di Valentina Bennati
comedonchisciotte.org
Finalmente sono in arrivo le linee guida per curare a domicilio i pazienti covid senza necessità di ricovero (ovvero la stragrande maggioranza delle persone che vengono infettate da Sars Cov 2) ma, secondo le indiscrezioni circolate, non sarebbero quelle giuste.
Da mesi alcuni medici che hanno vissuto l’emergenza in prima linea, riuscendo a curare con successo a casa le persone sintomatiche, stanno spiegando quanto sia fondamentale l’utilizzo di cortisone, antibiotici ed eparina anche precocemente per impedire peggioramenti, eppure nonostante ciò, la bozza di protocollo per le cure a casa che è stata presentata dal gruppo di lavoro del Ministero della Salute direbbe NO ad antibiotici, cortisone (previsto solo in emergenza) ed eparina (ammessa per le persone che hanno difficoltà a muoversi) e SI’ al paracetamolo che, può essere utile in caso di febbre molto alta, ma che però non contrasta per nulla l’infiammazione causata dal nuovo coronavirus, anzi sarebbe controproducente.
Dunque l’esatto contrario di ciò che dovrebbe essere fatto.
Se di fronte al raggiungimento di soglie critiche di occupazione degli ospedali in tutte le regioni, è alla fine apparso evidente a tutti ciò che in teoria dovrebbe essere ovvio, cioè l’importanza di fornire cure idonee domiciliari alle persone sintomatiche immediatamente, senza perdere tempo prezioso, in effetti il protocollo di cui si sta parlando in queste ore lascia parecchio sconcertati.
Gli stessi medici di famiglia stanno esprimendo perplessità e irritazione per non essere stati coinvolti nel tavolo di lavoro, oltre a non condividere le indicazioni terapeutiche.
E’ inevitabile chiedersi da chi sia formato il fantomatico gruppo di lavoro del Ministero della Salute che ha elaborato tale bozza ma, soprattutto, se davvero si voglia evitare il sovraccarico degli ospedali rendendo possibili le cure a casa.
Intanto, come scrive Il Sole 24 Ore, “in attesa che il documento definitivo sia pronto, le Regioni si stanno muovendo autonomamente con le loro linee di indirizzo e ordinanze. È atteso a breve il documento del Piemonte, mentre negli ultimi giorni è arrivata sulla scrivania dei medici di famiglia del Lazio l’ordinanza firmata dal presidente Nicola Zingaretti. In Campania le direttive sono state fornite dalle singole Asl, mentre l’Emilia Romagna ha da tempo prodotto indicazioni precise”.
Auspichiamo quindi che arrivi quanto prima il protocollo ufficiale applicabile in tutte le regioni con modalità omogenee.
Sperando che sia diverso dalla bozza che sta circolando in queste ore e che fornisca davvero ai medici di base indicazioni chiare, precise e soprattutto efficaci per la cura dei pazienti Covid a casa.
Altrimenti assisteremo ad altri terribili disastri.