LA BUNDESBANK RIGETTA LO STRATAGEMMA DEL FMI PER FINANZIARE L’EUROPA

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Causale: Raccolta fondi

DI AMBROSE EVANS-PRITCHARD
Telegraph.co.uk

La Bundesbank tedesca ha posto serie

obiezioni ai progetti della riunione dell’UE per tirare in salvo Italia

e Spagna veicolando fino a 200 miliardi di euro dalle riserve della

banca centrale attraverso il Fondo Monetario Internazionale (FMI).

A Bruxelles i dirigenti europei hanno

acconsentito a mobilitare le riserve di 17 banche nazionali del sistema

dell’eurozona per finanziare il FMI, sperando che ciò possa poi portare

denaro fresco da Cina, Giappone e da altre potenze globali.

A seguito, “IL TRATTATO DELL’UE: GLI UOMINI D’AFFARI MINIMIZZANO I TIMORI PER IL VETO” (Ambrose Evans-Pritchard,Telegraph.co.uk);

Andreas Dombret, un membro del consiglio

di amministrazione di Bundesbank, ha riferito che la banca centrale

tedesca non può prendere parte a una qualsiasi forma di finanziamento

coperto per gli stati problematici dell’UEM con lo stratagemma del

FMI, asserendo che ulteriori somme di denaro potranno essere utilizzate

solo per sostenere le normali operazioni del Fondo.

I soldi non possono migrare

in una sorta di contenitore speciale da usare esclusivamente per l’Europa.

sarebbe una palese violazione del divieto di finanziamento monetario

degli stati. La Bundesbank tedesca lo ha esplicitamente escluso“,

ha riferito al quotidiano Handelsblatt.

Dombret ha detto che la quota di Bundesbank

per qualsiasi pacchetto del FMI sarebbe di 45 miliardi di euro e che

sarebbe “per sua natura rischioso“. Richiederebbe una

qualche sanatoria da parte del parlamento tedesco. E questo sfonderebbe

a sua volta il tetto di 211 miliardi di euro già prefissato dal Bundestag

per i salvataggi dell’UE.

Mario Draghi, direttore della Banca

Centrale Europea (BCE), ha sollevato preoccupazioni analoghe la scorsa

settimana, avvisando che la BCE non ha intenzione di usare il

FMI come un veicolo per i salvataggi coperti del debito pubblico in

Europa.

Non si possono incanalare

i fondi in modo da eludere le disposizioni del trattato. Se il FMI dovesse

usare questi soldi per comprare esclusivamente obbligazioni europee,

riteniamo che ciò non sia compatibile con il

trattato”, ha detto Draghi.

Per aggiungere complessità a

quelle già presenti in Germania, il presidente del Bundestag Norbert

Lammert ha richiesto che il pacchetto debba essere sottoposto a uno

scrutinio della corte costituzionale tedesca, avvertendo che i nuovi

poteri attribuiti ai commissari europei per intervenire nei bilanci

nazionali possono entrare in conflitto con la sovranità fiscale della

Germania.

L’argomento della riunione sul ruolo

del FMI sembra aver portato a queste conclusioni senza una piena preparazione

e ciò sta provocando critiche feroci dagli esperti del FMI, così come

l’ostilità di Washington.

Il presidente statunitense Barack Obama

ha affermato: “L’Europa è

sufficientemente ricca, per cui non ci sono ragioni per non risolvere

questo problema. Non è come se si stesse parlando di un qualche paese

impoverito che non ha alcuna risorsa.”

Gli Stati Uniti hanno detto che non

contribuiranno al pacchetto per l’UE. Un gruppo di Repubblicani al

Campidoglio vorrebbe andare oltre e tagliare i fondi in essere degli

USA presso il FMI.

Mario Bleijer, ex direttore della banca

centrale argentina ed esperto del FMI, ha affermato che l’Europa non

dovrebbe cercare di passare i debiti al resto del mondo.

La proposta di utilizzo del

FMI come condotta per le risorse della BCE

– volendo così aggirare le restrizioni imposte dai trattati dell’UE–

mentre fornirebbe alla BCE lo status di creditore privilegiato, aggraverebbe

l’esposizione del Fondo con i prestatori rischiosi. Questo accordo

potrebbe essere considerato come un abuso ingiustificato della seniority

del Fondo che libera scorrettamente la BCE dal bisogno di imporre le

sue condizioni a uno dei suoi membri”, ha detto Bleijer.

Olivier Blanchard, il capo economista

del FMI, ha detto che il piano dell’Europa per impegnare 200 miliardi

di euro potrebbe fare una “grande differenza“, aiutando

a convincere il resto del mondo a fare un passo in avanti.

È importante ciò che

è successo la scorsa settimana: fa parte della soluzione, ma non

è la soluzione“, ha detto.

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Fonte: Bundesbank rejects Europe’s IMF funding ruse

11.12.2011

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

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IL TRATTATO DELL’UE: GLI UOMINI D’AFFARI MINIMIZZANO I TIMORI PER IL VETO

DI AMBROSE EVANS-PRITCHARD
Telegraph.co.uk

I maggiori uomini d’affari britannici

sono sempre più preoccupati della crisi del debito dell’eurozona

rispetto a qualsiasi ricaduta dai battibecchi diplomatici del Regno

Unito con Bruxelles, minimizzando i timori che il veto posto per la

prima volta da David Cameron al trattato possa provocare una perdita

di posti di lavoro o una rappresaglia commerciale.

Dobbiamo essere estremamente

attenti sia come nazione, che come centro dei servizi finanziari a come

affrontare la prossima fase“, ha detto Angela Knight, direttrice

della British Bankers Association.

Ma la gente sta subito saltando

alle conclusioni e ci vorranno tre mesi prima che tutto venga ben sviscerato.

La nostra più grande preoccupazione

è che l’Europa non ha fatto quanto necessario per la crisi del debito

sovrano. Non si può aspettare fino a marzo. Dobbiamo sapere se ci sarà

un salvataggio, sì o no, e abbiamo bisogno di una risposta molto rapidamente“,

ha detto.

La Knight ha respinto l’ipotesi che

le banche asiatiche, statunitensi ed europee stiano ritirandosi dalla

City per i timori che la Gran Bretagna possa perdere la sua presenza

nel più grande mercato mondiale.

Le banche straniere e i trader

usano Londra come propria base per il mondo intero, non per l’Europa“,

ha detto.

David Kern, capo economista per la

Camera di Commercio britannica, ha detto che le relazioni internazionali

non vanno avanti seguendo i risentimenti.

Non ce li vedo gli altri 26

a scatenare un’ostilità economica contro il Regno Unito. Abbiamo

sentito gli stessi allarmi quando la Gran Bretagna decise di rimanere

fuori dall’euro. Ci fu detto che sarebbe stata una minaccia per la

City e per il mercato delle obbligazioni, ma ciò

non ha corrisposto a realtà“, ha detto.

Ci sono rischi che l’UE

possa prendere misure dannose contro il Regno Unito, ma questi rischi

era già presenti a causa del voto con maggioranza qualificata. Il rischio

più grande che abbiamo in questo momento

è che l’accordo dell’UE cada a pezzi e che ci sia una disintegrazione

disordinata dell’euro.”

Nick Clegg, vice Primo Ministro, ha

manifestato la sua frustrazione nel corso del fine settimana, avvertendo

che il veto avrebbe lasciato la Gran Bretagna “sospesa in qualche

luogo nel mezzo dell’Atlantico“, senza peso in Europa o nei

riguardi di Washington. “Non credo sia positivo per il lavoro,

nella City o in qualunque altro posto“, ha detto.

Se questo si può tradurre nell’attuale

perdita di posti di lavoro, non è assolutamente chiaro. La Toyota giapponese

ha detto che “finora non abbiamo cambiato la nostra opinione

sugli investimenti nel Regno Unito, aggiungendo che c’è una maggiore

preoccupazione per le rimostranze dell’eurozona per i suoi progetti

di espansione da 100 miliardi di sterline nel Derbyshire.

Simon Walker, direttore dell’Institute

of Directors, ha detto che è l’avanzata stessa dell’UE ad essere

la più grande minaccia per il lavoro.

Il veto

è motivo di grande rammarico, ma il Primo Ministro non ha avuto scelta.

Se avesse rinegoziato i termini e consentito un attacco frontale alla

City, la conseguenza sui posti di lavoro sarebbe stata peggiore“,

ha detto Walker.

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Fonte: EU treaty: Business leaders play down veto fears

11.12.2011

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

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