DI FREEBOOTER
Periodicamente, ad intervalli quasi regolari, assistiamo al
teatrino, propinatoci dai media ufficiali, della feroce rivalità tra
Stati Uniti ed Iran, con le bravate provocatorie del presidente
iraniano
Mahmoud
Ahmadinejad contro Israele ed il “Grande Satana” americano da una
parte ed i sermoni orwelliani del presidente USA G.W. Bush su “Asse
del Male”, terrorismo, minacce di attacchi atomici contro l’Iran bla
bla bla….dall’altra.
Ma, dietro le sparate di
queste pulci ammaestrate, la verità è un’altra. Risulta invece che,
e viene anche riportato in queste pagine, che i servizi segreti
statunitensi, la CIA, abbiano in tasca gli ayatollah iraniani almeno
dal 1953 e che il circo delle pulci dia il suo deprimente spettacolo
nei periodi di maggiore collaborazione tra i governi dei due paesi,
per nascondere i fatti reali all’opinione pubblica dei rispettivi
paesi. Cioè, fin dai tempi della presa del potere dell’ayatollah
Ruhollah Khomeini, passando per la guerra Iran-Iraq e le guerre
balcaniche fino alle invasioni ed occupazioni di Afghanistan ed
Iraq.Il copione della attuale
farsa, recitata anche da altri paesi alleati e comprimari degli USA,
riguarda, come è noto, il programma nucleare iraniano ed il suo
eventuale utilizzo per lo sviluppo di armi atomiche. Siamo sommersi
di dati ed analisi della IAEA, minacce di sanzioni ONU, della UE e di
“informazioni” riguardanti imminenti attacchi di USA, Israele e Gran
Bretagna contro obiettivi iraniani oppure vere e proprie invasioni
già pianificate nei minimi dettegli. Le notizie davvero
determinanti, invece, come per esempio il fatto che l’Iraq occupato
dagli USA, come prima pure l’Afghanistan, sia diventato, dietro
pressione dell’ambasciatore USA, una repubblica islamica con tanto
di shariah e di fatto un mini Iran, vengono praticamente nascoste.
Vengono nascoste perchè
altrimenti diverrebbe chiaro a molti che USA ed Iran non sono
affatto degli “arcinemici” e che il fondamentalismo islamico, o
“islamofascismo” secondo l’ultima moda, è uno strumento della
politica estera del governo di Washington, un’arma geostrategica.
Sono recentissime le
dichiarazioni con le quali il presidente iraniano
Ahmadinejad
offre “pieno
sostegno all’Iraq per stabilizzare la situazione della sicurezza
nel paese” ed “appoggio
alla risoluzione dell’ONU sul Libano“, ma è senza dubbio più
illuminante un attenta analisi delle recenti affermazioni dell’ex
presidente iraniano Mohammad Khatami durante il suo recente viaggio
negli Stati Uniti:
U.S., Iran
share interests in Iraq, Khatami says
Khatami ha detto: “Le forze USA dovrebbero restare in Iraq
finché il fragile governo del paese possa assumere maggiore
controllo”. E “Noi non possiamo lasciare questo governo appena
costituito in balia di terroristi ed insorti”. Questa suona come una
dichiarazione della Casa Bianca. Chi è “noi”? Ciò sembra riferirsi
ad USA & Iran. Khatami sta giusto dichiarando per il pubblico
archivio quello che avviene realmente tra Washington & Tehran. E’
veramente assurdo mantenere questa charade “America Grande Satana” e
“Iran dell’Asse del Male” quando le truppe USA a Baghdad difendono
un regime che è in larga misure direttamente ed indirettamente sul
libro paga dell’Iran. La documentazione esistente (Hadi Al Ameri, Head of Badr Militia, is Iran’s First
Man in Iraq) dimostra che,
dall’invasione USA dell’Iraq nel marzo del 2003:
“l’ufficio di Khamenei e
della Al Quds Force [alle dipendenze della Guardia Rivoluzionaria
Islamica dell’Iran] ha continuato a pagare gli stipendi dei membri
dell’Organizzazione Badr, del Consiglio Supremo [per la Rivoluzione
Islamica in Iraq o SCIRI] e le spese necessarie in Iraq…..
Il Consiglio Supremo per la
rivoluzione islamica in Iraq riceve ufficialmente le retribuzioni
dei suoi affiliati da Tehran. Effettivamente si trovano in Iraq. Il
Consiglio Supremo viene considerato un reparto affiliato agli Stati
Maggiori delle Forze Armate iraniane”.
Ma “Mahmoud
Ahmadinejad, un fondamentalista della linea dura” continuerà a
predicare al coro. Bush è disperato di passare i prossimi due anni
senza esporsi ad un grosso scandalo
Irangate. Più
ascoltiamo dell’Iran che costruisce condutture petrolifere nell’Iraq
occupato dagli USA, più i presenti ed i passati membri delle
istituzioni di intelligence USA pianteranno nei media USA ed
occidentali delle storie su un futuro attacco degli USA
all’Iran. E pare che i media di sinistra, destra e centro
abbocchino o siano complici. L’amministrazione Bush non può impedire alla gente di
ottenere informazioni attraverso Internet sull’Iraq occupato dagli
USA (Iraq
approves of being centered on Iran-Syria oil pipeline) che
“accoglie di buon grado la costruzione di una pipeline
petrolifera tra Iran e Siria passando per il suo territorio”. Tutto
ciò che l’amministrazione USA può fare è inondare i mezzi
d’informazione con storie che facciano in modo da distogliere l’attenzione dei
reporter dai loro stessi resoconti. Ricordate lo scorso anno quando
sentimmo dei servizi segreti del Regno Unito che aiutavano gli
insorti della provincia iraniana del
Khuzestan come il primo
passo verso un assalto USA-UK all’Iran? Bene, questo porta la data
del 13 agosto:
Iran-Iraq
Negotiate Joint Oil-Field Development-Report
“L’Iran non si aspetta
nessuna seria opposizione degli USA ad un probabile accordo
Tehran-Baghdad sullo sviluppo integrato dei loro comuni campi
petroliferi, ha detto domenica un alto funzionario del Ministero del
Petrolio iraniano. Non penso che gli americani si opporrebbero”, ha
riportato il quotidiano Sharq citando Mohammad-Hadi
Nejad-Husseinian, vice ministro del petrolio a capo degli affari
internazionali, mentre rispondeva quando gli veniva chiesto della
possibile opposizione di Washington allo sviluppo congiunto dei loro
campi petroliferi.
L’Iran condivide con i suoi
vicini circa 19 giacimenti petroliferi e di gas a terra ed in mare,
dei quali alcuni con l’Iraq.
l
più importanti dei giacimenti petroliferi posseduti congiuntamente
sono Azadegan, Yadavaran e Hoveizeh, tutti situati nela provincia
sudoccidentale iraniana ricca di petrolio del Khuzestan, che confina
con l’Iraq. “Invece di avere che ogni paese sviluppi e sfrutti
separatamente i campi petroliferi condivisi, i due paesi lo
farebbero assieme”, ha detto Nejad-Husseinian.
Appena un giorno più tardi, ascoltiamo che Tehran e Baghdad (Iran,
Iraq sign oil products exchange deal)
hanno pure concordato sulla “cooperazione nei giacimenti petroliferi
comuni in termini di produzione e sviluppo”, compreso un accordo
sulla pipeline tra l’Iraq occupato dagli USA ed Abadan, nella
provincia iraniana del Khuzestan.
“Khatami ha detto che l’Iran, prevalentemente sciita, non ha
fornito armi agli sciiti iracheni mentre egli era al potere”. L’Iran
ha fornito alcune armi agli sciiti iracheni, quelli sostenuti
congiuntamente da USA & Iran. Khatami non vuole dire che
“Rumsfeld sa che ciò era parte dell’accordo”. Come ex dirigente
iraniano è in piena libertà di parlare genericamente, ma non di
rivelare I dettagli di accordi ed intendimenti segreti.
“Khatami ha
detto che l’Iran non è nemico degli Stati Uniti e che i due paesi condividono
interessi strategici in Iraq ed Afghanistan”.
L’ambasciatore iraniano nel Regno Unito
Muhammad Hossein Adeli (Iran
envoy: We helped US in Iraq polls)
ha fornito altri dettagli, ma i media erano troppo presi dalla
retorica degli “arcinemici” per ascoltare:
[17 febbraio 2005] “Adeli ha
aggiunto che prima delle elezioni irachene l’Iran e gli Stati Uniti
hanno avuto non soltanto “scambio di note” attraverso sezioni di
interesse che hanno mantenuto nelle ambasciate pakistane e svizzere
a Washington e Tehran, ma hanno operato anche attraverso Londra.
Ha detto che Tehran e Washington hanno
frequentemente avuto interessi convergenti. Le loro comuni priorità
strategiche li hanno portati assieme durante l’invasione USA dell’
Afghanistan del 2001.
“Vi è stato molto
coordinamento tra i gruppi che erano basati in Iran e gli iraniani
con quelli degli americani per creare le condizioni tendenti alla
vittoria delle forze laggiù”.
Seguite il denaro per le elezioni in Iraq e sarà evidente che
la
vittoria dei partiti Dawa & SCIRI non è stata casuale. Le cosiddette
“ONG” finanziate dal governo USA, come l’International Republican
Institute [IRI] hanno utilizzato a questo scopo le loro tattiche
delle “rivoluzioni colorate” in Iraq con più di 580 milioni di
dollari di fondi governativi (Controversial
U.S. Groups Operate Behind Scenes on Iraq Vote). “I gruppi sostenuti
dagli USA, compresi il partito islamico Dawa ed il Consiglio Supremo
per la Rivoluzione Islamica (SCIRI)… hanno partecipato ad una
serie di sei ‘conferenze preparatorie’ ospitate dall’IRI”. Questi
stessi due gruppi, Dawa & SCIRI, si valuta che abbiano ricevuto
per le spese elettorali anche 20 milioni di dollari dall’Iran (What
if Iraq taps pro-Iran leaders?). Fin
qui, pare che Bush abbia evitato un grande scandalo Irangate perché
questo coinvolgerebbe anche l’amministrazione Clinton.
Ahmed Chalabi
ed il suo Congresso Nazionale Iracheno erano il tramite tra USA,
Iran & SCIRI nelle
operazioni clandestine per rovesciare Saddam Hussein negli anni ’90
(The rule
of the turban). Lo SCIRI “era noto fosse un braccio dei servizi segreti
iraniani”.
Riguardo alle “comuni priorità strategiche” in Afghanistan, Iran
& USA inoltre erano assieme in una coalizione internazionale per
rimpiazzare il regime talebano con l’Alleanza del Nord che partì
diversi mesi prima dell’11/9. Questo porta la data del 26 giugno
2001: L’india nel piano militare anti-talebano—L’India e l’Iran
“agevoleranno” le programmate ostilità USA-Russia contro I talebani
(India
in anti-Taliban military plan). Non conosciamo l’estensione del coinvolgimento iraniano in
Afghanistan, ma il presidente afgano Hamid Karzai “si rende conto
che sebbene Washington lo abbia installato come presidente, senza
il sostegno di Tehran non avrebbe nessun futuro eccetto forse in
esilio”
(150
Warlord, Taliban Candidates – Tehran Influence).
Se
l’Iran considerasse veramente gli USA come i suoi arcinemici, si
sarebbe associato a queste due operazioni in Iraq & Afghanistan, che
mettono un esercito di occupazione USA da entrambe le parti del
confine iraniano? Nel maggio del 2006 Karzai ha guidato una
delegazione afgana in Iran (Afghan
president leaves Tehran for Kabul)
e “ha reso omaggio al padre della
Rivoluzione Islamica, il defunto Imam Khomeini” e “ha posato una
corona di fiori sulla tomba dell’imam”. Allo stesso modo, nel luglio
del 2005 (Iraq
buddies up with Iran; PM lays wreath on Khomeini’s tomb), anche Jaafari, il primo ministro iracheno del
partito Dawa, “ha
posato una corona di fiori sulla tomba dell’ Ayatollah Khomeini,
leader della rivoluzione islamica iraniana del 1979”, quando si recò
in Iran per fare accordi sulle condutture petrolifere ed altro con
quel paese.
Khatami ha detto che Iran & USA dovrebbero
“risolvere la disputa sul programma nucleare iraniano attraverso dei
negoziati”. E’ già venuto fuori cosa è che riguarda questa “crisi” delle
atomiche iraniane. Ora la Russia ha un monopolio nel mercato
dell’energia nucleare in Iran. Ma USA & UE stanno cercando di
mettere fine al monopolio russo e di ottenere una quota dei
profitti. Le ditte europee occidentali (Iran
Reacts Positively to New Proposal) vogliono vendere reattori all’Iran e Bush sta spingendo per l’opportunità per le ditte USA di vendere tecnologia nucleare
all’Iran.
“Il Sen. Rick Santorum,
R-Pa., ha chiamato Khatami “uno dei principali propagandisti del
regime islamo-fascista”. Senza dubbio Santorum è ancora
arrabbiatissimo per come l’amministrazione Bush ha battuto
l’emendamento di Santorum (An
Effort to Take a Harder Stance on Iran Is Derailed) che chiuderebbe le
scappatoie che permettono alla Halliburton e ad altre ditte USA di
fare affari con l’Iran. Santorum aveva dalla sua parte la potente
lobby dell’AIPAC ma ha perso comunque. Adesso che l’industria USA
dell’energia atomica ha i suoi ami in acque iraniane, le probabilità
che
Santorum &
l’AIPAC possano mai chiudere queste scappatoie sono praticamente
zero.
Dunque, alla prova dei fatti la
realtà si presenta ben diversa da quella rappresentata nello
spettacolo delle pulci ammaestrate. Ora, quello che resta da vedere
è quanti nei diversi mezzi di informazione credano in buona fede
alla farsa degli “arcinemici” e quanti siano invece delle autentiche
canaglie.
Freebooter
Fonte: http://freebooter.da.ru/
Link: http://freebooter.interfree.it/pamm.htm
13.09.2006
VEDI ANCHE:
SERVI DI DUE PADRONI – L’ITALIA IN GUERRA PER USA E IRAN
GENOCIDI PASSIVI E ATTIVI: L’IMMINENTE ATTACCO ALL’IRAN (STANOTTE?)