LA CONGIURA NEOCON, NATA NEL TRADIMENTO A FINE ANNI '70

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blankDI WAYNE MADSEN
Wayne Madsen Report

La storia del gruppo di potere USA: dai legami con la P2 e l’eversione fascista in Italia, alla guerra in Iraq, passando per il tradimento ai danni di Carter e l’attentato al Papa.

Bugie, frodi enormi, contrabbando illegale d’armi,
documenti falsi. . .
tutto suona come la descrizione di ciò che sfocerà
nella guerra all’Iraq.
Tuttavia, questa stessa situazione è esistita alla
fine degli anni 70.
Alcuni degli stessi protagonisti che hanno portato
questa nazione nel
pantano sanguinante dell’Iraq hanno anche cospirato
da criminali per
abbattere l’amministrazione del Presidente Jimmy
Carter. L’indignazione del
Presidente Carter verso i Neocon — il loro cieco
sostegno a Israele, il
loro voler ridurre le libertà della nostra
costituzione, la nostra politica
straniera neocon — è radicata nel tradimento che
hanno commesso contro gli
Stati Uniti durante la sua amministrazione. Non c’è
una prescrizione al
tradimento ed i neo-con dovrebbero affrontare le
accuse di tradimento
davanti a un fucile a doppia canna per gli
avvenimenti di una generazione
fa.Gli attacchi Neocon al Presidente Carter furono
progettati nell’ufficio dell’ultimo
Senatore Democratico di Washington, Henry “Scoop”
Jackson. Jackson era il
Joe Lieberman della sua epoca — più interessato a
rappresentare gli
interessi di un appaltatore della Difesa, la Boeing
(Lieberman rappresenta
gli interessi di General Dynamics) e gli espansionisti e
il complesso militare e dei servizi segreti di Israele (come Lieberman), che a
fare ciò che era meglio
per l’America. Oggi si rende onore al tradimento di
Jackson contro gli Stati
Uniti in Gran Bretagna, dove la Henry Jackson
Society promuove l’agenda
neocon nel Parlamento e nei media britannici.
Jackson, il suo assistente
capo Richard Perle e gli assistenti per la Difesa e
la politica estera Frank
Gaffney, William Kristol, Douglas Feith ed Elliott
Abrams, come pure il
consigliere non ufficiale di Jackson, Paul
Wolfowitz, hanno fatto tutto il
possibile per far deragliare i trattati di
limitazione e possesso di armi
fra U.S.A. e Unione Sovietica, compreso il Trattato
strategico di
Limitazione alle Armi SALT II.

Jackson e Perle hanno contribuito ad avviare le
sanzioni contro l’URSS, a
scapito dei contadini americani, con l’aiuto del
rappresentante Democratico
dell’Ohio Charles Vanik (Legge sanzionatoria
Jackson-Vanik). La Coalizione
di Jackson per una Maggioranza Democratica (CDM) era
“il Consiglio per la
Leadership Democratica” della sua epoca. Il CDM
lavorò senza sosta per
danneggiare il presidente Carter e fra le sue fila
c’erano, oltre a Jackson,
il Senatore Democratico del Texas Lloyd Bentsen, il
Senatore dell’Oklahoma
David Boren, il Senatore della Georgia Sam Nunn, il
Senatore della Lousiania
J. Bennett Johnston, Ben Wattenberg, Irving Kristol,
Max Kampelman, Richard
Pipes, John Roche, Samuel Huntington e James
Woolsey. Nel 1976, il CDM
contribuì a formare il Comitato per il Pericolo
Incombente, riattivato nel
2004 da Lieberman, dal senatore Repubblicano
dell’Arizona Jon Kyl, Laurie
Mylroie, Norman Podhoretz, Frank Gaffney, il
Comitato per gli Affari
Pubblici Americano-Israeliani (AIPAC), la Boeing,
l’American Enterprise
Institute e la Heritage Foundation.

Il tradimento commesso da questi neo-con contro
l’amministrazione Carter si
è concentrato nelle macchinazioni a Roma (Roma fu
anche al centro della
successiva cospirazione per condurre gli Stati Uniti
alla guerra in Iraq).
Il furbo neo-con e consigliere per la politica
estera di Karl Rove, Michael
Ledeen, operò come corrispondente da Roma per il New
Republic dal 1975 al
1977 e giornalista per il quotidiano di destra “Il
Giornale” di Milano. A
Roma, Ledeen ha coltivato stretti legami con gruppi
neo-fascisti.

Il primo caso documentato di tradimento contro gli
Stati Uniti di Jackson e
del suo staff riguarda il trafugamento nel 1978 da
parte di Jackson e Perle
di un rapporto Top Secret della CIA sui colloqui
SALT da parte dell’analista
di armi nucleari della CIA Daniel S. Sullivan.
Sullivan, credendo che i
Sovietici ingannassero gli Stati Uniti nei colloqui
SALT, si prese la
responsabilità di passare informazioni Top Secret a
Jackson ed alla sua
banda di neo-con. Tuttavia, piuttosto che essere
incriminato, si è concesso
a Sullivan di dimettersi per “insubordinazione” e
non per aver passato
illegalmente informazioni classificate a persone non
autorizzate. Sullivan
in seguito si è unito allo staff del senatore
Bentsen ed ha ricevuto un’altra
autorizzazione Top Secret in quanto membro dello
staff di Bentsen.

Tuttavia, il trafugamento di un documento CIA Top
Secret riguardante il SALT
da parte di Jackson può non essere l’unica perdita
avvenuta. Nel febbraio
del 2005, l’Everett Herald (Washington) ha riferito
che cinque agenti
federali dei Dipartimenti della Difesa e
dell’Energia hanno rimosso parecchi
documenti dalle carte archiviate di Jackson
conservate nella Biblioteca
Suzzallo-Allen dell’Università di Washington. I
documenti trattenuti sono
stati riclassificati dal governo. La detenzione da
parte di Jackson e del
suo staff di documenti Top Secret rievoca il caso
Larry Franklin-AIPAC, in
cui Franklin, opposto alla politica degli Stati
Uniti sull’Iran, passò un
certo numero di documenti classificati della CIA
all’AIPAC e alla postazione
del Mossad nell’ambasciata israeliana a Washington.

Piuttosto che essere trattato come il traditore che
era, Jackson è oggi
lodato da Democratici di varie correnti politiche. I
suoi discendenti
ideologici sono il nucleo della teoria del colpo
preventivo nella politica
estera Repubblicana.

Nel 1976, due anni dopo che il Segretario di Stato
Henry Kissinger aveva
minacciato l’allora Ministro degli Esteri Italiano
Aldo Moro sul formare una
coalizione con i comunisti, Jackson, in un viaggio
in Italia, fece a Moro un
avvertimento simile. In “Puppetmasters” di Phillip
Willan, la vedova di Moro
ha raccontato l’avvertimento di Kissinger, che
indubbiamente venne
riecheggiato da Jackson: “Devi abbandonare la tua
politica di portare ad una
collaborazione diretta tutte le forze politiche nel
vostro paese. . . o lo
pagherai caro.” Moro venne rapito per 55 giorni
dalle cosiddette Brigate
Rosse, che in seguito si scoprirono essere al
servizio dei fascisti
italiani, dei servizi segreti italiani, della Loggia
Massonica P2, di un
SID parallelo [servizio segreto italiano della
Difesa] e della CIA. Alcuni
di questi stessi elementi sarebbero dietro gli
infami falsi dell’uranio
yellowcake dal Niger usati dai neo-con per provare
l’argomento di una guerra
contro l’Iraq.

La stessa rete neo-con avrebbe trasformato Mehmet
Ali Agca, il quasi
assassino di Papa Giovanni Paolo II, da membro dei
Lupi Grigi turchi di
destra ad un comunista al servizio del KGB e
dell’intelligence bulgara. Il
giornalista emulo di Judith Miller che in quei
giorni rifilò la la storia
sulle connessioni di Agca al blocco Sovietico era
Claire Sterling, la cui
disinformazione fu subito presa da Reader’s Digest,
New York Times, NBC News
e da altri media di ampia diffusione. Il giornalista
collega di
disinformazione di Sterling era Ledeen.

Agca raccontò una storia di fantasia sui suoi ordini
di uccidere il papa
provenienti da “un ufficiale di controllo” bulgaro e
che inoltre era stato
coinvolto in un piano per uccidere il capo della
polacca Solidarnosch Lech
Walesa, il Presidente tunisino Habib Bourguiba, ed
il Primo Ministro di
Malta Dom Mintoff. Infatti, c’era un piano per
rovesciare e possibilmente
uccidere Mintoff, in stile Allende, ma era stato
realizzato dall’intelligence
della Marina degli Stati Uniti assieme ad elementi
neo-fascisti rinnegati
dell’intelligence italiana a Roma. La Marina degli
Stati Uniti voleva
rovesciare Mintoff per avere accesso alla sua
ex-base NATO sull’isola
nazione di fronte al litorale libico. Bourguiba non
era popolare tra i
neo-con perché aveva permesso all’Organizzazione per
la Liberazione della
Palestina di Yasir Arafat di mantenere il proprio
quartier generale in
esilio a Tunisi.

I Lupi Grigi turchi ed il Partito Nazionale d’Azione
Pan-Turco (NAP) fecero
causa comune con i neo-con ed i loro amici
israeliani. I Lupi ed il NAP
consideravano la gente dell’Asia Centrale Sovietica
come “Turchi
prigionieri”. I nazionalisti di destra turchi
idealizzavano una Turchia
dotata di armi nucleari che si estendesse dalla
Tracia fino alle steppe dell’Asia
Centrale. Il concordato anti-Sovietico fra la destra
Turca (ed il servizio
segreto turco MIT) ed i neo-con in America, Israele
e Italia in seguito
sarebbe servito da base per l’alleanza politica fra
l’AIPAC e l’American
Turkish Council.

Ledeen ha reso operativa a Roma una cellula della
destra che includeva
Francesco Pazienza, un uomo d’affari italiano
collegato alla P2, il Generale
Giuseppe Santovito Capo del Servizio Segreto
Militare Italiano SISMI, e la
mafia; il “Venerabile Maestro” della P2 Licio Gelli;
e il capo del Banco
Ambrosiano Roberto Calvi (in seguito assassinato a
Londra nello stile
rituale massonico sotto il Blackfriar’s Bridge).
Ledeen fornì un legame fra
questo gruppo ed il Segretario di Stato di Ronald
Reagan Alexander Haig. In
un tentativo di mettere in imbarazzo il Presidente
Carter durante la
campagna presidenziale del 1980, Santovito, Pazienza
e Ledeen cospirarono
per intrappolare Bill Carter, il fratello del
presidente, in un rapporto d’affari
con il capo libico Muammar Qaddafi. “La Repubblica”
riferì sull’indagine
italiana sulla cospirazione:”lo scandaloso materiale fu raccolto soprattutto da
Pazienza e dal suo amico
americano Michael Ledeen. . . Pazienza si servì del
SISMI sia per l’uso di
alcuni agenti segreti che per le spese di
organizzazione dello scandaloso
piano. Sembra che gli organizzatori abbiano ottenuto
un enorme profitto per
il ‘Billygate’. Inoltre, Santovito e Pazienza ebbero
un grande vantaggio in
ritorno dai funzionari americani, infatti, possono
essere stati aiutati in
altri affari oscuri. L’operazione ‘Billygate’ non
proveniva dalle forze
autorizzate istituzionalmente del SISMI e per quella
ragione il giudice Sica
portò le accuse di perseguire interessi privati in
attività ufficiali.”
[tradotto in Diana Johnstone, ” The Ledeen
Connection” In These Times, Sept.
8-14, 1982].

blank
[Sinistra: Licio Gelli, gran maestro della loggia P2, sospettato di essere il burattinaio delle stragi di stato, dell’eversione fascista e della incapacità dello stato italiano nel salvare la vita di Aldo Moro. Destra: il neocon M. Ledeen, uno dei ponti tra gli USA e i loschi ambienti della P2 e del neofascismo]

Invece di essere accusato e condannato per
tradimento contro gli Stati
Uniti, Ledeen è stato ricompensato con un lavoro di
consulenza per il
Dipartimento di Stato ed il Pentagono
nell’amministrazione di Reagan, una
posizione da cui era libero di continuare le sue
attività anti-Americane con
i suoi colleghi traditori dello staff di Henry
Jackson.

Mentre i traditori nell’ufficio di Jackson a
Washington e di Ledeen a Roma
stavano cospirando contro il presidente Carter,
George H. W. Bush, Robert
Gates, capo staff del Consiglio di Sicurezza
Nazionale di Carter e William
Casey cospiravano criminalmente con il governo
dell’Ayatollah Khomeini per
tenere 52 ostaggi prigionieri a Tehran in cambio di
una spedizione d’armi.
Una riunione fra Casey, Gates, Bush ed agenti
iraniani fu tenuta a Parigi il
19 ottobre 1980, in ciò che divenne noto come la
“Sorpresa di ottobre”.
L’affare fu risolto sotto gli auspici del Cantiere
Navale Sun di Chester,
PA, che aveva uno stretto legame alla CIA dai tempi
della costruzione del
cantiere per la nave da sollevamento dei sottomarini
sovietici, SS Glomar
Explorer, sotto la copertura fornita dalla Summa
Corporation di Howard
Hughes, nel 1973. Come WMR aveva precedentemente
riferito, la CIA organizzò
una spedizione d’armi preelettorale, sconosciuta al
presidente Carter, in
Iran sulla SS Poet da Chester, PA. La Poet
successivamente fu fatta sparire con la
sua ciurma americana dai servizi segreti degli Stati
Uniti o da quelli al
loro servizio. E quale rivista successivamente
smontò la storia della
“Sorpresa di Ottobre” di un affare di tradimenti di
Bush-Casey con l’Iran?
Nientemeno che il vecchio datore di lavoro di
Ledeen, il New Republic.

Wayne Madsen
Fonte: http://www.waynemadsenreport.com/
Link: http://www.rense.com/general76/meneo.htm
28.05.2007

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FILMARI

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