IL CONFLITTO DELL'IGNORANZA – ISLAM DIROTTATO

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DI LAYLA ANWAR
An Arab Woman Blues

Non esiste nessun conflitto sociale o culturale – esiste solo un conflitto di ignoranza. Siamo nell’Età dell’Ignoranza, siamo nella Jahiliya.

Molti amano credere che la Jahiliya sia un periodo ormai passato. Non è così, la Jahiliya c’è sempre – è dappertutto. È presente in oriente e in occidente, così come gli idoli che la caratterizzano.

Esiste l’Ideologia, che si eredita dalla famiglia, dall’ambiente, dalla scuola, dalla società, ed esiste la Fede.

La Fede non è Ideologia. La Fede è una cosa che si lavora, che si coltiva, una cosa che viene infusa con molta più Grazia. La Grazia non è legata a una razza, a una setta, a una cultura o a una società…La Grazia è al di là e al di sopra di tutto…come la Pioggia, cade sopra tutti…

È tenendo conto di questo che voglio approcciarmi al tema dell’Islam e dell’Altro. È tenendo conto di questo che voglio mettere a confronto l’occidente e l’Islam. Non sono sicura di voler utilizzare certa terminologia che di solito si incontra nell’attuale letteratura sull’argomento – parole come tolleranza, accoglienza sono state utilizzate fin troppo e hanno perso di significato…

Sento con urgenza che ci troviamo di fronte a un bivio – musulmani e non musulmani, allo stesso modo. Temo anche che questa palla di neve diventi una valanga che nessuno sarà in grado di fermare – una valanga che ci inghiottirà tutti quanti, non soltanto i musulmani. Ed è tenendo conto anche di questo che cercherò di affrontare l’argomento.

Chi semina bene raccoglie meglio – è una legge universale, che non conosce confini, passaporti, nazionalità…di questo sono sicura. Da quanto è successo nell’ultimo decennio, oppure diciamo, in base all’accelerazione di un processo già esistente, negli ultimi 10 anni – sono già in grado di dire che i frutti di questo raccolto saranno molto amari. A meno che ci sia una svolta…

È stata dichiarata guerra all’Islam e ai musulmani. In qualsiasi modo vogliate vederla e a qualsiasi teoria ne ascriviate la causa – la guerra c’è e non può più essere ignorata.

Questo da un lato alimenta la ghettizzazione di cui i musulmani sono vittima, dall’altro genera nuovo estremismo. È un circolo vizioso…e anche molto pericoloso.

Non si tratta di Niqab, Veli, Burqua, Cartoni Animati, Minareti o roghi di Corani – si tratta di ATTACCHI diretti a un sistema ideologico e religioso, semplicemente perché diverso, e dunque ritenuto colpevole di esaltare, esacerbare, radicalizzare quegli elementi che l’occidente non considera abbastanza secolari per i suoi gusti.

Questo è l’impasse fatale nel quale si trova l’occidente.

La domanda è: perché proprio questo gruppo di persone – i musulmani – sono stati presi di mira? Perché non gli ebrei o gli indù o i buddisti per esempio?

Conviene a tutti individuare nell’11 settembre l’inizio di questa caccia alle streghe. In questo non sono d’accordo.

L’11 settembre, chiunque fossero i colpevoli – non è stato l’inizio. È stato piuttosto un altro culmine, dopo il quale si sono susseguiti numerosi massacri – specialmente in Afghanistan, Iraq e Pakistan (e non si fermerà a questi paesi).

Infatti l’occidente non si è mai sentito a suo agio (scusate l’espressione) con il concetto di Islam. Fin qui niente di nuovo. Gli eventi dell’11 settembre gli hanno fornito un alibi perfetto per dichiarare un guerra totale. Ripeto, una guerra totale – il che vuol dire un conflitto su molti fronti – fisico, geografico, politico, economico, culturale, ideologico…

Qualcuno obietterà che non è vero e porterà i seguenti esempi: il supporto dell’occidente alla Bosnia, al Kosovo e agli afghani durante il conflitto con i russi. E c’è del vero in questo. Tuttavia il quadro non è completo. Il supporto a questi musulmani aveva come scopo quello di rafforzare l’egemonia occidentale. Egemonia nel senso più ampio del termine e non soltanto ridotta agli interessi economici.

Un altro fattore che non può essere ignorato, oltre al fatto che l’occidente non si senta per niente a suo agio con l’Islam, soprattutto dall’ultimo inizio – è la guerra silenziosa tra due poli del mondo islamico: l’Arabia Saudita e l’Iran.

Si tratta di una guerra politica, geografica, ma anche ideologica, antecedente alla costituzione dell’Arabia Saudita e dell’Iran come stati nazionali. Questa “guerra” iniziò in Iraq molti secoli fa. Era una guerra di Khilafa – cioè di Potere – tra due clan o sette (politiche) in lotta per il monopolio e il dominio di Ummah.

Il conflitto non era morto…era latente e si è riacceso nel XX° secolo, con l’avvento del Khomeinismo – ideologia politica sciita nata sul finire degli anni Settanta. Questo periodo coincise con l’invasione russa dell’Afghanistan e l’ascesa dell’ideologia Salafita/Jihadista – in un certo senso, la controparte dello Sciismo.

In questo periodo, inoltre, facendo una pura osservazione sociologica, ho notato che un numero sempre crescente di persone (sia sunniti sia sciiti) sentiva il bisogno di tornare a un Islam “puro”, a un sistema ideologico nel quale sperava di ritrovare la Fede.

Parallelamente, il concetto occidentale di Globalizzazione, che in realtà significa Omogeneità politica, economica, culturale, ideologica (Uniformità di Identità), ha alimentato questo processo/attaccamento “regressivo”, nonché il rifiuto del nuovo movimento (Globalizzazione), che i musulmani percepiscono come minaccioso non solo per il loro sistema ideologico, ma anche per la loro Fede. E hanno ragione, perché la Globalizzazione non ha niente di sacro o di olistico.

In altre parole, l’impulso della Globalizzazione, insieme con lo storico “disagio” alimentato dall’occidente, ha prodotto, in relazione all’Islam, un contraccolpo o, come alcuni amano dire – Fondamentalismo – ora chiamato Terrorismo. Oggi ho letto che qualcuno ha detto – non tutti i musulmani sono terroristi, ma tutti i terroristi sono musulmani. In altre parole, tutti i fondamentalisti sono musulmani e perciò terroristi.

Nella “lotta” per MANTENERE l’aspetto di un sistema ideologico e di Fede, il dogma era necessario. La legge/giurisprudenza musulmana non era più contestuale, ossia emanata in uno specifico contesto storico, ma diventava dogmatica – prendendo tutte le caratteristiche di una Verità inequivocabile, sulla quale, sia lo Stato sia il Clero, hanno potere assoluto. Questo è in profonda contraddizione con lo Spirito e con la Legge dell’Islam, poiché in questa religione nessuno, assolutamente nessuno, ha il potere sulla Verità. Questa è l’essenza dello Shirk – cioè di associare qualcosa o qualcuno al Divino. Oltretutto, nell’Islam non esiste il Clero, eccezion fatta in un certo senso per lo Sciismo. Tradizionalmente gli Ulemas, o i Sapienti, non sono considerati dei sacerdoti (nel senso cristiano del termine) e perciò i loro poteri (derivati dalla conoscenza del Figh – studi religiosi) era sempre limitata e potevano essere sostituiti nel caso in cui avessero emesso una Fatwa non gradita al giudice… per la stessa ragione alcuni Ulemas lavoravano per i giudici ed emettevano Fatwa che difendevano i loro dettami. Ciò significa che, storicamente, neppure il corpo religioso musulmano aveva niente di definitivo – nemmeno le interpretazioni coraniche. Dal momento che gli Ulemas potevano essere rimossi, potevano esserlo anche le loro particolari interpretazioni del Testo.

È molto importante sottolineare questo fatto, perché significa che il Testo può essere/è aperto a diverse interpretazioni…a seconda del contesto – che può essere storico, politico, economico, ideologico, culturale…

Già questo basta a negare l’intero concetto di “Fondamentalismo” islamico e di conseguenza l’intera nozione di Islam “Moderato”.

Che cosa vuol dire? Vuol dire che dovrebbe essere utilizzata la stessa terminologia quando ci si riferisce ai vari gruppi del Giudaismo, per esempio – come ortodossi, liberali/riformisti.

Cogliete la sfumatura? Per me è chiarissimo. Il discorso relativo all’Islam non è come quello relativo al Giudaismo, per esempio. Non ci sono fondamentalisti e moderati in Israele, solo ortodossi e liberali.

È ovvio che un islamico moderato appartiene a una religione essenzialmente fondamentalista, e che, con l’ausilio della “ragione”, riesce a essere equilibrato e, speriamo, a rimanerlo – ecco il messaggio implicito. Un ortodosso o un liberale appartiene al Giudaismo, punto e basta.

E non è una coincidenza che i musulmani, in particolare in occidente, si trovino in una situazione apologetica o difensiva. Cercano di spiegare, descrivere, comunicare, che non sono dei fondamentalisti, che sebbene il loro abbigliamento (come quello degli ebrei ortodossi) possa sembrare tradizionalista/conservatore, religioso, non sono per forza dei terroristi…e mentre si giustificano e cercano di provare le loro buone intenzioni, la loro naturale moderatezza, sprofondano sempre di più in quel ghetto che è stato costruito apposta per loro – come una casa prefabbricata, già pronta per essere abitata…

Mi fermerò qui per stasera. L’argomento è vasto, questo è solo il post di un blog, per niente esaustivo o conclusivo…speriamo che fornisca qualche spunto di riflessione e sono felice di discuterne su Twitter.

Titolo originale: “The Clash of Ignorance – Islam Hijacked

Fonte: http://arabwomanblues.blogspot.com
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08.10.2010

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di DANIA MORINI

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