ISRAELE, METTITI IN FILA, PER FAVORE!

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DI ABID ULLAH JAN

“I colonialisti si sono scusati per il colonialismo ma devono anche pagare i risarcimenti alle rispettive nazioni e un “giorno dei caduti” ogni anno onorerebbe le loro vittime”.

Una bozza di risoluzione israeliana, che si spera sarà adottata dai 191 membri dell’Assemblea Generale durante la sessione di apertura che si terrà il prossimo mese, propone il 27 gennaio come giorno per commemorare la vittime dell’Olocausto, scegliendo il giorno del 1945 in cui le truppe russe liberarono Auschwitz, il più grande campo di sterminio nazista. [1]

Il vice ambasciatore britannico Adam Thompson ha detto a Kofi Annan in una recente lettera che più di 30 nazioni europee già sostengono il piano israeliano. Il vice ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Daniel Carmon ha affermato: “E’ una risoluzione universale, un ricordo apolitico del più atroce evento accaduto nell’ultimo secolo – e dovrebbe essere riconosciuto dalle Nazioni Unite”.Le Nazioni Unite hanno tenuto una speciale sessione all’inizio di quest’anno per ricordare il 60esimo anniversario della fine dell’Olocausto. Ma Israele vorrebbe vedere il consesso mondiale devolvere più risorse a questo argomento, includendo programmi di educazione a livello mondiale, incoraggiando la conservazione dei campi nazisti e rifiutando che prenda piede la negazione dell’Olocausto stesso.

Indubbiamente, gli Ebrei hanno sofferto il genocidio perpetrato dalle mani di Hitler. Indipendentemente dal rifiuto o dall’accettazione della gente, l’Olocausto ha avuto luogo. Comunque, non è che questo non sia mai avvenuto nella storia dell’umanità prima o dopo la Seconda Guerra Mondiale.

La domanda è: che dire allora di:

• L’annuale Giorno dell’Olocausto Coloniale, o

• L’annuale Giorno del Genocidio dei Nativi Americani, o

• Il Giorno del Genocidio dei Popoli Nativi di tutte le Americhe, o

• L’annuale Giorno del Genocidio Armeno, o

• L’annuale Giorno del Genocidio Afro-americano, o

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• Il Giorno del Genocidio dei Dravidiani dell’India, o

• Il Giorno del Genocidio Britannico dei musulmani indiani nel 1857, o

• L’annuale Giorno del Genocidio Sudafricano, o

• Il Giorno del Genocidio Africano Continentale, o

• Il Giorno del Genocidio Vietnamita, o

• Il Giorno del Genocidio Giapponese, o

• L’annuale Giorno del Genocidio degli Aborigeni Australiani, o

• Il Giorno in cui Le Crociate vennero dichiarate da Papa Urbano II (il 27 Novembre 1095) a Claremont, Francia, o

• Il Giorno in cui l’Inquisizione fu iniziata contro i Musulmani in Spagna e prima contro gli Ebrei, o

• L’annuale Giorno del Genocidio della Tasmania (in cui stanno avendo successo ne portare a termine la missione),

e ovviamente,

• L’annuale Giorno del Genocidio Palestinese,

e ancora e ancora e ancora?

Soprattutto, perché non cominciamo con l’ultimo genocidio che sta avendo luogo sotto i nostri occhi e proponiamo un giorno per commemorare il Genocidio Iracheno. Bisogna che sia una priorità perché le Nazioni Unite stesse hanno approvato ed autorizzato le sanzioni da genocidio che hanno ucciso 1,8 milioni di iracheni, la metà dei quali bambini. Questo genocidio avviene sotto gli auspici delle Nazioni Unite.

La politica delle sanzioni mirava a distruggere la sovrastimata potenza militare irachena, la quale, è stato finalmente provato, si basava totalmente su bugie ed è stato tristemente constatato essere sbagliata. Il mondo ha ora chiaramente capito che le presunte Armi di Distruzione di Massa, per le quali Madeline Albright ha detto che “valesse la pena” di prendere milioni di vite di iracheni, innanzitutto non c’erano.

Queste sanzioni violano la Carta delle Nazioni Unite, la Convenzione dei Diritti Umani, e i Diritti dei Bambini. Il Primo Protocollo di Ginevra, articolo 54, proibisce di affamare i civili come metodo di guerra. Le sanzioni da genocidio continuarono nonostante numerosi rapporti fatti dall’UNICEF e da altre fonti credibili.

Un rapporto al Congresso nell’aprile 1998 dichiarò che non c’erano prove solide che l’Iraq mantenesse ancora armi chimiche o biologiche o materiali per produrle. Uno scrittore, nella rivista Maggio/Giugno degli Affari Esteri indicava chiaramente: a) i pericoli rappresentati dalle Armi di Distruzione di Massa sono spesso esagerati; b) per contro, i pericoli rappresentati dalle sanzioni economiche generalizzate verso la gente comune sono chiari, attuali e spesso devastanti; e c) escludendo i morti nelle camere a gas naziste, le sanzioni hanno contribuito a più decessi che tutte le Armi di Distruzione di Massa dalla Seconda Guerra Mondiale. Il genocidio, tuttavia, continuò. [2]

Qualcuno potrebbe argomentare che non c’è confronto fra 6 milioni e 1 milione e 800 mila. Bene, questo in primo luogo significherebbe considerare le vittime degli altri olocausti come “figli di un dio minore”. Inoltre, ci sono stati olocausti che hanno mietuto più di 100 milioni di vite. Come possiamo ignorare un giorno dei caduti per questi? Non sarebbe un disonore per le vittime di questi genocidi dimenticati?

Henrik John Clarke scrisse nell’introduzione di Christopher Columbus & the African Holocaust: Slavery & the Rise of European Capitalism che nell’Olocausto Africano furono deportati fra i 10 ed i 20 milioni di africani in nome della tratta degli schiavi occidentale; questo significa che la popolazione africana fu decimata di circa 100 / 200 milioni, poiché venivano uccise circa 10 persone per poter catturare vivo un singolo africano durante la caccia da parte degli schiavisti. Il professor Clarke commenta:

“Non sto dicendo che (l’Olocausto Ebraico) non sia tragico, o che non sia sbagliato. (Comunque) Non c’è confronto fra 6 milioni e 100 milioni di morti. “l’Olocausto Africano, ha detto, fu “un atto di aggressione continuato… Gli europei dichiararono guerra a qualsiasi cultura, qualsiasi modo di vita… se non eri come loro, eri un infedele, un selvaggio.” Questo è continuato in una maniera ancora più sofisticata entro il corrente ordine mondiale. “Questa non era una guerra contro il “corpo” Africano, ma contro la “mente” Africana. E continua fino ai nostri giorni.”

Più cerchiamo nella storia le pagine di olocausti e genocidi, più vengono alla luce numerosi massacri in epoche differenti. Due giorni dei caduti sarebbero sufficienti per coprire la maggior parte degli olocausti: il Giorno della Memoria per l’Olocausto Coloniale ed il giorno della memoria per l’Olocausto Musulmano.

Il Giorno dei Caduti per l’Olocausto Coloniale ricompenserebbe tutte le avventure coloniali che hanno raggiunto più di centinaia di milioni. Coprirebbe tutte le vittime dei genocidi coloniali a partire dall’Africa, fino all’Asia del Sud, Australia ed America. Un’occhiata alla storia svela i fatti piuttosto orrendi che i colonialisti hanno, piuttosto sorprendentemente, cercato di cancellare dalle loro coscienze. I colonialisti si sono già scusati per le loro avventure coloniali. Loro, comunque, devono pagare i risarcimenti alle rispettive nazioni, e rimanere fuori dal continuo controllo coloniale a distanza e un giorno dei caduti ogni anno onorerebbe le loro vittime.

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Secondo Michael Dorris (“Contemporary Native Americans”, Daedalus, 1981), c’erano originariamente circa 80 milioni di Nativi Americani in America Latina quando Colombo scoprì il continente, e approssimativamente dai 12 ai 15 milioni in più a nord del Rio grande. Entro l’anno 1650, il 95 % della popolazione nativa dell’America Latina era stata massacrata. Michael A. Dorris osserva che nel momento in cui i confini continentali degli Stati Uniti sono stati stabiliti, l’intera popolazione è stata decimata “fino ad un minimo di 210.000 nel censimento del 1910”.

D’altra parte, il Giorno dei Caduti dell’Olocausto Musulmano ricorderebbe l’olocausto dei musulmani iniziato venerdì 15 luglio 1099, quando i crociati catturarono Gerusalemme e assassinarono migliaia di musulmani. Più di 70.000 corpi senza vita di donne e bambini musulmani furono trovati solo nella Moschea di Omar a Gerusalemme.

Il giorno della memoria per l’olocausto musulmano ricorderebbe le vittime di Gengis Khan e le sue armate che uccisero più di un milione di musulmani durante l’occupazione dell’Iraq e delle aree limitrofe. Coprirebbe migliaia di musulmani uccisi o costretti a cambiare religione dai Crociati spagnoli in Sudamerica. Onorerebbe più di un milione di musulmani, i quali furono uccisi o trasferiti dagli spagnoli e dagli altri estremisti europei durante la ribellione contro l’Impero Ottomano. La lista è lunga, ma proprio al termine, i giorni della memoria per l’olocausto dei musulmani onorerebbe i seguenti:

• Più di 3 milioni di musulmani uccisi/ trasferiti dalla potenze coloniali europee durante e dopo l’occupazione delle nazioni musulmane dopo la Prima e la Seconda Guerra Mondiale

• Più di 5 milioni di musulmani uccisi/ trasferiti dagli Zar di Russia

• Più di 1 milione di musulmani uccisi/ trasferiti dal governo comunista russo

• Più di 1 milione e mezzo di musulmani uccisi in Cina, Cambogia, Vietnam, e altri paesi dell’Estremo Oriente dopo la Seconda Guerra Mondiale

• Più di mezzo milione di musulmani uccisi/ trasferiti a Burma dopo la Seconda Guerra Mondiale

• Più di mezzo milione di musulmani in India e Kashmir dal 1947

• Più di mezzo milione di musulmani uccisi dai Serbi e Croati in Bosnia durante i primi anni ’90

• Più di 100.000 musulmani in Kosovo e Albania durante la metà degli anni ’90

• Più di 5 milioni di musulmani uccisi / trasferiti in Palestina dal 1948

• Più di 5 milioni di musulmani uccisi / trasferiti dall’occupazione russa dell’Afghanistan

• Migliaia di musulmani uccisi dai governi laici appoggiati dai governi occidentali nelle nazioni musulmane, da quando sono diventate indipendenti dalle potenze coloniali

• I 150.000 civili innocenti uccisi dalle forze americane in Iraq e Afghanistan dal 9/11.

Il comitato di 28 membri delle Nazioni Unite che ha messo nell’agenda dell’Assemblea è di discutere la risoluzione israeliana per dichiarare il 27 Gennaio come giorno per commemorare le vittime dell’olocausto nelle prossime settimane, ed è ampiamente atteso che l’Assemblea voti sulla proposta durante la sua prossima sessione annuale.

Tutto quello che noi proponiamo ai restanti membri delle Nazioni Unite è di posticipare le risoluzioni per poter dichiarare giorni speciali i Giorni dei Caduti per l’Olocausto Musulmano e per l’Olocausto Coloniale perlomeno per commemorare tutte le vittime dei genocidi. Ad Israele, tutto quello che possiamo dire è: “mettiti in fila”!

Domenica, 21 Agosto 2005

Riferimenti:

H.G. Wells, “A Short History of the World,” Penguin Books, 1949

“Chambers Dictionary of the World History,” Chambers, 1994.

G. C. Kohn, “Dictionary of the Wars,” Doubleday, 1987.

Erna Paris, “The End of the Days,” Lester Publishing, 1995.

David Brownstone and Irene Franck, “Timelines of the War,” Cittle, Brown and Company, 1994.

A. Hourani, “A History of the Arab Peoples,” Harvard University Press, 1991.

Roland Oliver and J. D. Fage, “A Short History of Africa,” 1968.

J. Burne, Editor, “Chronicle of the World,” Longman, 1989.

N. Davies, “Europe, A History,” Pimilico, 1997.

P. Hitti, “History of the Arabs,” Mcmillan, 1990.

T. Pakenham, “The Scramble For Africa,” George Weidenfeld & Nicolson, 1997.

J. A. Hammerton, “The Outline History of the World,” The Amalgamated Press Ltd., 1993.

Cox, George, W, “The Crusades” (1886); Laffan, R.G.D (ed. and trans.), “Select Documents of European History” 800 – 1492, (1929)

Note:

[1] “Israel seeks annual U.S. / UN holocaust memorial day

[2] For a brief introduction to the genocidal sanctions, see: “A BRIEF HISTORY OF UNITED NATIONS SANCTIONS AGAINST IRAQ,” by John Rempel, Liaison Mennonite Central Committee United Nations Office.

Ulteriori Letture:

The Colonial Holocaust and its Legacy
by Nafeez Mosaddeq Ahmed

The 1991 Gulf Massacre
by Nafeez Mosaddeq Ahmed

Engineering War in Bosnia
by Nafeez Mosaddeq Ahmed

Global mortality, Iraq and the Muslim Holocaust
by Gideon Polya

Abid Ullah Jan
Fonte: http://world.mediamonitors.net
Link: http://world.mediamonitors.net/content/view/full/18111
21.08.2005

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di DOCTORJIMMY

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