Di Maurizio Blondet
Dall’Australia…
L’atlantica Meloni è stata non solo sconfitta, ma infinocchiata. Illusa e derisa e umiliata (e con lei l’Italia) dalla Ursula e dal suo Sistema di Potere; umiliata , o offesa e derisa dalla NATO, che – certo su placet della Casa Bianca – ha scelto uno spagnolo socialista invece che un italiano come responsabile del Mediterraneo.
E’ in questo quadro che, con tono lieto da subnormali, la nostra Difesa ci dà la seguente notizia dal Pacifico: L’Italia in Australia per l’esercitazione internazionale Pitch Black 24
In particolare, la Marina Militare partecipa con il Carrier Strike Group (CSG) italiano, composto dalla portaerei Cavour e dalla fregata Alpino.
Durante la campagna di proiezione operativa a Darwin, le navi e gli aeromobili imbarcati prendono parte, infatti, all’esercitazione aerea Large Force Exercise (LFE) “Pitch Black”, propedeutica al conseguimento della Initial Operational Capability Sea-based dei velivoli F-35B presenti a bordo.
L’impiego degli F-35B di Marina e Aeronautica da bordo della portaerei rappresenta lo sviluppo della capacità interforze nazionale di proiezione dal mare con velivoli di 5ª generazione, rendendo l’Italia unica nazione dell’Unione Europea in grado di garantire questa capacità.
L’esercitazione è stata ordinata da USA ed Anglo con uno scopo evidente: minaccirare la Cina, o peggio provocarla a vuoto. Si resta ammutoliti davanti alla misura in cui il servilismo affonda negli abissi della demenza strategica , nell’insensatezza geopolitica.
Non solo provocare militarmente Pechino non è nel minimo interesse nazionale ravvisabile; è anche vacuo, perché se scoppiasse il conflitto contro quella che ormai è la seconda potenza militare del mondo, provocata sotto casa, la nostra unica portaerei avrebbe mezz’ora di vita.
Ma soprattutto, è della nostra modesta portaerei che abbiamo bisogno nel Mediterraneo, area di crisi esplosiva per il genocidio che sta operando Israele e la conseguente (ed efficace) chiusura del Canale di Suez operata dagli Houti, che penalizza tanto ai porti italiani, se le grandi navi passano per l’istmo sud africano e attraccano poi nei porti francesi e tedeschi.
Un amico dice che finalmente Meloni ha fatto davvero qualcosa di fascista, conme l’accusano le sinistre e la UE: “Spezzeremo le reni alla Cina”. Un altro amico , militare con cultura storica, rincara e conferma
“….come quando andavamo nell’atlantico o nella Manica per poi perdere la guerra nel canale di Sicilia”.
Almeno richiamare la nostra portaerei dall’Australia sarebbe la risposta minimamente dignitosa allo schiaffo che ci ha dato la NATO, e all’isolamento che ci ha inflitto, deridendoci ostile, il Sistema Von del Pfizer consolidatosi a Bruxelles: che distruggerà le nostre imprese industriali e agricole con la Dittatura Greeen .
Aderire aui Patrioti sarebbe chiedere troppo ad una uscita alla scuola alberghiera che gha creduto al “repporto personale” di amichetta della Ursula. Ma almeno richiamaere in patria la portaerei!
“Giorgia” non può nemmeno credere che, in caso di esplosione bellica mediterranea,saranno gli Stati Uniti a difenderci: dopo i rituali bombardamento agli Houti, la superpotenza che non sa fare altro che bombardare ha ritirato la sua portaerei, adducendo i costi proibitivi: a questo è ridotta la superpotenza americana, in miseria, che vive indebitandosi . In questa fase, gli USA non possono dare niente in cambio e a pagamento della servitù.. Almeno, ricordi la Giorgia l’avvertimento d Kissinger: “Essere nemici degli Stati Uniti è pericoloso, esserne amicci è letale”.
Insomma Giorga è riuscita a far l peggio che legare l’Italia alla Cosca Perdente USA) invece che alla vincente (BRICS); è riuscita ad essere perdente nella cosca perdente.
Di Maurizio Blondet
FONTE: https://www.maurizioblondet.it/giorgia-riporta-almeno-la-portaerei-nel-mediterraneo/