DI STEVE WATSON
Prison Planet
Sia i sunniti che gli sciiti affermano che l’attentato è parte di un piano per incitare la violenza settaria
Sia i sunniti che gli sciiti iracheni hanno accusato gli Usa di essere dietro all’attentato contro il tempio al-Askari a Samarra, uno dei luoghi religiosi più sacri per gli sciiti, allo scopo di incitare ulteriormente la violenza settaria tra i due gruppi islamici rivali e fornire una giustificazione all’aumento di truppe americane.
Il leader sunniti appartenenti all’Associazione degli Studiosi Islamici dell’ Iraq si sono chiesti come i terroristi abbiano potuto avere accesso al luogo che era pesantemente sorvegliato da circa 60 uomini del Servizio di Protezione Federale e 25 membri della locale polizia irachena ed era chiuso al pubblico da quando era stato attaccato lo scorso anno in un attentato che molti ritengono anche essere opera delle forze Usa.
In una dichiarazione pubblicata sul loro sito Web il gruppo commenta:
Dopo che le forze governative hanno circondato l’area, è avvenuta un’esplosione alla moschea di al-Hadi a Samarra compiuta con lo stesso metodo utilizzato lo scorso anno.
Una delle cose notevoli di questo atto terroristico è che molti tiratori scelti del governo erano posizionati sui tetti degli edifici in modo da circondare il luogo da tutte le direzioni.
Le porte del tempio erano anch’esse chiuse e a nessuno era permesso di entrare.
L’esplosione è avvenuta questa mattina sotto due minareti in un modo molto simile a quanto avvenuto più di un anno fa alla moschea d’oro e ciò implica il coinvolgimento in questo nuovo crimine dell’apparato e delle forze del governo iracheno.
Il gruppo sottolinea come l’attentato dello scorso anno avvenne mentre gruppi all’interno del Parlamento stavano unendo le forze per porre fine all’occupazione Usa dell’Iraq.
Quest’ultimo attentato contro la moschea è avvenuto una settimana dopo che la Camera dei Deputati irachena ha fatto passare una risoluzione che assegna al Parlamento la parola finale sulle estensione del mandato Onu per la presenza di truppe straniere in Iraq, quando esso scadrà alla fine del 2007.
Inoltre, come riportato dalla AP, un blocco di 30 membri leale al religioso sciita Muqtada al-Sadr ha sospeso la sua appartenenza al Parlamento subito dopo l’attentato, affermando che essi rimarranno lontani dalla camera, che conta 275 membri, sino a che il governo non intraprenderà passi “realistici” per ricostruire il tempio di Askariya.
L’articolo suggerisce che la sospensione probabilmente indebolirà il governo a maggioranza sciita di al-Maliki e ritarderà l’adozione di una serie di leggi necessarie a costruire la riconciliazione nazionale volta ridurre la violenza in Iraq.
La sensazione dei sunniti che il governo fantoccio iracheno fosse dietro all’attentato è stata ripresa dal leader religioso sciita Ayatollah Sheikh Mohammed Ishaq di Najaf che ha accusato le forze Usa di essere coinvolte, affermando che si trattava di un crimine del “grande Satana” impegnato “nell’occupazione criminale del Iraq”.
Inoltre un consigliere anziano di al-Maliki ha affermato che i poliziotti che erano al tempio sono stati arrestati mercoledì e che sarebbero stati interrogati come parte di un’indagine ordinata dal primo ministro.
I media occidentali e le autorità Usa hanno naturalmente accusato dell’attacco gli “insorti di al Qaeda”.
L’attentato del 2006 che abbattè la famosa cupola d’oro scatenò un’ondata di violente rappresaglie settarie che ancora insanguina l’Iraq. È stato annunciato un coprifuoco a tempo indeterminato e ci si aspetta che ancora una volta scoppi la violenza.
Lo scorso anno l’ex analista della C.I.A. e consigliere presidenziale Ray McGovern affermò pubblicamente che egli riteneva che l’intelligence occidentale potesse essere dietro all’attentato al tempio.
Non c’è alcun motivo per cui i sunniti dovrebbero bombardare le moschee sciite. Sarebbe come se i battisti bombardassero le chiese cattoliche. La violenza settaria che divide la società irachena non serve agli iracheni, ne sciiti né sunniti. Ma è utile per le forze di occupazione.
Abbiamo precedentemente raccontato in dettaglio di documentati programmi del Pentagono per aizzare la violenza e la guerra civile in Iraq come pretesto per rimanere, costruire basi permanenti e dominare la regione.
Proprio questa settimana è stato anche rivelato che gli Usa stanno armando dei propri gruppi di ribelli sunniti in Iraq.
Fonte: http://www.prisonplanet.com
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13.06.2007
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da ALCENERO
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