DI JOOST DE VRIES
Volkstrankt.nl
L’autodeterminazione della propria vita e della propria morte, sostenuta dai militanti di Uit Vrije Wil (Per il Libero Arbitrio). Questo gruppo vuole che gli anziani che considerano “terminata” la propria vita ottengano un aiuto dallo stato per il suicidio, anche se non ci sono motivazioni mediche urgenti.
Nei primi quattro mesi l’iniziativa ha trovato il sostegno di 120.000 persone, sufficienti per chiedere un’interrogazione in Parlamento. L’appuntamento è per stasera.
L’attivista Yvonne Baarle ha ricevuto l’appoggio di olandesi famosi, come il presentatore televisivo Mies Bouwman, il neurologo Dick Swaab, il comico Paul van Vliet ed ex politici come Frits Bolkestein (VVD), Jan Terlouw (D66) e Hedy D’Ancona (Pvda). Il gruppo ha proposto l’introduzione di un disegno di legge, oltre alla legge vigente in tema di eutanasia.
“A volte, non riusciamo a dare un significato alle nostre vite, per dover continuare a sopravvivere”, scrivono i promotori.
Criminalizzazione
Il suicidio non è illegale, ma ci sono forti limitazioni. La legge impone una sofferenza intollerabile e la mancanza di speranze come condizioni per l’eutanasia. Il gruppo a sostegno del libero arbitrio offre l’assistenza giudiziaria per gli anziani con più di 70 anni che ritengono di essere giunti alla fine della propria esistenza. L’aiuto deve essere offerto da un assistente qualificato nell’aiuto al morente che “ha la piena convinzione che vi sia una richiesta volontaria, consapevole e sostenibile per l’assistenza alla morte“.
La proposta alla Camera ha incontrato una resistenza da parte della maggioranza, guidata dalla coalizione formata dal VVD, dal CDA e dal PVV e il moderatore ufficiale al Senato, il PSC. “Noi siamo contro l’eutanasia“, ha detto un rappresentante del PSC. “Siamo contrari a questa proposta, che ancora persiste. Si vuole offrire ai cittadini una falsa alternativa, vale a dire la morte. Noi vogliamo proteggere la vita.” L’ex ministro laburista Hedy d’Ancona si aspetta ben poco dalla Camera. Ma il ritardo non è scusabile, dice. D’Ancona, alla fine degli anni Sessanta, era all’avanguardia del movimento di liberazione. Lei ritiene che l’assistenza alla morte per gli anziani sia un passo inevitabile nel processo per un’ulteriore autodeterminazione ed emancipazione. “Anche per la legalizzazione dell’aborto c’è voluto molto tempo“: ma lei ha i suoi punti di forza. “Noi vogliamo proseguire questo argomento di discussione. I medici della federazione Knmg hanno risposto inizialmente timorosamente e in modo negativo, ma abbiamo corretto la loro interpretazione della normativa.“
Il concetto di malattia ha confini più larghi di quanto stabilito in precedenza, così si è espressa la Knmg nel maggio dello scorso anno. L’esistenza di una clinica dell’Associazione Olandese per la Fine Volontaria della Vita, attiva dal 1° marzo, è dovuto, secondo D’Ancona, all’iniziativa dei cittadini.
La posizione del Pdva
Il PvdA è favorevole a questa iniziativa civile. La parlamentare Jetta Klijnsma presenterà una mozione per chiedere un ampio dibattito sulla vita e il suicidio assistito. “La proposta degli acquirenti iniziativa, non possiamo prendere uno a uno. Questo è troppo brusco. La legge attuale è attentamente calibrata. Ma questa iniziativa dimostra che un dibattito vivo e molto più ampia dovrà essere approfondito.“
Per il VVD l’iniziativa si spinge troppo oltre. Ci sono dubbi sul limite di età fissato nella proposta.”Perché c’è qualcosa di diverso tra 71 e 69 anni?“, dice un portavoce. I liberali ritengono che ci sia ampio spazio di miglioramento della legge attuale sull’eutanasia. “Un malato di Alzheimer potrebbe avere, ad esempio, la possibilità di chiarire il proprio punto di vista sull’eutanasia quando è ancora pienamente cosciente. Ancora ciò non è possibile.
Fonte: Ouderen eisen recht op hulp bij zelfdoding
08.03.2012
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE