DI BILL BONNER
American Free Press
Gli USA sono il più grande debitore al mondo
30 e 80 milioni di dollari. Due grandi cifre, e la fine del mondo come lo abbiamo conosciuto. Il primo numero è il tasso a cui la Cina sta accrescendo le sue riserve con valuta straniera- dollari in gran parte- ogni ora! Il secondo è il tasso a cui il capitale dell’America- come riportato dagli attuali resoconti,– viene svuotato, sempre ogni ora.
Nei primi di Novembre, il bacino di riserve della Cina ha superato il segno dei mille miliardi di dollari, rendendola di fatto il più grande lago di moneta del mondo. Anche gli Stati Uniti hanno una collana di grandi laghi. Ma essi sono di un tipo differente: vasti cavi di debito che diventano ogni giorno più grandi. Solo il costo della guerra in Iraq è di 8 milioni di dollari ogni ora.
Un altro dato di confronto: il terzo quarto del 2006 ha mostrato che il PIL della Cina continua a crescere a più del 10% per anno. Lo stesso quarto negli Stati Uniti ha rivelato un’economia lenta- con un a crescita di solo l’1,6% annuo.The Economist descrive il crescente accumulo della Cina: dalla fine di ottobre, lo scambio di valuta straniera della Cina è vicino alla vetta di 1 trilione di dollari, il doppio del livello di due anni fa e più del quinto delle riserve globali.
Questa ragguardevole somma sarebbe sufficiente a comprare tutto l’oro stipato nelle volte delle banche centrali o quasi tutte le proprietà residenziali di Londra…
Le riserve ufficiali della Cina sono già oltre le necessità richieste per la stabilità finanziaria. Di regola, un Paese ha bisogno di scambi esteri sufficienti per coprire l’import di tre mesi o per sistemare il suo debito estero a breve termine. Le riserve della Cina sono equivalenti a 15 mesi di import e sono sei volte più grandi del suo debito a breve termine. L’esplosione della riserva è un mal di testa anche per la banca centrale. Essa crea un eccesso di liquidità, che rischia di alimentare un’inflazione più alta, le bolle sui prezzi dei beni e imprudenti prestiti bancari.
C’è di più: gli esperti stimano che la Cina possa avere 2 mila miliardi di dollari in riserve prima che capisca cosa farsene. Povera Cina. Tutto quel denaro a disposizione. Cosa può fare? Il denaro è una sventura, naturalmente. Guardate solo Paris Hilton. Quando se ne ammucchia troppo in un posto, comincia a puzzare come calzini vecchi. Adesso la Cina dovrà tirare fuori un escavatore e cominciare a spargere tutte le cose intorno. Forse potrebbe comprare una casa da Donald Trump o un Picasso da Steve Wynn?
No, quello verrà più avanti, quando il cinese sarà ricco e degenerato. Adesso, la Cina continua semplicemente a comprare le cose di cui ha bisogno per proseguire nella sua espansione- compagnie minerarie, pozzi petroliferi, prodotti agricoli…o forse le stesse fattorie.
Vediamo: un acro di terra coltivabile del Kansas costa dai 550 ai 1.265 dollari. Diciamo 1000 dollari, così possiamo fare i conti a mente. Con mille miliardi di dollari in tasca, si potrebbe comprare un’abbondante distesa nell’ heartland– ossia, un miliardo di acri, giusto? Il Kansas ha solo 52,36 milioni di acri. Così il cinese potrebbe comprare l’intero stato e gli resterebbero ancora 947,64 miliardi di dollari- sufficienti per comprare tutta la terra coltivabile del Nebraska, Iowa, South Dakota, North Dakota, Missouri, Arkansas, Louisiana, Colorado, New Mexico, Montana, Wyoming, Oklahoma, e probabilmente anche del Texas.
“Bene, non è niente di speciale”, potrebbero dire gli economisti americani. Gli stranieri sanno che l’America ha l’economia più dinamica e di maggiore successo di tutto il dannato mondo. È vero, noi consumiamo più di quanto produciamo. Ma alla fine il denaro torna a noi. E ciò dimostra che grande economia abbiamo. Gli stranieri ne vogliono un pezzo.
E giorno dopo giorno, a un tasso di 80 milioni di dollari all’ora, gli stranieri se ne prendono un pezzo in più. E adesso la Cina, se lo vuole, potrebbe commerciare i suoi pezzi di carta americana con pezzi di terra della dimensione del Louisiana Purchase. O potrebbe comprare azioni o bond del Tesoro. La capitalizzazione complessiva delle 30 azioni del Dow è di circa 3 mila miliardi di dollari. Così, potrebbe comprarsi un terzo del Dow, o avere interessi di controllo in ognuna di esse.
Non sarebbe carino! Eventualmente, noi tutti saremo in grado di lavorare in una azienda di proprietà cinese o di vendere i nostri organi a dottori cinesi. Che grande economia.
Ma qui vorremmo fare una pausa, prendere un respiro, e sfogare la nostra ammirazione per questa grande fandonia. Non c’è dubbio che gli americani hanno un modello di capitalismo democratico invidiato dal mondo intero. Funziona splendidamente- in teoria. Ma in pratica, ha raggiunto uno stadio del suo ciclo in cui solo il ricco sembra fare soldi, mentre il povero e la classe media li perde.
Oggi, quando gli americani vanno ai seggi, la fornitura di denaro è in forte aumento. Saddam è stato condannato a morte e il Dow è salito di più di 100 punti. E ancora, le difficoltà di denaro della classe media causano angosce elettorali, afferma un giornale di Houston.
Agendo secondo le loro inclinazioni, ma non nei loro interessi, i capi famiglia sottoproletari d’ America si fanno carico del debito pubblico. Loro cercavano solo di restare al passo con i Jones, i quali cercavano di stare a passo con loro. Inoltre, erano sicuri che il capitalismo democratico e i politici Repubblicani non li avrebbero abbandonati.
Nel frattempo, la Cina è ancora un paese comunista i cui leader e la cui gente ricorda un’epoca molto diversa, quando la Banda dei Quattro dominava e la gente moriva di fame e quando cercarono di fare acciaio in fornaci nei cortili di casa. Allora, il paese sembrava pronto a realizzare qualunque stramba idea con cui i capi del partito se ne fossero venuti fuori. Persino ora, quella cinese, è ancora una economia parzialmente pianificata a livello centrale da persone le cui idee sono state parzialmente formate dal contorto “Libretto Rosso” di Mao. In teoria, dovrebbe essere un caso disperato. Invece, sia i numeri che le testimonianze ci dicono che è un boom.
Bill Bonner, è fondatore e presidente di Agora Publishing, una delle migliori società al mondo di pubblicazioni per i consumatori.
Bill Bonner
Fonte: http://www.americanfreepress.net
Link: http://www.americanfreepress.net/html/chinese_have_most_money_.html
Numero di American Free Press del 27.11.2006
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di CAROLINA CORRADINI