DI MARYN MCKENNA
Wired
Alcuni anni fa, mi trovavo a Nuova
Delhi, al termine di un estenuante giro di diciotto ore in cui avevo girato per la città per assistere alla Giornata Nazionale dell’Immunizzazione.
In quei giorni, come a una festa nazionale, con bandiere e striscioni e bambini autorizzati a non andare a scuola, decine di milioni di ragazzini
si mettevano in fila per sporgere la lingua e ricevere le gocce zuccherate
che contengono il vaccino che dovrebbe proteggere contro la poliomielite.Il governo indiano, insieme al Centers for Disease Control, all’Organizzazione Mondiale della Sanità e alle truppe di terra di volontari del Rotary International, stava organizzando queste giornate da più di due decenni, sempre avvicinandosi all’obiettivo di sradicare la poliomielite senza mai ottenerlo. In questa giornata, quasi alla fine delle settimana da me trascorsa con la squadra dell’OMS “STOP polio”, ci si attendevano 135 milioni di bambini in coda nelle città e nei sobborghi, nei quartieri ricchi e nei quartieri poveri. Ho passato la giornata con la squadra che stavo osservando, andando su una scalcagnata Tata turchese da un quartiere all’altro, cercando di capire dove il messaggio della campagna stesse funzionando e dove le accorate persuasioni avessero fallito.
C’era un quartiere, a circa quindici
miglia dal centro di Nuova Delhi, dove le cose non andavano bene. Era
una zona musulmana dove i masjid locali sostenevano la campagna – tutti
gli imam avevano predicato a suo favore – ma l’appello non era stato
raccolto. Solo pochi bambini, circa venticinque in una baraccopoli dove
ne vivevano migliaia, si erano incamminati per ricevere le gocce e il
colpo di violetto di genziana su un’unghia che dà il segnale a chi
raccoglie fondi che il bambino era stato immunizzato.
Una giovane madre che vendeva pesce
in una strada fangosa si strinse nelle spalle e non riconobbe l’importanza
di ricevere il vaccino per i suoi quattro bambini. Nei prossimi giorni,
ha detto, il governo invierà i vaccinatori “rastrellatori” nei
vicoli per trovare i bambini che non avevano partecipato alla grande
campagna. Forse avrebbero trovato i suoi figli, forse lei sarebbe stata
a lavoro quel giorno, e quindi sarebbe stata lontano da casa e i bambini
anche. Le priorità del governo non erano le sue.
Più tardi, quella notte, dopo
aver bevuto alcuni whisky con soda serviti senza ghiaccio per
la scarsa qualità dell’acqua, un esperto operaio sanitario del posto
spiegò quello che pensava stesse accadendo. Ipoteticamente, la protezione
contro la polio richiede quattro turni di gocce. Ma alle temperature
tropicali, con servizi igienici inadeguati e endemiche malattie diarroiche,
ci possono volere molte più sedute di immunizzazione per assicurare
a un bambino l’immunità. Tale iniziativa non ben pianificata si combinò
alla sfiducia reciproca tra indù e musulmani per portare a una situazione
che nessuno aveva previsto.
“Siamo tornati ai loro quartieri,
mese dopo mese, dicendo loro che queste gocce avrebbero protetto i loro
figli dalla paralisi”, ha detto. “Siamo andati 10, 11, 12
volte e i bambini diventavano lo stesso paralizzati. Hanno iniziato
a pensare che stessimo facendo tutto questo per qualche altra ragione,
e sospettarono di noi e non vollero più portare i bambini.”
Ed è per questo che la decisione
della CIA di utilizzare un falso programma di vaccinazione per
la caccia a Osama Bin Laden, se fosse vero, è una cattiva idea,
spaventosa e stupida.
Come riportato dal Guardian
e successivamente dal New York Times, alcuni agenti dei servizi
segreti hanno finanziato un programma farsa di vaccinazione, nella speranza
di ottenere un campione del DNA per provare che Bin Laden, che si pensava
fosse nella zona, stesse realmente vivendo nel distretto dove è stato
successivamente trovato e ucciso.
Dal Guardian:
Il DNA di uno dei figli di Bin Laden
che vivono nel distretto potrebbe essere paragonato con un campione
di quello di sua sorella, morta a Boston nel 2010, al fine di fornire
la prova della presenza della famiglia nella zona.
[…] Così gli agenti hanno avvicinato
[Shakil] Afridi, l’ufficiale sanitario responsabile del Khyber,
una parte della zona tribale che corre lungo il confine afghano.
[…] Il medico è andato a Abbottabad a marzo, dicendo di aver procurato
i fondi per vaccinare gratuitamente contro l’epatite B. Bypassando i
dirigenti dei servizi sanitari di Abbottabad, ha pagato somme generose
a operatori sanitari di basso rango del governo locale che hanno preso
parte all’operazione senza conoscere il collegamento con Bin Laden.
I sanitari erano tra le poche persone che avevano avuto accesso al distretto
Bin Laden in passato, somministrando gocce contro la poliomielite ad
alcuni dei bambini.
[…] Nel mese di marzo gli operatori
sanitari hanno somministrato il vaccino in un quartiere povero sul confine
di Abbottabad, chiamato Nawa Sher. Il vaccino per l’epatite B
è generalmente somministrato in tre dosi, la seconda un mese dopo la
prima. Ma in aprile, invece di somministrare la seconda dose a Nawa
Sher, il medico tornò a Abbottabad e spostò le infermiere a Bilal,
il sobborgo dove Bin Laden ha vissuto.
Non ci sono prove che le “vaccinazioni”
abbiano prodotto del DNA che ha consentito di identificare Bin Laden.
Il medico citato in questo articolo è stato arrestato dalle forze di
sicurezza pakistane. La CIA si è comprensibilmente rifiutata di commentare.
Ma l’affermazione che un programma di vaccinazioni non fosse quello
che sembrava – che non era solo sospetto, ma giustamente sospetto –
è stato molto ampiamente riportato.
Questo è terribile. Sembra così
simile, tanto che sembra essere stato sceneggiato, alle teorie cospirative
più paranoiche sui vaccini: che siano inutili, velenosi, paraventi
delle perfide agende del governo per danneggiare la salute dei bambini.
Non è una speculazione. La campagna
antipolio ha già visto queste cose accadere, basandosi solo sui
sospetti, non in un’unica povera baraccopoli di Nuova Delhi, ma in
gran parte dell’Africa sub-sahariana.
Nell’autunno del 2003, un gruppo di
imam nello Stato settentrionale nigeriano di Kano – l’area dove
si è avuto attualmente il più alto tasso di trasmissione della polio–
ha iniziato a predicare contro la vaccinazione anti-poliomielite, sostenendo
che quello che pretendeva di essere un atto di protezione era in realtà
un campagna segreta dalle potenze occidentali per sterilizzare e uccidere
i bambini musulmani. Il presidente del Consiglio supremo nigeriano per
la Sharia Law ha detto alla BBC: “Ci sono forti ragioni
per credere che il vaccino antipolio è stato contaminato con farmaci
anti-fertilità, con il virus che causa l’HIV / AIDS, con il virus Simian
che si pensa che possa causare tumori.”
Le voci si sono sparse a macchia d’olio
e sono state ulteriormente diffuse da politici che hanno colto l’opportunità
per interrompere un recente accordo post-elettorale di condivisione
del potere tra il nord musulmano e il sud cristiano. Tre stati a maggioranza
musulmana – Kano, Kaduna e Zamfara – hanno sospeso completamente la
vaccinazione contro la polio. L’accettazione della vaccinazione nel
resto del paese diminuì così rapidamente che il governo nazionale
fu costretto ad agire. Ha ordinato i test sul vaccino da parte del Ministero
della Sanità nigeriano e ha costituito una commissione speciale per
visitare i laboratori indonesiani dove era stato prodotto il vaccino
somministrato in Nigeria. L’OMS ha convocato una riunione di emergenza.
E la poliomielite ha iniziato a diffondersi.
Alla fine del 2003, quando iniziò il boicottaggio, c’erano stati
solo 784 casi noti poliomielite in tutto il mondo. Entro la fine di
2004, c’erano stati 793 nuovi casi solo in Nigeria. La polio si è
diffusa oltre i confini della Nigeria e ha infettato Benin, Botswana,
Burkina Faso, Camerun, Ciad, Repubblica Centrafricana, Costa d’Avorio,
Etiopia, Ghana, Guinea, Mali, Sudan e Togo. Ceppi nigeriani sono apparsi
in Yemen, sede del più grande porto sul Mar Rosso, e in Arabia Saudita,
mettendo a rischio i milioni di pellegrini che raggiungono il paese
per lo hajj (hajj è il nome del pellegrinaggio islamico
canonico alla Mecca.)
Gli ultimi oppositori in Kano non hanno
accettato completamente le vaccinazioni contro la polio fino alla fine
del 2004. Sino ad allora, tanti bambini erano rimasti privi di protezione
tanto che, quando la Nigeria sperimentò la solita cattiva sorte con
la mutazione di un vaccino-virus in una variante tossica nel 2006, esso
devastò il paese in poche settimane e alimentò ancor di più i persistenti
sospetti che non erano mai scomparsi.
Le accuse che la vaccinazione antipolio
fosse una copertura Potemkin per attività anti-islamiche aveva
quasi rovinato l’eradicazione di questa malattia, visto che tali accuse
erano false. Ora, sulla base del presunto terribile stratagemma della
CIA in Pakistan, tali accuse possono essere nuovamente formulate. E
saranno molto più credibili, perché questa volta potrebbero essere
vere.
Reazioni degne di nota, tra le tante:
il giornalista esperto di sanità Tom Paulson ha detto che ciò
“minerà la salute globale” e ha esposto le possibili
conseguenze; Seth Mnookin, autore di The Virus Panic, lo definisce
una “mossa terribile, con conseguenze potenzialmente pericolose”;
l’infettivologo Kent Sepkowitz dice che è un “incubo paranoico”
e la blogger Brett Keller lo definisce in modo brutale “spregevole”.
Aggiornamento: Sarah Boseley del Guardian aggiunge: “Un
giorno nero per l’etica medica, un singolare e folle schema”. James
Fallows di The Atlantic avverte che questo “avrà implicazioni
estremamente dannose che devono essere affrontate”.
Sono d’accordo con tutti.
Aggiornamento: Proseguiamo. L‘Associated Press ha comunicato questo pomeriggio:
[…] I funzionari della sanità pakistani
si sono incontrati per parlare del presunto schema della CIA il martedì
e hanno espresso preoccupazione che questo potrebbe avere un impatto
negativo sui programmi di vaccinazione in altre aree del nord-ovest,
soprattutto nella regione semiautonoma tribale del Pakistan lungo il
confine afghano, ha detto un funzionario pakistano coinvolto negli sforzi
di penetrazione delle vaccinazioni anti-polio.
[…] Uno dei comandanti talebani del
Pakistan, Maulvi Faqir Mohammed, recentemente ha invitato le persone
nel nord-ovest a evitare i vaccini offerti dalla comunità internazionale,
sostenendo che sono stati realizzati con “estratti di ossa e grasso
di un animale proibito da Dio, il Maiale”.
[…] “Non cadete preda di queste
ONG di infedeli e di queste alleate del governo USA e del suo esercito”,
ha detto Mohammed attraverso la stazione radio illegale che trasmette
dal suo santuario nella parte orientale dell’Afghanistan.
[…] Funzionari pakistani e i loro
partner internazionali hanno respinto queste accuse, ma l’attività
della CIA riportata nel paese può aver reso il loro lavoro ancora più
difficile. “La missione medica deve essere immune dalla manipolazione
per scopi politici e militari e gli operatori sanitari in genere non
devono essere obbligati a svolgere attività contrarie all’etica medica”,
ha detto [Michael O’Brien, portavoce del Comitato internazionale della
Croce Rossa in Pakistan].
Aggiornamento 2: Mercoledì sera
fonti statunitensi hanno riconosciuto che la campagna di vaccinazione
è avvenuta. Hanno ripetuto che è stato utilizzato il vero
vaccino per l’epatite. Non si preoccupano del fatto che, visto che solo
una delle tre dosi è stata somministrata, la vaccinazione sia stata
in fondo inutile. Dal Washington Post:
[…] Mercoledì alcuni funzionari
degli Stati Uniti hanno preso le difese di una tattica utilizzata dalla
CIA per tentare di verificare dove si trovasse Osama bin Laden, ossia
la creazione di un programma segreto di vaccinazione a Abbottabad, la
città in Pakistan dove è stato poi ucciso da un raid Usa.
[…] Un alto funzionario statunitense
ha detto che la campagna ha coinvolto la vera campagna di vaccinazione
contro l’epatite e non deve essere interpretata come una “falsa
iniziativa per la salute pubblica”.
[…] “Le persone devono mettere
la cosa in prospettiva”, ha detto l’ufficiale, parlando a sotto
anonimato vista la delicatezza della questione:; “La campagna di
vaccinazione ha fatto parte della caccia ai terroristi più importanti
del mondo, e nient’altro. Se gli Stati Uniti non avessero dimostrato
questo tipo di creatività, la gente sarebbe rimasta a grattarsi la
testa, chiedendo perché non venivano utilizzati tutti gli strumenti
a disposizione per trovare Bin Laden.”
[…] L’alto funzionario statunitense
ha rifiutato di dire se il DNA dai parenti di bin Laden è stato raccolto
durante parte del programma di vaccinazione.
Aggiornamento 3: Giovedì, Medici Senza Frontiere, che ha alcune squadre in un numero di province pakistane e sul confine, ha rilasciato una dichiarazione dicendo che la falsa campagna interferisce con l’assistenza sanitaria e mette in pericolo
gli operatori sanitari:
[…] “Il semplice suggerimento
che la fornitura di cure mediche sia stata effettuata sotto falsi pretesti
danneggia la percezione pubblica del vero scopo dell’attività medica”,
ha detto il dottor Unni Karunakara, presidente internazionale di MSF.
“Con tutte le popolazioni in crisi, è abbastanza impegnativo per
le agenzie sanitarie e gli operatori umanitari accedere alle comunità
e avere la loro fiducia, soprattutto quando la popolazione è già scettica
sulle motivazioni dell’assistenza sanitaria dall’estero. […] Il
rischio è che ovunque le comunità a rischio, che necessitano di accesso
ai servizi sanitari essenziali, metteranno comprensibilmente in discussione
le reali motivazioni degli operatori sanitari e degli aiuti umanitari.
La conseguenza potenziale è che le cure sanitarie, anche quelle di
base tra cui la vaccinazione, non raggiungeranno quelli che ne hanno
più bisogno.”
Fonte: http://www.wired.com/wiredscience/2011/07/wtf-fake-vaccination/
13.07.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ALESSIA