prove di basso livello di un modello predittivo. Ma, anche se fosse vero, non c’è alcuna giustificazione per causare la miocardite o qualsiasi altro danno ai bambini. La massima ‘in primo luogo, non nuocere’ dovrebbe essere applicata soprattutto qui.

La miocardite è un problema serio

La miocardite è un problema grave. È un danno al cuore e non è reversibile. La miocardite è un processo infiammatorio del miocardio (muscolo cardiaco). Una grave miocardite indebolisce il cuore e il resto del corpo non riceve abbastanza sangue. Nel cuore possono formarsi coaguli, con rischio di ictus o di infarto. Il tasso di mortalità della miocardite può arrivare al 20% a 6,5 anni e questo è inequivocabilmente un rischio inaccettabile per i bambini.

La FDA abbandona il principio di ‘in primo luogo, non nuocere’

La FDA ha effettivamente abbandonato il principio di ‘in primo luogo, non nuocere’ e afferma che questo è un rischio accettabile per i bambini. È opinione comune che le terapie mediche dovrebbero essere verificate e considerate sicure prima di essere commercializzate. Eppure, il dottor Eric Rubin, uno dei 18 membri del comitato consultivo della FDA  che aveva votato a favore delle inoculazioni nei bambini dai 5 agli 11 anni, ha detto esattamente l’opposto, asserendo che il lancio di un farmaco a livello di popolazione è un modo appropriato per testare gli eventi avversi. Vale la pena notare che il dottor Eric Rubin è il caporedattore del New England Journal of Medicine, la testata che aveva pubblicato i rapporti della sperimentazione Pfizer.

Per bambini di 5-11 anni niente consenso informato

In Canada la pubblicità diretta al consumatore dei farmaci prescrivibili è illegale, eppure i politici a tutti i livelli di governo stanno pubblicizzando i vaccini ai bambini, usando cartoni animati e mascotte. Proclamano che i vaccini sono sicuri, ma non ci sono dati che lo confermino. Oltre ad ammettere che i suoi vaccini possono causare la miocardite, Pfizer conferma anche, proprio nel suo rapporto, che la risposta immunitaria a lungo termine, l’efficacia e i dati di sicurezza sono limitati e che gli studi non disponevano del numero sufficiente di soggetti per rilevare gli effetti collaterali “rari,” dato che erano stati inoculati solo 1.517 bambini. Quanti genitori porterebbero i loro figli a fare questa iniezione se lo sapessero? La legge sul consenso informato dice che dovrebbero essere avvertiti, ma non è così.

Il British Medical Journal pubblica il resoconto di un informatore

Il 2 novembre, il British Medical Journal aveva pubblicato un articolo-inchiesta su Ventavia, una delle società di ricerca che Pfizer aveva ingaggiato per condurre gli studi sui vaccini. L’informatore era una direttrice regionale, che aveva denunciato la propria azienda alla FDA per la falsificazione dei dati, la rivelazione dell’identità dei partecipanti, per il non aver seguito e testato i partecipanti che avevano riferito sintomi di Covid e per l’etichettatura errata dei campioni. Diversi altri dipendenti avevano confermato le sue parole. Nonostante tutto, né Pfizer, né la FDA avevano mai controllato o indagato la società di ricerca; Pfizer non aveva mai citato questi problemi nella sua domanda per ottenere l’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA), al contrario, attualmente Pfizer ha incaricato proprio la stessa azienda, Ventavia, di condurre altri quattro studi clinici sulla Covid-19.

Sorveglianza post commercializzazione – Non si trova quello che non si cerca

I governi ci stanno assicurando che monitoreranno da vicino l’introduzione del vaccino e che, se ci saranno problemi, li troveranno. Ma è vero? Guardate i due grafici sottostanti, quello a sinistra rappresenta la sorveglianza attiva e quello a destra la sorveglianza passiva. C’è una drammatica differenza tra il monitoraggio passivo e quello attivo degli eventi avversi. La prima barra a sinistra rappresenta i partecipanti allo studio Pfizer a cui era stata fornita un’applicazione con cui era possibile segnalare gli eventi avversi che fossero capitati nei primi sette giorni dopo la vaccinazione. Il 78% dei partecipanti aveva riportato un evento avverso e il 5% un evento avverso grave. Il grafico a destra mostra quanto segnale si perde attraverso i sistemi di sorveglianza passiva, come Health Canada, CDC VAERS o il sistema europeo Yellow Card. Non è ragionevole credere che un vaccino che aveva provocato eventi avversi nel 78% dei soggetti dello studio abbia poi causato uno 0% di eventi avversi in un lancio a livello mondiale. Quello che sta succedendo è che è stato perso il segnale. Non è che gli eventi avversi siano spariti, non li troviamo perché non li stiamo cercando.

Aumento dei problemi cardiaci nei giovani

Ci sono sempre più segnalazioni di un aumento dei problemi cardiaci nei giovani. Al Ministero della Sanità dell’Ontario ne sono consapevoli, visto che hanno pubblicato un rapporto al riguardo, ma sembrano non preoccuparsene affatto. Il 29 settembre 2021, l’Ontario Public Health aveva raccomandato ai giovani di 18-24 anni di non assumere il vaccino di Moderna, a causa di un rischio di miocardite di 1 su 5.000. Avevano suggerito di fare il Pfizer, che ha un rischio di miocardite di 1 su 28.000. Ma, l’8 maggio 2021, l’Ontario aveva bloccato il vaccino di Astra Zeneca a causa di un rischio di 1 su 60.000 di effetti collaterali di tipo trombotico, evidentemente considerato troppo elevato. Le loro priorità sono incoerenti.

Questo non è normale

Tutto ciò sta causando molti più decessi nei giovani di quanto sia normale e sembra essere particolarmente evidente negli atleti che hanno una frequenza cardiaca elevata in fase di allenamento. Un sito tedesco di notizie ha compilato una lista di oltre 75 casi noti di atleti che sono crollati sul campo – e anche morti – negli ultimi 5 mesi. Un sito di notizie israeliano ha analizzato il numero di morti improvvise “sul campo” dei membri dell’Associazione Internazionale di Calcio (FIFA) negli ultimi 20 anni. Il numero medio annuale di morti improvvise tra gli iscritti FIFA nel periodo 2000-2020 è stato 4,2. Nel 2021, i decessi sono stati 21, cinque volte la media.

Una cosa del genere dovrebbe essere rara

Il rapporto di farmacovigilanza post-marketing di Pfizer

Il 17 novembre 2021, la FDA ha rilasciato il primo lotto delle 329.000 pagine del rapporto di farmacovilanza post marketing di Pfizer. Questo sulla base di un’ordinanza giudiziaria che ha dato parere favorevole ad una richiesta FOIA presentata da un gruppo chiamato Public Health and Medical Professionals for Transparency, che vuole accedere ai dati utilizzati dalla FDA per l’approvazione del vaccino COVID-19 di Pfizer. Si tratta di un rapporto di farmacovigilanza post-marketing presentato alla FDA in cui Pfizer riporta gli eventi avversi verificatisi nel mondo reale nei primi 2 mesi e mezzo dall’autorizzazione all’uso di emergenza. Il rapporto è particolarmente inquietante, vi sono riportati più di 1.200 morti, più di 25.000 eventi avversi a carico del sistema nervoso e, sotto la voce “problemi di sicurezza,” Pfizer ha elencato l’anafilassi e la malattia potenziata associata al vaccino. Questo documento dovrebbe essere incriminante per qualsiasi agenzia che ne fosse a conoscenza e avesse definito “sicure” queste inoculazioni.

Pfizer sta facendo miliardi nonostante la sua storia criminale

Nel solo 2021, Pfizer ha incassato più di 33.5 miliardi di dollari dai suoi vaccini Covid-19. La sua agenda è dettata dagli azionisti e la sua linea di fondo non è la salute pubblica. Nel corso degli anni, Pfizer è stata implicata in molte attività criminali, tra cui dichiarazioni mendaci per ottenere l’approvazione federale per una valvola cardiaca (che tendeva a rompersi e che aveva causato la morte di centinaia di pazienti in tutto il mondo), esperimenti clinici su bambini africani senza il consenso dei genitori (esperimenti in cui alcuni dei bambini erano morti), corruzione di medici, soppressione della ricerca, manipolazione di studi clinici, l’omissione che i suoi prodotti avevano causato il cancro, marketing fraudolento e molti altri gravi reati. Negli ultimi decenni ha pagato miliardi in multe e patteggiamenti per le sue ripetute attività criminali.

Conflitti di interesse tra gli autori dei rapporti Pfizer

Esistono enormi conflitti di interesse tra gli autori dei rapporti Pfizer. Per esempio, nel caso del rapporto semestrale, l’84% degli autori ha conflitti di interesse. Sono dipendenti Pfizer, possiedono azioni Pfizer, hanno ottenuto sovvenzioni da Pfizer, sono stati assunti come consulenti da Pfizer o hanno condotto studi clinici per Pfizer. C’erano solo 5 autori che non avevano conflitti di interesse con Pfizer e nessuno di loro è uno degli autori principali. L’autore principale, l’autore corrispondente e l’ultimo autore hanno tutti conflitti di interesse. L’esempio più eclatante è che i due fondatori di BioNTech sono entrambi tra gli autori del rapporto sulla sperimentazione semestrale di Pfizer. Questi due, da soli, hanno guadagnato con i vaccini Pfizer 9 miliardi di dollari in valore azionario, eppure sono ancora autorizzati a scrivere i rapporti Pfizer.

Il CDC ha ridefinito il concetto di “vaccino”

Il CDC ha ridefinito il concetto di “vaccino” per soddisfare interessi politici e farmaceutici. Per molti anni, la definizione del CDC di “vaccino” era stata: “un prodotto che stimola il sistema immunitario di una persona a produrre immunità verso una malattia specifica, proteggendo la persona da quella malattia.” A partire dal 2 settembre 2021, il CDC ha ridefinito il “vaccino” come “una preparazione che viene utilizzata per stimolare la risposta immunitaria dell’organismo contro le malattie.” I vaccini Covid-19 di Pfizer non rientravano nella definizione originale del CDC, quindi il CDC ha cambiato la definizione di “vaccino.”

Molte persone non riescono a credere che i dati degli studi clinici di Pfizer possano essere così sballati e mostrino addirittura un aumento del rischio di malattia e di morte per i vaccinati. Pensano: se questo fosse vero, i media non dovrebbero riferire la verità sul vaccino Pfizer? Pensiamo che questo video possa rispondere alla domanda:

Qualsiasi governo che abbia approvato queste inoculazioni e che, a maggior ragione, le abbia rese obbligatorie, sapeva o avrebbe dovuto sapere dai dati disponibili che avrebbero causato danni ai propri cittadini. Qualsiasi governo che ha approvato questo intervento medico per i suoi cittadini avrebbe dovuto assicurarsi che la sperimentazione utilizzasse gli endpoint clinici appropriati e una scienza della sicurezza di alta qualità. Ogni funzionario governativo che possiede queste prove e continua a permettere che i suoi cittadini vengano inoculati con un agente tossico è, come minimo, negligente.

Fonte: kanekoa.substack.com
Link: https://kanekoa.substack.com/p/the-powerful-pfizer-presentation?r=o55pn&utm_campaign=post&utm_medium=web&utm_source=direct
02.01.2022
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

 

 

 

 

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