DI WILLIAM KOTKE
CarolynBaker.net
Vladimir Putin ha dato il suo pieno appoggio a Dmitriy Medvedev per l’incarico di Presidente della Federazione Russa. Al momento Medvedev è primo Vice Primo Ministro, ed è un entusiasta sostenitore del concetto dei villaggi ecologici, e sarà anche il candidato del Partito Edinaya Rossiya.
Medvedev ha dichiarato di sostenere il concetto degli eco-villaggi il 5 marzo 2007 in una conferenza online organizzata dal giornale Izvestia e dal portale internet Yandex, trasmessa dal canale televisivo “Vesti 24”. Nel corso dell’intervista il conduttore suggeriva che la mentalità nazionale stava cambiando, al che Medvedev replicava, «sì, anche la psicologia sta cambiando. La gente percepisce se stessa in modo completamente diverso».Il conduttore diceva che l’argomento dei villaggi ecologici era sorto perché prima dell’intervista aveva ricevuto 5.000 e-mail da sostenitori del concetto dei kin domains, che chiedevano come avrebbe funzionato il progetto di dare ad ogni famiglia russa un ettaro di terreno pubblico per trasformarlo in proprietà famigliare (kin domain appunto), per poi organizzare i fruitori nella formazione di villaggi ecologici.
L’idea dei kin domains è quella di sviluppare in senso lato la tradizione russa dove la famiglia compra un appezzamento di terreno rustico con casetta, chiamato dacia, che poi usa per le ferie estive o per giardinaggio. L’idea è scaturita da una serie di libri scritti da Vladimir Megré, la cui protagonista, Anastasia, è una figura eco-mistica della Siberia russa contemporanea (www.ringingcedars.com)
Anastasia, il movimento ecologico-spirituale omonimo che ne deriva, si è organizzato nella maggior parte delle città russe ed ha perfino il suo partito politico, allineato con i partiti che appoggiano Putin. I libri hanno anche innescato un fervore ecologico che ha spinto la gente ad organizzarsi in villaggi ecologici in molti Paesi asiatici, in Europa e nei Paesi di lingua anglosassone. L’idea alla base dei kin domains è che ogni famiglia viva autosufficientemente sulla sua proprietà, usando concetti di permacultura [conservazione consapevole ed etica di ecosistemi produttivi che hanno la diversità, la stabilità e la flessibilità degli ecosistemi naturali [www.permacultura.it]) e quanti vi aderiscono possono organizzarsi in modo da costituire villaggi ecologici incentrati sull’artigianato e la produzione propria.
TERRENI OFFERTI
Medvedev parla del distretto di Belgorod Oblast, ai confini con l’Ucraina, che ha visitato, e dove si sono già intraprese iniziative politiche per rendere i terreni locali usufruibili per questa iniziativa.
«Per cui l’idea dei kin domains è a questo riguardo assolutamente positiva, ed è legata al principio della costruzione di piccoli edifici. A proposito, questi metodi stanno già facendo furore in alcune zone, prendiamo ad esempio la regione di Belgorod. Ci sono capitato per caso ed ho visitato un ufficio con il governatore. L’ufficio è una specie di catasto dove si registrano gli atti di proprietà terriera, e io sono rimasto gradevolmente sorpreso dal prezzo della terra. Non proprio un ettaro ancora, ma abbastanza per un progetto edile. Ne offrivano, se non vado errato, circa 2.500 metri quadri, ad un prezzo quasi ridicolo se paragonato ai prezzi in Russia – qualcosa come 10-15mila rubli (dai 200 ai 275 euro). Quindi chi vuole può comprarsi questo pezzo di terra, ma a certe condizioni: entro 5 anni ci deve costruire una casa, e per altri tre anni questa casa non può essere venduta, per far sì che non si ingeneri sciacallaggio edilizio».
Una giornalista russa ci tiene a sottolineare la distinzione di tale concetto da quello dell’essere semplici “agricoltori”. «I siberiani usano il termine kin domain per evidenziare la differenza che esiste tra questi insediamenti e i villaggi comuni. Non si tratta di un campo dove speculatori edili hanno comprato dai 10 ai 20 acri ed hanno iniziato a costruirci case lussuose su richiesta di gente di città. Non si tratta di cascine che esistono solamente per lucrare sull’agricoltura, ma precisamente circoscrizioni in cui famiglie allargate possono organizzare il loro modo di vivere secondo il loro gusto». Tatiana Burdakova, Rossiyskaya gazeta, 4 ottobre 2007.
Durante l’intervista, Medvedev assicurava i suoi sostenitori di aver capito il profondo significato dei kin domains. Ha detto: «Naturalmente li conosco, non solo, ma se non tenete conto di alcuni elementi connessi a come si formano queste situazioni e quale primo, secondo e terzo livello di senso hanno, l’intera idea dei kin domains com’è stata interpretata qui è generalmente positiva».
Nel dichiarargli il suo appoggio, Putin ha detto di Medvedev: «Non c’è vergogna, né paura nel trasferire le redini del Paese, del destino della Russia, in mani di persone come lui».
William H. Kotke, è autore dei libri “Pianeta giardino: l’attuale fase di cambiamento della specie umana” (www.gardenplanetbook.com) e “L’impero finale: il collasso della civiltà e i semi del futuro” (www.thefinalempirebook.com).
Titolo originale: “RUSSIA TO BECOME AN ECOVILLAGE NATION?”
Fonte: http://carolynbaker.net/
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04.02.2008
Tradotto per www.comedonchisciotte.org da Gianni Ellena