LA CAMPAGNA DIFFAMATORIA DELLA GERMANIA CONTRO LA GRECIA

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DI AMBROSE EVANS-PRITCHARD
Telegraph.co.uk

Il tedesco Wolfgang Schäuble sta entrando in acque sempre più pericolose.

La sua apparente richiesta, per far
posticipare le elezioni in Grecia fissate per aprile e per imporre una giunta tecnocratica (all’Italiana) per un altro anno senza il PASOK e Nuova Democrazia, porta via il respiro. È questa la posizione del governo tedesco? La democrazia greca va maledetta?

Presumo che abbia visto le foto degli edifici anneriti sotto l’Acropoli, e certo, le prove sono diffusissime: una casa neoclassica nei pressi del mio albergo alla stazione metro di Monastiraki è stata completamente sventrata, come un altro edificio dall’altro lato della strada. (C’erano quattro senza casa nel vicolo freddo appena girato l’angolo, confortati da un giovane volontario.)
Penso anche che il signor Schäuble sia stato ben informato sull’esplosivo umore politico dei greci, in modo da poter ritenere un tale atteggiamento come una provocazione intenzionale
– come l’ultimatum austriaco alla Serbia nel 1914 (un errore di calcolo, come risultò più tardi, visto che il “contagio” dalla Serbia non poteva essere contenuto).

Chi è il signor Schäuble per poter insultare la Grecia? Chi sono gli olandesi? Chi sono i finlandesi?“, ha esclamato il Presidente Karolous Papoulias, che quasi settant’anni fa, da adolescente, si oppose alla Wehrmacht nell’Epiro, anche se poi prese asilo politico in Germania per fuggire dalla giunta greca, lavorando per il Deutsche Welle.

Avevamo l’orgoglio per difendere non solo la nostra libertà, non solo il nostro paese, ma la libertà di tutta l’Europa.”

È chiaro che Berlino, Helsinki e L’Aja hanno deciso di espellere la Grecia dall’euro qualsiasi cosa faccia. Anche se la Grecia dovesse soddisfare alla lettera le condizioni impossibili della Troika di UE-FMI, non farà alcuna differenza. Verrà trovato un nuovo pretesto.

C’è qualcuno che non ci vuole
più nell’eurozona
“, ha detto Evangelos Venizelos, il ministro greco delle Finanze: “Stanno giocando col fuoco.”

Lo stanno facendo davvero. Kostas Kiltidis, un deputato macedone del partito ortodosso LAOS, ha contenuto a malapena la sua furia quando ha preso un caffè nella sala dei membri del parlamento greco.

“A guerra si risponde con guerra.
Noi siamo la culla della civiltà europea e nessuno può buttarci fuori di casa. Non esiste una scappatoia legale per farlo. Se ci proveranno, anche altri moriranno economicamente insieme a noi.”

Sappiamo che il paese dovrà
vivere in povertà nel caso peggiore, ma almeno ne saremo orgogliosi
.”

Si possono avere dei dubbi sull’accondiscendenza della Grecia alle richieste della Troika. Il paese è nella disperazione, ovviamente, ma la cosa va fatta risalire a diverso tempo fa, quando i funzionari dell’UE consegnarono alla Grecia un intonso certificato di appartenenza all’UEM, e a sei anni fa quando Bruxelles ancora stava scrivendo resoconti accorati sui progressi greci.

Ma cosa è l’accondiscendenza?
Michael Theodorou, direttore dell’ospedale pubblico Evangelismos ad Atene, mi disse che il suo bilancio era passato da 149 milioni di euro nel 2009 a 112 nell’ultimo anno, anche se il numero di pazienti era salito da 82.000 a 99.700, a causa dei ricoveri della classe media impoverita, dopo che avevano perso la loro assicurazione privata.

Il risultato è stato quello di tagliare la spesa per i farmaci – passando ai generici – e di portare all’osso il salario degli infermieri. “Abbiamo ri-progettato l’ospedale“, ha detto.

In Grecia il taglio del salario aggregato dall’inizio della crisi è stato del 30% (compresi i vari bonus e
gli extra). E no, non è vero che le pensioni sono pari al 97% dell’ultimo
reddito percepito, il più alto in Europa. Si tratta di un mito wagneriano,
molto veicolato da Bild Zeitung. Le pensioni sono calcolate sul
“salario base”, che è solo la metà degli stipendi attuali.

L’unica grande motivazione per il
mancato raggiungimento degli obiettivi di bilancio è stata il crollo dell’economia greca. Il PIL si è contratto del 6,8% nell’ultimo anno,
con un’accelerata al 7% per questo trimestre. È questa la ragione principale del perché le entrate fiscale sono calate a picco.

L’Istituto Greco per il Lavoro – sinora misteriosamente preciso – si aspetta che l’economia abbia un’altra
contrazione del 7% anche per quest’anno. E ciò porterà la flessione totale al 22%. Il debito si sta moltiplicando esponenzialmente su una
base sempre più ridotta.

Noto che i fallimenti nel soddisfare
la tempistica delle privatizzazioni – 5 miliardi di euro per la fine di 2011 e di 50 miliardi entro il 2015 – vengono diffusamente citati come sintomo di indecisione da parte di greci. Ma come potrebbe Costas Mitropoulos, del Fondo per lo Sviluppo dei Beni della Repubblica Ellenica, riuscire ad attirare gli acquirenti se la minaccia di un default o di un’uscita dall’euro sono ancora possibili?

Le critiche sono totalmente
ingiuste
“, mi disse, nel suo piccolo ufficio che guarda la statua di Kolokotroni, il capo dei Kleftis ed eroe dell’indipendenza greca contro gli ottomani: “Gli investitori non sono preparati per impiegare i propri fondi finché l’incertezza non raggiungerà livelli gestibili.”

La metà dei beni è di proprietà greca. Non possono essere scaricati simultaneamente sul mercato senza
provocare un ulteriore crollo dei prezzi. Il signor Mitroupoulis ha affermato che la Troika ha acconsentito a estendere il processo.
L’obiettivo ora è di 19 miliardi di euro per il 2015.

Tutti i soldi vengono convogliati in
un conto speciale per rimborsare il debito estero. Non un centesimo va al bilancio greco.

A mio giudizio, la richiesta originaria
della Troika originale era improponibile. Non c’è un precedente in qualsiasi parte del mondo del blitz di privatizzazioni imposte
alla Grecia. L’affidamento delle ricchezze della DDR al Treuhand tedesco dopo la riunificazione è il parallelo più ravvicinato, ma in quel caso impiegarono dodici anni.

I soldi di Treuhand almeno rimasero
in Germania. Non furono portati via dagli stranieri. Ma ciò non impedì l’assassinio del gestore Detlev Rohwedder da parte dei radicali, probabilmente della
Rote Armee Fraktion.

Il direttore di Treuhand fu ucciso“, ha detto con ansia Mitropoulos, dando un’occhiata a Kolokotroni.

Tempi difficili. Non li renda ancora
più duri, Herr Schäuble.

**********************************************

Fonte: Germany’s smear campaign against Greece

16.02.2012

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

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