FONTE: Macromon.wordpress.com
Una storia che abbiamo sentito a ripetizione nell’ultimo anno ci dice che non c’è rischio di credito per un paese sovrano che ha una banca centrale indipendente e che può affidarsi alla monetizzazione del debito. Anche Martin Fedstein nel suo eccellente articolo sul Project Syndicate, The French Don’t Get It, scrive:
I funzionari francesi hanno reagito alla prospettiva di un abbassamento del rating creditizio scagliandosi contro la Gran Bretagna. Il direttore della Banca Centrale, Christian Noyer, ha affermato che le agenzie di rating dovrebbero iniziare ad abbassare la valutazione della Gran Bretagna. Il Ministro delle Finanze, Francois Baroin, ha di recente dichiarato che “è meglio essere francesi che britannici per quanto riguarda l’economia”. E persino il primo ministro francese, Francois Fillar, ha evidenziato che il Regno Unito ha un debito e un deficit più alt rispetto alla Francia.I funzionari francesi sembrano non dare importanza al fatto che la Gran Bretagna è fuori dall’eurozona e che per questo ha la sua propria moneta, e ciò significa che non c’è alcun rischio che possa fare default sul proprio debito. Quando gli interessi e i titoli del governo britannico arrivano a scadenza, può sempre creare altre sterline per adempiere a questi obblighi. Al contrario, il governo francese e la banca centrale francese non possono creare gli euro.
Ma possono davvero?
Al contrario dei relativamente benigni easing quantitativi degli ultimi anni per dare benzina ai mercati e all’economia, gli effetti di una monetizzazione dei titoli in scadenza dovuta a una mancanza di fiducia nelle possibilità di pagamento o della sua volontà del governo di ripagare il suo debito sarebbero gravi. Le condizioni iniziali e le variabili da stato a stato, come la fiducia e il meccanismo di trasmissione monetaria, hanno una grande importanza quando una banca centrale decide di accendere l’interruttore della stampante..
Se dovessero affrontare la prospettiva di un default sul debito sovrano, le autorità monetarie e i politici sarebbero costretti a fare una scelta politica su chi debba pagare il debito: 1) i detentori delle obbligazioni, permettendo al debito di andare in default; oppure 2) i cittadini con la perdita dei loro risparmi durante una monetizzazione iperinflazionista del debito.
Alcuni paesi, come la Bulgaria alla metà degli anni ’90, hanno monetizzato i propri debiti, provocando un’iperinflazione e infliggendo gravi danni ai propri residenti. La Russia, dall’altro lato, ha fatto default sul proprio debito nel 1998, quando la gran parte era detenuta da stranieri, tra cui vari hedge funds, come quello di David Tepper.
Sfortunatamente, è molto difficile scomporre i vari premi di rischio in un rendimento delle obbligazioni sovrane. Il FMI ha fatto uno sforzo coraggioso nel 2010 con i rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni.
Da notare il premio per il rischio di credito che entra nel diagramma dopo lo scoppio della bolla nel 2007/08.
Sentiamo la presenza di un pericoloso compiacimento che tormenta il mercato delle obbligazioni.
Fonte: The Haunting (of the Sovereign Bonds)
29.12.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE