Il primo effetto

DONA A COMEDONCHISCIOTTE.ORG PER SOSTENERE UN'INFORMAZIONE LIBERA E INDIPENDENTE:
PAYPAL: Clicca qui

STRIPE: Clicca qui

In alternativa, è possibile effettuare un bonifico bancario (SEPA) utilizzando il nostro conto
Titolare del conto: Come Don Chisciotte
IBAN: BE41 9674 3446 7410
BIC: TRWIBEB1XXX
Causale: Raccolta fondi

DI CARLO BERTANI

carlobertani.blogspot.it

Non è casuale la data del 21 marzo 2018, non lo è proprio. La vicenda era nota da tempo: non si sa come e perché, sulla base di uno sconosciuto “Trattato di Caen” la Francia aveva deciso d’acchiapparsi 400 Km2 di mare italiano, da sempre italiano, prima e dopo le guerre mondiali, ossia fino a ieri. Per quello che si sa, questo sconosciuto “Trattato di Caen” è il solito ludibrio europeo che ha solo un senso: dopo essersi prese le industrie e la distribuzione italiana (due nomi: Thyssen e Parmalat, tanto per ricordare), il nuovo Asse Franco-Tedesco aveva concesso alla Francia aree molto ambite per la pesca del gambero (Liguria) e del Tonno Pinna Rossa in Sardegna, che sul mercato di Tokyo è battuto all’asta a peso d’oro. Pare anche che ci sia, nelle aree che letteralmente ci volevano rubare, un giacimento di gas.

I “galletti” hanno subito fatto marcia indietro:

“…essa (la riunione dove si doveva decidere la “combine”, del 25 marzo 2018 N.d.A.), come informa l’ambasciata di Francia a Roma, riguarda semplicemente ‘una consultazione pubblica nel quadro della concertazione preparatoria di un documento strategico sul Mediterraneo che si riferisce al diritto ed alle direttive europee esistenti e che non è volta in alcun modo a ‘modificare le delimitazioni marittime nel Mediterraneo’.” (1)

Concorda la Farnesina:

A sentire il sottosegretario agli Affari Europei, Sandro Gozi, l trattato non è operativo perché il Parlamento non l’ha ancora ratificato. Per Gozi “nessuno intende modificare i confini marittimi tra Italia e Francia”. (2)

Sono tutti d’accordo, non si tocca nulla ma – chiediamo – come mai le carte marittime francesi erano già state aggiornate a nuovi confini e perché un peschereccio italiano fu sequestrato dalla Guardia Costiera Francese?

nel gennaio 2016 il peschereccio italiano Mina era stato fermato dalla gendarmeria marittima francese e scortato fino al porto di Nizza, con l’accusa di praticare la pesca del gambero in acque francesi. Solo dopo il pagamento di una cauzione di 8300 euro era stato rilasciato. Dunque, quelle che sembravano essere acque italiane erano diventate francesi.”(1)

La vicenda non è conclusa:

Ad oggi, spiega l’ammiraglio De Giorgi (ex Capo di Stato Maggiore della Marina Militare dal 2013 al 2016) i confini tra acque italiane e francesi rimangono incerti.

La faccenda è oscura. E poi: in cambio di che cosa? Non ci sono indicazioni di contropartite diplomatiche: forse, erano “contropartite” su “fondazioni” private? La Francia ci ha abituati a comportamenti del genere, si veda l’affaire Sarkozy/Gheddafi.

Questa vicenda è singolare, e ci precipita direttamente nell’attuale Parlamento Italiano laddove, seppur con i tempi ed i modi della schermaglia parlamentare, si nota che gli schieramenti che hanno tentato la cessione delle acque italiane alla Francia, ovvero gli “svenditori”, sono il “blocco” che sosteneva Gentiloni, ossia il centro sinistra e quello berlusconiano, gli stessi che oggi tentano disperatamente di bloccare la nascita di un governo Lega-5Stelle.

Va dato atto a Giorgia Meloni d’essersi battuta più di tutti contro questo vero e proprio furto: adesso, Fratelli d’Italia scelga: o con chi vuole svendere tutto all’UE oppure con chi desidera mantenere la sovranità nazionale, anche in un quadro d’accordi europei, ma di accordi, non di furti.

I furbetti del quartierino – Renzi e Berlusconi – non s’aspettavano una simile débacle elettorale e contavano di rimettere insieme il solito governicchio prono ai desiderata di Bruxelles: ci spiace -))) ma non è andata così. E’ stato costretto ad ammetterlo addirittura Napolitano, l’uomo che più “lavorò” alla sporca faccenda.

Adesso, dopo le necessarie fasi iniziali, ancor prima del Governo, il Parlamento metta all’ordine del giorno questa lercia faccenda e chiuda la porta con un no, sonoro e deciso. Questa volta vogliamo sentirlo tutti, “chiaro e forte”, mi raccomando.

 

Carlo Bertani

Fonte: http://carlobertani.blogspot.it

Link: http://carlobertani.blogspot.it/2018/03/il-primo-effetto.html

24.03.2018

 

NOTE

(1) http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/italia-francia-farnesina-italia-non-h-aceduto-acque-territoriali-meloni-continueremo-a-vigilare-e810e296-323d-4d8e-9e5d-fcf69fcc0f78.html?refresh_ce

(2) http://www.ilgiornale.it/news/cronache/mare-ceduto-francia-si-fa-dietrofront-non-modifichiamo-1507763.html

 

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Potrebbe piacerti anche
Notifica di
4 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments
4
0
È il momento di condividere le tue opinionix