FONTE: AFP
WASHINGTON — Gli Stati Uniti stanno
cercando un sostegno internazionale per nuove sanzioni contro la Banca
Centrale dell’Iran (BCI), ha riferito venerdì un funzionario del
Tesoro dopo un presunto complotto per uccidere il rappresentante saudita
a Washington.
“Ci stiamo impegnando in un’iniziativa
per creare un supporto multilaterale che sia decisivo affinché
l’azione contro la BCI abbia una reale efficacia”, sono
le parole dello zar delle sanzioni David Cohen, pronunciate
all’House Foreign Affairs Committee.
La gran parte della banche iraniane,
BCI compresa, sono sottoposte alle sanzioni statunitensi da quasi venti
anni, e ogni contatto stabilito negli Stati Uniti è considerato illegale.“La domanda da porsi
è se possiamo, con un’altra azione contro la BCI, […] sia sotto
la nostra autorità per la non proliferazione o sotto la nostra autorità
di contro-terrorismo, strappare un rispetto multilaterale per questa
iniziativa. I lavori sono in corso“, ha detto Cohen.
Preoccupate per le ambizioni nucleare
dell’Iran ma anche per il suo presunto supporto al terrorismo, varie
amministrazione USA hanno finora fallito nel convincere i partner,
specialmente gli europei, ad adottare sanzioni multilaterali contro
la BCI.
Questa specifica designazione contro
la banca centrale, i cui interessi chiave comprendono il finanziamento
dei progetti petroliferi ed energetici della nazione, potrebbe costringere
le aziende straniere a scegliere tra il fare affari con la banca o con
gli Stati Uniti.
Alcuni esperti dicono che una tale
decisione avrebbe profonde implicazioni per le banche straniere, per
i forzieri iraniani e per la stabilità della moneta iraniana.
Howard Berman, il massimo rappresentante
dei Democratici nella commissione, ha detto che ci sono forti ragioni
per prendere di mira la banca centrale.
“La nostra più
grande speranza per rallentare le pratiche nucleari iraniane
è quella di portare la sua struttura finanziaria a una brusca fermata“,
ha riferito Berman alla commissione.
“E sanzionare le banche e le
aziende di altri paesi che fanno affari con la banca centrale dell’Iran
potrebbe avere un impatto davvero potente sull’economia iraniana“,
sono ancora le parole di Berman.
“E per questo ritengo che la
misura più importante che potremmo intraprendere […]
è designare la banca centrale dell’Iran come una fiancheggiatrice
del terrorismo e dello sviluppo delle armi di distruzione di massa.”
La presenza e le dichiarazioni di Cohen
per il secondo giorno consecutivo al Congresso giungono quando gli Stati
Uniti stanno soppesando la risposta a un presunto complotto iraniano
per un assassinio che avrebbe dovuto aver luogo sul suolo statunitense.
Dopo la notizia del presunto complotto,
il Dipartimento del Tesoro ha introdotto sanzioni contro cinque persone
collegate a una branca delle forze armate iraniane e contro la seconda
compagnia aerea nazionale.
Giovedì Cohen, Sottosegretario
per il terrorismo e l’intelligence finanziaria, ha detto che
queste e altre misure stanno già avendo effetto.
“I nostri sforzi stanno ottenendo
risultati. L’Iran sta affrontando livelli senza precedenti di isolamento
finanziario e commerciale. Il numero e la qualità
delle banche straniere che hanno intenzione di operare con le istituzioni
finanziarie iraniane che sono state designate
è calato precipitosamente nell’ultimo anno“, ha detto.
“L’accesso sempre più
ridotto dell’Iran ai servizi finanziari e alla finanza commerciale
ha reso estremamente difficile all’Iran pagare le importazioni e ricevere
i pagamenti per le esportazioni“, ha riferito giovedì in un’audizione
al Senato.
Fonte: US seeks support for action against Iran central bank
13.10.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE