COME LA CIA HA CREATO LA “PIÙ FAMIGERATA ORGANIZZAZIONE CRIMINALE”
DI CASEY GANE-MCCALLA
Newsone
Con la recente violenza in Giamaica e la polemica circa il presunto signore della droga, Christopher “Dudus” Coke, molte persone parlano del famigerato Shower Posse giamaicano e del quartiere di Tivoli Gardens, dove esso ha la sua base. Ciò che è stato in larga parte ignorato dai media è il ruolo che il governo americano e la Cia ha nell’addestrare, armare e dare potere agli Shower Posse.
E’ interessante che gli USA stiano accusando Christopher “Dudus” Coke, l’attuale leader degli Shower Posse, di traffico di droga e armi, tenendo conto che la CIA era stata accusata di contrabbando d’armi in Giamaica e facilitava lo smercio di cocaina dalla Giamaica all’America negli anni ’70 e ’80. In molti modi Dudus stava solo portando avanti una tradizione di corruzione politica, traffico di droga, armi e violenze che è iniziata con l’aiuto della CIA.
Nella foto: scontri in Giamaica che hanno portato a decine di vittime nei giorni scorsi.Il padre di Christopher “Dudus” Coke era Lester Coke, conosciuto anche come Jim Brown, uno dei fondatori degli Shower Posse e una persona campione e protettore dell’impoverito quartiere di Tivoli Gardens a Kingston. Coke era sostenitore politico e bodyguard di Edward Seaga, leader del Partito laburista giamaicano.
Negli anni ’70 Michael Manley, avversario di Seaga, aveva iniziato ad adottare posizioni “socialiste”, aveva cominciato a criticare apertamente le politiche estere americane e aveva incontrato il nemico degli Stati Uniti, Fidel Castro. Tenendo conto della Guerra Fredda degli Usa con la Russia, la CIA non voleva che la Giamaica fosse amica dei comunisti.
Secondo il libro di Gary Webb, “The Dark Alliance”, verso la fine degli anni ’70 Norman Descoteaux, capo della CIA di stanza in Giamaica, iniziò un programma per destabilizzare il governo di Manley. Parte di questo piano erano omicidi, denaro per il Partito Laburista giamaicano, malcontento dei lavoratori, corruzione e traffico d’armi per il nemico di Manley, Lester “Jim Brown” Coke.
Nel suo libro “Traffico di cocaina ed eroina nei Caraibi” lo scrittore Daurius Figueira scrive: “di fatto significava che il traffico illecito di droga collegato al Partito Laburista giamaicano era integrato in un canale di traffico illecito e criminale di armi e droga della CIA”.
L’ex agente della CIA, Philip Agee, disse che “la CIA stava usando il Partito laburista giamaicano come uno strumento nella campagna contro il governo di Michael Manley, direi la maggior parte delle violenze venivano dal partito laburista giamaicano, e dietro di esso c’era la CIA per quanto riguarda il procurare le armi e investire denaro in esso”.
Uno dei colleghi di Lester Coke, Cecil Connor, avrebbe dichiarato che egli era stato portato dalla CIA a combattere le guerre politiche per il partito laburista giamaicano attraverso omicidi e spionaggio. Connor avrebbe manipolato le schede elettorali e intimidito i votanti per aiutare il partito laburista giamaicano a vincere le elezioni. Connor avrebbe continuato ad essere un delinquente politico facendo parte del cartello giamaicano internazionale di cocaina conosciuto come gli Shower Posse. Avrebbe testimoniato contro Lester Coke e il suo seguace Vivian Blake, solo per tornare alla sua nativa St. Kitts per diventare il leader della droga che teneva per la maggior parte il paese in ostaggio.
Il padre di Christopher “Dudus” Coke, Lester Coke, era anche stato accusato di lavorare con la CIA. Timothy White ipotizzava nella sua biografia di Bob Marley, “Catch a Fire”, che Jim Brown facesse parte di una squadra di uomini armati che tentarono di uccidere Bob Marley capeggiati dal sostenitore del partito laburista giamaicano Carl “Byah” Mitchell. Gli autori Laurie Gunst e Vivien Goldman fecero le stesse affermazioni nei loro libri “Born Fi Dead” e “The Book of Exodus”. Il manager di Marley dichiarò che uno degli assalitori di Marley fu catturato e ammise che la CIA era d’accordo per pagarlo con cocaina e armi a patto che uccidesse Marley.
In seguito Lester Coke venne giustiziato in una cella del carcere giamaicano, mentre aspettava l’estradizione negli Stati Uniti. Molte persone dichiararono che fu ucciso in modo da non poter rivelare i suoi segreti che avevano a che fare con la CIA, il partito laburista giamaicano e la sua attività criminale.
Nei suoi sforzi per destabilizzare il governo giamaicano negli anni ’70, la CIA creò un gruppo di spaccio di droga, di armi e di criminali politici. Attraverso il traffico di droga, questi criminali sarebbero diventati alla fine più potenti dei politici a cui erano collegati. Il programma di destabilizzazione della CIA non destabilizzò soltanto la Giamaica degli anni ’70, ma anche la Giamaica per i 40 anni che seguirono.
Tenendo conto della segretezza della CIA e della società giamaicana, è incerto qual sia stato il ruolo esatto della CIA nella creazione degli Shower Posse. Hanno dato loro delle armi? Hanno dato cocaina? Li hanno istruiti su come contrabbandare droghe? La CIA ha usato gli Shower Posse per provare ad uccidere Bob Marley? Queste sono domande a cui la CIA dovrebbe rispondere.
Se ciò che è stato addotto sulla CIA è vero, allora essi sono in parte responsabili del ciclo di traffico di armi, contrabbando di armi e violenze che oggi affliggono la Giamaica. Se gli Stati Uniti possono estradare il figlio di uno dei sostenitori politici della CIA per traffico di droga e cocaina, non dovrebbe la CIA essere indagata per aver insegnato ai Giamaicani come condurre la guerra politica, armarli, dar loro cocaina e aiutarli a spacciarla? Tenendo conto della rivelazione secondo cui la CIA permise ai commercianti di droga del Nicaragua di vendere droga negli Stati Uniti per finanziare la loro rivoluzione contro il governo comunista, non è così forzato credere che avrebbe armato i Giamaicani e gli avrebbe dato cocaina per combattere i comunisti in Giamaica.
Titolo originale: “Jamaica’s Shower Posse: How The CIA Created “The Most Notorious Criminal Organization””
Fonte: http://newsone.com/
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03.06.2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MARILENA