A CURA DELLA CNBC
“Follia. Non somiglia ad alcuna cosa sia stata già vista da alcuno di noi.”
“L’economista Nouriel Roubini dice che i mercati azionari, a causa delle vendite su tutto il globo, dovranno essere fermati per una settimana. Alcuni esperti stanno iniziando ad usare la fatidica parola con la C: capitolazione”. Carolyn Baker
Con i mercati azionari mondiali che fanno una delle peggiori cadute delle recenti settimane, questo sembra essere un altro venerdì da panico per gli investitori.
Le azioni Usa hanno aperto in forte ribasso, ma senza fare innescare i freni dello NYSE, che avrebbero potuto mettere una temporanea riduzione agli scambi, anche se i futures erano stati bloccati a inizio giornata.
Cosa sta succedendo
Riportiamo il modo in cui i professionisti del mercato interpretano le cose, il loro giudizio sull’eventualità che il giorno della capitolazione sia infine arrivato.
A seguire: “L’allarme di Roubini: gli hedge fund falliranno, i mercati saranno chiusi” (Wall Street Italia).“Adesso il mercato è guidato dall’emozione”, dice David Lutz della Stifel Nicolaus Capital Markets. “I compratori sembravano aspettare un’ondata di venditori. Non si sono mai fatti vedere.”
John O’Donoghue della Cowen & Co. dice che gli scambi sono guidati dalla “paura dell’ignoto”, aggiungendo che la tradizionale compravendita di azioni basata sul valore è ” fuori dall’orizzonte”.
Dennis Gartman, editore di The Gartman Letters, ha usato un’unica parola per descrivere la situazione: “Follia. Non somiglia ad alcuna cosa sia stata già vista da alcuno di noi.”
Gartman dice che gli hedge fund [fondi speculativi N.d.t.] continuano a scaricare azioni nel tentativo di riequilibrare le loro posizioni e di accumulare nuovo capitale dai prestatori.
Art Cashin, direttore delle operazioni di contrattazione per la UBS, dà un punto di vista a grande campo: “Si parlerà per generazioni di ciò che accadrà nei prossimi 5-8 giorni”.
James Awad, amministratore delegato della Zephyr Management, dice: “abbiamo superato la situazione del 1973-74”, in cui i mercati azionari furono bloccati in un mercato brutalmente ribassista e una crisi petrolifera strinse l’economia Usa.
“Si vede un significativo e uniforme calo delle aspettative per le prospettive economiche mondiali, il che significa che stime di guadagno devono scendere drammaticamente,” dice Awad. “Si vedranno enormi margin call” [richieste dei broker agli investitori di aumentare i loro depositi in contanti a garanzia degli investimenti. Vedi questo link per una descrizione accurata del cosiddetto “margine”. N.d.t.].
David Kotok della Cumberland Advisers definisce quello di oggi “il picco delle liquidazioni” per le istituzioni e dice che “presto avrà fatto il suo corso”.
Il co-CEO della Pinco Mohamed El-Erian dice che il “riscatto delle grandi forze” era iniziato giovedì e sarebbe continuato venerdì, ” che sarebbe stato dedicato tutto alle vendite”.
Il consiglio di Gartman agli investitori è semplice: se non siete già usciti dal mercato, non vendete oggi. “Probabilmente non riuscireste a uscirne”.
Cosa fare
Naturalmente coloro che hanno dei contanti potrebbero prendere coraggio e volere avvantaggiarsi della situazione.
David Garrity della GVA Research: “opportunità migliori di questa” non capitano molto spesso. Egli cita la Microsoft, che ha pubblicato solidi guadagni questa settimana, come un buon esempio per chi è in caccia di affari.
Kotok dice che la sua società ha portato giovedì la sua posizione di liquidità vicino allo zero e ha iniziato a comprare azioni e obbligazioni.
Ron Baron, della Baron Capital, dice che è chiaramente “troppo tardi” per vendere, ma che gli investitori potrebbero prendere coraggio guardando alla storia. Investimenti azionari a lungo termine hanno fatto meglio di qualunque altro tipo di bene”.
Anch’egli con un atteggiamento positivo El-Erian ha indicato miglioramenti nei mercati del credito “con molte azioni politiche che cominciano ad entrare in attività”.
Egli afferma che il “riprezzamento” e il massiccio deleveraging del mercato sono prossimi alla fine.
Kotok dice che la Fed agirà in modo “estremamente decisivo” la prossima settimana quando, lunedì, inizieranno le sue facilitazioni per il mercato dei commercial paper.
Cashin dice che, se nei prossimi giorni sarà raggiunto un salutare minimo nei mercati, allora ci sarà un “rialzo da lasciare stupefatti”.
Art Hogan, della Jefferies, che aveva parlato di un minimo del mercato due venerdì fa, dice che l’azione di oggi è un ” rodaggio” del minimo che precederà un rimbalzo.
Hogan dice che due settori risponderanno più velocemente: energia e tecnologia.
Titolo originale: “Today’s Market: What The Experts Are Saying”
Fonte: http://www.cnbc.com
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24.10.2008
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da ALCENERO
L’ALLARME DI ROUBINI: GLI HEDGE FUND FALLIRANNO, I MERCATI SARANNO CHIUSI.
A CURA DI WALL STREET ITALIA
Allarme dall’economista Nouriel Roubini. Centinaia di fondi falliranno e i governi saranno costretti a chiudere i mercati per almeno una settimana. Gli operatori fuggiranno da qualsiasi forma d’investimento.
Centinaia di fondi hedge falliranno e i governi saranno costretti a chiudere i mercati per almeno una settimana a causa della crisi finanziaria che spingera’ gli operatori a stare lontani da qualsiasi forma d’investimento. Ad affermarlo e’ l’economista Nouriel Roubini, professore alla New York University.
“Abbiamo raggiunto una situazione di puro panico” ha affermato Roubini, che aveva previsto correttamente la crisi finanziaria 2006, durante una conferenza a Londra. “Ci sara’ una massiccia fuga dagli investimenti, salteranno centinia di hedge funds”.
Nelle scorse settimane si e’ assistito ad un taglio coordinato dei tassi d’interesse da parte dei governi a livello globale, sono stati varati piani di salvataggio sulle banche nel tentativo di contenere l’impatto della crisi. “Il rischio sistemico sta divenendo sempre piu’ grande. Non stupitevi se i governi decideranno di chiudere i mercati per una o due settimane nei prossimi giorni” ha continuato Roubini.
Roubini ha sottolineato, secondo quanto riferisce Bloomberg, che la situazione sta peggiorando sopratutto per i mercati emergenti. “Ci sono una dozzina di mercati emergenti che si trovano in guai finanziari molto severi”, ha precisato Roubini, sottolineando che “anche un Paese piccolo può avere un effetto sistemico sull’ economia globale”. Proprio oggi i tassi interbancari nei Paesi emergenti sono saliti ai massimi da sei anni per via del fatto che la Bielorussia si è aggiunta all’ Ungheria, all’ Ucraina ed al Pakistan nel chiedere aiuti al FMI.
Fonte: http://www.wallstreetitalia.com/
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23.10.2008