di GILAD ATZMON
Ieri (5.08.05 Ndr), Eden Natan Zada, un ragazzo ebreo israeliano che portava una uniforme delle Forze di Difesa Israeliana (IDF) ha aperto il fuoco su alcuni passeggeri su un autobus in una zona drusa della città arabo israeliana di Shfaram, uccidendo quattro persone e ferendone dodici.
In maniera abbastanza sorprendente per la prima volta il pubblico israeliano etichetta un terrorista giudeo come ‘mechabel,’ un titolo riservato unicamente ai combattenti per la libertà arabi. Forse conviene che ci fermiamo un attimo e ci chiediamo che cosa ci sia realmente dietro a questo rivoluzionario spostamento linguistico collettivo ebraico.
Esiste davvero una netta differenza tra Eden Natan Zada, un colono ebraico di 19 anni, appena diventato religioso, e un pilota di un F-16 delle Forze Aeree Israeliane (IAF) che sgancia bombe sulle città palestinesi? Un pilota delle IAF, il sale della terra d’Israele, un ebreo laico cresciuto a Tel Aviv o addirittura in un kibbutz, non è forse un mechabel? Per quanto mi riguarda, se non altro dal punto di vista etico, sono proprio la stessa cosa. Sono tutti impegnati nell’omicidio di palestinesi innocenti.
Per esempio, c’è una qualche differenza tra Natan Zada e Dan Halutz, nominato recentemente Capo di Stato Maggiore israeliano? Per coloro che sono riusciti a dimenticare, è stato Dan Halutz che ha ordinato di sganciare una bomba di una tonnellata su un appartamento in una zona residenziale di Gaza il 22 luglio 2002, per uccidere in maniera extra giudiziaria Salah Shehadeh, uno dei più importanti attivisti palestinesi, ma che ha ucciso anche 15 astanti innocenti, tra i quali donne e 9 bambini. Quando hanno chiesto ad Halutz cosa si prova a bombardare un territorio urbano ha risposto testualmente: si sente come una leggera scossa sull’ala dell’areoplano.”
Eticamente parlando non c’è differenza tra Natan Zada e Halutz. Halutz, l’ex comandante delle IAF senza dubbio è un mechabel. Ma per una qualche ragione il popolo israeliano non se ne rende conto. Lo vede come un eroe patriottico. Evidentemente Natan Zada ha interiorizzato l’ideologia di Halutz. Non avendo a disposizione un aereoplano americano, ha deciso di agire in maniera indipendente. È entrato in un autobus pieno di persone arabe con il suo fucile delle IDF. Ma allora ci si chiede per quale motivo l’intera società israeliana lo ha collettivamente condannato? Perché Sharon, lui stesso un criminale di guerra assetato di sangue, ha condannato la strage usando un linguaggio il più duro possibile? Che cosa rende unico Natan Zada ?
Evidentemente, delle persone con tendenze fasciste sono contente di lasciare le pratiche omicide in mano allo stato. Per loro, finché è lo stato che uccide per conto loro, restano moralmente integri. Dan Halutz, il Capo di Stato israeliano in pratica è un assassino incaricato dallo stato. Per gli israeliani Halutz è autorizzato ad uccidere, Natan Zada no.
Esiste anche un’altra differenza sostanziale tra Halutz e Natan Zada. Quest’ultimo era un ebreo da poco diventato religioso. Era un colono. Aveva in testa la papalina dei coloni. E per coloro che non hanno capito, gli israeliani laici odiano gli ebrei religiosi, almeno quanto odiano gli arabi. La ragione è molto semplice. Poiché la secolarità ebraica di per sé è una qualità vuota nella quale identificarsi, l’ebreo laico è impegnato in un processo di dialettica negativa. Fondamentalmente odia tutto ciò che non è sé stesso. Questo includerebbe gli arabi, gli ebrei religiosi, gli ebrei etiopi, i coloni, i tedeschi, i gentili, praticamente tutti. L’ israeliano laico odia proprio per definire se stesso.
Ma va anche oltre. Agli israeliani laici piace differenziare tra i palestinesi nei territori occupati e i palestinesi che posseggono la cittadinanza israeliana. Mentre quelli che rientrano nel il primo gruppo sono guardati e trattati dagli israeliani come sub-umani e come un pericolo demografico, il secondo gruppo è composto da persone che nel migliore dei casi sono cittadini di seconda classe. Naturalmente, all’interno della società israeliana, Halutz la passa liscia per gli omicidi proprio perché uccide i palestinesi ‘cattivi’, quelli che mettono in pericolo demograficamente lo stato ebraico. Natan Zada, d’altro canto, viene considerato un mechabel appunto perché ha ucciso ‘arabi israeliani.’ Natan Zada non ha capito che gli israeliani preferiscono conservare gli ‘arabi israeliani’ per dopo. Per ora gli ‘arabi israeliani’, sono lí per fornire alla colonia ebraica una forza lavoro a buon mercato e humus ad alto numero di ottani. Per ora agli ‘arabi israeliani’ è ancora permesso vivere.
È chiaro che gli israeliani non amano gli arabi; non fanno distinzioni tra quelli che vivono a Gaza, a Shfaram o a Tiyadh. Basta citare un detto popolare israeliano: ‘un arabo buono è un arabo morto’. Gli israeliani vogliono che Sharon si ritiri da Gaza il più presto possibile non perché stiano cercando una vera soluzione pacifica, ma piuttosto perché vogliono altri 20 anni tranquilli nella loro condannata pipeline demografica. Vogliono semplicemente rinviare la fine. La maggioranza degli israeliani ebrei appoggia il ritiro non perché miri alla pace, ma piuttosto il contrario, semplicemente odiano vivere insieme ad altri. Gli ebrei israeliani vogliono vivere in uno stato ebraico segregato e americanizzato. L’idea di una maggioranza non ebraica nel loro stato nazionale di recente formazione li fa inorridire. Per gli israeliani è chiaro che agli ‘arabi israeliani’ verrà dato il benservito in un secondo momento.
Natan Zada e i suoi amici non sono d’accordo con la visione generale di Israele. Evidentemente hanno capito un po’ meglio rispetto alla maggior parte degli israeliani quello che è l’ordine del giorno sionista. Per loro un arabo è un arabo, un gentile è un gentile e soprattutto un ebreo è un ebreo. Vogliono che lo stato ebraico sia solo per il popolo ebraico. Punto. Natan Zada e i suoi amici vogliono compromettere il ritiro di Sharon, preferiscono rimanere aggrappati a Gaza e ripulirla dei palestinesi. Natan Zada voleva una guerra radicale. I Natan Zada vogliono redimere il paese adesso. Halutz, d’altra parte, è un generale militare. Prefersice non combattere su tutti i fronti contemporaneamente. Crede che l’assassinio debba essere programmato. Prima Gaza, poi Kenin e solo dopo Shfaram e Jaffa. Ha un aereo americano, puó prendere tempo, o perlomeno questo è quello in cui lui crede.
Natan Zada ricorda agli israeliani che aspetto avrà la loro prossima battaglia. Natan Zada è l’incubo dell’identità laica israeliana. A differenza della maggior parte degli israeliani, Natan Zada è coerente e costante. Il suo messaggio è chiaro. È riuscito ad interiorizzare il sogno sionista. Sta combattendo per una società ebraica purificata. In effetti Natan Zada è in anticipo su Halutz e la maggioranza degli israeliani. Mentre Halutz si impegna in una progressiva pulizia etnica del popolo palestinese, Natan Zada estende la battaglia all’intero Israele biblico.
La strage devastante di ieri è un avvertimento per il popolo palestinese e per tutti quelli di noi che appoggiano la causa palestinese. Non dovremmo lasciarci sopraffare dall’ atteggiamento diffuso della condanna israeliana e dell’ipocrisia perbene. Il sionismo di fatto sta instaurando uno stato israeliano in tutta la Palestina. Il sionismo di fatto sta instaurando uno stato ebraico razzialmente purificato. Non ci sono diverse facce del sionismo, ma piuttosto diverse prassi politiche e pragmatiche. Natan Zada e Dan Halutz sono entrambi assassini. Entrambi sono motivati dall’ astio per tutto quello che non è ebraico, applicano semplicemente delle strategie diverse. È stata solo una questione di tempo prima che i palestinesi all’interno del territorio israeliano diventassero oggetto del terrorismo di stato israeliano. Dobbiamo sconfiggere il sionismo ora.
Gilad Atzmon
Fonte: http://www.thetruthseeker.co.uk/
Link: http://umkahlil.blogspot.com/
5.08.05
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di Olimpia Bertoldini
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