DI MIKE WHITNEY
Counter Punch
La crescente crisi del debito nell’eurozona
e il cattivo stato dell’economia USA hanno oscurato le condizioni
in rapido deterioramento della seconda economia mondiale. Il miracolo
cinese sta rapidamente diventando un incubo mentre i CDS [Ndt: credit
default swaps – polizze contro il rischio di mancato pagamento
obbligazionario] si sono impennati ai massimi da tre anni e l’azionario
è caduto, l’indice Hang Seng ha registrato il peggior trimestre nella
decade.
La bolla immobiliare cinese ha aperto
una falla nelle prospettive di crescita e direzionato l’economia cinese
verso un brusco atterraggio. Gli investitori stanno febbrilmente abbandonando
l’azionario, anticipando una contrazione del credito. La Cina potrebbe
risultare la tessera del domino che gli analisti non sono riusciti a
vedere a causa della loro preoccupazione per l’Europa e gli Stati
Uniti. Detto questo, i problemi cinesi non sono più nascosti e il disastro
sta attirando sempre più attenzione.
I problemi cinesi sono attribuibili
a un sistema bancario nascosto sottocapitalizzato, che ha fornito enormi
prestiti a privati e industrie che non sono più in grado di servire
il debito. Già sentito? Ecco un breve riassunto della questione di
Waiching Li su Credit Writedowns:
Secondo uno studio della
People’s Bank of China, nel 2010 il credito non bancario
è cresciuto fino a 63,3 trilioni di Yuan (10 trilioni di dollari) pari
al 44,4% del credito totale in Cina. […]
Il credito non bancario in Cina è
principalmente del tipo cooperativo [Bank and Trust Cooperation],
ma anche piccole finanziarie e banchi dei pegni giocano un ruolo nella
finanza ombra.
Anche se la cartolarizzazione dei mutui non
è un problema in Cina, la “Bank and Trust Cooperation”
è un mezzo per fornire prestiti nascosti, aggirando i limiti dati dalle
riserve bancarie. Come avvenuto con i problemi di cartolarizzazione
negli Stati Uniti, le banche utilizzano degli intermediari. […]
Secondo China Trustee Association, al 31 Marzo la dimensione
delle “Bank and Trust Cooperation” ha raggiunto i 15,3 trilioni
di Yuan (2,35 trilioni di dollari). I rischi di tali attività
finanziarie sono trasferiti agli acquirenti. Poiché
non ci sono rating disponibili per questi crediti, gli acquirenti
devono fidarsi delle raccomandazioni delle banche, sperando che queste
siano oneste e competenti, nonostante guadagnino commissioni anche in
caso di perdite per l’investitore.”
L’incontrollata espansione del credito
è alla base delle crisi finanziarie, e la Cina non fa eccezione. L’incombente
implosione cinese può scuotere l’economia globale, spingendo USA
ed Europa in recessione. Le compagnie statali non finanziarie, in aggiunta
alla loro normale attività, hanno emesso finanziamenti per aumentare
i profitti. La liquidità abbonda e quando il credito è facilmente
disponibile si formano bolle e ne conseguono disastri. Ora che la bolla
è scoppiata, l’industria ha iniziato a rallentare, il credito si
sta prosciugando e il flusso di capitali si è invertito. Ecco perché
la People’s Bank of China sta diminuendo le riserve obbligatorie
e sta iniettando “36 miliardi di yuan (5,6 miliardi di dollari) nei
mercati questa settimana, continuando lo stimolo da ormai 11 settimane”.
(Bloomberg)
Finora il flusso di credito non regolamentato
è stato più che sufficiente ad annullare le azioni della banca
centrale contro l’inflazione (adesso al 6,5%). Secondo il Financial
Times “i flussi annui di capitale nei mercati non regolamentati
[shadow market] potrebbero ammontare a 2.000 miliardi di
Yuan (310 miliardi di dollari), circa il 5% del PIL. Ecco un estratto
da “Le Shadow Banks mettono a rischio l’Economia Cinese”:
L’economista Chaoan
Jushi afferma: “Nelle condizioni attuali di contrazione economica
per le piccole e medie imprese che necessitano molta liquidità
è difficile, dopo essersi indebitate, arrivare a profitti del 60, del
100%. E’ un grosso rischio. Alcuni pensano
“se posso indebitarmi per affrontare le difficoltà
continuo, se no scappo”.
Il denaro che le autorità locali
e le imprese statali stanno prestando è però denaro che hanno esse
stesse preso a prestito dalle quattro grandi banche cinesi. Il vicepresidente
del comitato del National People’s Congress ha denunciato la
scorsa settimana al World Economic Forum di Dalian: “La
versione cinese della crisi dei mutui subprime americani
è prestare denaro ad autorità locali che non potranno ripagarlo”.
(“Shadow Banks endanger Chinese Economy”, NTDTV.com)
Molti di questi prestiti non verranno
mai ripagati poiché, come i mutui subprime americani, sono
stati fatti a chi non ha i mezzi per ripagarli. Così, quando si inceppa
la catena dei pagamenti, ha inizio la spirale negativa. In Cina questo
fenomeno sta adesso prendendo forza.
C’è già evidenza
che più multinazionali sono in crisi finanziaria quest’anno. Credit
Suisse, in una nota della settimana scorsa, ha detto che il suo indice
di prestiti in sofferenza è salito bruscamente nel primo semestre 2011
al 4,9%, dall’1% del 2010. […]
Secondo Zhu Min, vicedirettore
del Fondo Monetario Internazionale e già
dirigente cinese, la Cina ha già raddoppiato il sui rapporto debito/PIL
da meno del 100% prima della crisi di Lehman Brothers a circa il 200%
di oggi”. (“More warnings on China’s debt”, Marketwatch)
I prezzi immobiliari, schizzati del
60% circa dal 2006, hanno trovato un muro e hanno iniziato a declinare
in tutta la Cina, spingendo le azioni dell’edilizia a un ribasso del
40% nell’anno. Questo mette ulteriormente sotto pressione i costruttori,
già oberati di debiti. Se i prezzi continuano a scendere gli stessi
costruttori dovranno affrontare nuovi pagamenti sul debito, dovendo
liquidare azioni e obbligazioni per recuperare la liquidità necessaria.
Ora che le shadow banks hanno ristretto il credito, il denaro
facile si sta prosciugando e il mercato immobiliare è pronto a un crollo
che esporrà il marcio nel sistema, mandando in bancarotta molte oscure
società finanziarie. Ciò porterà a un ulteriore ribasso o innescherà
una crisi finanziaria totale, nessuno lo sa per certo.
Dunque la Cina è nei guai, adesso,
come se non avessimo già abbastanza di che preoccuparci.
Fonte: Cracked China?
30.09.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ALEZ