di Valentina Bennati
comedonchisciotte.org
Dal primo luglio è decaduto l’obbligo mascherina all’interno dei reparti ospedalieri e delle residenze socio-sanitarie che ospitano pazienti fragili; i Direttori Sanitari, tuttavia, potranno raccomandare “di valutare l’opportunità di disporre l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei diversi contesti della propria struttura, tenendo conto della diffusione dei virus a trasmissione aerea, delle caratteristiche degli ambienti nonché della tipologia di pazienti, lavoratori o visitatori che le frequentano, in funzione del livello di rischio di infezione e/o trasmissione (ad esempio in presenza di sintomatologia respiratoria o in considerazione della stagionalità) e del potenziale di sviluppo di malattia grave in caso di esposizione”.
Così si legge nella Circolare del Ministero della Salute emanata il primo luglio scorso.
Notare la scelta delle parole: “I Direttori Sanitari potranno raccomandare di valutare l’opportunità di disporre l’uso dei dispositivi di protezione”.
Significa, appunto, che si tratta di raccomandazione che, di conseguenza, non può diventare un’imposizione.
Questo è il link alla pagina del sito di Avvocati Liberi che indica come procedere in caso che la mascherina sia, invece, imposta.
Tornando alla recente circolare, il documento sottolinea l’importanza:
– del lavaggio frequente delle mani
– della pulizia costante degli ambienti
– della disinfezione delle superfici
– dell’adeguata ventilazione
– e della corretta gestione dei rifiuti
(che poi sono le normali misure igieniche e di precauzione che andrebbero sempre adottate nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali).
___