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La Redazione

 

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Il nemico in casa

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A cura di Jacopo Brogi
Il 4 Settembre 2024
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Il nemico in casa

 

Di Jacopo Brogi

 

Paderno Dugnano. Nord Milano. Nella villetta costruita dal padre, imprenditore edile da generazioni, il figlio più grande ha sterminato il fratello minore ed entrambi i genitori.

I giornali e le tv di tutta Italia trasecolano ormai da giorni su come un “ragazzo normalissimo” possa aver affogato la sua “famiglia perfetta” in un mare di sangue.

“Dal punto di vista giudiziario il movente ancora non c’è”, dice il pm della Procura della Repubblica per i minorenni, Sabrina Ditaranto. Poi, dagli ultimi interrogatori, si apprende che per l’assassino uccidere sarebbe stato un atto di “emancipazione”.

Riccardo, 17 anni – reo confesso – viveva un “malessere”, si sentiva “oppresso” dalla famiglia, ma anche “un estraneo rispetto al mondo”.

“Voleva andare in Ucraina a combattere”. Ma la sua guerra personale l’ha scatenata tragicamente in casa a suon di coltellate.

“Vivevo questo disagio, un’angoscia esistenziale, ma non pensavo di arrivare a uccidere, non mi so spiegare cosa mi sia scattato quella sera, purtroppo è successo”. Parole sue, riportate dall’Ansa (1).

Purtroppo ci guardiamo allo specchio soltanto di fronte al dramma, alla tragedia. Anche se sappiamo bene di vivere in una società violenta.

Già l’estate è partita malissimo: due liceali sedicenni, l’uno figlio di una avvocata, l’altro figlio di un maresciallo dei Carabinieri hanno ammazzato nel centro di Pescara Thomas Christopher Luciani – 17 anni – con 25 coltellate, per poi andare farsi il bagno al mare. Tutto per un debito di 250 euro, questioni di piccolo spaccio (2).

Violenza familiare, violenza e droga, violenza economica e sociale.

L’altra faccia della ricca Brianza ci parla di un piccolo imprenditore morto in cantiere a 75 anni (!!), settimo decesso sul lavoro dall’inizio dell’anno, il terzo in meno di due settimane: Angelo Vertemara, 67 anni, è morto schiacciato da una balla di fieno a Vimercate; Hesham Moustafa Kamel Gaber, 22 anni, è morto stritolato da un compattatore di rifiuti in un’azienda di Monza (3).

Mentre i servizi pubblici in genere, soprattutto sanità e scuola vanno a picco, “l’Italia è l’unico Paese dell’area dell’euro in cui la spesa pubblica per interessi sul debito è pressoché equivalente a quella per l’istruzione. Sottolineo questo confronto perché è emblematico di come l’alto debito stia gravando sul futuro delle giovani generazioni”. Così il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta – ex membro del comitato esecutivo della BCE – intervenendo all’ultimo Meeting di Rimini (4).

Ecco: le “giovani generazioni” hanno il problema del debito pubblico. Non quello di vivere in una società strutturalmente a loro ostile, votata alla prevaricazione economica e sociale, alla guerra e alla violenza, in cui la vita è spesso solitudine digitalizzata ridotta a videogioco, uno sparatutto in cui ammazzare persone è un dovere: su Battlefield 2042, sui film tv di Netflix o all’ora del Tg, mentre le nostre armi fanno morti veri in Ucraina, prima e dopo la pubblicità.

E la violenza culturale dilaga: non bastavano i film splatter alla Tarantino, con cui intere generazioni si fanno grasse risate nelle sale mentre dilagano i morti sullo schermo fra ettolitri di pomarola schizzati sull’obiettivo della cinepresa. I film horror sono addirittura dati per “curativi”, adatti per tutta la famiglia e su tutte le piattaforme streaming: “i moderni film dell’orrore svolgono per gli adolescenti molte delle funzioni che le fiabe svolgono per i bambini più piccoli”, dicevano alcuni studiosi negli anni ’90 (5). Dev’essere per questo che l’orsetto Winnie the Pooh è da poco diventato un serial killer e presto lo saranno pure Bambi e Peter Pan. Hollywood non scherza e, al solito, punta sui giovanissimi: per cambiarli. (6).

Generazioni nate immerse nella società liquida, nella società splatter. Troppo potente e sfuggente per una famiglia “normale”. Un padre divorziato rimasto senza casa, una madre stressata, un nonno analogico, una nonna casalinga, uno zio disoccupato, un prof. precario, un allenatore in bolletta: potranno mai essere dei veri punti di riferimento per inseguire un avvenire di successo?

I modelli prefabbricati dalla propaganda e dal sistema culturale sono invece infallibili ed invincibili: denaro, divertimento e facili trionfi. Una vita all’apparenza in discesa, un successo violento.

Violenza reale e non virtuale.

Riccardo, il ragazzo di 17 anni arrestato per aver massacrato nella notte del 1 settembre scorso i genitori ed il fratello minore,”si è reso conto di quello che ha fatto e vorrebbe tornare indietro”, ha detto il suo legale, Amedeo Rizza.

Il giovane ha colpito il fratello di 12 anni che dormiva nella sua stessa stanza, poi la madre – accorsa alle urla del figlioletto. Appena arrivata in camera, la donna è stata uccisa. Poi è arrivato il turno del padre, mentre stava prestando soccorso al piccolo.

“Non pensavo che avrebbero sofferto così tanto. Ma credevo che uccidendoli avrei potuto vivere in un mondo libero” (7). Queste le prime frasi dell’adolescente rese note alla stampa.

“Ha capito che è successo qualcosa di irreversibile ed è pronto ad affrontare il percorso penoso che lo aspetta” (8), afferma la procuratrice Ditaranto. A quanto pare, “il ragazzo non prendeva droghe ne’ psicofarmaci, non era in cura per problemi psicologici. Da un primo esame del telefono, delle chat, dei giochi elettronici non è emerso nulla di significativo” (9).

Dal comunicato stampa del Comune di Paderno Dugnano, con cui si annunciava il lutto cittadino (10):

“Un fatto che lascia senza parole, inspiegabile. Un evento del genere lascia una comunità intera in lutto e sconvolta. Una famiglia delle nostre, persone che in molti conoscevano.”

Eccola forse la paura più grande: “un fatto inspiegabile.. una famiglia delle nostre”; come se il male all’improvviso fosse pronto ad esplodere ovunque – prima o poi – con la roulette russa della vita puntata contro ciascuno di noi.

E allora guardiamo intanto a chi comanda, senza bisogno di campagne elettorali:

“L’Italia è l’unico Paese dell’area dell’euro in cui la spesa pubblica per interessi sul debito è pressoché equivalente a quella per l’istruzione. Sottolineo questo confronto perché è emblematico di come l’alto debito stia gravando sul futuro delle giovani generazioni”. Ricordate queste parole del governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta? (11).

Bene, ecco le sue soluzioni per il futuro dell’Italia e dei nostri giovani: “politiche di bilancio orientate alla stabilità e al graduale conseguimento di avanzi primari adeguati. (…) L’introduzione di misure che favoriscano l’ingresso di lavoratori stranieri regolari” (12).

Traduzione: più austerità, più sacrifici e più immigrati. Ossia un futuro con più povertà diffusa, più disagio sociale, più disoccupazione, più competizione, più sfruttamento e più privilegi per pochi, a partire da chi si continuerà a pappare i proventi di quegli interessi sul debito che vanno – e alla grande – in favore del mondo finanziario – e che non verranno mai intaccati.

Quindi, nel complesso, politiche che hanno e avranno ancor più effetti violenti sulla società. Un’Italia non solo in guerra contro la Russia – via NATO -, ma che da almeno quaranta anni è nemica – nei fatti – dei propri cittadini.

La storia della povera Rosanna Pilloni fa meno notizia, anche perchè è morta per cause naturali (13). Siamo a Sarroch, nella Città metropolitana di Cagliari. Il corpo della donna è stato nascosto per due anni nel congelatore di casa dal figlio Sandro Mallus, 54 anni, “per continuare a intascare i soldi della pensione minima, unico reddito della famiglia”.

Mallus è indagato per occultamento di cadavere e truffa ai danni dello Stato.

Purtroppo ci guardiamo allo specchio soltanto di fronte al dramma, alla tragedia. E l’Italia di oggi è anche questo.

Paderno Dugnano. I carabinieri hanno trovato il ragazzo seduto su un muretto, in boxer, l’arma ancora tra le mani. “La famiglia fa quadrato attorno a lui, anche questo dimostra che è una famiglia sana”, conferma il pubblico ministero (14).

 

Di Jacopo Brogi

03.09.2024

NOTE

(1) = https://www.ansa.it/lombardia/notizie/2024/09/03/paderno-dugnano-il-17enne-autore-della-strage-e-stato-un-atto-come-di-emancipazione_d7d60d98-30a1-4527-9def-8534c5b42744.html
(2) = https://www.ansa.it/abruzzo/notizie/2024/06/24/ucciso-a-pescara-un-17enne-fermati-due-minorenni-figli-di-un-avvocato-e-di-un-carabinere_e1ed4f61-5757-4ca0-9f3b-13a45d1f81aa.html
(3) = https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/fatale-la-caduta-dalla-scala-batte-la-testa-e-muore-sul-colpo-un-imprenditore-edile-di-75-anni-26ede31c?live
(4) = https://www.rainews.it/video/2024/08/panetta-rimini-spesa-interessi-debito-equivale-istruzione-italia-24e78a98-40ba-4836-875f-dc7b2be94648.html
(5) = https://www.nationalgeographic.it/i-film-horror-ci-permettono-di-affrontare-le-paure-e-i-traumi-della-vita-reale
(6) = https://variety.com/2024/film/global/pinocchio-horror-winnie-the-pooh-blood-and-honey-universe-1236005898/
(7) = https://www.agi.it/cronaca/news/2024-09-03/strage-paderno-confessione-17enne-27698714/
(8) = Ibidem
(9) = https://www.agi.it/cronaca/news/2024-09-03/strage-paderno-confessione-17enne-27698714/
(10) = https://www.comune.paderno-dugnano.mi.it/lutto-cittadino-a-paderno-dugnano-la-comunita-piange-la-tragedia-della-famiglia-chiarioni/
(11) = https://www.rainews.it/video/2024/08/panetta-rimini-spesa-interessi-debito-equivale-istruzione-italia-24e78a98-40ba-4836-875f-dc7b2be94648.html
(12) = https://www.avvenire.it/attualita/pagine/panetta-meeting
(13) = https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2024/09/02/nasconde-la-madre-nel-freezer-morta-per-cause-naturali_4ad0f00a-875f-4a94-8973-1f110e6cb0ae.html
(14) = https://www.agi.it/cronaca/news/2024-09-03/strage-paderno-confessione-17enne-27698714/

 

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Giornalista pubblicista e documentarista; freelance United Photo Press. “La realtà ha bisogno di più testimoni. Per mostrarla e per cambiarla.”
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