Dopo aver lasciato trapelare i consueti spifferi, le solite, ben informate “fonti ministeriali” ci anticipano il contenuto del prossimo decreto paramafioso del governo abusivo e criminale. Un po’per fare paura e un po’ per fare ribrezzo, ci dicono che a prevalere sarebbe stata la linea “dura” rispetto alle possibilità di accesso agli esercizi commerciali, che saranno legate, per i cattivoni no vax, solo all’acquisto di “beni primari”. Sarà dunque necessaria l’esibizione dell’odioso lasciapassare anche per entrare nelle librerie e nelle tabaccherie, mentre sarà possibile accedere alle edicole, ma solo a quelle all’aperto. Un silenzio sospetto circonda il settore dell’abbigliamento e delle calzature: sono o no beni primari? Si distinguerà in base alla marca?
La parte più inquietante del decreto riguarderebbe i supermercati che vendono beni primari e non: al loro interno dovrebbero scattare dei controlli “a campione” sulla base di una lista di prodotti che predisporrà il governo; c’è da scommetterci che tanti si adegueranno con entusiasmo e metteranno in piedi corpi di vigilanti per pedinare i no vax fra le corsie e costringerli a rimettere a posto quel che non gli tocca. Uno stillicidio di umiliazioni si produrrà nei pressi delle casse, dove si finirà con il chiedere il Green Pass a prescindere.
Prevedibile, date queste condizioni, un ulteriore boom del commercio on line, e proprio mentre i vari esercenti correranno ad adeguarsi acquistando nuove diavolerie obbligatorie.
Dall’altra parte, urge la necessità di dare vita a gruppi di acquisto e a reti parallele di distribuzione: se stanno così le cose, neanche un euro deve entrare nelle casse di questi squallidi collaborazionisti.