G20: UN FIASCO ANNUNCIATO

DI ERIC TOUSSAINT
www.npa2009.org

Éric Toussaint, presidente del Comitato

per l’Annullamento del Debito del Terzo Mondo (CADTM) analizza quello

che sta in gioco nel G20 di fronte alla crisi e fa appello a una mobilitazione

globale per sospendere il pagamento del debito.

Quali sono, in questo contesto di

crisi globale, le proposte del G20 di Cannes sotto la presidenza francese?

In questo momento si sta producendo

un aggravamento della crisi nei paesi industrializzati. L’Unione Europea

ne è l’epicentro. I dirigenti europei non riescono a concretizzare

una soluzione alla crisi delle banche private. L’accordo raggiunto nell’alba

del 27 ottobre del 2011 non apporta nessuna soluzione all’eurozona

rispetto alla questione della crisi bancaria, del debito pubblico sovrano

o dell’euro.I governi dei cosiddetti paesi emergenti

Brasile (India, Cina, Russia) vorrebbero avvantaggiarsi della situazione

per ottenere più spazio nelle istituzioni internazionali come

il FMI e la Banca Mondiale. Ma il G20 è un’istituzione illegittima.

Nel 2008 fu approntato dai paesi del G7, un circolo anch’esso totalmente

illegittimo formato da Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Francia,

Italia, Giappone e Canada. Questi volevano convincere i paesi emergenti

ad aiutarli per trovare una soluzione alla crisi, che non riuscivano

a trovare. Questa riunione del G20 è il primo consesso internazionale

dopo l’enorme successo della mobilitazione degli Indignados del 15 ottobre

2011. Anche se non ha avuto una grande eco in Francia, il 15O ha mobilitato

un milione di manifestanti in tutto il mondo, principalmente in Spagna,

Italia e Portogallo, senza dimenticare Wall Street.

È, pertanto, un appuntamento importante

per gli attivisti che militano contro la globalizzazione liberista.

Il 1° novembre 2011 seimila attivisti hanno manifestato nelle strade

di Nizza contro il G20 che si riuniva i giorni 3 e 4. È importante

mobilitarsi nelle piazze e nel Forum dei Popoli in Mali [1] per poter

esprimere la nostra opposizione all’orientamento determinato da quelli

che pretendono di dirigere il pianeta.

Perché

la crisi si è trasformata in un problema globale? Che ruolo hanno

avuto gli Stati Uniti e i paesi emergenti in questo ambito?

Il gran rallentamento economico che

colpisce l’Europa, il fallimento di istituzioni bancarie come Dexia

possono avere un effetto boomerang sul resto dell’economia mondiale:

un effetto domino per le istituzioni bancarie o finanziarie negli Stati

Uniti da una parte, e una contrazione delle esportazioni della

Cina e di altri paesi esportatori verso l’Europa dall’altra.

I paesi dell’Unione Europea e in particolare

della zona euro, infatti, sono al centro della crisi mondiale attuale,

gli sviluppi che avranno luogo nei mesi davanti a noi avranno un impatto

sull’economia mondiale.

Gli Stati Uniti sono preoccupati molto

dall’effetto boomerang dei fallimenti bancari europei sulle istituzioni

finanziarie americane, dato che queste istituzioni sono interconnesse

dei due lati dell’atlantici. Le loro preoccupazioni non sono rigorosamente

politiche, sono di ambito economico.

Che campagne condivise si stanno

organizzando in Europa rispetto al debito pubblico? Che ruolo ha l’iniziativa

realizzata in Grecia?

In tutta Europa il rimborso del debito

è il pretesto per rafforzare le politiche di austerità. Piovono mazzate

sui lavoratori e sulla maggioranza della popolazione. L’avanzamento

nella formazione di una campagna europea per la sospensione del pagamento

del debito e per la realizzazione di un consulto cittadino è il passo

che da realizzare nelle settimane e nei mesi prossimi. La Grecia ha

avviato il processo nel maggio del 2011 con la costituzione di una commissione

cittadina di controllo del debito greco. Questa idea è attecchita in

Irlanda e in Francia, dove si è costituito un comitato cittadino per

il controllo del debito. Prossimamente, la stessa iniziativa si svilupperà

in Portogallo, Spagna, Belgio e Italia.

C’è pertanto una possibilità

reale e concreta di riunire le forze sociali che discutono l’ordine

neoliberista e anche il sistema capitalista, di riunirli intorno a un

tema unificatore. Se si ottiene la sospensione del pagamento del debito

in vari paesi con la mobilitazione per le strade, ciò cambierà radicalmente

il rapporto di forze a vantaggio della maggioranza della società. Vale

la pena di aderire a questa lotta.

Dichiarazioni raccolte da Flavio Ferri

e Gilles Pagaille.

Pubblicate dal settimanale

Tout est à nous, nº 121 del 27 ottobre 2011.

1. Decima edizione del Forum dei Popoli

“Da Siby a Niono, i paesi esigono l’autodeterminazione” che

sarà una contro-riunione africana al G20 a Niono in Mali, dal 31 di

ottobre al 3 novembre 2011.

**********************************************

Fonte: SUSPENDRE LE PAIEMENT DE LA DETTE

27.10.2011

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

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