La redazione non esercita un filtro sui commenti dei lettori, a meno di segnalazioni riguardo contenuti che violino le regole.

Precisa che gli unici proprietari e responsabili dei commenti sono gli autori degli stessi e che in nessun caso comedonchisciotte.org potrà essere considerato responsabile per commenti lesivi dei diritti di terzi.

La redazione informa che verranno immediatamente rimossi:

Messaggi che entrano automaticamente in coda di moderazione per essere approvati prima di pubblicarli o vengono sospesi dopo la pubblicazione:

Nota: se un commento entra in coda di moderazione (e quindi non appare immediatamente sul sito), è inutile e dannoso inviare di nuovo lo stesso commento, magari modificando qualcosa, perché, in questo caso, il sistema classifica l’utente come spammer e non mostra più nessun commento di quell’utente.
Quindi, cosa si deve fare quando un commento entra in coda di moderazione? bisogna solo aspettare che un moderatore veda il commento e lo approvi, non ci sono altre operazioni da fare, se non attendere.

Per qualsiasi informazione o comunicazione in merito, scrivere alla redazione dal modulo nella pagina dei Contatti

Una persona può avere un solo account utente registrato nel sito.

Commentare con utenti diversi è una pratica da trolls e vengono immediatamente bannati tutti gli utenti afferenti ad un’unica entità, senza preavviso.

SANZIONI IN CASO DI VIOLAZIONE DEL REGOLAMENTO STABILITE DALLA REDAZIONE CDC:

1) Primo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e cancellazione del commento.

2) Secondo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente ammonizione: l’account del commentatore verrà sospeso temporaneamente per 72 ore previo avviso individuale

3) Terzo avviso da parte del moderatore (in rappresentanza della redazione) e conseguente blocco dell’account con l’impossibilità permanente di accedere al portale web

Consigliamo caldamente di leggere anche la pagina delle F.A.Q. le domande frequenti e la nostra Netiquette

La Redazione

 

1 / 142 Pagine

IL PAESE CHE MIRA ALL’AUTARCHIA ENERGETICA

blank
A cura di Das schloss
Il 26 Luglio 2008
134 Views
134 Views

blankJEAN-PIERRE STROOBANTS

Le Monde

Mir hunn energie !” Lo slogan – “Abbiamo l’energia!” – è ovunque, a Beckerich. Sulle facciate, sui documenti ufficiali, nella testa dei concittadini di Camille Gira, il sindaco ambientalista. Questo cinquantenne che ribolle di idee e progetti ha fissato un obiettivo per il suo comune rurale, sito nella regione occidentale del Granducato del Lussemburgo: l’autarchia energetica.

Affidare ai 2700 abitanti la gestione dei loro approvvigionamenti, “anziché dipendere dagli sceicchi arabi”, come lui sostiene? È da un quarto di secolo che quest’uomo caloroso, schietto e paziente ci sta lavorando, da quando è divenuto vicesindaco, poi borgomastro di questo borgo rurale, situato ad un tiro di schioppo dalla frontiera con il Belgio.

In questi tempi di forte incremento del prezzo dell’energia, con il gasolio per il riscaldamento che nel Granducato è arrivato a costare 90 centesimi di euro al litro (contro i 30 di cinque anni fa), Camille Gira non è il genere di persona che si mette a festeggiare. Ma sa di aver avuto ragione quando ha deciso di sviluppare, tra le altre cose, un sistema di riscaldamento urbano basato sul biometano. Circa il 90% delle famiglie di Beckerich vi sono ormai connesse e risparmiano, ogni anno, 500 euro rispetto a un consumo medio di gasolio.Il denaro non è chiaramente il solo elemento da prendere in considerazione”, sottolinea il sindaco. “Mi preoccupo dei problemi ambientali e sociali, ma ho imparato ad utilizzare prima di tutto argomenti concreti. Poi a fare in modo che una volta che vi hanno aderito, i cittadini non abbiano più alcuna preoccupazione pratica”. Così, se firmano un contratto di comproprietà per uno dei sistemi fotovoltaici installati sugli edifici comunali messi gratuitamente a loro disposizione, essi non dovranno più preoccuparsi di nulla. Una regia pubblica si occuperà di gestire gli interessi e le formalità per conto di questi piccoli produttori indipendenti di energia solare.

Sulle alture del comune, Constant Kieffer è piuttosto fiero di mostrare quello che lui chiama “lo stomaco della vacca“. Sorriso in tralice e occhio malizioso, il gestore di Biogaz ama più di tutto guardare i volti dei propri visitatori quando scoprono, attraverso un oblò, l’azione dei batteri nel suo digestore. Letame, scarti e olii vegetali vengono versati in questa enorme vasca sovrastata da una cupola, un luogo dove si raggiunge la temperatura di 38° C e che è privo di ossigeno. Dopo quaranta giorni, fuoriesce biogas che, bruciato, produrrà energia elettrica per 700 famiglie e acqua calda per la rete di riscaldamento. Cioè 24 chilometri di tubature che entrano nelle case e alimentano termosifoni e scalda-acqua. Quello che rimane viene utilizzato come concime.

Per realizzare questo progetto, Camille Gira ha convinto 19 agricoltori a fondare una cooperativa e ad investire 5 milioni di euro. Alcuni sono arrivati ad ipotecare la loro fattoria, ma nessuno rimpiange di averlo fatto: il successo ha superato ogni loro aspettativa. “Quando hanno visto questa unità fuoriuscire dal terreno, le persone hanno aderito con convinzione ai nostri progetti”, afferma Camille Gira.

Oggi la domanda nel territorio comunale è tale che il servizio fornito da Biogaz non è più sufficiente. Allora, poco più lontano, una squadra di operai venuti dall’Austria sta installando una caldaia alta 30 metri. A partire dal mese di ottobre brucerà trucioli di legno da cui si ricaverà calore. Il legno proverrà dai 700 ettari delle foreste comunali, 400 ettari delle quali appartenenti a circa 260 proprietari privati. L’amministrazione comunale ha proposto loro di venderle i terreni, oppure di cambiarli con degli altri. Ha inoltre deciso di sottoscrivere dei contratti della durata di quindici anni, fondati sul baratto: i proprietari potranno scegliere di fornire del legno in cambio di uno sconto proporzionale sulla loro bolletta energetica.

Christian Seidel, un abitante del paese, è stato uno dei primi a credere nei progetti di energia verde del sindaco. Ha pagato 2300 euro e ha cambiato la sua caldaia a gasolio con una scatola di un metro per uno nella quale avviene uno scambio tra l’acqua calda che entra e l’acqua fredda che esce. “La rete passava davanti a casa mia, il sistema non prevede né la manutenzione della caldaia, né la pulizia del camino, e risparmio circa 400 euro all’anno”, spiega. Da allora il signor Seidal ha installato, come il 10% degli abitanti, dei pannelli solari anche sul proprio tetto.

È vero che hanno smesso di considerarci dei pazzi”, commenta con discrezione Camille Gira. Nel 1995, aderendo al progetto internazionale Alleanza per il Clima, si era impegnato a ridurre, a Beckerich, del 50% le emissioni di gas ad effetto serra entro il 2010. L’obiettivo sarà raggiunto. E l’autarchia? “Nel 2020, forse, ma l’importante è l’obiettivo, non la data”, sostiene il sindaco. Conosce le regole del marketing, e sa che, fissando un obiettivo di quel genere per i suoi cittadini, mantiene viva la loro mobilitazione.

Ha promesso loro di fare ricorso nei prossimi anni all’energia eolica. Li spinge, a colpi di incentivi, a rinnovare i loro elettrodomestici (38 euro per l’acquisto di un frigorifero a basso consumo), a ristrutturare le loro abitazioni isolandole meglio, a recuperare l’acqua piovana, ecc. Il consumo di elettricità delle famiglie di Beckerich è, in ogni caso, sceso del 7% all’anno a partire dal 1994, mentre è aumentato del 2/3% nel resto del paese.

Essendo consapevole, ogni giorno di più, che bisogna dare l’esempio, l’amministrazione comunale mette in pratica ovunque quello che predica. Nella scuola di Oberpallen, dove i colori sono naturali e i cavi elettrici senza PVC. Nel palazzetto dello sport, isolato grazie a del legno trattato termicamente per allungarne la durata nel tempo. Nella zona commerciale, dove l’edificio principale possiede una struttura in legno, tripli vetri e un pozzo canadese (un sistema geotermico di riscaldamento e ventilazione). Presso il centro Dillendapp, che accoglie i bambini al di fuori dell’orario scolastico per permettere alle loro madri di lavorare liberamente, l’illuminazione è regolata automaticamente e l’aria rinnovata costantemente.

Da una finestra di questo magnifico edificio, Camille Gira mostra un’altra delle sue realizzazioni: un pezzo di foresta lasciato libero per permettere a delle rondini trogloditi, una specie minacciata, di continuare a nidificare a terra. “Forse abbiamo già tutti perso il treno del cambiamento climatico. Ma almeno avrò dimostrato che si può cambiare una società, anche se è ritenuta conservatrice”, conclude.

Titolo originale: “Le village qui vise l’autarcie énérgetique”

Fonte: http://www.lemonde.fr
Link
23.06.2008

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da ANDREA B.

ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg
Notizie - https://t.me/comedonchisciotte_notizie
Salute - https://t.me/CDCPiuSalute
Video - https://t.me/comedonchisciotte_video

CANALE UFFICIALE WHATSAPP:
Principale - ComeDonChisciotte.org

Notifica di
3 Commenti
vecchi
nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments

FORUM DEI LETTORI

RSS Come Don Chisciotte Forum – Argomenti recenti

  • LEGISLAZIONE SUI CIELI PULITI – INTRODOTTA NEL 31° STATO DEGLI USA 15 Marzo 2025
    Aggiornamento di Jolie Dane d E’ stato introdotto lo Stato n. 31! North Carolina H.B. 362 – Vietata la geoingegneria “Clean Skies Scrive Jolie: È molto importante che la legislazione sui...
    dana74
  • NESSUNO CHIEDERA’ SCUSA 14 Marzo 2025
    Nessuno dei capataz politici che all’epoca del COVID governavano sgovernando e sgovernando decretarono l’emarginazione sociale e l’isolamento individuale, CHIEDERA’ SCUSA.
    mystes
  • Lettera aperta ai soliti noti 12 Marzo 2025
    Oggi il mio demone è tornato a "bussare" e chiedere di mandare un messaggio, una lettera aperta, ai soliti noti. Non che non ne ricevano, ultimanete poi si sono resi degni di ben più lodevo...
    GioCo
  • ancora provocazioni contro la Serbia 12 Marzo 2025
    prima via giudiziaria. Bosnia, emessi mandati d’arresto per capi della Repubblica Srpska 12 Marzo 2025 - 18:20 La Procura di Stato della Bosnia ed Erzegovina ha emesso...
    dana74
  • Il Parlamento Europeo ha approvato il piano “Rearm Europe” 12 Marzo 2025
    12 Marzo 2025 - 13:39 Con una maggioranza solida, l’Europarlamento ha sancito il suo appoggio al piano “ReArm Europe”, il progetto promosso dalla presidente de...
    dana74


blank