DI JULIUS SEQUERRA
Beforeitnews.com
Trentuno soldati statunitensi sono
rimasti uccisi quando l’elicottero, un Boeing Chinook, su cui stavano
volando è precipitato in Afghanistan.
Dei trentuno deceduti, venti erano
membri del SEAL Team 6.
Ero già stato precedentemente
informato (da un colonnello in pensione dell’intelligence
dell’esercito) che si tratta delle stesse persone che si ritiene abbiano
ucciso di recente Osama bin Laden a Abbottabad. [NB: il Seal Team
6 è un gruppo ultra-scelto di agenti “in nero” che è al di
fuori del protocollo militare, che partecipa a operazioni che hanno
il più alto livello di segretezza e che spesso oltrepassano i limiti
delle leggi internazionali.]La storia ufficiale narra che i talebani
hanno abbattuto l’elicottero. Ho i miei dubbi (come hanno molti altri
che hanno più senno di voi, davvero).
[Ricordatevi di Pat Tillman, la stella
del football che sciolse un contratto ricchissimo e andò volontario
in Afghanistan sulla scia dell’impeto patriottico post-11 settembre?
La storia ufficiale è che Tillman stia stato ucciso dal fuoco amico.
Secondo le informazioni provenienti da molti soldati statunitensi (alcuni
li conosco personalmente), Pat Tillman è stato assassinato dal suo
governo. Si dice che Tillman, il perfetto simbolo per il reclutamento
militare, si stava risvegliando dalle bugie dell’11 settembre e aveva
iniziato a parlare un po’ troppo. Le parole hanno risalito velocemente
la catena di comando. È stato ucciso da tre proiettili alla testa sparati
da distanza ravvicinata. Davvero un fuoco amico.]
“Nessuno viene mai ingannato.
Ci si inganna da sé.” – Goethe
La “recente morte” di Osama ci fa venire in mente le foto che erano
presenti nella prime pagine dei giornali durante l’invasione dell’Iraq.
Ricordate quell’immagine simbolo
degli iracheni festosi che aiutavano ad abbattere la statua di Saddam?
Un mio conoscente dei Marines mi disse di un amico che era davvero
sul posto, in quella piazza. In realtà, non c’erano più di cinquanta
iracheni in quella “folla festosa” e praticamente tutti erano stati
pagati per partecipare a quel servizio fotografico. [Avete per caso
notato che c’erano solo alcune riprese fatte da un solo angolo di
inquadratura? Il resto della piazza era totalmente vuoto, a parte il
personale militare USA e le apparecchiature.]
C’è stata un’altra foto classica,
quella di Saddam barbuto e in disordine che sbucava da una tana con
le mani pateticamente sospese nell’aria in un gesto di sconfitta totale.
Ve ne ricordate?
È anche quella una manipolazione.
Ho fatto personalmente la conoscenza di un ex Marine che conosce
una delle persone che ha aiutato a mettere in scena quel sordido affare.
La verità è che Saddam
fu alla fine messo nell’angolo in casa di uno dei suoi amici, e che
lottò valorosamente fino all’ultimo proiettile. Fu alla fine catturato,
ancor più scapigliato (e già non doveva essere un figurino dall’inizio),
costretto con la forza a infilarsi in quel buco e ricoperto di sporco
per assicurarsi un’immagine degna di Hollywood. Il solo scopo di quella
foto era quello di demoralizzare la popolazione irachena mostrando il
loro leader rannicchiato in atteggiamento di sconfitta.
La VERA morte di Osama bin Laden
È ben noto grazie a insider
della forze armate (e anche ad altri che si affidano a fonti alternative
per le loro notizie) che Osama bin Laden è morto per cause naturali
nel 2001. Era appena ritornato in Pakistan da Dubai dopo essere stato
sottoposto a un trattamento medico all’Ospedale Americano.
Già nel marzo del 2000, Asia
Week espresse preoccupazione per la salute di bin Laden, parlando
di un serio problema di salute che avrebbe potuto mettere la sua vita
in pericolo a causa di “un’infezione renale che si è propagata
al fegato e che richiede una speciale cura.”
Dopo essere decollato da Quetta in
Pakistan, bin Laden giunse a Dubai e fu trasferito all’Ospedale Americano.
Fu accompagnato dal medico personale e da un “fedele assistente”
(probabilmente al-Zawahiri). Osama fu accettato nel famoso dipartimento
di urologia guidato dal dottor Terry Callaway, uno specialista di calcoli
biliari e di infertilità.
Bin Laden fu curato in una delle suite
riservate ai VIP presenti nell’ospedale. Durante il suo ricovero,
ha ricevuto visite da molti membri della sua famiglia, così come da
importanti personalità dall’Arabia e dagli Emirati Arabi. Nel corso
della permanenza all’ospedale, l’agente di zona della CIA,
ben noto a Dubai, fu visto prendere l’ascensore dell’ospedale per
il piano di bin Laden.
Pochi giorni dopo, un uomo della CIA
si vantò con pochi amici di aver visitato bin Laden. Fonti affidabili
riportano che il 15 luglio, il giorno successivo al ritorno di bin Laden
da Quetta, l’agente CIA fu richiamato al quartier generale. [NB: i
contatti tra la CIA e bin Laden sono iniziati nel 1979 quando, in rappresentanza
degli affari della famiglia, iniziò a reclutare volontari per la resistenza
afghana contro l’esercito sovietico.]
L’ULTIMA
“morte” di bin Laden
Quello che è stato riferito al
mondo intero sulla recente “Morte di Osama bin Laden” è meschino
e risibilmente assurdo (specialmente sul fatto che non siano state eseguite
perizie medico-legali, e che il corpo sia stato velocemente scaricato
in mare. L’ultima foto truccata è l’argomento decisivo).
La verità è che bin Laden
è morto da un bel po’ di tempo.
Il rebus di Abbottabad era una complessa
psyop per fornire un po’ di serenità al pubblico statunitense
per poter scatenare la propaganda dei media, rimanendo sempre,
senza contraddittorio, all’interno della più grande, terribile e
più costosa truffa di tutti i tempi: l’11 settembre e la “Guerra
al Terrore”.
E ora ogni singolo membro del SEAL
Team 6 che ha partecipato all’operazione psicologica “dell’assassinio”
è morto.
Per puro caso, mi venne da ridere quando
lessi un titolo particolarmente divertente sull’ultima morte di Osama,
nella rivista US Business Insider: “Ecco a voi il ‘Seal
Team 6‘, i prepotenti che hanno ucciso Osama Bin Laden”.
Bene, adesso tutti questi poveri “prepotenti”
sono morti.
E i morti non parlano.
Fonte: Inside Scoop: Shot Down
Black-Op Seals Won’t Be Talking Now
07.08.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE