DI TYLER DURDEN
Zero Hedge
Quando la scorsa notte abbiamo riportato
l’annuncio del salvataggio onnipotente ma senza rispetto per la matematica
– di cui nessuno aveva capito quasi niente a parte il fatto che c’era
un “trilione” da qualche parte che ha fatto scalpitare i mercati
-, avevamo suggerito che ci sarebbero volute 24-48 ore per capirci qualcosa.
Forse le cose sono state più rapide.
Come riporta
il Telegraph, “il
bail-out da un trilione di euro per salvare la moneta unica dell’UE
è in pericolo dopo che la banca centrale tedesca ha avvertito che la
misura di salvataggio era troppo dipendente dagli stessi scambi ad alto
rischio che hanno causato la crisi economica.” Quindi, cosa
ha fatto la Bundesbank per provocare questi sussulti che minacciano
di fratturare la fragile nanometrica facciata sotto la quale è nascosta
alla vista la più tempestosa tormenta della storia europea? Bene, intanto
sembra che abbia usato una calcolatrice, qualcosa che nessun altro nel
Consiglio Europeo pare in grado di fare. Secondo, ha compreso che aggiungere
debito a debito per sistemare un problema è un qualcosa che anche un
bimbo di cinque anni definirebbe una pazzia, e che potrebbe non essere
il miglior approccio per risolvere la questione. “Le preoccupazioni
sono state manifestate dalla potente banca centrale tedesca, che ha
espresso il timore che il progetto per incrementare il fondo di salvataggio
dell’eurozona da 440 miliardi a un trilione di euro assomiglia ai
metodi della finanza di rischio che hanno causato la crisi nel 2008.
Jens Weidmann, il presidente di Bundesbank e membro della Banca Centrale
Europea, ha fatto scattare l’allarme sul piano di
“leverage” del fondo con un fattore di quattro o cinque senza mettere
uno spicciolo nel salvadanaio. Ha avvertito che lo schema potrebbe
essere colpito da una turbolenza del mercato e che i contribuenti dovranno
pagare il conto per gli investimenti rischiosi nelle obbligazioni italiane
e spagnole.” Ciò significa che la “paratia antifuoco
corazzata” non è né “corazzata”, né può parare dal
fuoco? Specialmente se né l’oggetto (Germania) del salvataggio ,
né il soggetto (Grecia) sembrano aver alcun desiderio di proseguire
su questa strada?
Si è appreso che, non tanto le
premesse della Merkel secondo cui l’EFSF non verrà mai utilizzato,
ma il dire che la semplice minaccia posta alla sua esistenza farebbe
collassare ovunque gli spread – una dichiarazione talmente idiota
che persino Hank Paulson non ha provato a pronunciare per più di tre
volte – è stato in grado di mettere a riposo la mente di Weidmann.
E allora cosa accadrà quando, visto che ci siamo vicini e come abbiamo
già fatto presente dal bailout
sventurato del 21 luglio,
capiranno che molto presto (esatto, le banche francesi sono oggetto
di analisi per un downgrade dal 14
settembre e oggi Sarkozy
ha appena annunciato che la crescita del PIL francese per il 2012 sarà
di un’insignificante 1%, qualcosa che le agenzie di rating
saranno state deliziate dal sentir dire) il downgrade francese sarà
totalmente meritato? Un’altra ascesa di 500 pip tra euro e
dollaro sugli short covering? Ne dubitiamo: dopo l’iniziativa
di oggi non ci saranno altri shorts lasciati sull’Euro. Ciò
significa che la prossima spinta al ribasso, e ogni annuncio Bazooka
dovrà essere molto più grande, e per questo ancora meno credibile.
Dal Telegraph:
Bill Gross, il fondatore
di Pimco, il fondo obbligazionario più
grande al mondo, ha detto che il salvataggio dell’eurozona sarebbe
una pezza temporanea per i mercati e che il fondo potrebbe essere un
altro rischio per gli investitori.
“Solo un bazooka potrebbe
stabilizzare i mercati”, ha messaggiato ieri su Twitter.
“State attenti che il piano non sia un SIV (structured investment
vehicle) gigante con rischi di indebitamento.”
Il piano per incrementare
l’European Financial and Stability Facility fino a un trilioni
di euro è stato attaccato dagli economisti, perché
non è abbastanza per “allontanare” il peggioramento dei problemi
del debito di Italia e Spagna.
In un sondaggio di economisti,
26 su 48 ritengono che il potenziamento non sia sufficiente. Un piano
per un fondo da due trilioni è
stato accantonato dopo l’opposizione tedesca e francese.
Sono emersi anche dei
dubbi sulla mancanza di dettagli sulla proposta che consente alla Grecia
di pagare il suo fardello del debito sempre più
ingente negoziando un “haircut” volontario che le consentirebbe
di depennare circa metà del suo debito.
Ma forse la notizia peggiore del giorno
è che la Grecia, la nazione che tutta la combriccola crede che possa
fare di meglio, ha rifiutato con violenza tutto il “salvataggio”:
I partiti di opposizione
greci di destra e di sinistra uniti per condannare l’accordo dell’eurozona
nel mezzo del montante conflitto sociale.
Antonis Samaras, il
leader dell’opposizione conservatrice, ha detto:
“Non siamo più vicini alla soluzione, ma dovremmo affrontare nove
anni di collasso e povertà.”
Dimitris Papadimoulis,
un parlamentare di sinistra, ha detto che i poteri dell’UE hanno un
conflitto di interessi negli accordi per imporre le misure di austerità
alla Grecia: “Quelli che ci monitorano non hanno in mente il nostro
interesse”, ha detto. “La loro priorità
è che noi gli rimborsiamo i prestiti.”
E… ora che si fa? Gli scioperi greci
continueranno fino a che il PIL tornerà a crescere? Nel pianeta matematico
europeo, folle
ondeggiante e gonfiabile,
questa è, sfortunatamente, la sola matematica che sembra funzionare.
Fonte: Euro Bailout Cracks Emerge; Greece “Just Says No”
27.10.2011
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE