La fine delle criptovalute

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Moon of Alabama
moonofalabama.org

Premessa della redazione di CDC

Proponiamo ai nostri lettori questo articolo che riteniamo interessante, proprio perchè tratta di un argomento particolarmente in voga nell’attuale panorama di informazione, ovvero le criptovalute.

La confusione e la poca chiarezza che aleggia intorno a questi strumenti contribuisce a renderli ancora più misteriosi e pericolosi di quello che già sono.

A dire il vero, l’articolo in questione, forse in maniera alquanto simplicistica per non dire ingenua, addirittura ne decreta già la loro fine.
Questa convizione dell’autore si fonda sul fatto, che dalla loro nascita, le criptovalute avrebbero avuto come finalità esclusiva, quella di essere utilizzate a copertura di attività illecite. E, da quanto traspare dall’articolo, le autorità ne avrebbero già abbastanza di rincorrere soldi sporchi fatti sparire all’interno del vasto panorama della blockchain.

E’ certo che, evidenziando il problema che le criptovalute creano nella lotta alla criminalità organizzata, l’articolo abbia toccato un tema estremamente reale; come è indubbio che, se tale scenario dovesse verificarsi, l’articolo avrebbe anche il pregio di mettere sull’attenti, tutti coloro che, ignari e privi di informazioni corrette, hanno messo i loro risparmi in questi prodotti finanziari ad alta volatilià.

Che le criptovalute non abbiano niente a che fare con l’essere “moneta” credo che ormai sia chiaro a molti. Le criptovalute sono dei veri e propri strumenti finanziari, per di più ad alto rischio, e a sostenerlo sono i maggiori banchieri centrali del mondo. A conferma, ecco le parole del nostro premier Mario Draghi in risposta alla domanda di uno studente, se avesse comprato Bitcoin:

Ci penserei attentamente. Un euro oggi è un euro domani. Il valore del Bitcoin oscilla selvaggiamente. Per questo non chiamerei i Bitcoin una valuta.

Ma c’è anche un’altra ragione.

“L’euro è sostenuto dalla Banca Centrale Europea, il dollaro dalla Federal Reserve. Le monete sono sostenute dalle banche centrali o dai loro governi. Nessuno sostiene Bitcoin
https://cryptonomist.ch/2021/02/03/mario-draghi-bitcoin-pensiero-premier-italiano/

Informiamo i nostri lettori, che sull’argomento non ci fermeremo qui, ma proveremo a dare anche una risposta sull’aspetto, ancora oscuro, riguardante i vari progetti di valute digitali emesse dalle banche centrali, di cui sembra già in essere quello della Banca Popolare Cinese con lo Yuan
digitale.

La fine delle criptovalute
Moon of Alabama

Sono sempre stato diffidente nei confronti delle criptovalute, come Bitcoin ed Ether. Per me avevano senso. La persona che ha inventato lo schema è rimasta anonima. La teoria prevedeva un numero limitato di monete totali, con le nuove monete sempre più difficili da generare o ‘minare’. [Con il procedere dell’estrazione] il processo richiederebbe un aumento esponenziale dell’energia necessaria. Al centro delle criptovalute c’è la blockchain, un libro mastro pubblico che tiene traccia di ogni transazione. Il ‘mining’ è necessario per verificare il libro mastro della blockchain. Questa idea è frutto di un progetto concettualmente limitato che, ad un certo punto, si sarebbe scontrato con l’impossibilità di un’ulteriore espansione.

Mentre gli utilizzatori dei Bitcoin possono nascondersi dietro portafogli anonimi contenenti la valuta virtuale, qualsiasi trasferimento da e verso denaro reale, ad un certo punto dello scambio, avrebbe bisogno di essere de-anonimizzato. Questi punti di entrata e di uscita da e verso le valute normali sono un altro punto debole dell’intero schema. Un’altro è l’ovvia utilità dei Bitcoin per spie, criminali ed evasori fiscali. Prima o poi le autorità li bloccherebbero. Questo è il motivo per cui Yves Smith di Naked Capitalism ha battezzato le criptovalute i “futures dell’accusa.”

Le criptovalute non sono denaro. Non ci si può pagare le tasse.

Nei primi anni, la maggior parte dei Bitcoin erano serviti a comprare droga o pedopornografia sulla darknet. Allora c’era poca attività di controllo su quei mercati. Ma, col tempo, le forze di polizia sono diventate più abili. Quando catturano un trafficante di pornografia infantile possono usare l’indirizzo del suo portafoglio e il libro mastro pubblico per identificare tutti coloro che avevano pagato per il suo “servizio.” Alcune delle borse dove venivano quotate le criptovalute, che operavano anche come normali banche, si erano rivelate gestite da criminali. Erano fallite e le persone che avevano parcheggiato i loro Bitcoin in quelle “banche” avevano perso i loro depositi.

Altri exchange, come Coinbase, erano diventati “ufficiali” e si erano persino quotati in borsa. Ma avevano subito dovuto accettare di consegnare i registri dei clienti al Dipartimento di Giustizia per i controlli sulle evasioni fiscali e altre indagini.

Alcuni sostengono che le criptovalute sono un buon investimento o una copertura dall’inflazione. Ma il loro valore può essere manipolato, il che le rende estremamente volatili.

C’erano state donazioni a Moon o Alabama in criptovalute. Non ne ho mai accettate. Non valeva la pena correre il rischio di essere coinvolti in qualche indagine criminale.

Il 2021 sarà probabilmente l’anno in cui il Bitcoin finalmente morirà.

L’asset della CIA per il cambio di regime in Russia, Alexey Navalny, aveva ricevuto una notevole quantità di denaro attraverso “donazioni” in Bitcoin.

Questo “denaro straniero” è uno dei motivi che hanno portato alla messa al bando della sua organizzazione. La regolamentazione delle criptovalute in Russia è rigorosa. Negli ultimi mesi anche la Cina ha iniziato a reprimere tutto ciò che è crypto. Alcuni geek cinesi hanno usato energia elettrica sovvenzionata a basso costo per “estrarre” nuovi Bitcoin. Questo ora è stato proibito:

Mercoledi scorso, una fonte governativa ha annunciato che la provincia cinese di Qinghai imporrà un nuovo divieto sulle operazioni di estrazione di valuta virtuale.

Questa decisione segue quella di altre province, tra cui lo Xinjiang e la Mongolia Interna, come parte di un più ampio giro di vite in tutto il Paese sul settore delle criptovalute ad alto consumo energetico.

Erano stati i minatori cinesi di criptovalute ad aver fatto gran parte del lavoro di verifica della blockchain. Questo diventerà ora più problematico.

I rapimenti a scopo di estorsione sono diventati rari nelle società “occidentali” perché la polizia ha imparato a catturare i colpevoli nel momento in cui intascano il riscatto. Entrare fisicamente in possesso del denaro è infatti la parte più difficile di qualsiasi rapimento. Con la disponibilità e l’uso più ampio dei Bitcoin, le operazioni di ransom-ware (introdursi in un computer, hackerare il sistema operativo, criptare le unità di memoria ed offrirsi di sbloccarle solo dietro il pagamento di un riscatto) sono diventate così facili che alcuni criminali le offrono come servizio.

Il recente attacco all’oleodotto Colonial ha gettato nuova luce su queste attività:

Gli attacchi alle infrastrutture essenziali degli Stati Uniti, facilitati dalle criptovalute, non passeranno inosservati al governo degli Stati Uniti e agli altri Paesi. Direi che la minaccia normativa alle criptovalute è aumentata in modo esponenziale.”

I critici dei Bitcoin e delle altre criptovalute sostengono da tempo che, grazie alla loro natura anonima e decentralizzata, facilitano il crimine, proprio perchè sono molto difficili da tracciare e collegare alla singola persona.

A gennaio, la segretaria al Tesoro, Janet Yellen, aveva detto di essere preoccupata per le criptovalute proprio per questo motivo. “Penso che molte siano usate – almeno in senso transazionale – principalmente per il finanziamento illecito,” aveva detto ai legislatori durante l’udienza della sua riconferma.

Gary Gensler, il presidente dei regolatori di mercato della Securities and Exchange Commission, aveva fatto critiche simili in passato.

“Al di là dell’uso sulla darknet, c’è gente in tutto il mondo che cerca di utilizzare queste nuove tecnologie per contrastare la sorveglianza del governo sul riciclaggio di denaro, l’evasione fiscale, il finanziamento del terrorismo o l’elusione dei regimi sanzionatori,” aveva detto davanti al Congresso nel 2018.

Nel caso dell’oleodotto Colonial, l’FBI è riuscita a recuperare una parte dei soldi del riscatto pagato dall’azienda. Questo dimostra che ci sono modi e mezzi per bloccare l’uso dei Bitcoin per scopi criminali. L’Internal Revenue Service sta anche chiedendo l’autorizzazione del Congresso per poter perseguire gli utilizzatori delle criptovalute.

Con i regolatori e la polizia di tutto il mondo che danno un giro di vite sull’uso dei Bitcoin e delle altre criptovalute, queste hanno perso lo scopo principale della loro esistenza. Usarle sarà stigmatizzato. Possederle sarà considerato sospetto. È tempo che spariscano.

Moon of Alabama

Fonte: moonofalabama.org
Link: https://www.moonofalabama.org/2021/06/why-crypto-currencies-will-end.html#more
09.06.2021
Scelto e tradotto da Markus per comedonchisciotte.org

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