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LA SECONDA E LA TERZA ECONOMIA DEL PIANETA VOGLIONO USARE LE PROPRIE MONETE

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A cura di supervice
Il 27 Dicembre 2011
84 Views

NEI LORO SCAMBI, BYPASSANDO IL DOLLARO

FONTE:Zero Hedge

Per tutti quelli che ancora pensano alla guerra di attriti tra il dollaro e l’euro (perché al contrario di quello che alcuni hanno “scoperto” solo di recente, le guerre sulle monete ci sono da molto, molto tempo e continueranno a esserci, prima di mutarsi in guerra commerciali e reali) dove tutte e due le monete hanno il destino segnato e in chi vince si prende tutto, direi di dover prendere in considerazione per un istante i più recenti aggiornamenti che vengono dai paesi che si affacciano sul Pacifico (dove incidentalmente lo Shanghai Composite ha ripreso la sua incessante corsa al ribasso con l’ovvia intenzione di chiudere il 2011 al minimo da 52 settimane) in cui troviamo a) che il controllo egemonico del dollaro sul pianeta sta terminando, e b) che la relazione mercantilista a lungo sostenuta tra Cina e Stati Uniti potrebbe invertirsi, e nella sua prossima metamorfosi vedremo il Giappone comprare le obbligazioni… cinesi (anche se probabilmente non troppo a lungo, vedi il post successivo).
Come riportato da Bloomberg , “Giappone e Cina promuoveranno scambi diretti di yen e yuan senza usare il dollaro e incoraggeranno lo sviluppo di un mercato dei cambi, per tagliare i costi per le aziende, sono le parole del governo giapponese. Il Giappone effettuerà acquisti di obbligazioni cinesi il prossimo anno, così si è pronunciato il governo giapponese in una dichiarazione successiva a un meeting tra il Primo Ministro Yoshihiko Noda e il Premier cinese Wen Jiabao tenuta ieri a Pechino. E prima che qualcuno asserisca che si tratta solo di ostentazioni di politica estera […] vista l’enorme dimensione del volume degli scambi tra le due più grandi economie asiatiche, questo accordo è molto più significativo di qualsiasi altro patto che la Cina ha firmato con altre nazioni”, ha detto Ren Xianfang, un economista di IHS Global Insight Ltd. Per quanto riguarda la mossa mercantilista al rovescio della Cina – una di quelle che potrebbe intontire chiunque crede che lo yuan sia ancora sottovalutato -, “il Ministro delle Finanze Jun Azumi ha affermato il 20 dicembre che gli acquisti di obbligazioni cinesi avranno un effetto positivo sul Giappone perché lo aiuterà a rivelare più informazioni sui mercati finanziari in Cina, la detentrice della maggior quantità di riserve monetarie al mondo.” A riguardo, non è stato proprio Albert Edwards che ieri si gongolava del fatto che, col passare del tempo, finisce sempre per avere ragione, in questo caso sulla prossima svalutazione dello yuan?

Ancora qualcosa sul bypass diretto

del FX, che potrebbe far dannare parecchio i trader sul dollaro, da Bloomberg:

Incoraggiare gli scambi

utilizzando direttamente yen e yuan ha l’obbiettivo di ridurre i rischi

valutari e i costi commerciali, ha affermato il governo giapponese.

Al momento, circa il 60 per

cento delle transazioni commerciali tra le due nazioni utilizza il dollaro,

secondo il Ministero delle Finanze giapponese. La Cina

è il terzo partner commerciale del Giappone.

Nel settembre del 2010

l’ex ministro delle Finanze Noda affermò

che il Giappone avrebbe dovuto investire nel mercato cinese dato che

la Cina acquista il debito giapponese. Il Giappone ha 1,3 trilioni di

dollari in riserve di divise estere, il secondo quantitativo al mondo.

Anche l’Austria ha

garantito di voler comprare bond cinesi, secondo un funzionario del

governo giapponese. Le banche centrali dalla Thailandia alla Nigeria

hanno intenzione di iniziare a comprare asset in yuan dato che il rallentamento

globale della crescita ha posto un freno ai tassi di interesse negli

Stati Uniti e in Europa.

Investire nel debito

cinese è diventato più

semplice per le banche centrali dato che quest’anno le emissioni di

obbligazioni denominate in yuan a Hong Kong si sono più

che triplicate, raggiungendo i 112 miliardi di yuan (18 miliardi di

dollari) e gli istituti bancari hanno stabilite quote da investire onshore.

Quindi, mentre gli Stati Uniti e l’Europa

bisticciano su chi si dovrà muovere per primo a salvare l’altro,

quelli che si pensa dovrebbe fare il bail-out hanno deciso di

allontanarsi gradualmente da quel buco del debito senza fondo che è

diventato il mondo sviluppato. Tutto quello che dovrà avvenire è che

Russia e India si uniscano a questa intesa e che Jim O’Neill alla fine

abbia avuto “ragione”, anche se con un esito al 100% opposto di

quello desiderato da Goldmanite, mentre la globalizzazione procedere

sulla sua strada.. ma senza Stati Uniti ed Europa.

**********************************************

Fonte: World’s Second And Third Largest Economies To Bypass Dollar, Engage In Direct Currency Trade

25.12.2011

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

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