Donald Jeffries
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Le persone si lamentano perché mi concentro troppo su Donald Trump. In sostanza, il messaggio è: “Ma che ne è di Biden?”. Scrivo di più su Trump, perché è il volto dell’opposizione percepita. L’unico Emmanuel Goldstein in città. Presumo che tutti coloro che mi leggono sappiano chi e cosa sia Joe Biden.
Ma forse la gente non si ricorda abbbastanza della lunga carriera di Joe Biden, uno stimato residente della palude di Washington D.C. che Trump aveva promesso di prosciugare. Biden era stato eletto per la prima volta come senatore degli Stati Uniti dal Delaware nel 1973. All’epoca, anche io ero molto giovane. Nel 1981, il grande senatore “liberale” aveva sostenuto con forza l’Intelligence Identities Protection Act, approvato sulla scia delle rivelazioni dell’informatore della CIA Philip Agee e pubblicate nel suo best-seller Inside the Company. Biden aveva dichiarato che “non credo che nessuno abbia dubbi sul signor Agee. A mio parere, dovremmo rinchiuderlo“. Sembra che al buon senatore piacesse molto rinchiudere le persone. Come acceso sostenitore della legge contro l’abuso di droga del 1986, si era preso il merito di una legge draconiana che prevedeva una condanna a cinque anni per il possesso di piccole quantità di crack.
Biden non immaginava che, decenni dopo, il suo stesso problematico figlio, Hunter, sarebbe stato beccato con una quantità di crack sufficiente a fargli scontare una lunga pena detentiva in base alla legge originale del 1986, che era stata leggermente ammorbidita nel 2010. Con tutto l’ardore “liberale” di cui era capace, Biden all’epoca si era vantato: “Se hai un pezzo di crack non più grande di questo quarto di dollaro che sto tenendo in mano, un quarto di dollaro, abbiamo approvato una legge – sotto la guida del senatore Thurmond, mia e di altri – che dice: se ti beccano con quello, vai in prigione per cinque anni. Non avrai la libertà vigilata, non avrai nulla, a parte i cinque anni di carcere. Il giudice non ha scelta“. Il senatore Biden era stato anche l’autore dell’orrenda legge sul crimine del 1994 che prevedeva “tre reati e sei fuori” e l’obbligatorietà della pena, aumentando in modo significativo la popolazione carceraria.
Nel 2005, un ricercatore sull’assassinio di JFK aveva partecipato ad un seminario di Joe Biden. Aveva potuto interrogare brevemente Biden sull’assassinio. Come raccontato in un forum di discussione, questa era stata la breve conversazione: “Senatore Biden, crede che JFK sia stato ucciso come risultato di una cospirazione?“. Risposta: “No“. “Allora crede che Lee Harvey Oswald, da solo e senza aiuto, abbia ucciso il presidente Kennedy?“. Risposta: “Sì“. Tutto ciò non sorprende, ovviamente, ma riflette la ferrea mentalità fedele all’establishment di Biden. Nel 2019, l’American Prospect aveva pubblicato un articolo intitolato “La storia d’amore di Joe Biden con la CIA“. Biden era stato molto utile al direttore della CIA di Reagan, William Casey, che lo aveva elogiato in un promemoria dei primi anni ’80 riservato al suo staff di intelligence. In un discorso a Stanford, Biden aveva dichiarato che la comunità dei servizi segreti era stata compromessa da fughe di notizie.
Joe Biden non è mai stato uno dei politici del Partito Democratico che ammiravo nella mia giovinezza travagliata. Non aveva intenzione di denunciare gli abusi delle agenzie di intelligence, come un Frank Church. Non era interessato a nessuna legge “sulla trasparenza” che rendesse più facile per il popolo essere informato sul proprio governo. La sua preoccupazione per le “fughe di notizie” si sarebbe evoluta in preoccupazione per gli informatori come Edward Snowden e Julian Assange. In un tweet del gennaio 2023, Snowden aveva commentato lo scandalo dei documenti riservati di Biden, aveva accusato il Dipartimento di Giustizia di aver nascosto la storia fino a dopo le elezioni, e aveva dichiarato: “Vale la pena notare che il Presidente sembra aver nascosto più documenti riservati di molti informatori“. Biden ha pubblicamente dichiarato che Snowden dovrebbe “affrontare le conseguenze delle sue azioni“.
Dopo il rilascio di Julian Assange dall’esilio, avvenuto la scorsa settimana, alcuni hanno ipotizzato che la responsabilità fosse dell’amministrazione Biden, viste le recenti dichiarazioni del presidente sul fatto che avrebbe “preso in considerazione” la possibilità di far cadere le accuse contro il fondatore di Wikileaks. Tuttavia, la Casa Bianca ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma di non aver avuto alcun ruolo nel patteggiamento di Assange. Un accordo che, tra l’altro, prevedeva come prerequisito per il suo rilascio la scomparsa di tutte le preoccupanti e-mail del DNC. Quindi, se siete tentati di pensare che forse, dopo oltre cinquant’anni di servizio agli interessi del corrotto Stato Profondo, Joe Biden possa aver finalmente fatto qualcosa di buono, vi sbagliate. Perché rovinare un record perfetto? Persino Barack Obama aveva commutato la pena di Bradley/Chelsea Manning.
Arriviamo così al Joe Biden che abbiamo imparato a conoscere e ad amare. Apparentemente afflitto da una demenza relativamente precoce, si è imbattuto in una serie imbarazzante di gaffe verbali e fisiche. Ha anche evitato di essere ritenuto responsabile di alcuni crimini piuttosto evidenti. Quando Hunter e il suo defunto fratello Beau erano ragazzini, papà Joe aveva l’inquietante abitudine di “intrufolarsi” in ville sfitte che erano sul mercato. A volte entravano letteralmente da finestre che non erano state chiuse. Come agente immobiliare di lunga data, posso dirvi che è piuttosto semplice telefonare e fissare un appuntamento per vedere una proprietà, soprattutto se sfitta. Non è noto il motivo per cui l’allora senatore degli Stati Uniti fosse impegnato in un comportamento così bizzarro, ma si tratta di una sorta di strano difetto di personalità.
Hunter non è stato l’unico figlio di Biden a diventare dipendente dalle droghe che il giovane senatore voleva ridurre. Ashley, la figlia di Biden, aveva scritto nel suo diario delle docce “inappropriate” che il padre faceva con lei quando era una ragazzina. Questo aveva innescato in lei una spiacevole promiscuità e una dipendenza da droghe illegali. Sappiamo di questo diario solo perché Ashley lo aveva dimenticato in un centro di disintossicazione e la donna che lo aveva trovato lo aveva venduto a Truth Veritas. Dato che viviamo nell’America 2.0, e non in una qualche decantata “democrazia”, la donna era stata perseguita e aveva scontato trenta giorni di carcere. Joe Biden era uscito indenne da quello che dovrebbe dovuto essere uno scandalo molto grave. Non è che avesse fatto ballonzolare la figlia sulle ginocchia, come Donald Trump e tutti gli altri padri.
Lasciato libero di agire, il viscido Joe ha ripreso la sua lunga storia di toccamenti inopportuni alle bambine, in gran parte documentati su video. Il nostro amato presidente ha un’inclinazione perversa, anche se poco conosciuta, ad annusare i loro capelli. Anche in questo caso, è tutto documentato in video. Se solo i Generali di Washington fossero un vero e proprio partito di opposizione, userebbero questi filmati compromettenti nelle loro pubblicità elettorali. Non so che tipo di prove esistano contro i pedofili che vengono condannati a lunghe pene detentive, ma come si potrebbe essere più colpevoli di un adulto che passa la mano sul petto impubere di ragazze minorenni, mentre le loro espressioni facciali registrano il loro disagio? Certo, si dice che Hunter Biden abbia il filmato dello stupro di una bambina di dieci anni sul suo computer portatile, ma questo è stato spedito nel buco della memoria insieme alle e-mail del DNC.
Uomini sono stati perseguiti e condannati a lunghe pene detentive con prove di abusi su minori meno evidenti di quelle che si possono vedere liberamente online, in numerosi casi passati, a carico del nostro attuale presidente. O questo è il crimine atroce che la maggior parte di noi pensa che sia, o non è niente di che. Quindi rilasciate tutti i pedofili. A meno che non abbiate un video che li ritrae mentre violentano davvero dei bambini. Come il presunto stupro di un bambino sul portatile di Hunter Biden. O i video mai visti delle nostre gloriose truppe che stuprano i bambini iracheni mentre le loro madri urlano. Seymour Hersh sostiene di averli visti. Alcuni pedofili sono più uguali di altri. Basta continuare a ripetere “prendili per la figa” e battere i tacchi tre volte. Anche il bacio piuttosto sensuale di Joe il viscido alla propria nipote era degno di nota. Forse si era dimenticato che era sua nipote. Oppure sperava di fare la doccia con lei.
Biden era stato, di nuovo, ripreso in video mentre si vantava di aver fatto licenziare un procuratore ucraino. Che stava indagando sulle scorrettezze finanziarie del figlio (e sue) in quella meravigliosa democrazia presieduta da un ex attore che ha una leggendaria abilità nel suonare il pianoforte con il pene. Sono prove schiaccianti. Invece no, è stato Donald Trump a subire l’impeachment a causa di una “perfetta” conversazione telefonica con lo stesso attore/comico in crisi Volodymyr Zelenskyy. Per aver chiesto all’astuto pianista di indagare su un’eventuale corruzione dei Biden. Credo che il messaggio sia evidente. Ma è quello che succede quando si gioca per i Washington Generals. È una cosa da Harlem Globetrotters, non potete capire.
Nel corso degli anni ho scritto molti articoli per l’American Free Press, descrivendo in dettaglio le truffe finanziarie di Hunter Biden in Ucraina. Sono mescolate con quelle del “Grande Capo”, lo stesso statista senza tempo che ha annusato più capelli femminili di qualsiasi altro leader politico nella storia del mondo ex libero. Le e-mail di Hunter Biden rivelano che il “Grande Capo” – il suo amorevole padre – ha sempre ricevuto una parte del bottino, a prescindere da tutto. Proprio come l’eroe storico di corte William Sherman, che aveva sempre avuto una parte di tutti i beni personali che le sue truppe dell’Unione avevano rubato ai civili del Sud. Come dimostrerà il mio nuovo libro American Memory Hole, questo furto è una grande tradizione americana che risale almeno alla guerra messicano-americana. I Biden, ovviamente, conoscono la storia.
Joe Biden, quando era comprensibile, aveva detto cose notevoli durante la sua terrificante presidenza. Quante volte aveva affermato che la “supremazia bianca” rappresenta “il più grande pericolo per la democrazia”? Ora, tenete presente che questa è la definizione di democrazia dell’élite corrotta, non una forma di governo che gli antichi greci avrebbero riconosciuto. Quel discorso, con lo sfondo rosso acceso e l’illuminazione sinistra, è stato forse il peggior discorso che un presidente degli Stati Uniti abbia mai tenuto, se si pensa allo sfondo. Mancava solo la falce e il martello, o un pizzetto alla Lenin sul mento del viscido Joe. Il Partito degli Stupidi aveva obiettato un po’ a quel discorso, nel loro modo debole e consueto, ma avrebbe dovuto offendere ogni americano. Se solo ai sani di mente rimasti tra noi fosse permesso di offendersi nell’America 2.0.
Di tanto in tanto, l’attenzione del viscido Joe si distrae dai capelli e dai petti non sviluppati delle bambine e si concentra sulle donne adulte. La dottoressa Jill era già adulta (credo) quando aveva iniziato a fare da babysitter ai figli dei Biden. Forse lui amava il suo shampoo. Ma poi c’era stata Tara Reade. Reade aveva accusato l’allora senatore Biden di averle fatto qualcosa di molto simile a ciò di cui E. Jean Carroll accuserebbe Donald Trump. Solo che Tara ricordava l’anno in cui era accaduto, a differenza della Carroll. E non è mai stata filmata mentre si contorceva sul pavimento come una pazza, a differenza della Carroll. Dubito seriamente che abbia un cane di nome Tits o che dipinga i suoi alberi di blu, come fa la Carroll. La Reade era stata ridicolizzata dalla stessa stampa controllata dallo Stato e dalle femministe che avevano creduto alla Carroll. Una ridicola giuria aveva regalato alla Carroll milioni di dollari. Per salvarsi, la Reade era fuggita in Russia.
Hollywood e i media di regime si prendono gioco dei figli di Trump. Ci sono illazioni sul fatto che Eric sia “speciale”. Che segua corsi per ritardati. Queste osservazioni di cattivo gusto vanno bene, purché siano fatte contro le persone “giuste”. Sono liberi di scherzare quanto vogliono sul giovane Barron Trump, per esempio, per quanto riguarda la possibilità che sia autistico. Una possibilità che non esisteva fino a circa trent’anni fa. Perdereste la licenza medica se osaste suggerite che c’è un collegamento tra l’autismo e l’aumento vertiginoso dei vaccini somministrati ai nostri figli. Ma nessun comico fa battute sui numerosi incidenti di Ashley Biden con la legge. O sul non menzionato Frank Biden, fratello del viscido Joe, con una fedina penale che il santo George Floyd gli avrebbe invidiato. Il “Grande Capo” ha una nipote, Caroline, che ha avuto anch’essa numerosi scontri con la legge.
Avete mai sentito qualcuno, compresi Fox News, Breitbart o altri organi conservatori, parlare della famiglia criminale dei Biden? Ricordate il povero Billy Carter [il fratello minore di Jimmy, N.D.T.]? L’ex coltivatore di arachidi ancora in vita era ridicolizzato e considerato una vera vergogna. Non aveva mai accumulato tutte le guide in stato di ebbrezza di Frank Biden. Ma la birra di Billy faceva abbastanza schifo, per chi ha l’età per ricordarla. Anche la giovane Amy Carter e la giovane Chelsea Clinton erano state crudelmente prese in giro dai comici per il loro aspetto. Nessun comico prenderà in giro Hunter Biden, fotografato addormentato con una pipa da crack in bocca, per non parlare di Ashley Biden. Riuscite a immaginare cosa direbbero gli isterici di The View se Ivanka Trump avesse scritto di docce inappropriate con suo padre?
Ora, tutti i più grandi crimini di Biden sembrano essere stati commessi prima che sviluppasse la demenza, l’Alzheimer o qualsiasi altra cosa abbia. Dubito che, al giorno d’oggi, Hunter o chiunque altro gli dia la sua quota del dieci per cento. Nel corso della sua presidenza, Biden è stato ripreso mentre pronunciava inanità che spesso sembravano di natura aliena. Forse è il rettile che è in lui che viene fuori. Quante volte lo abbiamo visto allontanarsi, come un bambino che si è perso. Lo ha fatto di recente durante un incontro internazionale e, nonostante la presidente italiana sia stato ripresa mentre lo afferrava per un braccio e lo riportava al sicuro, il ridicolo addetto stampa di Biden ha insistito sul fatto che il video fosse stato alterato. La sua smorfia è stata definita un “falso da quattro soldi” o un “falso profondo”, a seconda della fonte. Chi può contraddirlo?
Joe Biden, infatti, è stato così assurdo nel suo ruolo di presidente che molti suggeriscono che sia un falso a buon mercato o un falso profondo. Alcuni sostengono che il vero Biden sia morto qualche tempo fa e che sia stato sostituito da un clone o da un robot. Si potrebbe pensare che siano in grado di creare cloni o un robot più realistici e competenti di questo. Fa rabbrividire guardarlo mentre cerca di esprimersi. Mi ricorda molto il personaggio di Peter Sellers nel film Being There [Oltre il giardino]. Anche se non è noto che Biden abbia avuto problemi mentali durante la sua vita, e nulla di ciò che ha detto come presidente potrebbe essere scambiato per profondità, come accadeva al personaggio interpretato da Sellers. È anche incline a formulare i suoi punti chiave con un sussurro minaccioso. No, la balbuzie non l’ha avuta tutta la vita, come dimostrano i suoi vecchi discorsi filmati, e non si sa a che età abbia iniziato a toccare in modo inappropriato le bambine.
Biden ha rilasciato commenti più razzisti di quelli che Donald Trump potrebbe mai sognare. Ha dichiarato che i neri che non votano per lui non sono veramente neri. Ha definito “giungle” le scuole dei centri urbani. Ha paragonato gli studenti poveri agli studenti bianchi. Il senatore Joe Biden ha contribuito a mettere in prigione un numero incalcolabile di neri non violenti dipendenti dal crack. Non fa altro che inventare storie sul suo passato, a seconda del suo pubblico. Ovviamente non ha frequentato un college storicamente nero, come ha detto a un pubblico nero. Non è praticamente cresciuto in una sinagoga, come si è vantato con un pubblico ebraico. Almeno la storia che il “Corn Pop era un tipo cattivo” era divertente. Fittizia, ma divertente. Più divertente dei milioni di clandestini a cui ha aperto la frontiera, che ha fatto volare in tutto il Paese e che ha depositato in hotel a cinque stelle. Mentre i nostri cittadini senzatetto cagano per strada.
La “performance” di Joe Biden nel dibattito presidenziale dell’altra sera ha messo in luce le gravi lacune delle sue facoltà mentali. Dopo il dibattito è stato filmato mentre lottava, sostenuto da entrambe le parti, per scendere un gradino dal palco. La dottoressa Jill, che è essenzialmente il suo supervisore, è stata registrata mentre si congratulava con lui per aver “risposto a tutte le domande”, nel modo in cui una madre loderebbe un bambino in età prescolare per aver usato il vasino da solo. Non è chiaro se Joe Biden sia già abituato al vasino. Si dice che se la sia fatta addosso pubblicamente, e l’ultimo incidente sarebbe avvenuto durante la cerimonia di commemorazione dello sbarco in Normandia. I malati di TDS [Trump Derangement Syndrome] insistono sul fatto che anche Trump l’abbia fatto e che indossi pannolini per adulti. Forse nessuno dei due è abituato a usare il vasino. Nessuno può dire che al popolo americano non vengano offerte le scelte migliori e più brillanti.
Esattamente su quali basi Joe Biden si candiderebbe? Sui miliardi dati all’Ucraina? Chiunque compri benzina o faccia la spesa in un negozio di alimentari sa che l’inflazione è ora peggiore di quanto sia mai stata nella nostra vita. Eppure il viscido Joe si limita a citare statistiche fasulle per sostenere il contrario. La sua amministrazione è popolata da fenomeni da baraccone politicamente corretti. Mentre non c’è nessun noto ingoiatore di spade, c’è il funzionario calvo e vestito di rosso che continua a rubare i bagagli delle donne negli aeroporti. E poi c’è il nostro zar della salute Rachel Levine, che suppongo si “identifichi” in qualche modo come una persona sana. L’altro giorno, i fluidi di genere di Queer Eye for the Straight Guy hanno visitato la Casa Bianca. La vicepresidentessa Kamala Harris ha risposto alla porta. George Washington e Thomas Jefferson ne sarebbero orgogliosi.
Non so cosa abbiano intenzione di fare con Biden. Il giorno dopo il dibattito, sembrava sospettosamente più lucido. Non è la prima volta che lo fa. Di solito la demenza non funziona in questo modo. Forse la demenza presidenziale è diversa. Forse avremo la macabra Newsom. Oppure Hillary potrebbe mettere in scena una rimonta simile a quella di Brett Favre. Le voci sensazionali sul fatto che Michelle Obama sia in realtà Big Mike coprirebbero tutte le basi della DEI [Diversity, equity and inclusion]. Rappresenterebbe un orgasmo nazionale “Woke”. Potrebbero fare la “grande rivelazione” nel Giardino delle Rose. Oppure potrebbero scegliere di insediare nuovamente Biden. Non è che possa essere meno capace di quanto non lo sia stato dalla sua prima selezione. Avrà tutta la copertura della stampa di cui avrà bisogno. Il suo personaggio assurdo sarà off-limits per i comici di seconda serata. Nessuno incarna meglio la versione America 2.0 della “democrazia”.
Donald Jeffries
Fonte: donaldjeffries.substack.com
Link: https://donaldjeffries.substack.com/p/the-long-sordid-career-of-creepy
30.06.2024
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org