LA GUERRA CON LA RUSSIA E' GIA' IN PROGRAMMA

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DI PAUL CRAIG ROBERTS
Global Research

La totale incapacità dei media americani di offrire una cronaca veritiera dei fatti, fa seriamente riflettere. La popolazione degli Stati Uniti, che mostrano i muscoli con le armi nucleari e perseguono una politica di egemonia mondiale, è tenuta all’oscuro – in realtà subisce un lavaggio del cervello – su quanto riguarda i più pericolosi ed importanti avvenimenti del nostro tempo.

Il potere della Lobby ebraica è un fattore “chiave” che induce a tenere nell’ignoranza gli americani. Di recente ho assistito ad un documentario che dimostrava il potere che la Lobby israeliana esercita sul governo Usa in merito al conflitto Israele – Palestina. Il documentario è reperibile e visionabile al sito http//www.informationcleringhouse.info/article14055.htm.

L’ampiezza con cui i giornali trattano un solo lato della vicenda, ha fatto sì che solo pochi americani siano al corrente del fatto che, per decenni, Israele ha messo in atto una pulizia etnica nei confronti dei Palestinesi, espellendoli dalle loro case e dalle loro terre, grazie alla protezione del veto americano nel contesto dell’Onu. Al contrario, l’immagine che viene data dei Palestinesi, spogliati sistematicamente, è quella di pazzi terroristi che attaccano l’innocente Israele.

Se si leggono i giornali ebraici, come Haaretz, o pubblicazioni realizzate da varie organizzazioni israeliane, come ad esempio quelle del Comitato israeliano contro la demolizione delle case [Israeli Committee Against House Demolitions], si ha un panorama della situazione totalmente diverso dalla versione propagandistica che viene divulgata dai giornali Usa e dai pulpiti evangelici.

A seguito, “La frittata di Saakashvili” (Giulietto Chiesa – Megachip/ilManifesto);
La maggior parte degli americani è al corrente dell’attacco effettuato nel 2000 dai musulmani nei confronti di USS Cole nel porto di Aden, che uccise 17 marinai americani e ne ferì 39. Ma pochissimi hanno avuto notizia dell’attacco effettuato da Israele nel 1967 nei confronti di USS Liberty e che uccise 34 marinai americani e ne ferì altri 174.
Pressato dalla Lobby ebraica, il presidente Johnson ordinò all’Ammiraglio McCain, padre dell’attuale candidato repubblicano alle elezioni presidenziali, di nascondere questo avvenimento. Sino ad oggi non c’è infatti mai stata un’inchiesta parlamentare.

L’assoluta carenza dell’informazione sui media americani è ancor più evidente nei reportage sul conflitto Russo-Georgiano.
I giornali americani hanno presentato la guerra come un’invasione della Georgia da parte della Russia, mentre in realtà gli americani e gli israeliani hanno allenato ed equipaggiato le forze militari della Georgia per lanciare un subdolo attacco contro la popolazione russa per uccidere e costringerla ad andarsene dal Sud dell’Ossezia, una delle province separatiste.

I caschi blu russi, insieme con quelli della Georgia, hanno presidiato l’Ossezia del Sud sin dall’inizio del 1990. Su ordine di Mikheil Saakashvili, il presidente fantoccio della Georgia voluto dall’America, i caschi blu georgiani hanno rivolto le loro armi contro gli ignari caschi blu russi assassinandoli.

Quest’azione ordinata da Saakashvili, eletto grazie ai fondi provenienti dal neoconservatore National Endowment for Democracy, un broglio elettorale utile all’egemonia Usa, è stato un crimine di guerra. In realtà, i russi avrebbero dovuto impiccare Saakashvili poiché è di gran lunga più colpevole di quanto non lo sia stato Saddam Hussein. Ma è la Russia, e non Saakashvili che i giornali americani hanno demonizzato.

Gli americani sono diventati dei soggetti perfetti per il Grande Fratello di George Orwell. Siedono stupidamente davanti alla TV e ne ascoltano le notizie, o leggono il New York Times o il Washington Post assorbendo tutte le bugie che propinano.
Che cosa c’è di sbagliato? Perché persistono in questo atteggiamento? Gli americani sono una nazione di pecoroni, come ebbe a dire il giudice Andrew P. Napolitano? Gli americani sventolano la bandiera della “libertà e democrazia” e sono governati dal ministero della Propaganda.

Due decenni fa, il presidente Reagan strinse un accordo con l’allora premier sovietico Mikhail Gorbachev per porre fine alla pericolosa guerra fredda. Ma ognuno dei successori di Reagan ha poi cercato un nuovo motivo di scontro con la Russia. Violando l’accordo, la Nato si è installata lungo i confini della Russia e gli Usa sono decisi a inserire nella Nato i paesi satelliti che in precedenza facevano parte della Russia stessa. Nello sforzo di neutralizzare il pericolo nucleare rappresentato dalla Russia, compromettendone l’indipendenza, gli Stati Uniti stanno installando missili antibalistici nelle basi dislocate lungo i suoi confini.

L’inutile aggressività della politica militare americana nei confronti della Russia, porterà ad una guerra nucleare. Io sono convinto che se gli americani eleggono John McCain, o se i Repubblicani rubano un’altra elezione presidenziale, nella seconda decade del 21esimo secolo scoppierà una guerra nucleare.
Le bugie sulla situazione mondiale, la propaganda, la ferrea convinzione di essere i più forti, e il modo americano di condurre la politica estera, curando l’interesse di poche società che operano in campo militare, le imprese petrolifere ed Israele, sono tutti fattori che portano in questa direzione.

Le elezioni di Novembre rappresentano forse l’ultima opportunità per evitare la guerra nucleare. Ma questa possibilità potrebbe essere già stata persa. I Repubblicani hanno scelto come loro candidato uno dei più ignoranti guerrafondai viventi. La scelta dei democratici è caduta su una donna che è una delle peggiori seminatrici di zizzania e su di un uomo di sangue misto con un nome buffo. Se prendiamo in considerazione l’amore che gli americani hanno per la guerra, il candidato democratico potrebbe non riuscire a superare il candidato guerrafondaio del Gop (Great Old Party) cioè del Partito Repubblicano.

Molti americani non voteranno Obama perché è un nero. Perchè un’origine di razza mista deve conferire l’etichetta di ‘nero’? Se la popolazione dell’America fosse stata in predominanza nera, Obama sarebbe stato considerato un bianco?

I risultati delle elezioni di Novembre saranno influenzati più da questioni di etnia e dalla propaganda che da una qualsiasi forma di consapevolezza o di riflessione, da parte degli elettori, sulle reali problematiche.

I veri problemi vengono soffocati dalla stampa. La classe media americana si sta sgretolando a causa dei posti di lavoro spostati in altri paesi e per i visti di lavoro rilasciati agli stranieri, mentre gli introiti per i super ricchi stanno aumentando. La riserva monetaria americana viene erosa. Gli Usa hanno enormi debiti che pesano sulla bilancia interna ed estera. L’assicurazione sanitaria è troppo costosa per la maggior parte della popolazione. I veterani, feriti o mutilati ricevono giusto un’elemosina, mentre i profitti della Halliburton vivono un’escalation. Gli americani stanno perdendo le loro case mentre il governo svuota le banche. Ma si stanno pianificando le guerre contro l’Iran, la Russia, la Cina per assicurare l’egemonia degli Usa.
Gli americani fra breve non avranno più un governo che opera per la popolazione e proviene da essa. Avranno un governo che opererà in base a interessi speciali e ad un’ideologia malata.

Ma gli americani hanno la guerra, che permette loro di gettare tutte le frustrazioni, i risentimenti e le delusioni sui “terroristi musulmani” e sugli “aggressori russi”.
A pochi americani pesa che un milione e 250 mila iracheni siano morti ed un numero ancora ignoto di Afgani sia stato vittima dell’invasione americana promossa dal regime di Bush sulla base di bugie e sull’inganno. Anche americani come il senatore Biden, scelto da Obama come possibile futuro vice presidente, i quali capiscono che le guerre hanno origine dalle bugie, desiderano tuttora che gli Usa vincano. Proprio così: tutto è stato un errore e un inganno, ma in ogni caso vinciamo e continuiamo ad uccidere.

Conosco delle persone che ancora oggi si lamentano perché gli Usa non hanno usato le armi nucleari nel Vietnam del Nord. Quando ho chiesto perchè il Vietnam del Nord avrebbe dovuto subire un bombardamento nucleare, mi hanno risposto: “Se avessimo usato queste armi avremmo vinto”.
Cosa avrebbero vinto gli americani? La risposta è: l’odio del mondo intero e la perdita della guerra fredda.

Per molti americani la guerra è come uno sport che offre soddisfazioni vicarie e occasioni per sentirsi fieri e gioiosi della vittoria. Milioni di Americani sono ancora amareggiati perché “I giornali liberali” e i pacifisti hanno portato gli Usa a perdere la guerra contro il Vietnam, e sono decisi a fare in modo che questo non si ripeta più. Questi americani non hanno capito che, quarant’anni fa, nel combattere il Vietnam, gli Usa non avevano più giusti motivi di quanti non ne abbiano oggi nel combattere l’Iraq, l’Afganistan e in futuro l’Iran.

Obama, se verrà eletto, non rappresenta una garanzia contro la guerra nucleare. Obama ha dimostrato di essere sotto il giogo della Lobby israeliana tanto quanto McCain. Il consigliere di Obama in materia di politica estera, Zbigniew Brezezinski, non è un neocon, ma è nato a Varsavia, in Polonia, e conserva una forte animosità polacca nei confronti della Russia.
L’amministrazione Bush, dal canto suo, ha già modificato la dottrina bellica degli Usa in modo da consentire un attacco nucleare preventivo. Con un governo Usa determinato a circondare la Russia con stati fantoccio e basi militari, la guerra è inevitabile.

I candidati prescelti devono affrontare la conferma del Senato. Ogni candidato di Obama che potrebbe non essere allineato con i piani per l’egemonia di Usa e Israele, deve aspettarsi l’opposizione delle grandi corporations oltre che della Lobby ebraica.
Non esiste alcuna certezza che un’Amministrazione Obama, in merito alle “problematiche”, non avrebbe posizioni analoghe a quelle assunte dall’amministrazione Bush sulla base di interessi particolari.

Gli americani sono pervasi solo da una estrema presunzione, non dalla consapevolezza. Non hanno coscienza del disastro che l’ostinata ricerca di egemonia del loro governo sta per cagionare a loro stessi e alla vita dell’intero pianeta.

Il dott. Paul Craig Roberts è stato Assistente Segretario del ministro del Tesoro americano, durante l’Amministrazione Reagan. E’ un ex Editore Associato del Wall Street Journal, è stato per 16 anni columnist di Business Week e di Scripps Howard News Service e di Creator’s Sindacate di Los Angeles. Ha avuto numerose cattedre universitarie, inclusa quella “William E. Simon” della facoltà di Politica Economica del Center for Strategic and International Studies della Georgetown University e Senior Research Fellow dell’Hoover Institution e della Stanford University. E’ stato insignito della Legion d’Onore dal Presidente della Francia e gli è stata assegnata la medaglia d’argento del Ministero del Tesoro Usa, per il suo “importante contributo alla formulazione della politica economica americana”.

Titolo originale: “War With Russia Is On The Agenda”

Fonte: http://www.globalresearch.ca/
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26.08.2008

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di PAOLA BOZZINI

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