I MASSACRI DELLA NATO PER “STERILIZZARE” LA RESISTENZA DEL POPOLO LIBICO
Prove fotografiche dei crimini
di guerra della NATO
DI MAHDI DARIUS NAZEMROAYA
Global Research
La North Atlantic Treaty Organization (NATO) ha inferto un attacco massiccio sui civili libici nella notte dell’8 agosto e nelle prime ore del 9 agosto del 2011, approssimativamente dalle 2:00 a.m. alle 4:00 a.m. EET.
I cittadini di Tripoli e di molte altre
città in Libia sono stati bombardati in modo indiscriminato dalla NATO.
C’è stato un gran numero di vittime
nella città di Zliten, nel distretto di Misurata. A Zliten 85 persone
sono rimaste uccise, tra cui 33 bambini, 32 donne e 20 uomini per la
deliberata individuazione di aree residenziali e di infrastrutture civili
come obbiettivo della NATO. Molte delle vittime ferite sono in condizioni
gravi e vicine alla morte
Zliten è stata sottoposta a costanti
bombardamenti della NATO per giorni. I recenti attacchi della NATO sono
iniziati circa alle 11:30 p.m. EET l’8 agosto 2011. Sono state distrutte
almeno 7 abitazioni civili di contadini del posto, uccidendo intere
famiglie. Sono state in tutto 20 le famiglie destinatarie dei bombardamenti
NATO.
Le immagini qui sotto riguardano le
fattorie distrutte a Majer, nei pressi di Zliten.
Abitazioni distrutte a Majer, nei pressi
di Zliten.
Per i diritti di tutte le foto qui sopra, Matthew Ozanon 2011
Il colonnello Roland Lavoie, il portavoce
ufficiale della NATO per l’Operazione Protettore Unificato, ha confermato
che la NATO ha bombardato Zliten alle 11:45 p.m. dell’8 agosto 2011
e alle 2:34 a.m. del 9 agosto 2011.
In una seconda tornata di bombardamenti,
la NATO ha preso di mira le stesse case quando i residenti del posto
erano giunti per salvare quelli che erano stati bombardati.
I corpi smembrati sono stati recuperati
dalle macerie nel corso della giornata. Secondo un testimone oculare
libico, una donna incinta è stata uccisa con il feto del bambino che
usciva dal suo corpo martoriato.
La disinformazione dei
media
Gli unici membri della stampa internazionale che hanno dato notizia
in dettaglio dei danni provocati dai bombardamenti sono stati Russia
Today (RT), TeleSUR, la Televisione Centrale Cinese (CCTV) e alcuni
giornalisti indipendenti.
La CNN era sul posto a fare le riprese,
ma alla fine non ha pubblicato niente e ha distorto i fatti (vedi foto
qua sotto).
Civili uccisi nell’ospedale di Zliten. Il
cameramen della CNN che fa la riprese. Copyright, Matthew Ozanon 2011
Molti dei giornalisti dei paesi NATO
hanno tenuto riunioni per stabilire come diffondere la notizia.
La NATO afferma categoricamente che
le aree bombardate era obbiettivi militari “legittimi” e che non
ci sono prove di vittime civili.
Il colonnello Lavoie ha affermato che
la NATO ha una solida intelligence che ha confermato che le fattorie
erano “basi militari”. Quest’affermazione è falsa e in totale
contraddizione con la realtà presentata dalle fotografie e dai filmati
(vedi foto qui sotto).
Le zone di Zliten e di Majer (Mager)
sono state bombardate dalla NATO per ragioni strategiche. Il bombardamento
delle aree civili è collegato alla pianificazione dell’offensiva
della NATO contro Tripoli.
I clan libici di queste zone hanno
chiarito che combatteranno il Consiglio di Transizione nel caso si muovano
a ovest verso Tripoli dalle loro posizioni di Misurata. La NATO ha deliberatamente
bombardato queste zone “per sgombrare il passo” verso Tripoli.
Migliaia di persone hanno partecipato
ai funerali delle vittime degli attacchi NATO.
Anche il canale satellitare della
Jamahiriya è stato bombardato dalla NATO. Questo fa parte degli
sforzi della NATO per limitare le informazioni che escono dalla Libia
sulla realtà del conflitto.
La NATO sta esaurendo le proprie forze
e il Consiglio di Transizione è prossimo al collasso.
L’uccisione dei civili da parte della
NATO ha la sua ragione nel voler forzare la popolazione libica alla
resa. La “Responsabilità di Proteggere” è una vergogna totale.
Pochi giorni addietro la NATO ha lasciato morire un’imbarcazione carica
di migranti e di rifugiati nel Mar Mediterraneo.
Human Rights Watch ha inviato
una squadra a Tripoli dal suo ufficio di New York, e ha richiesto un
accordo tra il Consiglio di Transizione di Benghazi e il governo libico.
Anche se indipendente, HRW è nota per i propri legami con il
Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.
Anche un cementificio e un centro culturale
libico di Al-Khams sono stati bombardati dalla NATO che ha anche annunciato
che attaccherà siti civili.
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Fonte: http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=25966
10.08.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE