DI STANLEY COLLYMORE
politicoacademic.wordpress.com
Quando Frankenstein decise, riuscendoci,
di creare il suo mostro, pensò senz’altro di essere molto intelligente,
ma quello che non aveva in mente durante la sua realizzazione e che
avrebbe evidenziato in itinere la sua sbalorditiva stupidità, era l’eventualità
che la sua intelligente creazione avrebbe a sua volta sviluppato una
mente e una volontà propria, diametralmente opposta alla sua, che l’avrebbe
poi portata a diventare non solo il suo avversario, ma anche la sua
nemesi.
Ma la storia ci insegna come sia stato miope e completamente
assorbito dal proprio successo personale, come fosse preso dalla superbia,
al punto che la possibilità che la straordinaria creatura si ribellasse
contro di lui non gli passò mai per la testa neppure per un nanosecondo,
e questo si è palesato come una componente saliente della sua arroganza.
I contemporanei frankenstein Sarkozy, il suo alleato cospiratore
David Cameron e i loro volenterosi apprendisti negli Stati Uniti e nel
resto della NATO avranno presto un duro risveglio dalla creazione del
loro mostro libico; e la cosa voi l’avete già sentita!
Mentre scrivo, lunedì 19 settembre
2011, un significativo numero di pezzi grossi e prominenti avvocati
francesi si stanno preparando per accusare Nicolas Sarkozy di crimini
contro l’umanità che avrebbe premeditato e commesso contro il popolo
libico. In prima fila tra coloro che sono all’avanguardia di questa
opposizione popolare e dell’avversione categorica nei confronti delle
azioni di Sarkozy c’è Roland Dumas, ex Ministro degli Esteri francese
(1984-1986 e 1988-1993), che non solo si è opposto senza remore all’abominevole
criminalità del presidente francese in carica Nicolas Sarkozy, ma che
ha promesso pubblicamente di difendere personalmente in tribunale
il Colonnello Gheddafi, qualora dovesse essere catturato e portato di
fronte a un’assolutamente parziale Corte Penale Internazionale che,
in modo davvero peculiare, ha emesso – in tandem con un Interpol più
che accondiscendente e complice – un mandato per il suo arresto.
Comunque Monsieur Dumas è straconvinto che, nonostante quanto affermato in pubblico, né la CPI né la Francia, il Regno Unito, gli Stati Uniti né gli altri stati partecipanti della NATO – essi stessi profondamente coinvolti nell’orribile massacro premeditato dei libici – abbiano alcun vero desiderio di portare il Colonnello Gheddafi di fronte a un tribunale, né di interrogarlo per quello che, secondo loro, avrebbe volontariamente commesso; e francamente l’unico fine che condividono è quello di assassinarlo per via extragiudiziale, fondamentalmente per eliminarlo in modo permanente e per impedire che vengano a galla i loro atti criminali ben più verosimili.
Jacques Vergas, un altro rinomato e
rispettato avvocato francese, paragona la situazione creata deliberatamente
in Libia dagli stati membri della NATO – principalmente dalla Gran Bretagna
e dalla Francia – a quella del Vietnam, dove gli USA hanno riversato
decine di milioni di litri di tossine sui raccolti negli anni ’60 e
’70, provocando molteplici disturbi neurologici, aborti spontanei e
orribili deformazioni che persistono ancora ai giorni nostri nella popolazione
vietnamita. E aggiunge in modo toccante: “Stanno usando missili
con uranio impoverito che sono cancerogeni. A Tripoli ho visto persone
mutilate dagli attacchi NATO; impiegati di ufficio che non avevano niente
a che fare con i combattimenti, è
per questo che accusiamo il presidente Sarkozy per crimini contro l’umanità.“
In una notizia di RT da Parigi sullo
stesso tema, Daniel Bushell ha raccontato come nel bombardamento di
una residenza, in cui sono stati uccisi 13 civili e 4 bambini, la NATO
avrebbe inizialmente negato ogni responsabilità per poi cambiare versione,
e le prove del suo coinvolgimento si sono trasformate fino alla disonestà,
avendo sostenuto che il luogo colpito fosse un centro di comando militare.
Tuttavia, quando rispettati giornalisti come Michel Collon hanno visitato
il luogo subito dopo il bombardamento e hanno visto con i loro occhi
cosa c’era dentro la casa, quello che hanno riferito erano solo le macerie
dell’avvilente massacro della NATO, contro civili volutamente presi
come bersaglio: “Video; giocattoli e libri culturali; nulla,
nulla di militare!“
Marcel Ceccaldi, un altro avvocato,
non ha avuto mezzi termini quando ha detto che la NATO sta deliberatamente
portando avanti una campagna di terrore, indicando che “i bombardamenti
NATO hanno preso come bersaglio le forniture di elettricità, acqua
e cibo [della Libia]. Dopo cinque mesi di bombardamenti giorno e notte
e migliaia di morti la gente [comprensibilmente] smetterà
di sostenere il regime perché non ne può
più.“
Nel frattempo, sullo stesso territorio
libico i combattenti che sostengono la nuova leadership continuano
a battersi contro quella che resta della resistenza del vecchio regime;
le morti dei civili sono ancora una possibilità molto reale, ma i paesi
subito pronti a condannare gli assalti minacciati dal Colonnello Gheddafi
contro i cosiddetti ribelli nel marzo 2011 sembrano tacere misteriosamente,
come riporta Laura Emmett di RT:
David Cameron e Nicolas
Sarkozy supervisionano il proprio operato; i due leader più
importanti che hanno visitato Tripoli da quando i loro stati hanno iniziato
l’intervento NATO in Libia dicono “che il loro lavoro non
è ancora terminato”. A totale conferma David Cameron si
è espresso con maggiore superbia: “Dobbiamo continuare la missione
NATO finché i civili saranno tutti protetti e questo lavoro sarà
compiuto.”
Laura Emmett replica, indicando vividamente
quello che David Cameron rifiuta persino apertamente di tollerare, tanto
meno di accettare. “Ha ragione,” dice “i civili
vengono ancora uccisi ma, ora che Gheddafi
è letteralmente impotente, le persone che stanno commettendo
i massacri in modo sempre più sostenuto sono le forze del Consiglio
Nazionale di Transizione insieme alla NATO, mentre attaccano Bani Walid
e gli altri bastioni del colonnello Gheddafi; su questo punto Cameron
e Sarkozy non commentano.” Una situazione che induce John Laughland
dell’Institute of Democracy and Co-operation a commentare in
modo conciso ma piuttosto sarcastico: “Per parafrasare George
Orwell ne ‘La fattoria degli animali’, alcuni civili sono più
uguali di altri.” Ciononostante, la NATO persiste alla luce
del sole con le affermazioni letteralmente mendaci che tutti i suoi
attacchi in Libia sono specificamente mirati ma, come sa ogni analista,
osservatore e giornalista di buona reputazione e come viene dimostrato
chiaramente dal peso delle prove contro la NATO, questa è una menzogna
di proporzioni monumentali, testimoniata dalla pletora di rappresaglie
e linciaggi contro i neri.
Tuttavia la NATO e il CNT hanno i loro
sostenitori; uno di questi, ancora un novellino, è una non-entità
che pochi o nessuno hanno mai sentito nominare ma che, come generalmente
succede in tali situazioni, compare a chiamata come gli scarafaggi che
infestano le fogne fetide. Si chiama James Denselow (e la prima parte
del suo cognome dovrebbe darvi un’idea della sua mancanza di vigore
intellettuale e senso comune) e si definisce un analista del Medio Oriente.
È l’equivalente, immaginerei, di un oscuro e altamente irrilevante
cammelliere del deserto che vuole passare per essere un analista inglese
o dell’UE, cosa che ritengo, e a giusta ragione, non piacerebbe a nessuno
di voi. Eppure non abbiamo mai carenza alcuna di questi pseudo-uomini
effemminati e carenti di testosterone, che le loro omologhe mascoline
fanno apparire e figurare solo per le checche che in realtà sono, anche
se ritengono che il colore della loro pelle, spesse volte vezzeggiato
privilegiato e rafforzato dalla propria nostalgia colonialista e imperialista,
li designi come i portavoce di ogni altra razza sul pianeta terra, ma
in un modo che, se fossero dall’altra parte della barricata, gli darebbe
sicuramente molto da lamentarsi.
Ciononostante questo è quanto
il Cervellone britannico (non lo credo) James Denselow ha detto
sulla situazione libica: “Chiaramente ci sono dei problemi reali
sul territorio ed è il retaggio di un conflitto di questo tipo che
si verifichino abusi dei diritti umani da entrambe le parti e il CNT
ha promesso che chiamerà a renderne conto i propri combattenti; e credo
che sarà un processo che vedremo da ora in avanti.” Ed eccovela
qui [la storia] e proprio dalla bocca di un esperto – ne sono perfettamente
sicuro, e lo dico mentre cerco di rimanere serio – la cui misurata sagacità
e le cui parole di saggezza avranno marcatamente migliorato di mille
volte la vostra comprensione – un effetto che non hanno sortito nel
mio caso, lo confesso – della complessità dei conflitti perenni e di
quello in Libia in particolare. Come siete fortunati!
Per fortuna l’opinione di James Denselow
non è una di quelle che chiunque abbia un neurone funzionante
attaccherebbe ragionevolmente a qualsiasi credenza, né che arriverebbe
anche remotamente a sostenere. E tra coloro che nutrono dei dubbi su
ciò che ha da dire sulla questione, c’è l’assolutamente brillante
giornalista di RT e corrispondente da Londra, per cui ho massimo rispetto
e ammirazione, Laura Emmett, che ribatte con perspicacia alla balla
totale di Denselow: “Non sembra che stia ancora succedendo;
l’Unione Africana accusa le forze di transizione di andare a caccia
e di uccidere i neri africani sul presupposto che Gheddafi li abbia
ingaggiati come mercenari. È quindi stato appurato da una relazione
di Amnesty International [meglio tardi che mai, presumo] che dice che
i ribelli sono colpevoli di omicidi e torture.” Continua dicendo:
“È difficile dover indicare che le forze di Gheddafi hanno
commesso delle atrocità terribili, ma [Amnesty International] ha anche
documentato i brutali pareggi di conti da parte delle forze dei ribelli
che comprendono i linciaggi dei soldati di Gheddafi.”
A questo punto vorrei fare un mio commento
inequivocabile, a conoscenza di chiunque abbia un minimo di familiarità
con le regole della guerra, in particolare di strutture come la NATO,
dei suoi ufficiali al comando e dei dirigenti dei suoi stati membri;
che assoggettare i combattenti regolari di un esercito nemico a un trattamento
degradante o crudele, e a maggior ragione ucciderli in modo sadico e
arbitrario costituisce uno crimine contro l’umanità e contro la Convenzione
di Ginevra; e che i soldati nemici catturati in campo di battaglia devono
essere trattati come prigionieri di guerra e devono veder rispettati
i loro giusti diritti secondo la Convenzione di Ginevra. Pertanto, il
CNT con la benedizione della NATO e in particolare di Regno Unito, Francia
e Stati Uniti – che sono pienamente consapevoli di questo, se non altro
perché sono stati essi stessi strumentali nel redigere queste regole
e questi regolamenti – essere parte di qualcosa come questo che li rende
colpevoli di quello che sono praticamente crimini di guerra, e possiamo
immaginarci quali sarebbero le reazioni se lo stesso trattamento fosse
dispensato ai loro soldati o persino ad elementi del SAS, della CIA
ed altri dei loro servizi segreti operanti clandestinamente in Libia.
Ma non sono l’unico a pensarla così
e un’analista politico credibile sul Medio Oriente come Dan Glazenbrook
ha espresso un autorevole commento affermando:
Il problema per l’Occidente
è che, se l’Africa si unisse ,sarebbe in grado di liberarsi dalla
morsa colonialista in cui è stata imbrigliata da secoli. E quale
è stata la forza motrice principale per l’unione dell’Africa?
È stata la Libia sotto il regime di Gheddafi. Quindi la NATO vuole
un governo che disgregherà l’Africa, che allontanerà
l’Africa del Nord dai vicini meridionali, e pertanto
è davvero importante per la NATO che un regime simile sia razzista
e che non prosegua il progetto libico [sponsorizzato dal Colonnello
Gheddafi] per unire l’Africa. Quindi non
è per errore che questa insurrezione sia stata caratterizzata dalla
violenza razzista. Questo fa parte del piano [della NATO]!
Parimenti, John Laughland, dell’Institute
of Democracy and Cooperation, è intervenuto piuttosto pesantemente
sulla questione, affermando inequivocabilmente:
Non credo che nessuno
abbia creduto alla storia che questo intervento sia stato pensato per
proteggere i civili; quella era solo la foglia di fico, la foglia di
fico legittima che Francia, Gran Bretagna e America hanno usato
per rovesciare Gheddafi. L’Occidente, rovesciando Gheddafi, ha voluto
mantenere la favola che il mondo intero si stia muovendo verso un modello
dominato dall’Occidente, un modello pro-occidentale. Ha voluto [espressamente]
dimostrare che il movimento della Primavera Araba fosse un movimento
per la democrazia liberale di stile occidentale; e naturalmente appena
il regime è stato di intralcio a questa ondata apparente
– come nel caso della Libia – il regime viene messo da parte. Adesso
questo è stato raggiunto ed è per questo che oggi David Cameron e
Nicolas Sarkozy ci sono andati [in Libia, il 15 settembre 2011].
È per dimostrare il fatto, ed è per mostrarlo pubblicamente al mondo,
per pubblicizzare la loro vittoria.
Nel frattempo la città natale
del Colonnello Gheddafi, Sirte, è uno degli ultimi bastioni contro
il CNT. In una lettera scritta presumibilmente dal colonnello stesso,
Gheddafi avrebbe supplicato il Consiglio di Sicurezza dell’ONU di proteggere
Sirte dai bombardamenti aerei della NATO e di combattere quelli che
descrive come crimini ripetutamente commessi dalle forze indisciplinate
del CNT, uno scenario in cui le morti dei civili sembrano totalmente
assicurate. Fino ad ora non c’è stata una comunicazione del ricevimento
di questa lettera da parte del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, né
di alcuna sua richiesta in proposito. Ma una cosa è palesemente ovvia.
David Cameron e Nicolas Sarkozy sono stati svelti a condannare a parole
e con durezza il Colonnello Gheddafi per aver [presumibilmente] ucciso
civili innocenti nel periodo che ha portato all’imposizione della
no-fly zone sulla Libia da parte della NATO; ma una dialettica del
genere è stata mai rivolta al CNT. Infatti, è proprio l’opposto di
quanto Laura Emmett categoricamente indica:
La Gran Bretagna ha
sponsorizzato una bozza di risoluzione dell’ONU per alleggerire le sanzioni
contro la Libia e in particolare contro l’azienda petrolifera nazionale,
[quindi] per far riprendere il flusso di petrolio”. E tuttavia
i civili delle città ribelli catturate grazie alla la rete di salvataggio
della NATO.
In questa cruda analisi
della miriade di doppi standard, ipocrisie e omicidi premeditati che
sono diventati il segno distintivo dei regimi di stampo imperialistico
e razzista e delle fantasie colonialistiche di David Cameron e Nicolas
Sarkozy, vorrei lasciarvi con le parole sagge del prominente avvocato
Marcel Ceccaldi: ‘I dirigenti occidentali sono pronti per la loro
prima grande sfida legale per la Libia; se riusciranno a impedire che
il caso arrivi in tribunale, sarà
provato una volta per tutte che la giustizia occidentale
è realmente gestita dai politici e non dalla legge.”
Siete in ascolto voi giudici dell’UE
e particolarmente della Gran Bretagna e, cosa ancora più importante,
c’è la volontà di fare qualcosa di positivo al riguardo
anziché essere solo dei leccapiedi?
Fonte: The Conquest of Thieves
13.09.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MICAELA MARRI