Secondo due prestigiosi centri messicani, il National Polytechnic Institute (IPN) e l’Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM), l’omeopatia può essere utilizzata con successo come trattamento individualizzato contro i casi lievi di Covid-19.
La dottoressa Andrea Flores dell’UNAM ha dichiarato che chiunque deve avere la libertà di scegliere a che tipo di trattamento sottoporsi e ha sottolineato che la medicina omeopatica ha studi clinici che ne supportano l’efficacia e la sicurezza. Mentre il direttore della Scuola Nazionale di Medicina e Omeopatia dell’IPN, Dr. Rodolfo Luna Reséndiz, ha specificato che i rimedi omeopatici possono essere utilizzati in tutti i tipi di problemi di salute, da soli o anche combinandoli con farmaci allopatici.
In Messico l’Omeopatia è ampiamente utilizzata e nella capitale, Città del Messico, dal 1893 è attivo l’unico ospedale omeopatico pubblico di tutta l’America Latina, il “HNH – Hospital National Homeopatico”.
Al di là del Messico questa medicina dolce è utilizzata da milioni di persone in tutto il mondo (anche in India, ad esempio), in Europa INVECE negli ultimi anni è stata oggetto di duri attacchi e in Italia, nel 2018, la Federeazione che unisce tutti gli Ordini dei medici (Fnomceo) ha assunto una posizione molto netta dichiarando che “Allo stato attuale non ci sono prove scientifiche, né plausibilità biologica, che dimostrino la fondatezza delle teorie omeopatiche secondo i canoni classici della ricerca scientifica”.
In realtà, da parte di medici e pazienti, sono tante le testimonianze contrarie. Somministrata a piccolissime dosi, secondo il principio della similitudine, l’omeopatia stimola l’organismo a guarire utilizzando sostanze provenienti dai tre grandi regni della natura (animale, vegetale e minerale) con un approccio di tipo olistico nel rispetto della complessità e individualità dell’essere umano. Secondo questa visione la malattia non è altro che il risultato di uno squilibrio generale della persona che investe l’individuo nella sua totalità di mente, corpo e spirito: per risolverla vanno eliminate le cause e stimolate le forze di autoguarigione.
L’omeopatia non è in conflitto con l’allopatia e non si pone neanche come alternativa radicale. Anzi, sarebbe un sicuro vantaggio per i pazienti se in tutti i Paesi del mondo (e in tutti i territori senza differenze) le diverse conoscenze nel campo della salute potessero convivere e l’offerta sanitaria pubblica potesse garantire diversi metodi di approccio terapeutico.
__
VB