DEL COL. SAM GARDINER
Global Research
Tutti i pezzi sono al loro posto
I tasselli si stanno posizionando. Saranno al posto giusto entro la fine di febbraio. In quel momento, gli Stati Uniti saranno in grado di attuare l’escalation militare contro l’Iran.
Il secondo gruppo di attacco partirà dalla West Coast il 16 gennaio. Sarà raggiunto da navi sminatrici inglesi e statunitensi. Ai sistemi missilistici di difesa nordamericana è stato inoltre ordinato di dispiegarsi sul Golfo.
Uno squadrone di caccia stealth F-117 è appena stato dispiegato in Corea, forse per controllare la stessa Corea del nord che interpreta le operazioni contro l’Iran come un’opportunità per rivelarsi aggressiva.
Questa si chiama escalation. Gli Stati Uniti stanno appoggiando alcune fazioni iraniane. Come l’Iran dispone di truppe per operazioni speciali in Iraq, così gli Stati Uniti hanno a disposizione truppe speciali che operano in Iran.Come l’Iran supporta Hamas, due settimane fa abbiamo scoperto che gli Stati Uniti appoggiano Abbas. Allo stesso modo, come l’Iran e la Siria sono a favore di Hezbollah in Libano, allo stesso modo la Casa Bianca ha consentito alla CIA di aprire un’indagine al fine di sostenere i gruppi di opposizione in Libano. Come l’Iran sta appoggiando la Siria, abbiamo recentemente appreso che a breve gli Stati Uniti sosterranno economicamente i gruppi di opposizione.
Abbiamo appreso questa settimana che il Presidente ha autorizzato un attacco all’ufficio di collegamento a Irbil.
La Casa Bianca continua ad affermare l’assenza di piani militari contro l’Iran. Ovviamente, i fatti dicono il contrario. Altrettanto chiaramente, gli iraniani leggeranno che l’amministrazione non sta facendo quello che dice.
E’ possibile che la strategia della Casa Bianca punti mettere in atto un piano per intimidire l’Iran sotto diversi fronti, e questo non porterà a nulla di tragico. Dall’altra parte, se gli Stati Uniti stanno per colpire l’Iran, assisteremo ad alcuni passi di cui non è stato reso conto.
Innanzitutto, sappiamo che esiste uno staff guidato dal National Security Council la cui missione è di creare rabbia nel mondo contro l’Iran. Come prima della seconda Guerra del Golfo, questo media group inizierà a spacciare storie per legittimare l’attacco contro l’Iran. I missili statunitensi forniti agli stati del GCC [Gulf Cooperation Council – organizzazione internazionale dei sei stati arabi del Golfo Persico n.d.t.] sono soltanto una parte dello spiegamento della difesa. Mi aspetto di vedere alcuni missili della difesa con sede in Europa dispiegati in Israele, proprio come prima della seconda guerra del golfo.
Mi aspetto lo spiegamento di ulteriori caccia USAF nelle basi irachene, e forse in qualcuna in Afghanistan.
Penso che sentiremo parlare dello spiegamento ai confini con l’Iran di alcune delle nuove forze in arrivo. La loro missione sarà quella di controllare ogni movimento iraniano verso l’Iraq. Fra gli ultimi passi prima di arrivare all’attacco, vedremo tankers USAF posizionarsi in luoghi insoliti, come la Bulgaria. Verranno usati per rifornire i bombardieri B-2 per sferrare l’attacco all’Iran. Quando accadrà, mancheranno pochi giorni all’attacco.
E’ probabile che la Casa Bianca dica la verità. Forse non c’è intenzione di portare l’Iran al passo successivo. Abbiamo solo bisogno di una scintilla. Il pericolo è di avere creato le condizioni che possono portare a una grande guerra del Medio Oriente.
Sam Gardiner è un ex colonnello della US Air Force. Ha insegnato strategia militare presso il National War College, Air War College e Naval War College.
Fonte: http://www.globalresearch.ca
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16.01.2007
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ELEONORA BIANCHINI