DI AMBROSE EVANS-PRITCHARD
Telegraph.co.uk
Il dibattito fondamentale tra la Grecia e i creditori privati per la ristrutturazione del debito è rimasto
in fase di stallo nel corso della fine settimana, con un contrasto sul tasso di interesse da pagare sulle nuove obbligazioni.
I negoziatori dell’International
Institute for Finance in rappresentanza delle banche e degli altri creditori hanno lasciato Atene dopo una sessione di maratone terminata
alle ore piccole di sabato senza una svolta, anche se i colloqui sono proseguiti per telefono.
Le fonti vicine al confronto hanno riferito che ci sono poche possibilità che l’IIF abbandoni il tavolo e che provochi il primo default sovrano nell’Europa occidentale dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Sarà necessario un accordo in modo da spianare la strada alla prossima tornata di aiuti dell’EU-FMI per
assicurarsi che Atene riesca a adempiere al pagamento del debito di 14,5 miliardi di euro il prossimo marzo. Il direttore dell’IIF Charles Dallara ha detto che gli elementi della trattativa stavano “per realizzarsi“.
“Questo è il momento per agire con decisione e di cogliere l’opportunità per finalizzare questo accordo storico e contribuire alla stabilità economica della Grecia, dell’eurozona e dell’economia mondiale“, ha detto.
Sia la Grecia che il Fondo Monetario
Internazionale vogliono limitare il tasso sulle nuove emissioni al 3,5%,
per alzarlo quando la Grecia sarà in fase di recupero.
È questo il massimo fardello che la
Grecia possa sostenere, visto che la sua economia si contrarrà di un altro 6 per cento nel corso di quest’anno. Il rapporto tra debito e PIL sarà del 120 per cento nel 2020 se tutto andrà per il verso giusto.
L’IIF pensava di avere già concluso
l’accordo per il 4%, e per questo le nuove richieste hanno provocato frizioni. C’è una rabbia montante per il fatto che le istituzioni dell’UE si risparmieranno un haircut sui propri titoli, lasciando che sia il settore privato a portare il carico più pesante.
Fonte: Greek debt talks stall over interest rate on bonds
22.01.2012
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE