FONTE: The Economist
Le linee dei treni ad alta velocità raramente si ripagano da sole. Il governo britannico potrebbe abbandonare il progetto per costruirne una.
All’inaugurazione della ferrovia
Liverpool-Manchester nel 1830, un politico fu ucciso perché non riuscì
a vedere un treno che stava arrivando. Non è stata l’ultima occasione
in cui una nuova linea ferroviaria ha avuto conseguenze inattese. Le
ferrovie vittoriane inaugurarono un’era di prosperità; oggi i politici
di tutto il mondo sviluppato sperano in treni più rapidi, che si spostano
a più di 400 chilometri l’ora. Ma i treni ad alta velocità raramente
portano quei benefici economici paventati dai suoi sostenitori. Il governo
britannico – l’ultimo a essere sedotto da questa visione di modernità
– potrebbe ripensarci (vedi articolo).I dibattiti sui treni ad alta velocità
si accavallano ovunque. Sei paesi hanno stanziato forti somme per i
treni “missile”: Giappone, Francia, Germania, Spagna e, più di
recente, Italia e Cina. Australia, Portogallo e Indonesia stanno prendendo
in considerazione nuove linee. E il governo britannico sta valutando
un progetto per 32 miliardi di sterline per un collegamento tra Londra
e il nord dell’Inghilterra. Ma ovunque queste iniziative stanno arrancando:
in luglio la Cina ha sospeso i nuovi piani dopo una collisione fatale
di due treni ad alta velocità; il Brasile ha ritardato la progettazione
di un collegamento rapido tra Rio di Janeiro e San Paolo, dopo la mancanza
di interesse da parte delle aziende costruttrici. Ma i governi rimangono
ancora dell’idea che queste iniziative possono diminuire le disuguaglianze
regionali e promuovere la crescita.
Nella realtà dei fatti, nella
maggior parte delle economie sviluppate, le linee ad alta velocità
non riescono ad appianare le differenze e qualche volta le aggravano.
Migliori collegamenti rafforzano i vantaggi di una città ricca nel
centro di smistamento della rete: le aziende delle regioni ricche possono
raggiungere un’area più vasta, minando le prospettive delle zone
più povere. Persino in Giappone, che ha le linee commerciali di maggiore
successo, Tokyo continua a crescere più di Osaka. Le nuove linee ferroviarie
spagnole hanno ingrossato il numero delle imprese madrilene a spese
di quelle sivigliane. La tendenza in Francia è quella di trasferire
i quartier generali a Parigi, per stare solo pochi giorni nel resto del paese.
Anche se qualche città ne trae
benefici, i luoghi che rimangono fuori dalla rete ferroviaria ne soffrono:
la velocità è raggiunta in parte grazie alla riduzione delle fermate,
e quindi le aree che sono già ben servite dai servizi esistenti potrebbero
trovarsi su nuove linee da cui sono escluse. Alcune zone della Gran
Bretagna, ad esempio, temono che una nuova struttura ferroviaria rapida
possa creare una seconda schiera di città servite da treni più lenti
e meno numerosi.
I vantaggi, intanto, andranno principalmente
a chi viaggia per affari. In Cina i prezzi dei biglietti sono al di
sopra delle possibilità della maggioranza delle persone, e per questo
i nuovi treni viaggiano quasi vuoti. Visto che ancora le linee ad alta
velocità richiedono enormi investimenti – di solito da parte dei
governi – alla fine sono i contribuenti a pagare. Quindi, invece di
ridistribuire la ricchezza e le opportunità, le regioni e le persone
ricche ne traggono vantaggio a spese dei più poveri.
Avanti tutta
Le ferrovie ultraveloci hanno i loro
vantaggi. Sono un buon sistema per limitare i viaggi in aereo e le emissioni,
particolarmente dove, come in Cina, collegano nuclei abitativi distanti
ma densamente abitati. Sulle rotte più corte, i vantaggi si assottigliano:
non riescono a trasformare una regione e non possono replicare i vantaggi
presenti nelle reti più larghe. E va detto che non esistono i collegamenti
ad alta velocità tirati su con poco: le falle della sicurezza in Cina
hanno evidenziato i pericoli del lesinare su ogni cosa. Allo stato attuale,
per la maggior parte dei luoghi, i benefici marginali di queste fantastiche
conquiste dell’ingegneria, parlando di riduzione dei tempi di percorrenza,
vengono soppressi dai costi elevati.
E questi costi fanno diminuire le risorse
da utilizzare per reti più semplici, ma più efficienti.
Specialmente nelle nazioni più piccole, il miglioramento delle linee
esistenti ha sicuramente più senso. La capacità potrebbe essere aumentata
con treni più lunghi e una larghezza ampliata. Alcune vetture di prima
classe potrebbero essere convertite nelle carrozze più compresse di
seconda; differenziando i prezzi si potrebbe meglio gestire la domanda
nelle ore di punta. Un miglior sistema segnaletico potrebbe aumentare
la velocità media dei viaggi. In Gran Bretagna i treni non ad alta
velocità, ad esempio, sono già più veloci degli equivalenti che sono
presenti in molti altri paesi. Alcuni treni che attualmente viaggiano
a 125 miglia all’ora potrebbero andare anche più veloci se la segnaletica
venisse adeguata, ma per i politici potrebbe essere più appetibile
inaugurare un nuovo e futuristico servizio invece che togliere la copertura
a un pannello segnaletico.
Il Regno Unito ha ancora tempo per
sbarazzarsi del suo grande progetto infrastrutturale, e dovrebbe farlo.
Altre nazioni dovrebbe ripensare a questi piani per espandere o introdurre
nuove linee. Un buon schema di infrastrutture ha una lunga vita. Ma
uno pessimo può far deragliare sia le finanze pubbliche che le ambizioni
di sviluppo di un paese.
Fonte: The great train robbery
03.09.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE