Il Green Pass mette d’accordo tutti: è incostituzionale

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Massimo A. Cascone per ComeDonChisciotte.org

Negli ultimi mesi di lotta abbiamo assistito alla nascita di tantissime associazioni e comitati di cittadini liberi che, in nome dei principi costituzionali che regolano (leggi dovrebbero regolare) la vita comune sulla nostra cara penisola, hanno deciso di manifestare il proprio dissenso all’obbligatorietà vaccinale.

Siamo partiti ad aprile dell’anno scorso con le prime manifestazioni a sostegno dei sanitari, i primi colpiti da questo – per me personalmente – aberrante provvedimento. Noi eravamo in piazza ed abbiamo visto la nascita fin da quel momento delle prime forme associate di lotta. Certo non c’erano tantissime persone a manifestare come stiamo osservando adesso, eravamo ancora pochi ad aver intuito in che direzione si stava andando ed era facile sia per i media mainstream, sia per le persone maggiormente obnubilate, additarci con quel termine dispregiativo che oramai sulla bocca di tutti: NO VAX.

Certo devo ammettere che, nonostante fossero i sanitari ad essere ad essere stati presi di mira, già in piazza si vedevano anche altre categorie, come ad esempio gli insegnanti, ma vi ripeto eravamo davvero pochi, pochissimi. Questo perchè, per quanto fosse chiaro a chi era presente cosa sarebbe accaduto da lì in avanti, cercare di spiegarlo a tutti gli altri era molto difficile. Eravamo appena usciti da un mese di lockdown micidiale sia per l’economia reale sia per la salute fisica e soprattutto mentale, le persone erano state terrorizzate settimana dopo settimana con i “bollettini di guerra” della protezione civile ed il “vaccino”, per quanto fossero legittimi i dubbi di chi sottolineava che fosse ancora in fase di sperimentazione, veniva percepito dalla maggior parte delle persone come la soluzione ad un incubo che, chi vive vite imborghesite, voleva solo lasciarsi alle spalle.

Vai a far capire alle persone che – citando il film Chiedimi se sono felice – “se mettete una pallina su un piano inclinato la pallina comincia a scendere, e per quanto impercettibile sia l’inclinazione, inizia correre e correre sempre più veloce.”

Oggi è sotto gli occhi di tutti che quella pallina sta continuando a scendere, sempre più veloce appunto, e non ha intenzione di fermarsi a quanto pare. Come sappiamo infatti, con il nuovo decreto legge che entrerà in vigore il 15 ottobre, siamo passati dal “bisogna vaccinare gli operatori sanitari perchè sono a contatto con soggetti fragili” a “per svolgere QUALSIASI lavoro è necessario il Green Pass” – che per chi ANCORA non lo avesse capito non ha nessuna valenza sanitaria ma è un distopico sistema di controllo.

Ma qualcosa di positivo, in tutta questa storia, c’è. Come dicevo infatti, mentre le prime manifestazioni erano di poche spaurite centinaia di persone – additate come complottisti e no vax, soltanto perchè chiedevano maggiore cautela rispetto all’utilizzo di vaccini ancora in fase di sperimentazione, vaccini che ad oggi sappiamo non essere tali, ma sieri genici che hanno portato tantissime complicanze ed effetti avversi; qui la nostra sezione appositamente dedicata a ciò. Oramai non si contano più infatti le famose morti da “malore improvviso” che chiunque può trovare facendo una ricerca su internet, mentre continuano gli studi circa il contenuto dei sieri stessi, con un componente che continua a spuntare sempre: il grafene – oggi le cose sono cambiate e mentre le piazze di tutta Italia ogni sabato si riempiono di migliaia e migliaia di persone, un grido unico si alza: NO GREEN PASS; un grido che ha unito tutti, VAX, NO VAX e FREE VAX (chiamateli come volete, perchè la cosa importante è l’unione).

Di fronte ad una limitazione così autoritaria delle libertà e dei diritti non c’è divisione che tenga, le persone hanno capito che questa storia assomiglia sempre di più ad una farsa teatrale e il Green Pass non sta certo contrastando la “pandemia”. Le persone si stanno rendendo conto infatti che, anche dopo essersi sottoposte ad una vaccinazione, vuoi perchè veramente credevano alla sua efficacia, vuoi perchè coattivamente convinte dalla necessità di non perdere il posto di lavoro, ora non è solo la loro salute ad essere a rischio ma tutto ciò che hanno costruito nella propria vita. Il Green Pass infatti, come dimostrano anche le ultime uscite del Codacons, rischia di essere il tassello definitivo di questa transizione dalla democrazia alla dittatura – democratura è il periodo in cui viviamo – e va combattuto da tutti, uniti nel salvaguardare il futuro democratico nostro e di chi verrà dopo di noi.

Per questo motivo, mentre prima a dar vita a comitati ed associazioni erano persone che combattevano il vaccino e per questo, soprattutto nella fase iniziale, mal vista dalla popolazione, oggi questi stessi comitati hanno superato la dicotomia VAX – NO VAX appositamente creata dal potere per divide le persone, e vengono invece creati da persone appartenenti ad entrambi i gruppi che hanno deciso di unirsi ad una lotta comune, consci dell’importanza del ruolo storico a cui sono chiamati, la lotta al grande fratello orwelliano, il maledetto Green Pass.

Di seguito, a dimostrazione di quanto detto fin ora vi riporto a titolo esemplificativo il comunicato di un nuovo comitato che, mettendo da parte la differenza di vedute sul vaccino – e voi, nostri lettori, conoscete la posizione della redazione – unisce vaccinati e non vaccinati per una lotta a salvaguardia della nostra libertà.

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Nasce il Comitato Lucano Ira – Individui R’Esistenti Autoconvocati

Manifesto

«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali». Così recita l’art. 3 della Costituzione italiana. E noi, che ci riteniamo cittadini che hanno «pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge», autoconvocandoci in assemblea permanente, abbiamo deciso di unirci per resistere alle misure costrittive adottate dall’attuale governo in materia di Green Pass. Una misura, che nella forma in cui è stata definita e imposta, riteniamo inutilmente coercitiva, oppressiva e divisiva: una misura che, per i suoi caratteri sanzionatori e discriminatori, il governo democratico della nostra Repubblica non avrebbe mai dovuto adottare. Abbiamo, così, costituito su Telegram il Comitato Lucano Ira (Individui R’Esistenti Autoconvocati: https://t.me/joinchat/lQZN1o4MEis5ODJk), che raccoglie prevalentemente docenti, rappresentanti del personale Ata, genitori e studenti.

Sia ben chiaro che non siamo affatto pregiudizialmente contrari alle misure di prevenzione sanitaria: molti di noi, anzi, si sono sottoposti alla vaccinazione in doppia dose contro il Covid, con convinzione e con piena fiducia nei suoi effetti. Ci opponiamo, invece, all’attuale degenerazione dell’azione governativa, che disertando gli spazi deputati al dibattito politico ha istituito il Green pass: uno strumento che, nell’attuale, incoerente forma coercitiva e sanzionatoria (applicata solo in Italia e in Francia), costituisce l’espressione più palese del fallimento delle politiche adottate dal Governo in ambito di prevenzione sanitaria.

Finora abbiamo accettato un crescendo di disposizioni normative, che hanno limitato sempre più le libertà personali: il tutto in nome della tutela della salute collettiva. Mentre venivamo quotidianamente bombardati da cifre e statistiche contraddittorie, fornite senza controllo da virologi-tuttologi, il nostro senso civico e la nostra responsabilità di cittadini ed esseri umani mai è venuto a mancare. Invece, è la gestione del sistema sanitario e soprattutto della comunicazione istituzionale ad aver mancato gli obiettivi. Il vertice di questo fallimento è stato raggiunto il 6 agosto 2021, con il DL 111, che ha previsto l’obbligo del Green pass, con sanzioni fino a quel momento inimmaginate, quali la sospensione dello stipendio e del lavoro, che è diritto costituzionale e che dà dignità all’essere umano.

È per questo che noi del Comitato Lucano IRA lottiamo per:

  • il rispetto della libertà individuale di scelta in tema di tutela della salute, che riguarda anche la vaccinazione, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione Italiana, dalla Convenzione di Oviedo e dalla Normativa Europea (Regolamento 2021/953, art. 36);
  • l’abolizione del Green pass, perché in contrasto con la normativa europea e a nostro parere con la Costituzione italiana; ovvero la non conversione in legge del decreto del 6 agosto 2021, n. 111 (che stabilisce, tra le altre cose, l’obbligo del Green Pass per il personale scolastico), il quale impone di fatto un obbligo vaccinale surrettizio.

E proponiamo:

  • iniziative “solidali”, tra cui la creazione di una cassa comune su base volontaria, per sostenere tutti coloro che verranno sospesi dal lavoro e non percepiranno stipendio;
  • l’allargamento della rete finalizzata al contrasto delle norme costrittive quali quelle relative al Green pass;
  • l’indizione di uno stato di agitazione permanente che, nelle forme legittime della disubbidienza civile e dello sciopero bianco, contrasti l’applicazione di qualsiasi norma divisiva e oppressiva;
  • qualsiasi forma di strategia/azione per riaffermare la libertà dell’individuo e dei cittadini, nelle forme genuine previste dalla nostra Costituzione.
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