GUERRE STELLARI IN IRAQ

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blankDI MAURIZIO TORREALTA e SIGFRIDO RAINUCCI

Un’ inchiesta di Rai News 24 che parte dagli inquietanti racconti di un testimone della battaglia per la conquista dell’ aeroporto di Baghdad e da quelli dei medici dell’ ospedale di Hilla. Si descrivono gli effetti di armi sconosciute.

Si analizza l’impiego di laser e impulsi elettromagnetici. Una nuova tipologia di armamenti, destinata a segnare il passaggio epocale dalle armi “cinetiche” (esplosive) a quelle a energia.

Nell’inchiesta si descrive, in particolare, un’arma considerata “non letale”: il raggio del dolore.
Le caratteristiche di questo strumento – totalmente invisibile e rivolto a provocare intensissimo dolore ma non la morte – suscitano la preoccupazione vivissima degli organismi che agiscono in difesa dei diritti umani.
Un allarme motivato, perché gli effetti di queste armi sull’organismo umano sono ancora coperti da segreto militare.Majid al Ghezali Hanno usato delle armi incredibili.


Patrick Dillon Armi sperimentali?

Majid al Ghezali Si, penso di si. Hanno sparato all’autobus… Abbiamo visto l’autobus accartocciarsi come un vestito bagnato… Diventò come un pulmino Volkswagen, un grande autobus che diventa come un pulmino Volkswagen.

Questa testimonianza è stata raccolta dal filmaker americano Patrick Dillon, poche settimane dopo la battaglia dell’aeroporto. L’intervistato, Majid al Ghezali, è una persona conosciuta e rispettata a Baghdad. Lavora come primo violinista dell’orchestra della città.
Majid al Ghezali, oltre a descrivere la battaglia, ha voluto mostrare a Patrick Dillon il luogo nei pressi dell’aeroporto dove quest’arma misteriosa è stata usata, le tracce di metallo fuso che ancora erano sul posto e le fosse di dimensioni anormali nelle quali erano stati sepolti i cadaveri prima che fossero riesumati.

Abbiamo cercato Majid al Ghezali per avere dettagli sul suo racconto. Lo abbiamo incontrato ad Amman e ci ha evidenziato alcune stranezze inspiegabili nei corpi delle vittime della battaglia dell’aeroporto.

Majid al Ghezali Solo la testa era bruciata, mentre il resto del corpo era intatto.

Al Ghezali racconta di avere visto tre passeggeri di una macchina morti, con il volto bruciato fino ai denti, senza tracce di proiettili.

Majid al Ghezali Non c’era nessuna pallottola. Vidi solo i denti bruciati, ed erano senza occhi, tutti quanti. Il corpo era intatto, soltanto la testa ed i denti erano bruciati.

Altri elementi inspiegabili: il terreno dove si era svolta la battaglia è stato raschiato dai militari americani ed è stato sostituito con altra terra vergine; i corpi che non erano stati colpiti da proiettili erano stati rimpiccioliti alle dimensioni di poco più di un metro.

Majid al Ghezali Molti dei corpi, praticamente tutti tranne quelli delle persone uccise dai proiettili, erano molto piccoli. Erano più o meno grandi così.

Abbiamo chiesto a Majid quale arma ha ipotizzato che possa essere stata utilizzata.

Majid al Ghezali Un anno dopo sentimmo dire che si trattava di una nuova tecnologia, simile al laser.

Abbiamo trovato un altro inquietante documento sull’uso di armi misteriose in Iraq, riferito ad episodi quasi contemporanei a quelli raccontati da Majid al Ghezali.

Saad al Falluji Delle 26 persone che viaggiavano sul minibus, circa 20 erano senza testa, avevano la testa mozzata, oppure non avevano più le braccia, o le gambe.
L’unico rimasto incolume era l’autista, e non so come abbia fatto a raggiungere il nostro ospedale, poiché aveva un braccio mozzato accanto a sé, una testa mozzata giusto dietro di lui, qualcosa di davvero orribile.
Anche sul tetto del mezzo c’erano parti umane: intestini, interiora varie…

Medico2 Pezzi di cervello…

Saad al Falluji Si, anche pezzi di cervello, una situazione terribile.

Geert Van Morteer Ha idea di quale arma abbiano potuto utilizzare per colpire questo autobus?

Saad al FallujiNel caso di questo autobus non siamo riusciti a capire che tipo di arma abbiano potuto utilizzare.

Medico2 Sembrerebbe una nuova arma…

Saad al FallujiSi, una nuova arma…

Medico2 Stanno facendo degli esperimenti sui nostri civili! Nessuno è riuscito ad identificare che tipo di arma fosse…

Siamo andati in Belgio a trovare l’autore di questo filmato, Geert Van Morteer, medico volontario in Iraq.

Geert Van Morteer Questo materiale è stato girato presso il General Teaching Hospital di Hilla, che si trova a circa 100 Km da Baghdad, poco distante dal sito archeologico di Babilonia. Ho parlato con il dottor Saad el Falluji, primario di chirurgia presso l’ospedale.
ll dottor el Falluji mi disse anche che tra i sopravvissuti nessuno aveva sentito alcun suono, e che quindi non si era trattato di un’esplosione: non vi erano pallottole, schegge, o frammenti nei loro corpi, e loro stessi pensarono a qualche arma sconosciuta.

Sentiamo anche in questo caso il racconto dettagliato del Dottor Saad el Falluji.

Saad al Falluji L’autobus era molto affollato. Stavano viaggiando da Hilla a Kifil per andare a trovare dei parenti. Prima che potessero arrivare al checkpoint americano la gente del villaggio li avvertì che era meglio tornare indietro. Mentre il minibus stava facendo manovra per cercare di tornare indietro, dal checkpoint gli hanno sparato contro.

Geert Van MorteerNon erano ferite da arma da fuoco?

Saad al Falluji No, no, non so di cosa si sia trattato. Dei 10 chirurghi di questo ospedale nessuno è riuscito a capire con che tipo di arma sia stata colpita questa macchina.

Geert Van Morteer Ma quindi dentro ai corpi non avete trovato dei normali proiettili?

Saad al Falluji Noi non abbiamo trovato nessun proiettile, ma la maggior parte dei passeggeri era morta, e i cadaveri sono stati portati immediatamente all’obitorio, e quindi non abbiamo potuto eseguire delle autopsie, ma su quelli che erano ancora vivi non abbiamo trovato nessun tipo di proiettile, non abbiamo trovato proiettili dentro i loro corpi.

Medico2 Si è trattato di qualcosa che ha mozzato organi, gambe, qualcosa che ha attaccato anche il collo e l’addome per poi scomparire.

Anche il dottor Falluji alla fine parla di armi al laser…

Saad al Falluji Non penso che le bombe, o le cluster bombs o le armi al laser possano portare la democrazia nel nostro paese.

[Il Tactical High Energy Laser della Northrop Grunman ]

Come ogni guerra, quella in Iraq, ci lascia una tremenda galleria dell’orrore, immagini di mutilazioni a cui neppure i medici sanno dare spiegazioni. In queste testimonianze abbiamo sentito parlare di armi laser, armi con effetti misteriosi, non sappiamo se sono state usate contro i civili. Ma abbiamo chiesto di poter intervistare i rappresentanti di ditte che producono armi al laser e a microonde. Ma il ministero della difesa statunitense ha vietato che ci venissero rilasciate informazioni, cosi’ come non ha risposto, fino al montaggio di questo filmato, alle domande che gli abbiamo inviato per sapere se, e come, questo tipo di armi erano state sperimentate in iraq.
Abbiamo allora rintracciato le conferenze stampa del Pentagono prima dell’inizio della 2° Guerra del Golfo. Dalle parole del Segretario della Difesa e del generale Meyers emerge la disponibilità a provare nuove armi. Le domande della stampa su armi a energia diretta e a microonde provocano un certo imbarazzo.

Giornalista americana Signor Segretario, posso farle una domanda su alcune tecnologie che state sviluppando per combattere la Guerra contro il terrorismo: nello specifico le tecnologie ad energia diretta e microonde ad alta potenza? Quando pensa che tali tipi di tecnologia possano essere incluse negli armamenti?

Donald Rumsfeld O mio dio… Bhè… Sono in… per la maggior parte il tipo di cose di cui lei sta parlando si trovano ad un livello iniziale di sviluppo… (rivolgendosi al generale Meyers) Vuoi… Hai qualcosa da aggiungere?

Generale Meyers …Penso che esse siano a stadi iniziali e probabilmente non ancora pronte per essere utilizzate…

Donald Rumsfeld Nell’ ordine normale delle cose quando, si investe in ricerca e sviluppo, e si inizia a sviluppare un progetto, non si ha nessuna intenzione o aspettativa su quando verrà utilizzato, d’altra parte però il mondo reale interviene di tanto in tanto e si è costretti a prendere qualche cosa che è ancora al livello di sviluppo e la si può usare. Non è possibile rispondere alla sua domanda, dipende da cosa succederà in futuro e da come le cose funzioneranno nel loro corso, e se qualcuno giudicherà appropriato o meno utilizzare qualcosa che è ancora a livello sperimentale, come è successo nel caso degli aerei senza pilota telecomandati…

Giornalista americana Ma sembra quindi che voi siate intenzionati a sperimentarle…

Generale Meyers Si, penso che sia questo il punto. Dall’inizio di questo conflitto…. penso che il generale Franks sia stato molto ben disposto nel puntare sulle nuove “cose”, se ci sono cose nuove disponibili; ed era intenzionato ad utilizzarle in battaglia, anche prima che esse fossero del tutto testate. E penso che questo… senza riferirmi in particolare ai casi dell’energia diretta e delle microonde ad alta potenza, ma certo… Continueremo su questa strada.

Ma cosa significa armi ad energia diretta armi a microonde? Siamo andati a chiederlo all’ex colonnello John Alexander, già direttore di programma in uno dei laboratori di ricerca militare più importanti negli Stati Uniti, il Los Alamos National Laboratory

Ex Colonnello John Alexander Le prime ricerche ed i concetti base sulle armi ad energia diretta risalgono ad alcuni decenni fa: quello che sta succedendo è che ora la tecnologia si è sviluppata abbastanza da permettere che queste nuove armi diventino una realtà.
Ci sono parecchi tipi di armi ad energia diretta. Sono note per operare alla “velocità della luce”, poiché lanciano elettroni ad alta velocità e a grande distanza. Ovviamente ci sono i laser, che utilizzano lo spettro luminoso; poi ci sono le armi a microonde, che operano su altre frequenze: fondamentalmente si tratta di armi ad energia, che è qualcosa di immateriale, poiché sono gli elettroni a muoversi. Le armi cinetiche invece sparano grossi proiettili per colpire fisicamente e distruggere i bersagli. Qui il meccanismo consiste invece nel depositare dell’energia sul bersaglio, causando così determinati effetti.

Queste immagini documentano uno dei test del Thel, acronimo per Tactical High Energy Laser, nella sequenza potete vedere il raggio laser che colpisce e distrugge dei missili e delle ogive di mortaio mentre stanno per colpire l’ obiettivo .
In questo altro test vediamo il raggio laser individuare e distruggere 2 missili contemporaneamente.

Non fa nessun rumore, è invisibile?

Ex Colonnello John Alexander Alcuni sono visibili, alcuni operano nello spettro dei raggi infrarossi. Oggi stanno emergendo armi al laser dove anche l’effetto è quello del laser. Possono servire a bruciare tutto, nel caso di quelli che chiamiamo Laser ad Elevatissima Energia. Concentrando l’energia si può riuscire letteralmente a fare un buco nel bersaglio.

Anche un ex analista del Pentagono, William Arkin, ora giornalista del Washington Post conferma questo cambiamento epocale da armi cinetiche ad armi ad energia…

William Arkin Per migliaia di anni il modo di uccidere un uomo era basato sull’azione di colpirlo, o con una spada, con una lancia, o con una freccia, o con una pallottola, o con una bomba. Si tratta in tutti questi casi di una forza cinetica, che uccide colpendo.
Oggi invece veniamo ad avere un principio fisico completamente nuovo applicato all’atto di uccidere, e la gente potrebbe non rendersi conto di rischiare di essere uccisa, perchè la loro pelle ed il loro corpo viene colpito da microonde ad alta energia o da raggi laser che hanno un effetto immediato.

Ci sono anche altre tipologie di armi prodotte dal laser come il dispositivo di cui vediamo ora il filmato, il bersaglio non viene colpito da un proiettile ma da un impulso di energia che riesce addirittura a perforare l’armatura di un carro armato.
Per il momento, escludendo le armi acustiche, le uniche tracce dell’uso di armi ad energia in uno scenario di guerra riguardano un dispositivo laser chiamato Zeus.
Secondo fonti ufficiali del Pentagono, mezzi militari muniti di questo dispositivo al laser sono stati impiegati in Afghanistan per fare brillare le mine. Secondo due accreditati siti di informazione militare: Defense Tech e Defence Daily, almeno tre veicoli simili sono stati utilizzati anche in Iraq, e c’è anche chi dice di averli visti.

Geert Van Morteer
Quando mi ha mostrato la fotografia che lei mi ha detto essere un sistema al laser, mi sono ricordato di un episodio: nell’agosto del 2003 parlavo con un soldato americano e c’era una specie di scatola su un mezzo blindato, con una luce blu tonda. Lo ricordo bene non perché il soldato mi abbia detto di cosa si trattava, ma perchè scherzavo con la mia traduttrice, che era una donna irachena, e le dicevo che quello era un apparecchio che permetteva di vedere sotto i vestiti. Per questo me lo ricordo, e sono sicuro di aver visto quell’apparecchio quel giorno.

Ma uno degli osservatori americani più attenti all’attività del Pentagono, come William Arkin, cosa pensa del possibile uso di armi ad energia diretta nel campo di battaglia iracheno?

William Arkin Posso immaginare che ci sia stato un uso, come posso dire…“oscuro” di queste armi, ma non credo che siano state usate in modo significativo o in modo massiccio, tanto che si possa concludere che possano avere avuto un impatto.

Ma vediamo nelle cifre del bilancio del Pentagono qual è l’importanza che vengono ad avere le spese per le armi ad energia diretta

William Arkin Ora vengono spesi circa 50 milioni di dollari all’anno in armi non letali, 200 milioni vengono spesi in armi a microonde, nel “raggio del dolore”, e altri 100 – 200 milioni vengono spesi in un programma laser segreto… “oscuro”, e poi ci sono i laser a grande potenza per l’aviazione, e gli altri laser tattici… Se si addiziona tutto, gli Stati Uniti spendono circa mezzo miliardo di dollari all’anno in armi ad energia diretta, che è una cifra rilevante, pari all’intero budget della difesa di una nazione europea.

Si potrebbe pensare che le armi ad energia possano rappresentare un pericolo solo per i paesi coinvolti in un conflitto bellico, ma non è così. È stata costruita una particolare arma ad energia, chiamata Active Denial System, ma meglio conosciuta come “il raggio del dolore”, che è finalizzata proprio al controllo dell’ordine pubblico. Questa arma, per la sua pretesa non letalità, e per la sofferenza che produce, rischia di diventare l’arma più controversa.

Ex Colonnello John Alexander L’Active Denial System è un sistema a microonde, che opera intorno al range dei 93 Ghz. Può sparare il suo raggio a grande distanza. La sua particolarità è che quando il raggio colpisce la pelle, la penetra soltanto di pochi millimetri, colpendo i recettori del dolore, e provoca nella gente molto dolore.
Fa male. Fa molto male.
I test che sono stati eseguiti prevedevano un’esposizione di tre secondi. Ogni cavia aveva un interruttore per fermare il dispositivo e nessuno ha resistito per tre secondi…
La risposta al dolore è estremamente rapida, e non serve molto tempo, il dolore cattura l’attenzione immediatamente.

Per capire le conseguenze sui diritti umani che questa nuova arma potrebbe provocare siamo andati nell’Empire State Building a Manhattan, dove ha sede una delle organizzazioni per i diritti umani più importanti: “Human Rights Watch”

Marc Garlasco È molto semplice vedere e comprendere gli effetti di un’arma da fuoco, ma quando non puoi vedere gli effetti di un’arma perchè questi non sono visibili, e perchè la tecnologia dell’arma è troppo nuova per essere compresa del tutto, vi sono allora tutte le condizioni che permettano l’insorgere di violazioni dei diritti umani e di abusi.
Questo sistema è stato creato appositamente per indurre dolore nella gente, ed è qualcosa di molto diverso da quanto accade con la maggior parte delle altre armi non letali, laddove l’obiettivo è immobilizzare la gente o evitare l’accesso ad una determinata area… Con l’Active Denial System l’obiettivo principale è quello di creare dolore.
Su questo punto bisogna stare molto attenti, poiché in seno alla legislazione internazionale esistono delle indicazioni molto precise: qualsiasi dispositivo studiato e costruito unicamente per creare dolore, può eventualmente diventare uno strumento di tortura, diventando così illegale. È quindi fondamentale che gli Stati Uniti stilino un accurato studio legale sull’Active Denial System, rendendo pubbliche tutte le informazioni. Oggi sono coperte dal segreto.

William Arkin Quando analizziamo ciascuna di queste armi, dal laser, alle armi acustiche, alle microonde, non abbiamo nessuna idea di quali saranno le conseguenze. Qualcuno dice, beh il laser o le armi acustiche o il raggio del dolore possiamo usarlo per controllare le folle, ma questo cosa significa? Si pretende che ciascuno nella folla abbia diciotto anni, sia maschio e in buona salute. E allora queste armi a microonde o acustiche verranno usate dopo essere state accuratamente calibrate nella frequenza, nella potenza e nella distanza giusta per colpire uomini di diciotto anni. Ma quale folla è mai questa per essere fatta solo da diciottenni, guardate l’Intifada o qualsiasi rivolta in Iraq in questi giorni: bambini, donne, donne in cinta, vecchi.

Marc Garlasco C’è anche stata molta polemica sulla possibilità di causare danni oculari; sono stati fatti alcuni test sulla pelle per far vedere che non era dannoso, ma non c’è traccia di test sugli occhi, e ci sono delle obiezioni sollevate da autorevoli scienziati che sottolineano il rischio di potenziali danni oculari, e poi c’è anche chi ha parlato di potenziali rischi per i bambini, per gli ammalati e per gli anziani. Perchè non ci danno l’accesso a queste informazioni, perché non le condividono con noi?

Per quanto riguarda l’impiego del “raggio del dolore” nel campo di guerra, risulta dalla rivista militare Defence Industry Daily che sono stati ordinati 3 veicoli modello Sheriff per circa 31 milioni di dollari, e che è stata richiesta l’approvazione per altri 14 veicoli da parte del Generale di brigata James Huggings, capo dello Staff della Forza Multinazionale in Iraq.

Ex Colonnello John Alexander
Secondo me il prossimo conflitto mondiale è già iniziato, nonostante non ve ne sia piena consapevolezza. A causa del terrorismo sarà difficile distinguere tra combattenti e popolazione civile, e vi è dunque la necessità di armi che ci mettano in grado di minimizzare le vittime innocenti. Penso che saranno sempre più le zone urbane a diventare i campi di battaglia.

William Arkin Se guardi al “raggio del dolore”, alle armi a microonde ad alta energia, o alle armi acustiche, vedi che l’entusiasmo verso queste armi è stato manifestato dallo US Northern Command, che è il comando della difesa interna degli Stati Uniti, o da altre organizzazioni antiterroristiche, che guardano a queste armi pensando che forse in alcune circostanze potranno averne 10 o 20 in un posto segreto e se ce ne fosse bisogno potranno tirarle fuori per qualche forma speciale di guerra.
Paradossalmente gli americani potrebbero pensare che queste armi speciali potrebbero essere utili se usate in Iraq dove ora la situazione è fuori controllo, ma la verità è che i militari prevedono l’impiego di queste armi sopratutto per un uso interno, e sapete molto bene che se gli Stati Uniti useranno queste armi per il loro controllo interno, non passerà molto tempo prima che le basi nato in Italia facciano lo stesso.

Maurizio Torrealta e Sigfrido Rainucci
Fonte: http://www.rainews24.it/
Link: http://www.rainews24.it/ran24/inchieste/guerre_stellari_iraq.asp
17.05.2006

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