Riceviamo e pubblichiamo da OSA Polizia la lettera inviata dal sindacato all’agenzia giornalistica Ansa.
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Spett.le Redazione Ansa,
Con grande stupore abbiamo preso atto, a seguito della lettura dell’articolo di cui al link
https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2024/08/31/in-7-giorni-oltre-15.200-casi-di-covid-11_29ce6deb-b6f1-471e-8f89-45b0dc6544b1.html, dei dati inerenti ai contagi e ai decessi da Covid-19 che il solerte Ministero della Salute pubblica periodicamente nei suoi report e che altrettanto solertemente codesta Redazione riporta con malcelata enfasi lo scorso 31 agosto 2024.
Orbene, a noi attenti osservatori in tal materia di contagi da virus ed eventuali morti correlate appare inconcepibile che proprio il periodo più caldo dell’anno – dove le temperature si sono assestate ovunque sui 30° e senza non di meno concedersi picchi che hanno raggiunto la soglia dei 40° – possa aver coadiuvato l’impennata dei dati statistici oggetto del vostro roboante articolo.
Evidentemente questa nuova variante ha sfondato tutti i criteri ed i principi assodati della scienza biomolecolare secondo cui con l’innalzarsi delle temperature esterne i virus hanno ben poco da star allegri e trastullarsi passeggiando da un individuo ad un altro come se niente fosse.
Come se non bastasse nell’articolo si fa riferimento alle morti (anch’esse in aumento come i contagi) la cui determinazione la si attribuisce, senza alcun beneficio del dubbio, al camaleontico e onnipresente virus SARS-CoV-2. Mai un rimando a precipui esami autoptici eseguiti sulle salme, se queste fossero vaccinate o meno o avessero in corso altre gravi patologie.
Ordunque un conto è pubblicare asettici dati e tabelle, come fa il Ministero di riferimento, un altro paio di maniche è svolgere una funzione di informazione pubblica innestandola con valutazioni capziose e allarmanti per il pubblico lettore. Perché così facendo si esonda dal mero contesto della libera informazione per planare in quello penale, andando ad intercettare diversi profili giuridici.
Indi per cui invitiamo codesta Redazione a smentire quanto acclarato con enfasi nell’articolo de quo oppure – e sarebbe meglio per tutti noi – a ristrutturarlo mediante un’analisi meticolosa di ogni singolo dato riportato dalle suddette asettiche tabelle ministeriali.
Sarebbe sciocco vederci costretti ad ingolfare il sistema giuridico penale, che ha ben altri temi da trattare.
Il nostro contributo come OSA Polizia continuerà sino al compimento della Giustizia!
Attendiamo determinazioni e fatti …
e … come sempre … auspichiamo Che il Futuro Ci Sia Amico !!!
Aversa (CE), lì 6 settembre 2024
La Segreteria Nazionale