DI
CUI NON AVETE MAI SENTITO PARLARE
DI BILL SARDI
LewRockwell.com
Quest’anno le donne incinte stanno affrontando una
sfida insolita e particolarmente stressante. Come possono
sapere, vista l’informazione spudoratamente falsa e
fuorviante diffusa dalle agenzie di sanità pubblica, se
l’iniezione di antifluenzale di quest’anno è
effettivamente sicura?
Un sondaggio online rivela che 414 donne su 552 (il
75%) non hanno intenzione di essere sottoposte alla
vaccinazione contro l’influenza H1N1. Eppure le donne
incinte vengono considerate ad alto rischio di mortalità
per questo tipo di influenza.
Le donne gravide stanno discutendo su varie piattaforme
internet, e le notizie che seguono, se vere, sono abbastanza
impressionanti. Eccone alcune dal sito about.com,
monitorato da Krissi Danielsson.Leggete questo intervento recente:
3 Novembre 2009, 16:30
Anche io ho fatto la vaccinazione contro l’H1N1 il 22
Ottobre 2009 e ho iniziato il travaglio il 25 Ottobre,
quando ero a 16 settimane di gravidanza e avevamo sentito il
battito e controllato il resto trovando che tutto andava
bene il 16 Ottobre 2009, poi il 28 Ottobre mi si sono rotte
le acque e il 29 Ottobre ho partorito un bambino nato morto
e nessuno è stato in grado di spiegarmi perché… Tutti mi
dicono che non è stata colpa dell’iniezione, ma io
credo che sia così. Il mio bambino stava crescendo al ritmo
giusto e tutti sembrano ignorare la vaccinazione. Io dico
che se vi vaccinate e poi abortite, in caso sia possibile
effettuare un’autopsia, chiedete di farla.
Ci sono altre storie come questa:
26 Ottobre 2009, 11:07
Ho fatto entrambi i vaccini il giovedì. Ero incinta di 9
settimane. Ho abortito la domenica. Mi era stato detto da
svariati dottori di fare questi vaccini. Adesso preferirei
aver seguito il mio istinto e non essermi vaccinata
AFFATTO!
29 Ottobre 2009, 8:33
Lavoro in un ospedale come donna delle pulizie e mi era
stato detto che “i benefici superavano i rischi”.
All’ 1:00 di mattina ho fatto il vaccino, alle 3:00 ho
cominciato a sanguinare e ad avere crampi, e alle 15:00 ho
abortito. A voi la scelta.
31 Ottobre 2009, 13:29
Ho fatto il vaccino contro l’H1N1 e 24 ore dopo ho
abortito.
Francamente, queste potrebbero essere coincidenze, ma di
nuovo, leggete questo intervento:
6 Novembre 2009, 11:00
Vengo da una città di 2000 anime in South Dakota, ci sono
molte donne incinte e i nostri tempi di gestazione scadono a
poche settimane di distanza l’una dall’altra.
Quattro di noi hanno fatto il vaccino contro la H1N1 due
settimane fa e una dopo l’altra abbiamo cominciato ad
avere contrazioni pretermine. I nostri bambini dovrebbero
nascere tra Novembre e Dicembre, quindi siamo in stadi molto
più avanzati di altre donne che li hanno persi. Non
c’è modo di convincerci che il nostro travaglio
pretermine non sia stato causato dal vaccino contro
l’H1N1. Potrebbe sembrare un “puro caso” ad
alcune persone quando si considera che le donne sono
distribuite su tutto il territorio statunitense, ma in
questo caso stiamo parlando di quattro donne di una piccola
comunità. Il mio cuore va a quelle di voi che hanno perso i
propri bambini.
Ci sono altre orribili storie di gravidanze ed iniezioni
vaccinali che coinvolgono la nascita di bambini morti, e le
potete trovare qui.
Eppure alle donne gravide è stato detto che il vaccino è
sicuro e che fanno parte di un gruppo ad alto rischio di
mortalità in caso di contrazione del virus influenzale. (Le
morti relative all’influenza non sembrano essere causate
dall’influenza stessa, quanto dal trattamento
intrapreso. Si veda qui).
Il vaccino contro il virus H1N1 è stato testato sulle
donne gravide solo di recente. Un rapporto ufficiale
sostiene che “al momento il vaccino sembra essere ben
tollerato e non sono sorte preoccupazioni riguardanti la sua
sicurezza”.
La Polonia rifiuta il vaccino
Il Ministro della Sanità polacco fa dichiarazioni molto
forti su YouTube, dicendo che ci sono molti siti web a
favore dei produttori del vaccino contro il virus H1N1,
mentre tuttora non riesce a trovare alcuna notizia di
effetti collaterali indesiderati causati da questo vaccino.
La Polonia ha deciso di impedire l’uso del vaccino per
le donne incinte.
Il Ministro della Sanità polacco Zdrowia sfida i suoi
colleghi medici: “vorrei che voi visitaste alcuni di
questi siti (dei produttori di vaccino) e trovaste un
qualunque effetto collaterale indesiderato. Ogni minima
cosa, anche solo una, come un’eruzione cutanea di tipo
allergico. Cose come questa possono succedere anche
utilizzando i farmaci più sicuri. Non c’è nulla di
tutto questo in nessun sito web. È un ‘farmaco
perfetto'”.
Continua poi e chiede: “perché, se questo vaccino è del
tutto sicuro, i produttori richiedono l’esonero dai
ricorsi legali da parte dei pazienti danneggiati?”
Aborti spontanei e influenza
L’orrore per queste donne è che hanno seguito
scrupolosamente il consiglio del loro dottore vaccinandosi
contro l’influenza H1N1, hanno perso il loro bambino e
ora si chiedono se la vaccinazione sia stata la causa
dell’interruzione di gravidanza.
Circa 26.000 bambini nascono morti negli Stati Uniti ogni
anno (~70 al giorno), e si stima che siano circa 3.2 milioni
in tutto il mondo [Obstetrics Gynecology Ott 2009;
114(4):901–14]. Quante di queste morti o nascite con
anomalie congenite siano imputabili ad infezioni influenzali
contratte durante la gravidanza è difficile da accertare.
Gli studi che riguardano i bambini nati morti sono
notoriamente invalidati. Dipendono quasi interamente dalle
nascite in ospedale, che sono chiaramente distorte per
quanto riguarda le gravidanze con problemi.
La diceria che circola su internet è che circa il 50
percento delle donne incinte vada incontro alla nascita di
un bambino morto o ad una interruzione di gravidanza in ogni
caso (e questo non è vero), e quindi come si può accusare
l’iniezione di un vaccino antinfluenzale per un aborto
spontaneo?
Si ritiene che infezioni di qualunque tipo, batteriche o
virali, possano aumentare il rischio di aborto spontaneo.
È stato stimato che, nei paesi sviluppati, tra il 10% e il
25% degli aborti spontanei possano essere causati da
un’infezione (virus, batteri, protozoi) [Seminars Fetal
Neonatal Medicine Ago. 2009; 14(4):182–9]. Ma, di nuovo,
questa è una stima molto rozza.
Il grafico mostra il numero totale di bambini nati morti a
Kanagawa (A) e Osaka (B), in Giappone, negli anni precedenti
e durante la pandemia di influenza spagnola. La linea
continua rappresenta il numero di nati morti attesi in caso
non si fosse presentata l’influenza, e i cerchi
rappresentano il numero di quelli osservati in un dato
mese.
Solo recentemente è stato pubblicato un lavoro attendibile
che riguarda i nati morti e l’influenza. Durante
l’influenza spagnola le autorità sanitarie giapponesi
hanno accuratamente registrato i casi di nati morti
precedenti (1913 – 1917) e durante il periodo pandemico
(1918 – 1920). Tra il 7.5 e il 9 percento delle nascite in
due città (Osaka e Kanagawa) durante la pandemia del 1918
hanno riguardato bambini nati morti.
Usando i dati del 1918 come modello, dati i 30.000 nati
morti per anno su 1.1 milioni di donne incinte oggi in
Giappone, che rappresentano il 2.7% delle nascite,
l’influenza dovrebbe aumentare questo numero di circa
3.000 – 9.000 aborti, ovvero circa il 3.5% delle nascite.
Questo quindi corrisponderebbe ad un aumento di meno di un
aborto ogni 100 nascite [Obstetrics & Gynecology and
Reproductive Biology 147 (2009) 111–115].
Se questo modello del 1918 venisse applicato agli Stati
Uniti oggi, dove ci sono ~4 milioni di nascite all’anno,
dovrebbero esserci circa 32.000 aborti spontanei in più a
causa dell’influenza. Ma questa stima non è certamente
valida, poiché rappresenta più del numero di aborti
segnalati annualmente negli Stati Uniti.
Il problema è che il modello è basato su un’epidemia
di influenza senza precedenti avvenuta nel 1918, che non
può essere confrontata con nessun’altra pandemia per
violenza o perdita di vite. Si verificarono fattori
precedentemente sconosciuti, tra cui quello che è stato
solo recentemente individuato come un sovradosaggio di
aspirina, usata per abbassare la febbre durante
l’influenza spagnola del 1918, che può aver indotto
carenza di vitamina C e infiammazione polmonare (edema),
provocando un aumento di mortalità.
La domanda rimane aperta: le donne gravide sono esposte ad
un rischio significativamente maggiore di perdere il proprio
bambino a causa dell’influenza? Se la risposta è no,
perché vaccinare?
Vaccinazioni durante la gravidanza
La prassi per le donne incinte è quella di sconsigliare
qualunque tipo di vaccinazione durante la gravidanza e di
farsi vaccinare contro il morbillo, l’epatite B, gli
orecchioni e il tetano prima della gravidanza o subito dopo
la nascita del bambino [International Journal Gynaecology
Obstetrics. 1993 Jan; 40(1):69–79].
Sì, è vero che uno studio controllato ha recentemente
mostrato che il vaccino antinfluenzale diminuisce le
malattie di tipo influenzale di più del 30% tra le donne
gravide e riduce il conteggio virale nel sangue per il 63%
delle donne gravide e dei neonati [Obstetrics Gynecology Ago
2009; 114(2 Pt 1):365–8].
Sì, certo, il vaccino antinfluenzale previene malattie
legate all’influenza, come febbre, diarrea e tosse.
Eppure la domanda rimane: il vaccino antinfluenzale riduce
la mortalità e gli aborti spontanei legati
all’influenza, e c’è una qualunque possibilità che
le vaccinazioni possano aumentare il rischio di nati morti?
Un aumento della mortalità materna è stato riportato
durante le epidemie influenzali del 1918 e del 1957, ma non
in altri anni. Il tasso di ricoveri ospedalieri è stato
significativamente aumentato da infezioni dovute ad
influenza stagionale avvenute nel primo trimestre di
gravidanza, ma l’efficacia della vaccinazione nel
prevenire esiti gravi è ancora da dimostrare.
La vaccinazione contro l’influenza viene raccomandata
negli Stati Uniti per tutte le donne che saranno gravide
durante il periodo dell’influenza stagionale, per
prevenire che venga contratta l’influenza e che si possa
sviluppare una polmonite. Non esiste ancora una prova sicura
del fatto che l’infezione materna da influenza sia
associata con un aumento di rischio per l’aborto
spontaneo, la nascita di bambini morti, di bambini con
anomalie congenite, o la mortalità [Nippon Rinsho Ott 2006;
64(10):1930–3].
Perché non permettere alle donne gravide di affrontare i
sintomi dell’influenza evitando gli effetti collaterali
indesiderati causati dal vaccino?
Alcuni ricercatori canadesi dicono: “le prove sono
insufficienti per raccomandare la vaccinazione
antinfluenzale stagionale come pratica standard per tutte le
donne sane che stiano iniziando una gravidanza”
[Vaccine 30 Lug 2009; 27(35):4754–70]. Questo non è di
certo quello che viene detto alle donne americane.
Le autorià sanitarie in Svizzera non permettono l’uso
del vaccino contro il virus influenzale H1N1 tra le donne
gravide per questa stagione (2009 – 2010).
La questione che riguarda il perché donne gravide debbano
affrettarsi ad essere vaccinate ha fatto capolino nella
mente di una donna che ha scritto:
9 Novembre 2009, 15:32
Mi confonde il fatto che se una donna abortisce durante un
episodio di influenza, allora l’influenza è indicata
come la causa dell’aborto, e la ragione per cui la donna
dovrebbe vaccinarsi. Tuttavia, se una donna abortisce il
giorno dopo essersi vaccinata, le viene detto che non è
“colpa” del vaccino. Mi dispiace. Non ha senso.
Immaginate l’ansia a cui sono sottoposte le donne
gravide durante questa stagione influenzale. Una donna
incinta, dopo aver letto i resoconti online riguardo a
nascite di bambini morti avvenute in seguito alla
vaccinazione antinfluenzale, scrive:
9 Novembre 2009, 11:57
J dice:
Sono al settimo mese di gravidanza e ho fatto la
vaccinazione 2 settimane fa, sono assolutamente terrorizzata
dopo aver letto questo.
Titolo originale: “The Flu Vaccine Horror Story You Never Heard About”
Fonte: http://www.lewrockwell.com
Link
13.11.2009
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ELISA NICHELLI