DI CHARLEY REESE
Billtotten
Il dovere principale di ogni cittadino, specialmente in tempi pericolosi, è di pensare. Senza pensatori indipendenti, e che siano anche economicamente indipendenti dal governo, la democrazia non può funzionare.
Ricordare e immaginare non è pensare. Avere reazioni emotive o ideologiche non è pensare. Credere nella “magia delle parole” consuete non è pensare. Aver fede non è pensare.
Pensare è usare al meglio la ragione per scoprire la verità. Per far questo occorre scuotere emozioni, desideri, volontà e guardare il mondo nella sua nuda realtà, non come vorremmo che fosse o come qualcun altro ci ha detto che è.
La realtà non è condizionata dai nostri desideri o dalle nostre cognizioni. I nostri sensi estrapolano dati dal mondo esterno e i nostri cervelli elaborano conclusioni su quei dati. La realtà non si conforma a noi, siamo noi a doverci conformare ad essa.Di questi tempi pensare liberamente è particolarmente difficile, perchè la generazione attuale è esposta a un bombardamento informatico senza precedenti. Alcuni anni fa si stimava che l’americano medio fosse esposto a circa 15.000 messaggi al giorno. Sono certo che oggi quel numero è aumentato.
La pubblicità ci penetra, con classificazioni, punti vendita, annunci su giornali e televisioni, su radio e internet, come pure su manifesti. L’informazione – in maggior parte falsa, asservita, incompleta e triviale – trabocca da riviste, televisioni, radio e internet.
L’informazione non è la verità, ma scampoli di dati che possono essere veri o falsi, se non addirittura inutili. Spesso ho raccomandato alla gente di prendersi una pausa dall’informazione. Provate a stare una settimana senza guardare la televisione, senza ascoltare la radio, senza leggere giornali o riviste e senza navigare su internet. All’inizio non sarà facile, ma se persisterete sarete sorpresi da come il mondo vi apparirà normale dopo aver tagliato fuori il quotidiano cicaleccio politico e le angoscianti notizie del mondo.
Un altro allenamento per la gestione della propria mente è questo: quando guidate, fate uno sforzo cosciente di non leggere la segnaletica o i manifesti, ma lasciate cadere il vostro sguardo sugli alberi, o su altri aspetti naturali del paesaggio. Quando qualcuno vi chiede indicazioni per raggiungere la vostra casa usate frasi di questo tipo: “Vada avanti per tre isolati finchè vede un albero di magnolie, poi giri a sinistra e la troverà vicino a due alberi di mele selvatiche”.
La cosa più importante da capire è che la vostra mente appartiene a voi stessi. E’ il mezzo primario per la vostra sopravvivenza. Non affittatela a politici o partiti, o a nessun altro, inclusi opinionisti e commentatori. Tutto ciò che vogliono gli esponenti di qualsivoglia definizione è di persuadervi ad adottare le loro idee. Non fatelo. Arrivate da soli alle vostre conclusioni. Se le vostre opinioni coincidono con le loro, cooperate, se no, andate per la vostra strada.
Ancora, imparate a vagliare l’informazione che vi si presenta. E’ proprio necessario sapere che Mel Gibson non si è ubriacato per 65 giorni? Sì soltanto se è vostro parente o vostro amico. Dovete assolutamente sapere che c’è stato un colpo di stato in Tailandia? No, se non dovete recarvici.
Nonostante tutte le chiacchiere sulla globalizzazione, nella maggioranza dei casi i nostri veri interessi sono per quello che succede attorno a noi, per la nostra famiglia, la nostra comunità, la nostra regione, il nostro Stato. Dovremmo concentrarci lì, perchè è lì che possiamo fare la differenza.
Mentre i ficcanasi globali si preoccupano di foreste pluviali, di conflitti tribali in Sudan e della povertà in Africa, le nostre infrastrutture, educazione pubblica inclusa, si stanno deteriorando. I divi che vogliono prendere in braccio bimbi neri non hanno bisogno di recarsi in Africa. C’è una grande quantità di bimbi poveri di ogni colore proprio qui negli Stati Uniti.
Pensate gente, pensate!
Potete scrivere a Charley Reese presso: Post Office Box 2446, Orlando, Florida 32802
Titolo originale: “Just Think”
Fonte: http://billtotten.blogspot.com/
Link
17.10.2006
Tradotto per www.comedonchisciotte.org da GIANNI ELLENA