La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

La parziale cancellazione del debito greco fallisce all’ultimo minuto, sotto i colpi di Germania ed FMI

blank
A cura di Davide
Il 23 Maggio 2017
268 Views
268 Views
blank

A Protestor holds a placard with a Greek flag during a demonstration outside of an EU summit in Brussels on Sunday, Oct. 23, 2011. Greece's prime minister George Papandreou is pleading with European leaders in Brussels to act decisively to solve the continent's debt crisis. At a summit Sunday, the leaders are expected to ask banks to accept huge losses on Greek bonds to ease the pressure on the country, and to raise billions more in capital to weather those losses. (AP Photo/Geert Vanden Wijngaert)

FONTE: ZEROHEDGE.COM

L’insolvente Grecia, che settimana scorsa ha votato per ulteriore austerità, sperando così di poter ricevere fondi europei per ripagare la BCE, si è di nuovo impelagata in negoziazioni sul proprio debito. Proprio all’ultimo, però, il ministro delle finanze europeo ha dato parere negativo.

I ministri delle finanze dell’area euro si sono riuniti oggi a Bruxelles con la speranza, soprattutto i greci, di tornare a casa con un accordo firmato. Non si è però rotta l’impasse sulla riduzione del debito ellenico, si è solo rinviata la discussione a luglio.

“L’Eurogruppo ha tenuto una discussione approfondita sulla sostenibilità del debito pubblico greco, ma non ha raggiunto un accordo”, ha dichiarato Jeroen Dijsselbloem, ministro delle finanze olandese, che presiede le riunioni con i suoi pari europei e che ancora non ha raggiunto una soluzione, dato che il suo collega tedesco Schauble ha negato ogni possibile concessione. Ricordiamo che, sin dal terzo salvataggio greco nell’estate del 2015, FMI e Germania sono in disaccordo sulla prospettiva economica dei greci e sulla quantità di debt relief necessario per garantirle stabilità: è stato lo stesso dibattito che ha impedito un accordo ieri.

Il grosso problema è quello che succederà all’economia greca dopo il 2018, quando scade l’attuale bailout. Il FMI, che ha chiesto debt haircuts per finanziare il salvataggio in corso, ha ripetutamente sollevato dubbi sulla capacità del paese di mantenere buone prestazioni di bilancio nei prossimi anni – un po’ come la previsione della Bank of America per il PIL americano fino al 2027, che prevedeva esattamente zero recessioni… I creditori invece stanno spingendo per una prospettiva più positiva (chissà chi avrà ragione…). Il motivo di questa discordia è che obiettivi fiscali meno ambiziosi aumenterebbero l’ammontare del debt relief necessario, nel mentre che la popolazione continua a soffrire.

Come ha spiegato Bloomberg dopo l’ultima riunione, le misure di debito proposte dai ministri delle finanze dell’area euro non avevano convinto l’FMI a sostenere il bailout, dato che dichiarano inequivocabilmente che tale debito è comunque sostenibile.

I ministri cominciano ad avercela un po’ col Fondo, e gli faranno pressione per prendere delle decisioni prossimamente.

Comunque sia, i lavori continueranno nelle prossime settimane, con l’obiettivo di giungere ad una conclusione il 15 giugno, nella prossima riunione, ha detto Dijsselbloem.

Lo scorso maggio, sono state dettate una serie di misure volte a ridurre i rimborsi sui prestiti per il salvataggio greco, da adottare dopo la fine del programma nel 2018. Come verranno attuate è ancora poco chiaro.

Tra le opzioni elencate c’è l’estensione delle scadenze sui prestiti dell’area euro verso la Grecia, nonché la limitazione e il differimento dei pagamenti di interessi. Il FMI vuole maggior specificità, in modo che le esigenze annuali di rifinanziamento del debito vengano mantenute al di sotto di soglie chiaramente definite.

Secondo Bloomberg, dopo otto ore di colloqui e molteplici tentativi di compromessi, Atene e relativi creditori non sono riusciti a raggiungere un accordo che alleviasse il proprio debito e che convincesse il Fondo ad accettare di contribuire a finanziare il salvataggio del paese. L’FMI, prima di partecipare al programma, ha spinto i creditori europei ad assicurare la sostenibilità degli impegni greci, valutati 315 miliardi di euro (354 miliardi di dollari). Alcune nazioni, tra cui la Germania, sono contrarie ad una ristrutturazione del debito, insistendo anche sul fatto che il fondo stesso debba unirsi al programma per dare credibilità al salvataggio.

Il motivo per cui non si trovano accordi è che la Grecia non ha grosse scadenze fino a luglio, quando dovrà pagare 7 miliardi di euro in obbligazioni, e l’Europa ha l’abitudine di aspettare fino all’ultimo prima di erogare i fondi, che Atene poi girerà alla BCE.

blank
Questi rallentamenti si aggiungono a mesi di incertezza, che si sono fatti sentire sull’economia greca – ritornata in recessione – e che hanno impedito al paese di tornare sul mercato obbligazionario.

blank
Nonostante la crisi, Dijsselbloem ha anche dichiarato che le parti hanno concordato un obiettivo per l’avanzo primario greco, che escluda i pagamenti degli interessi, pari al 3,5% del PIL fino al 2022. Il che è buffo: proprio Draghi, all’epoca a Goldman, mascherò la montagna del debito greco e fece sembrare che il paese avesse molta eccedenza. Il risultato finale è stato non uno, non due, ma tre bailout sul debito.

“Le autorità greche si stanno assumendo le proprie responsabilità e penso che anche i partner della Grecia lo stiano facendo”, ha dichiarato il commissario europeo per gli affari economici e monetari, Pierre Moscovici. “C’è stato uno sforzo comune per ridurre il divario tra le posizioni – non abbiamo ancora concluso, ma spero che sotto la guida del presidente dell’Eurogruppo sarà possibile farlo tra tre settimane”.

Un’ulteriore riduzione del debito è necessaria alla BCE, che deve includere obbligazioni greche nel suo programma di acquisto di beni, che faciliterà l’accesso del paese ai mercati obbligazionari. È proprio nella speranza di ammorbidire i creditori che il governo greco ha approvato ulteriori misure di austerità, tra cui tagli alle pensioni, aumenti delle tasse e altre riforme strutturali. L’inclusione del paese nel QE della BCE ha portato alla più lunga striscia vincente degli ultimi anni sul mercato dei capitali greco.

Al momento attuale, però, la Grecia dovrà aspettare fino a luglio per le obbligazioni da 7 miliardi, e molto probabilmente fino all’ultimo minuto.

 

Fonte: www.zerohedge.com

Link: http://www.zerohedge.com/news/2017-05-22/greek-debt-relief-deal-fails-last-minute-germany-imf-clash

22.05.2017

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org a cura di HMG

 

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
15 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • STUPOR MUNDI 12 Gennaio 2025
    Un ricordo storico dell’intramontabile figura dell’Imperatore II di Svevia che tanta gloria diede all’Italia e a Roma; visto che il presente ci regala solo figure scialbe e mediocri e nel mi...
    mystes
  • Consuelo 11 Gennaio 2025
    15 settembre '85 Caro diario, oggi è stata una di quelle giornate con le orecchie a sventola !Ero sul balcone che guardavo giù, verso il vuoto costellato di rovine che mi separa da Porta Pa...
    INTP
  • Germania-Rinviato congresso AfD, estrema destra sostenuta da Musk, autostrada bloccata dagli antifascisti 11 Gennaio 2025
    Alternative für Deutschland, rinviato l’inizio del congresso in Sassonia: autostrada bloccata e scontri tra attivisti anti-fascisti e polizia L'evento servirà per definire il programm...
    marcopa
  • 20 gennaio, l' insediamento di Trump lo stesso giorno del Martin Luther King Day 11 Gennaio 2025
    Stati Uniti, tutto pronto per il Martin Luther King Day di Boston di Marco Merli Si avvicina una ricorrenza importante nella storia dei diritti civili negli Stati Uniti. Nel Paese inf...
    marcopa
  • Sa Defenza irraggiungibile 9 Gennaio 2025
    Da ieri il noto sito di controinfo 'Sa Defenza' risulta irraggiungibile, anzi cancellato proprio dai server che ospitavano il blog. Non avendo info precise sull'argomento mi limito ad evid...
    oriundo2006
1 / 146 Pagine


blank