ENTUSIASTI DI CHAVEZ?

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blankDI DON ROBERTSON
The American Philosopher

Il direttore dell’Intelligence Nazionale John
Negroponte è un uomo, come
riferisce la German Press Agency, ossessionato dal
presidente del Venezuela
Hugo Chavez. Durante una recente udienza di ratifica
al Senato, il direttore
Negroponte, in qualità di nuovo Segretario di Stato
delegato, il che lo
rende il braccio destro del Segretario di Stato
Condoleezza Rice, ha
descritto il presidente Hugo Chavez come un leader
parte di un gruppo di
“populismo radicale” che continua a diffondersi come
una specie di
spaventosa peste politica in tutta l’America Latina.
“Populismo radicale”, così come lo ha usato il
direttore Negroponte in
questa luce poco lusinghiera, per me è un termine
nuovo. Che cosa si intende secondo la Dottrina di Monroe
col termine populismo radicale con cui Negroponte sta
dipingendo Hugo Chavez, il
capo regolarmente eletto di uno dei nostri vicini
del sud
?

Hugo Chavez è troppo popolare? È così popolare che
si è radicalizzato?

Suppongo che in questo caso si possa dire di si.
Nonostante una tale accusa
di “populismo radicale” sia stata posta
particolarmente bene da John
Negroponte, dato che il presidente sotto la cui
amministrazione Negroponte
lavora è così radicalmente impopolare sia nel suo
paese che in tutto il
mondo, in cui sta intraprendendo più guerre dei
quattordici precedenti
presidenti assieme.
E, l’antitesi Chavez è pericolosa?Questa nostra comprensione comune del mondo in
dicotomie “annerite come una
caffettiera” [intraducibile altrimenti, ndt] mi
sconcertano senza fine.

La popolarità di Hugo Chavez in crescita in tutto il
mondo è in non poco
conto dovuta, come la crescente popolarità del
presidente dell’Iran Mahmoud
Ahmadinejad, all’impopolarità, che sale rapidamente come un missile balistico,
del presidente George
W. Bush, che da solo è riuscito a porre un vuoto
enorme, che si riempie
rapidamente ed è storicamente senza paragoni, nella
guida competente e
possibile del mondo.

Il presidente Richard Nixon aveva una sua “lista dei
nemici” segreta. Molti
pregarono di trovare i propri nomi su quella lista
alla vigilia della sua
rivelazione finale. I pochi che lo meritavano
rimasero tutti delusi.
G.W. Bush è pure riuscito a far meglio, conferendo
immediatamente a
qualsiasi leader che l’amministrazione Bush dipinge
come anche moderatamente
seccante dell’ottima popolarità in giro per il
mondo.

Questi sono i nostri tempi. Ora siamo noi i cattivi.

Il presidente Chavez è un comunista dichiarato e un
grande amico personale
dell’apparentemente da sempre seccante, anche da
malato, Fidel Castro.
Ammiro sia Chavez che Castro, ma soprattutto perché
hanno voluto e sono
stati capaci di opporsi a Bush, e Castro ancor più
perché si è opposto ai
presidenti americani praticamente da quando sono
nato. La fama popolare dell’ombra
a suo tempo minacciosa di Castro è cresciuta più di
tutti i presidenti degli
Stati Uniti suoi contemporanei messi assieme.
Il presidente Bush ha comprato e pagato il suo
peggio che malfamato retaggio
con i dollari dei contribuenti americani o, più
specificamente con debiti a nostro
nome. Ed un numero
crescente di Americani vorrebbe davvero vedere lui
ed un numero non piccolo
dei suoi amiconi portato di peso a L’Aia,
processato, condannato ed
impiccato. Un tale evento storico andrebbe proprio
nella direzione di
risanare il paese ed il mondo e di mettere Hugo
Chavez e Mahmoud Ahmadinejad
nella loro giusta prospettiva. Tuttavia il posto di
Castro nella storia è
assicurato.

Sono tutti politici. Chiedete a chiunque in
Venezuela, Iran o a Cuba. Ve lo
diranno. Chiedete ad un qualsiasi americano. Un
tipico americano non può
dirvi che Bush è un politico, dato che ho notato che
si diffondono parole
molto più caustiche su Bush. Torna subito in mente e
senza alcuna esitazione
El Diablo.

Hugo Chavez è un politico, e mentre si potrebbe
essere tentati di accodarsi
al suo attuale favore popolare, sarebbe un errore
farlo solo su questo
conto. Deve affrontare la prova del tempo e non solo
mostrarci che può
sostenere un discorso di routine all’ONU che fa
venire le lacrime agli occhi
di quasi tutti i presenti e alla maggior parte di
chiunque altro lo abbia
rivisto dopo in cassetta. Deve essere dura fare un
intervento con un
traduttore, ma Chavez ha acquistato padronanza di
questa nuova forma d’arte,
il teatro politico dell’assurdamente divertente,
anche se orribilmente
tragico.

Tutti potremo ricordare chi sia El Diablo,
sicuramente più a lungo di quanto
ricorderemo chi sia Hugo Chavez. Vedremo.

E’ stata la mia esperienza di tutta una vita. Non
innamorarti di chi è in
politica, perché sono tutti ignobili furfanti e
sicure delusioni. E’ il
destino certo di ogni politico, poichè sono sempre
irresistibilmente tentati
verso il destino d’infamia nel loro tempo. Soltanto
l’assassinio può deviare
questa tragedia e poi la maggior parte delle volte
soltanto per quelli la
cui prospettiva non è particolarmente ben colta.

Eppure, Hugo Chavez ha un’occasione storica. E come
filosofo con licenza
alla calunnia e malignità praticamente per chiunque,
un simile dovere, ed un’inutile
propensione per lo stesso e per la vergogna, devo
semplicemente cogliere
l’opportunità di raccomandare a Hugo Chavez ciò cui
dovrebbe fare attenzione
e cosa potrebbe potere compiere per il miglioramento
di tutta l’umanità.

1) il Venezuela di Hugo Chavez è afflitto da
significativi giacimenti di
petrolio e da un rapporto d’esportazione con il
porco del petrolio mondiale,
gli Stati Uniti. Strategicamente è più pericoloso di
quanto si potrebbe
superficialmente supporre essere un vantaggio. Il
petrolio è certamente il
motivo per cui il presidente Saddam Hussein è stato
impiccato, Hugo. È
inoltre quello che ha fatto piovere bombe e continua
a portare la morte e la
miseria alla sua gente. Così, facci attenzione.

2) Leggi la Dottrina di Monroe per quel che è in
effetti, Hugo. Dice in
termini per nulla dubbi che gli Stati Uniti
possiedono il Sudamerica ad
esclusione di qualunque altra potenza al mondo. È un
retaggio dell’età
dell’imperialismo coloniale ed ha continuato ad
evolversi razionalizzando
l’età dell’imperialismo economico. Non penso di
dover dire altro ad Hugo.

3) Prendi esempio da El Diablo al nord, Hugo. Il
petrolio può essere
un’arma, ma nota che quando El Diablo usa le sue
armi molto più
convenzionali, le ha sempre usate per salvare
l’umanità da qualche diabolico
disastro. Così, quando usi il petrolio come arma,
potresti adagiarti nel
linguaggio della propaganda del movimento
ambientalista, invece di usarlo
solo chiassosamente per mettere pressione a El
Diablo. Una dichiarazione ad
effetto che il Venezuela sta facendo diminuire la
produzione di petrolio per
aiutare a salvare il mondo dal riscaldamento globale
sarebbe inoltre molto
più di un bastone nell’occhio di quel porco del
petrolio, El Diablo.
Tuttavia potrebbe non essere meno pericoloso, perché
da quello che capisco,
a El Diablo piace un mondo anche più caldo di quanto
non sia già oggi.

4) Hugo, le tue affermazioni sull’impegno per
l’ideologia comunista sono un
punto mancato e un errore marchiano. Potrebbe darsi
che tu stia appoggiando
proprio la resistente e rinascente eredità economica
del feudalismo.
Lascia che ti spieghi qualcosa su tutte le ideologie
economiche, Hugo. Le
ideologie economiche ed in effetti tutti gli
economisti, sono coinvolti nell’affare
della progettazione di modi efficaci per distruggere
il mondo con la
maggiore approvazione popolare possibile. La pretesa
di popolarità del
capitalismo deriva dal fatto di essere il metodo più
efficace per
distruggere il mondo. E, la pretesa di popolarità
del comunismo è di essere
il modo più equo per distruggere il mondo.
L’obiettivo dichiarato sia del capitalismo che del
comunismo è di
distruggere il mondo tramite produzione e consumo.
Appoggiare una o l’altra ideologia è un punto
significativamente mancato.

5) una riformulazione delle tue politiche economiche
indirizzandole verso il
futuro, frenando lo sviluppo e conservando il mondo
sarebbe molto più
incoraggiante e popolarmente stimolante, provenendo
da un produttore di
petrolio. El Diablo resterà sbigottito ed esulterà
sentendolo dalle belle
labbra della tua adorabile faccia marrone.

6) Hugo, militarizzare il Venezuela potrebbe
sembrare una difesa logica, ma
è una trappola. Qualunque cosa tu possa fare,
resisti a ogni sforzo di El
Diablo di vendere o darti equipaggiamento militare.
Questa è la strada più
sicura per trovarti sul patibolo, il tuo paese
devastato dalle bombe,
invaso, occupato a tempo indeterminato e i tuoi
combattenti per la libertà
scambiati per ribelli di Al Qaeda provenienti dall’Iran, dalla
Siria e da tutte le altre
mitiche terre del terrorismo. Se il Venezuela fosse
invaso, insegna a tutti
i tuoi conterranei a deporre qualsiasi arma di cui
sono in possesso e ad
arrendersi.
Fuggi nella terra di El Diablo ed atterra
all’aeroporto internazionale
Dulles di Washington DC ed allora, dal pulpito dello
scalino più alto della
rampa del tuo aereo, chiedi che El Diablo se ne vada
dal Venezuela.
Se Saddam Hussein avesse fatto questo oggi sarebbe
ancora vivo ed il suo
paese sarebbe ancora libero. Una volta che El Diablo
aveva armato e poi
messo in fuga Saddam, il destino suo e quello di
centinaia di migliaia di
suoi concittadini erano segnati.

7) ora, riguardo ai problemi che il Venezuela
affronta al suo interno, dammi
retta. Il Venezuela, come ogni paese sulla terra ha
un problema di
popolazione umana. Le donne venezuelane sono
bellissime e gli uomini sono
virili. Questo è un problema, anche se al momento è
un problema visivamente
stimolante. La recente gaffe del ministro giapponese
della Sanità sulle
donne “macchine da parto” può essere stata male
espressa e male compresa,
anche se intesa a consigliare di far nascere più
bambini che sarebbero poi
incatenati ed asserviti per lavorare per pagare la
pensione all’attuale
sovrappopolazione nel Giappone, ma il Ministro della
Sanità Hakuo Yanagisawa
ha toccato una realtà. Per lo meno, le donne hanno
il controllo del
meccanismo delle nascite.
I cinesi hanno adottato la politica di un bambino
(per coppia). Con uno dei
peggiori problemi di sovrappopolazione al mondo, i
cinesi stanno venendo
fuori da questo problema.
L’adozione di una politica simile in Venezuela
andrebbe nella direzione di
assicurare un futuro vitale per il Venezuela così
come infuriare i pochi
conservatori apocalittici ancora alla tavola di El
Diablo.

Hugo, dovrai di sicuro scontrarti con il Papa su
questa cosa, ma fidati di
me. Questo Papa con passato da giovane Nazista ha
abbastanza problemi a
gestire la questione dei preti pedofili in modo che
sopravviva almeno parte
della credibilità della Chiesa Cattolica. E’ finito
il tempo dei tipi in
costume [da carnevale, ndt] con cappelli sgargianti,
a meno che non riescano
ad istigare un’altra inquisizione ed inizino ad
ammazzare porzioni
abbastanza vaste della popolazione in modo che i
superstiti si dimentichino
di cosa i preti stanno facendo ai bambini da secoli.
Così fallo Hugo. Se puoi tenere sotto controllo il
problema della
popolazione del Venezuela, i tuoi guadagni derivati
dal petrolio e la
bellezza relativamente incontaminata del Venezuela
potrebbero durare un
altro millennio senza doversi mai compromettere con
El Diablo.
Pensa all’eredità, Hugo. Concentrati sempre sul
futuro.

In conclusione:
Tenere il problema della popolazione del Venezuela
sotto controllo sarebbe
un grande vantaggio non solo per il Venezuela, ma
anche per il mondo, Hugo.
Il Venezuela potrebbe emergere come leader mondiale
grazie al suo esempio.
Il Venezuela può indicare il percorso verso un
futuro sostenibile per tutta
l’umanità, anziché essere solo il palcoscenico della
spedizione di un
petrolio economico in modo imbarazzante alla massa
di Americani indigenti
che vivono alle latitudini più fredde.

Prendi sempre la strada alta, Hugo. Resisti alla
tentazione. Guarda al
futuro per un mondo migliore o, concluderai solo
guadagni a breve termine,
danni a lungo termine ed un miserabile futuro senza
riguardo a dove sia il
tuo cuore, o a quanto impegno potresti metterci.
Noi tutti ti amiamo, Hugo. Non avevo riso così tanto
da “Viva El
Presidente!” di Lenny Bruce e, fai i miei migliori
saluti a Fidel.

Ci mancherà.

Don Robertson
Fonte: http://civillibertarian.blogspot.com
Link: http://civillibertarian.blogspot.com/2007/02/excited-about-hugo-chavez.html
01.02.2007

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FILMARI

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