DI PAUL CRAIG ROBERTS
Information Clearing House
Ogni giorno che passa rinnova l’immagine
fraudolenta di quella che viene chiamata la democrazia occidentale.
Pensiamo al fatto che tutto il mondo
occidentale si è indignato per l’annuncio del Primo Ministro
greco che doveva consentire al popolo greco di decidere il proprio destino,
invece di lasciare che venisse deciso da un manipolo di banchieri, politici
e burocrati che vivono alle spalle dei contribuenti nel corso dei “negoziati”
nei resort francesi di Cannes, sul Mediterraneo.
L’economia greca sta affrontando
il quarto anno di declino e di mancanza di introiti per poter pagare
il proprio debito pubblico, detenuto da banche private europee. Le banche
non vogliono perdere altro denaro, e per questo una manciata di potenti
broker ha raggiunto un accordo con i rappresentanti del governo
greco per cancellare parte del debito in cambio di contributi in conto
capitale UE, che verranno finanziati infliggendo al popolo greco pesanti
misure di austerità. Stipendi, salari, pensioni e assistenza medica
saranno tagliati proprio mentre il tasso di disoccupazione sale a livelli
da depressione. Gli impiegati statali vengono licenziati. I preziosi
beni pubblici vengono svenduti ai privati. In breve, la Grecia verrà
saccheggiata.
Tanti greci hanno protestato per le
misure di austerità e, al culmine della rabbia, hanno lanciato
le molotov contro la polizia. La Grecia si sta politicamente
disintegrando. Il popolo greco percepisce che il “salvataggio” dell’UE
non sta salvando la Grecia. Sta salvando le banche francesi, olandesi
e tedesche a spese del popolo greco.
Il Primo Ministro greco, vedendo sgretolarsi
il supporto e il potere del suo partito, ha dichiarato che avrebbe fatto
decidere il suo popolo con il referendum. Dopo tutto, è quello che
dovrebbe succedere nelle democrazie. Ma abbiamo anche capito che la
frase “Abbiamo la libertà e la democrazia” non va presa alla lettera.
È semplicemente uno slogan propagandistico per poter governare attraverso
accordi segreti decisi da potenti interessi privati.
L’annuncio che il Primo Ministro
greco avrebbe posto sotto referendum l’accordo segreto del salvataggio
ha scioccato le gerarchie europee, Washington e gli investitori. Come
si permette, questo tizio greco, di dare voce al popolo, che deve sopportare
i costi dell’accordo? Chi ha fatto uscire questo soggetto dalla gabbia?
Non è così che funzionano le democrazie.
I broker europei si sono indignati
per la fuoriuscita del Primo Ministro greco dalle normali procedure.
Ma il PM greco si affida al popolo per approvare l’accordo, e non
senza motivo.
Al popolo greco è stato fatto
il lavaggio del cervello per decenni sull’importanza di “far parte
dell’Europa”. Questo significa essere membro dell’Unione Europea.
Quando i greci realizzano che votare contro il salvataggio dei banchieri
significa essere buttati fuori dall’Unione Europea, che è ciò che
impareranno tra oggi e il referendum, voteranno per l’accordo segreto.
Anche i sondaggi lo indicano. Un sondaggio
su un giornale greco afferma che, sebbene il 46% si oppone al salvataggio,
il 70% è a favore per rimanere in Europa, che i greci vedono come una
questione di vita o di morte.
Se questo sondaggio è un indicatore
affidabile, il Primo Ministro ha preso una brillante decisione politica.
Il popolo voterà in favore di ciò per cui ha protestato violentemente
nelle strade. Come esso si darà da fare, i politici saranno fuori dai
guai. È la scommessa piazzata dal PM greco.
Qualunque sia l’esito, bisogna tenere
a mente che l’intero mondo occidentale di politici e gli investitori
sono scioccati dal fatto che un politico, invece di imporre semplicemente
un accordo segreto, dica di voler far decidere il popolo. Lasciare che
il popolo decida è inaccettabile nelle democrazie occidentali.
Se vi servono ulteriori prove di questa
creatura mitica chiamata “democrazia occidentale”, considerate che
i governi occidentali non sono più responsabili davanti alla legge.
Si confronti, per esempio, le accuse di molestie sessuali che stanno
affliggendo la campagna elettorale del candidato alla presidenza
USA Herman Cain con il pass elargito ad alti funzionari governativi
che hanno chiaramente violato la legge.
Quello che segue non è una difesa
in favore di Cain. Non prendo posizioni in merito. Il vero punto è
un altro. In America, la sola cosa che può rovinare la carriera di
un politico è il suo interesse per il sesso. Un politico, come per
esempio George W. Bush, Dick Cheney, Barack Obama non possono essere
rovinati dal violare le leggi degli USA o internazionali o dal trattare
la Costituzione come “un semplice pezzo di carta”. Bush e Cheney
possono portare l’America in guerra solamente sulla base di menzogne
e di inganni orchestrati. Possono commettere crimini di guerra, uccidere
un grosso numero di civili nella causa della “guerra al terrore”,
essa stessa una menzogna. Possono violare le leggi degli USA e internazionali
contro la tortura semplicemente “perché il presidente ha detto così”.
Possono buttare alle ortiche l’habeas corpus, il requisito costituzionale
secondo cui una persona non può essere imprigionata senza le prove
portate in tribunale. Possono negare il diritto ad avere un avvocato.
Possono violare le leggi e spiare gli americani senza alcuna giustificazione.
Possono mandare alle ortiche un giusto processo. In effetti, possono
fare quello che vogliono, come la Gestapo di Hitler o la polizia segreta
di Stalin. Ma se mostrano un interesse inopportuno verso una donna o
le fanno proposte indecenti, sono carne morta.
Pochissimi commentatori hanno detto
una parola su questo. La Camera dei Rappresentanti non ha messo sotto
accusa il Presidente Clinton per i suoi crimini di guerra contro la
Serbia. Lo hanno fatto fuori per aver mentito riguardo la sua relazione
sessuale con una stagista della Casa Bianca. Il Senato USA, che aveva
troppi scandali sessuali al suo interno da cui difendersi, non si è
dato pena di provare a condannare.
Questa è l’Amerika oggi. Un
presidente senza alcuna autorità, non nel diritto e certo non nella
Costituzione, può assassinare cittadini statunitensi sulla base di
nulla eccetto l’affermazione che costituiscono una “minaccia”.
Non è richiesta alcuna prova. Nessuna sentenza. Nessuna testimonianza
da presentare in tribunale. Solo un assassinio. Che è ora permesso
al presidente amerikano. Ma lasciate che si porti a letto una donna
che non è sua moglie e diventa un’anatra al forno.
In Amerika non esiste più da
tempo la tortura; esiste solo l”interrogatorio avanzato”. Un mero
cambio di parole ha eliminato il crimine. Così la tortura è ammessa.
In Amerika oggi, o nel Regno Unito
o nell’UE, chiunque dica la verità è una “minaccia”. Julian
Assange di Wikileaks, che ha reso pubbliche informazioni trapelate da
fonti del Governo inorridite dagli atti criminali degli Stati Uniti,
è stato consegnato, come risultato della pressione amerikana sui tribunali
del Regno Unito, alla Svezia, che, per i favori dall’“unica superpotenza
mondiale”, lo rigirerà negli USA indipendentemente dalla legge sull’essere
perseguiti per accuse inventate.
La “civiltà” occidentale è totalmente
corrotta dal denaro americano. Non c’è integrità in nessun luogo.
Per un decennio Washington ha assassinato donne, bambini, anziani di
villaggi e giornalisti nel nome della menzogna chiamata “guerra al
terrore”.
Quale terrore vede veramente il mondo?
Il mondo vede il terrore che Israele, protetto da Washington, infligge
ai palestinesi. il mondo vede il terrore che gli Stati Uniti infliggono
a Serbia, Iraq, Afghanistan, Pakistan, Yemen, Somalia, Libia, America
Latina e ora Africa, con Siria, Libano e l’Iran in attesa dietro le
quinte. La “guerra al terrore” non è altro che una scusa inventata
e ben orchestrata per Amerika-Israele per ottenere l’egemonia arricchendo
al contempo le industrie di armamenti.
In Grecia il Primo Ministro si è
almeno impegnato a dare al popolo greco voce in capitolo sul loro destino.
In America il popolo non ha voce comunque. Il gregge è felice di essere
protetto dalla “sicurezza”, porno-scanner, intercettazioni senza
mandato, detenzioni indefinite e palpeggiamenti. Per portare avanti
la beffa della “guerra al terrore”, il governo degli USA si è elevato
al di sopra della legge.
Lo sforzo americano per ottenere la
responsabilità di fronte alla legge , il movimento Occupy Wall
Street (OWS), se non bloccato dal freddo, dal ghiaccio e dalla neve,
è probabile che verrà bloccato dalla violenza della polizia. Una rivolta
iniziata da provocatori è tutto ciò che serve per trasformare i manifestanti
in “estremisti interni”, la preoccupazione numero uno della Sicurezza
Nazionale. I giornali di regime faranno il processo ai rivoltosi e il
gregge li comprerà.
La polizia è stata militarizzata
da Washington. L’insieme delle forze di polizia non rappresenta più
il pubblico locale, che ne paga gli stipendi. La polizia locale rappresenta
la guerra di Washington contro l’America.
I cittadini americani sono tutti sospetti.
Chiunque passi attraverso la sicurezza negli aeroporti lo sa bene. L’unica
legge a cui il governo statunitense obbedisce non è nemmeno una legge.
È un regolamento burocratico che impedisce, anche in feroce tempo di
guerra, il profilamento dei sospetti su base etnica o del paese di origine.
Di conseguenza, tutti i nativi, patrioti,
super-patrioti americani sono persone sospette quando si imbarcano su
voli di linea. Gli americani, che hanno di fronte a sé una vita piena
di controlli alla dogana, vengono porno-scannerizzati o raggruppati
per sesso. La sicurezza degli aeroporti non può scoprire un “terrorista”
da una ricerca della CIA, di un generale della Marina o di un senatore
del Congresso.
I membri ben inseriti nell’élite
dominante, come Michael Chertoff, possono arricchirsi vendendo porno-scanner
ai contribuenti per “proteggere la gente dai terroristi”.
I soli terroristi con cui gli americani
avranno esperienza saranno quelli finanziati dalle loro tasse all’interno
del “proprio” governo. Un popolo incapace di percepire questo pericolo
reale non ha speranze di sopravvivenza. L’America può essere una
superpotenza militare, ma non esiste più come paese libero con un governo
responsabile e delle regole di diritto.
Poscritto: il Primo Ministro greco
è stato costretto a ritirare il referendum sul salvataggio che
aveva promesso al popolo greco. I governanti europei hanno chiarito
al Papandreou che la democrazia non ha alcun ruolo in questo caso. Alla
Grecia è stato detto di votare l’accordo fissato, pena l’uscita
dall’UE. Il Primo Ministro così
redarguito ha avvisato il parlamento greco che l’unico modo per rimanere
nell’Unione Europea è obbedire agli ordini.
Fonte: Western Democracy: A Farce And A Sham
03.11.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ALESSANDRA BALDELLI
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