Efficacia dei semi di lino nella glicemia postprandiale

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Uno studio brasiliano ha evidenziato che il consumo di semi di lino macinati crudi prima di colazione, diminuisce la risposta glicemica postprandiale negli uomini con diabete mellito di tipo 2. Si è trattato di uno studio clinico crossover randomizzato, 19 uomini con diabete mellito di tipo 2 sono stati reclutati per completare due sessioni sperimentali: ogni partecipante ha mangiato a casa sia la colazione senza semi di lino che, in un momento diverso, con l’aggiunta di semi di lino (15 grammi di semi di lino dorato macinati crudi subito prima del pasto). La glicemia è stata misurata a digiuno e dopo colazione a 15, 30, 45, 60, 90 e 120 minuti ed è emerso che l’aumento di picco glicemico e la risposta glicemica a due ore si sono ridotti nella sessione con i semi di lino rispettivamente del 17% e del 24%.

Già era noto che il consumo protratto per un certo periodo di tempo di semi di lino può abbassare i livelli di glucosio nel sangue, tuttavia gli effetti sulla risposta glicemica postprandiale rimanevano sconosciuti, il pregio di questo studio è stato appunto di valutarli a distanza di 2 ore negli uomini con diabete di tipo 2 e il risultato è degno di considerazione dal momento che, abbassando l’escursione glicemica postprandiale, diminuiscono anche la produzione di specie reattive all’ossigeno, lo stress ossidativo, il danno proteico a livello di emoglobina glicosilata e la concentrazione di albumina glicata. Attenuare l’iperglicemia dopo pasto significa dunque migliorare diversi parametri come infiammazione, disfunzione endoteliale e possibile danno cardiovascolare.

I semi di lino contengono acido alfa linoleico (Omega 3), fibre solubili e insolubili e composti fenolici (acidi fenolici lignani flavonoidi e tocoferoli) e forniscono numerosi benefici: con un consumo di 8-12 settimane si è riscontrata una diminuzione, non solo della glicemia e dell’emoglobina glicata, ma anche di trigliceridi, colesterolo totale, pressione sanguigna ed è emerso che migliora la sensibilità all’insulina in soggetti con pre diabete sovrappeso e obesità.

L’utilizzo dei semi di lino può quindi rappresentare una strategia dietetica semplice e conveniente che può essere adottata, sia da persone con diabete mellito di tipo 2, sia come supporto per la prevenzione e il trattamento delle malattie cardiache e il sostegno del sistema immunitario.

P.S.
I semi di lino vanno sempre consumati macinati freschi lontano da eventuali farmaci in quanto, a causa dell’alto contenuto in mucillagini e fibre, potrebbero ridurne l’assorbimento. Per lo stesso motivo meglio assumerli lontano anche da altri rimedi naturali.

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VB

 

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