DI PAUL JOSEPH WATSON
Prisonplanet.com
Una moltitudine di fonti diverse, sia pubbliche che private, incluse quella di un individuo che ha lavorato personalmente con Bin Laden, ci ha riferito in prima persona che il cadavere di Osama è rimasto nel ghiaccio per almeno un decennio e che la sua ‘morte’ sarebbe stata annunciata nel momento politico più propizio.
L’ora è scoccata con la presentazione di una foto falsa vecchia di cinque anni come la sola prova della presunta uccisione avvenuta ieri, mentre il corpo di Bin Laden sarebbe stato precipitosamente buttato in mare per prevenire a chiunque di scoprire quando sarebbe effettivamente morto.Nell’aprile del 2002, il membro del Consiglio delle Relazioni Estere, Steve R. Pieczenik, che ha ricoperto l’incarico di Assistente Segretario di Stato sotto Henry Kissinger, Cyrus Vance e James Bake, ha detto all’Alex Jones Show che Bin Laden era già “morto da mesi”.
Pieczenik è sicuramente nella posizione per conoscere queste informazioni, avendo lavorato direttamente con Bin Laden quando gli Stati Uniti stava armando e finanziando il supremo terrorista nel tentativo di espellere i Sovietici dall’Afghanistan alla fine degli anni ’70 e nei primi anni ’80 (un fatto storico documentato che i pappagalli nei media stanno negando oggi in
vista degli ultimi sviluppi).
“Ho lavorato con Osama bin Laden nel ’78 e nell’81”, sono le parole di Pieczenik, che ha aggiunto che poi venne trasformato in un terrorista da cacciare nelle seguenti amministrazioni.
Pieczenik ha riferito a Jones durante l’intervista del 24 aprile del 2002: “Avevo scoperto attraverso le mie fonti che aveva una malattia ai reni. E, come medico, sapevo che aveva due macchine per la dialisi e che stava morendo.”
“E questo lo si può vedere nei filmati, queste foto truccate che ci vengono spedite non si sa da dove. Io dico che, improvvisamente, si potrebbe vedere un video di bin Laden che viene fuori dal nulla e ci diranno che ce l’hanno mandato in modo anonimo, di modo che qualcuno nel governo, nel nostro governo, riesca a tenere il morale alto, e dirci ancora che hanno rintracciato il tizio quando, in realtà, era morto da mesi “, aggiunse Pieczenik.
Pieczenik ha poi affermato che il videotape di un grasso Bin Laden, dove si prende la ‘responsabilità’ per l’11 settembre e che fu realizzato nel dicembre del 2001, era “un imbroglio assoluto”, realizzato per “manipolare” la gente nel periodo di grande emotività che seguì l’11 settembre.
La guerra successiva in Afghanistan che ha seguito l’11 settembre fu orchestrata “con l’accordo della famiglia di bin Laden, sapendo perfettamente che sarebbe comunque morto”, sono le parole di Pieczenik. “E io credo che Musharraf, il Presidente del Pakistan, ha invontariamente spifferato il tutto tre mesi fa quando disse che Bin Laden era già morto perché le macchine che gli servivano per la dialisi furono distrutte nell’Est Afghanistan.”
In aggiunta a Pieczenik, così come riportato nell’agosto 2002, Alex Jones fu informato da una fonte di alto livello interna al Partito Repubblicano sul fatto che Bin Laden fosse morto e che il suo cadavere veniva tenuto ‘sotto ghiaccio’ fino al momento in cui la sua morte potesse essere annunciata al “momento politicamente più propizio”.
Quando Jones chiese alla sua fonte se questa dichiarazione fosse solo una speculazione o se fosse vera, la fonte stessa reiterò il fatto che era morto
sul serio e che il corpo di Bin Laden era “fisicamente nel ghiaccio” in attesa di essere tirato fuori per il pubblico consumo al momento più opportuno.
Molti si aspettavano che il momento fosse prima delle elezioni del 2004, ma, dopo che i Democratici iniziarono a pensare a questa possibilità, i Repubblicani realizzarono un falso videotape di Osama che fu fatto uscire alla vigilia delle elezioni e, in base alle parole sia di George W. Bush che di John Kerry, fu il fattore decisivo per la lotta tanto ravvicinata che avvenne in quelle elezioni.
Il conduttore televisivo di lungo corso Walter Cronkite ha etichettato tutta questa farsa come un allestimento orchestrato da Karl Rove.
In aggiunta a ciò, c’è un profluvio di altre fonti, sia dell’amministrazione statale che di agenti professionisti d’intelligence registrate negli ultimi nove anni, che suggeriscono l’idea secondo la quale Bin Laden fosse molto probabilmente già morto e che era lampante che la salute del leader di Al-Qaeda fosse in rapido declino a causa della malattia ai reni già dalla fine del 2001. Tra questi possiamo includere:
– l’ex ufficiale della CIA, rispettatissimo esperto di intelligence e di politica estera, Robert Baer, che nel 2008 quando gli fu chiesto di Bin Laden da un conduttore radiofonico, rispose: “Ma certo che è morto”;
– il 26 dicembre del 2001, Fox News, citando una storia del Pakistan Observer, ha riportato che i Talegani afgani avevano dichiarato che Bin Laden era morto e che lo avevano sepolto in una fossa non segnalata;
– il 18 gennaio del 2002 il presidente pakistano Pervez Musharraf annunciò: “Io credo che, francamente, sia morto”;
– il 17 luglio del 2002 l’allora capo dell’antiterrorismo all’FBI, Dale Watson, riferì a una conferenza di funzionari per l’inasprimento delle leggi: “Personalmente credo che egli [Bin Laden] non è probabilmente
più con noi”;
– nell’ottobre del 2002 il presidente afghano Hamid Karzai disse alla CNN: “Sono arrivato a credere che [Bin Laden] probabilmente è morto”;
– nel 2003 l’ex Segretario di Stato Madeleine Albright disse all’analista di Fox News Channel, Morton Kondracke, di sospettare che Bush sapeva dove si trovasse Osama Bin Laden e che stesse aspettando il momento politicamente più propizio per annunciarne la cattura;
– nel novembre del 2005 il Senatore Harry Reid rivelò che gli era stato riferito che Osama poteva esser deceduto nel terremoto avvenuto in Pakistan nell’ottobre di quell’anno;
– nel febbraio del 2007 il professor Bruce Lawrence, direttore del programmi di Studi Religiosi alla Duke University, affermò che il video e i nastri che riprendevano Bin Laden erano falsi e che
probabilmente era già morto.
– il 2 novembre del 2007, l’ex Primo
Ministro pakistano Benazir Bhutto disse a David Frost di Al Jazeera che Omar Sheikh aveva ucciso Osama Bin Laden.
– nel marzo del 2009, l’ex dirigente dei servizi segreti esteri degli USA e professore di relazioni internazionali alla Boston University Angelo Codevilla affermò: “Tutte le prove suggeriscono che Elvis Presley sia più vivo di quanto non sia Osama Bin Laden.”
– nel maggio del 2009, il presidente pakistano Asif Ali Zardari confermò che la sua ‘controparte’ nell’agenzia d’intelligence USA non aveva avuto alcuna notizia di Bin Laden negli ultimi sette anni e ripeté: “Non credo che sia vivo”.
In un certo modo, l’establishment era praticamente obbligato a annunciare la morte di qualcuno la cui fumosa esistenza si è rivelata molto utile per mantenere in uno stato di paura e di incertezza la popolazione statunitense e quella di tutto il mondo.
Il fatto è che il mito dietro Al Qaeda è stato completamente demolito visto che il gruppo, in base a una miriade di rivelazioni, tra cui quella della visita al Pentagono di Anwar Al-Alawki dopo l’11 settembre, è oramai considerato una creazione dell’intelligence USA e, ora che Al Qaeda verrà nascosta sottoil tappeto, sarà necessario inventarsi un nuovo nemico per legittimare il proseguimento del dominio delle forze armate USA su tutto il globo.
*********************
Paul Joseph Watson è l’editore e scrive su Prison Planet.com.
È l’autore di “Order Out Of Chaos”. Watson è un frequente ospite dell’Alex Jones Show.
Fonte: http://www.prisonplanet.com
02.05.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE