Dopo la decisione italiana dell’ultim’ora , presentata ieri dalla coalizione di governo, di spingere il deficit del paese al 2.4% del PIL -2019 – percentuale che sfida Bruxelles e le sue richieste di un prevedere deficit non superiore al 2.0% – dopo aver visto superate le resistenze del Ministro delle Finanze che proponeva un buco di deficit non superiore all’1,6% del PIL, avevamo detto che sarebbe stato solo questione di tempo vedere impazzire i mercati, perché l’Italia ora si è messa in rotta di collisione con l’Europa. E questo è successo stamattina quando il mercato ha buttato nel cesso gli asset italiani, mentre azioni, azioni bancarie e obbligazioni italiane sono crollate tutte insieme, dopo che il VP Matteo Salvini ha promesso di “andare avanti” con il controverso piano di bilancio che prevedeva un deficit tre volte maggiore del deficit della precedente amministrazione.
L’Indice azionario FTSE MIB è sceso ai minimi di giornata, in calo del 3,7%, dopo un’apertura nettamente inferiore e per il momento non riesce a fermarsi ; il peggior crollo intraday dei titoli italiani da giugno 2016, con diversi titoli bancari bloccati per eccesso di ribasso.
Peggio di tutto sono state le banche italiane, con l’indice FTSE Italia All-Share che ha ceduto addirittura il 5,3%; i peggiori sono stati Banco BPM -6%, UBI -4.7%, UniCredit -3.9%, Intesa -3.5% e poi nel caos delle vendite la maggior parte sono stati bloccati.
Nemmeno è stato risparmiato il mercato obbligazionario e l’obbligazione 10Y dell’Italia è stato spazzato via, per le inesorabili vendite che hanno portato il rendimento di circa 36 punti base al 3,25% … superando i picchi toccati durante le ultime due crisi italiane.
Il debito italiano è stato volatile nei giorni scorsi, ma è rimasto sotto controllo per gran parte di settembre, contando sulle promesse che il Ministro dell’Economia Giovanni Tria avrebbe agito sui piani di spesa del governo. Cosa che non è successa la scorsa notte quando Tria ha capitolato alle richieste di Salvini e Di Maio ed ha accettato di aumentare il deficit pur di mantenere le promesse populiste di un reddito di base che costerebbe circa 10 miliardi di euro.
James Athey, della Aberdeen Investments, ha detto che il sell-off italiano dovrà presto cominciare a “nutrirsi da solo”. Comunque, ha detto che gli investitori avranno bisogno di qualcosa in più per comprare debito italiano, dati i maggiori livelli di indebitamento impliciti nel nuovo budget, aggiungendo che l’umore è chiaramente cambiato.
“È interessante notare che tra i primi articoli che ho letto oggi sulle vendite, erano stati scritti da gente che prevedeva rialzi sul mercato Italia, ma che ora sta puntando su operazioni al ribasso”- “I prossimi tre-sei mesi saranno chiaramente impegnativi. Restiamo sul breve e resteremo sul mercato a breve. ”
In alternativa, le prossime 3 o 6 ore potrebbero essere altrettanto sfidanti, perché l’accelerazione del sell-off italiano ha provocato ondate di shock in tutta Europa, e ad una accelerazione della vendita di euro che ha toccato i minimi di giornata, scendendo di oltre 200 pips negli ultimi due giorni.
Il fattore chiave alla base della risposta al panico del mercato è l’incognita di come risponderà una Europa furiosa alla sfida italiana, in cui un governo populista appena eletto si è messo in posizione di scontro aperto, cosa che potrebbe persino minacciare l’esistenza dell’euro.
Come scrive il FT, con un Continente ancora in balia della crisi del debito che vide prima il crollo del sistema bancario cipriota e che poi ha quasi portato i ribelli Greci ad abbandonare l’euro, la Commissione Europea ora teme che la coalizione del governo italiano – che include l’estrema destra, una Lega anti-immigrazione e un Movimento a cinque stelle anti-establishment – stia inaugurando una esplosione del debito che potrebbe portare gli investitori internazionali a perdere fiducia nella zona euro e, cosa ancora più importante, sul suo debito.
Intanto, ben lungi dall’esprimere preoccupazione, l’accordo è stato celebrato dai leader della coalizione di governo. Luigi Di Maio, 32 anni, capo del Movimento Cinque Stelle anti-establishment, il maggior partito della coalizione populista, giovedì sera è stato accolto da una folla di parlamentarti che sventolavano le bandiere dopo essere usciti da una riunione di gabinetto. Di Maio ha salutato l’accordo come una “un giorno storico”. “Ce l’abbiamo fatta!” Ha detto, mostrandosi da un balcone di Palazzo Chigi, a Roma, dove si era tenuto l’incontro.
“Oggi abbiamo cambiato l’Italia! Per la prima volta lo stato è dalla parte dei cittadini”, ha aggiunto, mentre i ministri e i membri del parlamento del suo partito si abbracciavano fuori, sulla piazza del parlamento.
Matteo Salvini, leader della Lega di estrema-destra, parte della coalizione e vicepremier al fianco di Di Maio, anche lui ha accolto con favore l’accordo sulla spesa, affermando di essere “pienamente soddisfatto per gli obiettivi raggiunti”, che includono gli impegni presi dal suo partito per i tagli fiscali e per una inversione sulle impopolari riforme sulle pensioni risalenti al 2011.
Tutti gli occhi erano puntati sul tecnocratico Ministro delle Finanze Giovanni Tria, che aveva insistito per mantenere il deficit all’1,6% del PIL. Giovedì sera, Tria ha detto che non si sarebbe dimesso, secondo il quotidiano “Repubblica”: “Non lascerò, solo per il bene del paese, e resterò per patriottismo, per evitare il rischio di una tempesta finanziaria: che butterebbe il paese nel caos “, ha detto Tria.
Tuttavia, “il fatto che l’accordo finale veda una spesa che supera di tre volte le proiezioni iniziali per il 2019. . . fa pensare che Tria non abbia quel livello di influenza che si pensava avesse avuto ” si legge su un’analisi della Rabobank.
Allo stesso tempo, strateghi della Commerzbank dicono che un deficit di bilancio del 2,4% non deve innescare una nuova “escalation” per le obbligazioni italiane, ma la realtà è che Tria, un ex accademico considerato da tutti forza moderatrice nel governo, ne esce indebolito e il “rischio sui rendimenti” è cambiato per gli investitori.
Per il momento il contagio italiano è stato limitato anche se sono saliti anche i rendimenti sul debito pubblico spagnolo e portoghese, ma molto meno. Il rendimento delle obbligazioni spagnole a 10 anni è salito di 2 punti base all’1,52%, mentre quello sull’equivalente bond portoghese è salito di 2 punti base all’1,87%.
Certo che , se le vendite dovessero accelerare, è improbabile che il panico resti circoscritto entro le frontiere italiane.
Fonte: https://www.zerohedge.com
28,09.2018
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario